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GLYDER
'Playground for
life'
Bad Reputation 2007
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Seconda fatica per
gli irlandesi Glyder dopo il promettente esordio del
2006. Invariate le influenze e sonorita', con un hard
rock settantiano che non si vergogna di tributare
i connazionali Thin Lizzy.
Questi elementi basterebbero ai lettori per inquadrare
"Playground for life" che dall'iniziale
"Gamblers Blues", fino alla ballata conclusiva
"The Merryground" si snodano soluzioni care
alla band di Phil Lynott, esempi
lampani li troviamo in "Puppet Queen", "Dark
Meets Light" e "Walkin' my own ground",
quest'ultima, la mia preferita.
I Glyder quindi, riescono nell'intento di costruire
10 canzoni con buoni spunti, ma senza esaltare, che
posso consigliare a chi non vuole farsi mancare nulla
di questo filone musicale.
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WILLOW
'Perdita Del Tempo'
Seld Produced 2007
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Ne il prog ne il cantato
in italiano rientrano nelle mie preferenze, ma dopo
un attento ascolto di "Perdita Del Tempo"
devo dare atto che gli Willow sono proprio bravi.
Nonostante siano distanti dai miei gusti musicali,
hanno tutte le carte in regola per per farsi apprezzare
da chi si mangia i dischi dei Dream Theater
e contando la giovane eta' e la gavetta che hanno
gia' alle spalle, presumo diventeranno presto un nome
da tenere d'occhio nel panorama progressivo italiano.
Detto cio' presento la band spulciando dalla loro
biografia: nascono nell’agosto del 2000 e dopo
qualche cambio di line-up e monicker, raggiungono
una formazione stabile alla fine del 2004 con l'innesto
del bassista Joey (Another Code, Spirit Crusher) e
registrano il videoclip di “Brucia la strega”.
Nello stesso anno gli WilloW vincono il concorso Sottosuono
ed iniziano la registrazione di “Perdita del
tempo”.
Le coordinate sonore le avete capite, spetta a voi
ora dargli un'ascoltata.
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ELTON JUNK
'Because of Terrible
Tiger'
Foreans 2007
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I toscani Elton Junk
fanno parte di quei gruppi talentuosi e sperimentali
che stanno a SLAM! come la Nutella nelle lasagne.
Bravi, ipnotici, psichedelici... ma distanti anni
luce da cio' che pretende di leggere l'utente medio
di questo sito, perche' gente come Mars Volta,
dEUS, non rientrano nel background
musicale di SLAM!
"Because of
Terrible Tiger" e' un'album fatto con tutti
crismi che consiglio a chi ama il rock a 360°
e apprezza sonorita' elaborate a cui servono diversi
ascolti per poterne attingere tutte le sue sfumature.
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HARTLESS
'Promo'
The Harmony Factory
2007
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Una maglietta dei
Thin Lizzy sul sito e in copertina. Una di
Marc Bolan nel retro del CD. Ecco
come si presenta Greg Hart, con il suo nuovo progetto.
Gia' noto oltre Manica per i suoi 25 anni di carriera
che lo hanno visto collaborare con Peter Sinfield
(King Crimson), Annabel Lamb, Mike
Moran (Queen), Bob Mitchell (Cheap
Trick), Geoff Downes (ASIA) e per
aver militato in gruppi quali IF ONLY e
GTS.
Insieme a lui, Marty Wells, Ray Edmunds (ex-Thin Lizzy
tribute 'Live & Dangerous') e Michael Van Dell
(Monterrey, Traitor) che stanno per mettere sul mercato
un CD dal titolo "Full Circle",
ma che perr il momento abbiamo solo la possibilita'
di apprezzare un advanced-copy contenente 5 pezzi:
si parte con "Star" e da subito si intuisce
che la maglietta di Marc Bolan non
e' stata messa proprio a caso, cosi' come quella dei
Thin Lizzy, ascoltate "Russian
Roulette" per credere.
A completare la scaletta di quest'anteprima vediamo
il poppy glam di "Mona Lisa", e gli ariosi
Aor di "Who Do you Run To" e "Real
World", vicini a certi brani apparsi su "The
Wonderful World Of Dag Finn" di Dag
Finn.
Gli Hartless fanno rivivere nel loro sound le sonorita'
degli anni 70 da leggersi appunto come Thin
Lizzy, Sweet, Kiss,
ma con un uso sapiente di tastiere, mai troppo invadenti.
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BAD SELLIN' RECORD
'No Panic!'
TMI-Tone 2007
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Capitanati da Alex
Lipscher (Blind Petition) mi si sono
presentati via lettera con un perentorio "It's
only R'n'R, but I like it" ed in effetti
il gruppo austriaco suona del classic rock senza troppi
fronzoli.
Prendete un cantante con la timbrica vocale di Axl
Rose (Lipscher), aggiungete un po' di Aerosmith
e dosi di "Lies" (G N'R), shakerate
ed otterrete "No Panic!".
A volte e' davvero impressionante la similutine con
il cantante dei Guns N' Roses, ascoltate
per esempio "Passenger" e ditemi che non
vi sembra che dietro al microfono ci sia proprio lui...
"No Panic!" scivola via come un
pallone sull'erba bagnata, tra pezzi piu' rockeggianti
alternati a quelli lenti, un ascolto suggerito a chi
ama in rock sanguinio e cantato con trasporto.
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TOO SOPHISTICATED
'The Art Of Making
Noise!!!'
Self Produced 2007
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Conosciuti prima per
aver partecipato alla compilation "Finnish
Rock N' Roll Freakshow '98" e poi per il
mini "The Sweet King Of Rock N' Roll"
del 2005, ritornano a farsi vivi i finlandesi Too
Sophisticated con il loro datato sleaze glam.
L'opener "The Art Of Making Noise" non lascia
troppo spazio all'euforia, ma fortunatamente le altre
4 tracce che compongono il CD si presentano tra le
migliori del loro repertorio fino ad ora, dove spiccano
"Song Without Message" e "When Ever
We're Together". Ancora Hanoi Rocks
e Dogs D'Amour i primi due nomi per
inquadrare il loro sound e rispetto la precedente
release, posso affermare che i TS hanno fanno un bel
passo in avanti pur non proponendo nulla di nuovo.
Un'ascoltata se la meritano.
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SPIDERS AND SNAKES
"Melodrama"
Sansei Records 2007
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Ogni tanto un po'
di glitter rock non guasta, a tenere vivo questo genere
sono sempre i serpenti e ragni di Los Angeles
che dopo "Hollywood Ghosts" del
2005, tornano con una nuova release composta da un
CD e un DVD.
Lizzie Grey (Sister, London, Ultra Pop), Timothy Jay
(London, Joshua) e Phil St. Vincent ci regalano un'altro
album all'insegna di queste sonorita', glam ruffiano
e luccicoso, per nulla in voga tra i nuovi gruppi
della scena piu' dediti a sonorita' punkeggianti o
metal.
Loro invece sembrano fregarsene e continuano a scrivere
simpatiche 'canzoncine' che prendono spunto dalla
scena glitter anni 70, si possono ascoltare cosi'
"Friends Like You", "Rock and Roll
with You", "Kicks" e "Dream Girl",
dove appunto emergono queste sonorita'.
Non mancano anche dosi Cheap Trick-iane
in "Shoot Me Down" (cantata dal bassista
Phil St. Vincent) e neppure la cover di turno, "Yesterday's
Hero" dei Bay City Rollers con
alla voce Timothy Jay e le ballate "The Way",
"Another Lonely Day" e "Forever".
Il DVD allegato racchiude 40 minuti del concerto registrato
al Key Club, con le interviste a Lizzie Grey e Timothy
Jay e slide show con rare foto della band.
Non saranno all'altezza dei loro "padri",
ma un'ascolto disimpegato se lo meritano.
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CHOP SUICIDE
"Demo
2007"
Demo 2007
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Nuovo gruppo per il
chitarrista dei canadesi Red Light Rippers,
Staci T. Rat che lascia momentaneamente i suoi compagni
per dedicarsi a questo progetto insieme alla singer
dei Pantychrist, Danyell e al bassista
Jonny Scott.
Solo 5 i brani presenti sul demo, ma l'assaggio proposto
e' piu' che convincente e mi fa ben sperare per il
loro futuro. Si parte con "Panic Attack",
rock and roll ruvido come i connazionali Crystal
Pistol sanno - ben - fare, si prosegue con
la piu' punkeggiante, ma meno riuscita, "Here
To Stay" e con "Turn It On" dove emergono
prepotentemente le influenze di Joan Jett.
"Rockabilly Bitch" sa gia' di sentito, ma
l'obbietivo di scuotere le chiappe dell'ascoltatore
viene raggiunto, mentre spetta a "Runnin' On
Empty" chiudere il lavoro che, alla resa dei
conti, riesce a convincermi senza indugi e che consiglio
di tenere d'occhio per release future.
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DANNIE DAMIEN
"Have
A Good Time!!!"
Demo 2007
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Demo CD per questo
giovane chitarrista pugliese che prova la carta solista
dopo svariate collaborazioni in diverse band. "Have
A Good Time!!!", questo il titolo del lavoro,
alterna luci ed ombre, in cui le buone idee sono spesso
penalizzate da una registrazione non all'altezza e
da un lotto di canzoni a volte troppo simili tra loro.
A parte questo, Dannie Damien, dimostra di saperci
fare con la sue sei corde producendo delle ottime
trame, mentre il cantato manca un po' di incisivita'.
Ben 14 i brani proposti dove si alternano pezzi aor,
melodic rock di chiaro stampo americano e le immancabili
ballate. Tra le composizioni spiccano "One way
ticket to Rock", yankee fino al midollo con quel
refrain che sa di gia' sentito e con al microfono
Rachel O'Neill dei Nothin2Lose, l'aor
elettrico di "Have A Good Time", la melodica
"Fuel And Fire" in duetto con Ciccio Ronchi
(Southern Cross) e "For All
The Sheep", dove DD si sposta verso territori
piu'... "campagnoli".
Un esordio più che sufficiente, che mette in
luce le buone potenzialità di DD, quindi si
prospetta un futuro più che roseo per il rocker
pugliese a cui consiglio di adottare un vocalist di
professione.
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THE SCREAMIN' LORDS
"Long
Live Me"
Brannick Records 2007
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"Long Live
Me" e' uno di quei lavori che dovrebbero
accontentare la maggior parte dei lettori di Slam!
Un po' perche' e' ben prodotto e suonato, un po' perche'
le sonorita' si rifanno ad un classico hard rock anni
80 e un po' perche' ci suonano diversi musicisti che
hanno fatto la storia del genere.
Gli The Screamin' Lords non sono altro che il nuovo
progetto dell'ex bassista degli Agentz
(gruppo Aor di meta' anni 80, con all'attivo un album
dal titolo "Stick to Your Guns"
ristampato nel 2006) Jose Ferro, che, insieme a Dustin
Boyer (Descanso), Jason Gile e Chris Collier, hanno
chiamato una serie di - celebri - amici celebri e
hanno prodotto un CD sopra la media.
Gli "amici celebri"
in questione, prendono il nome di: Kelly Keeling
(Baton Rouge), che canta la maggior parte dei brani;
Robin McCauley (Grand Prix, MSG,
ecc.); George Lynch (Lynch Mob, Dokken);
Chris Poland (Ohm, Megadeth); Gus
G (Firewind, Dream Evil) e Loren
Molinare (Little Caesar).
Con un lotto di musicisti del genere, difficile che
possa essere un cd di merda, anche se, a dirla tutta,
"Long Live Me" non diventera' mai
un classico del settore, ma sara' sicuramente uno
di quei - buoni - dischi, usciti con qualche decennio
di ritardo.
Le canzoni? ...Si parte con la roboante title-track
da retrogusto MR. BIG-iano, si prosegue
con "Halo", pezzo DOKKEN-iano
dove non a caso troviamo il solo di George
Lynch e "Evil", forse il pezzo
piu' anonimo della scaletta.
In "Fire in the Blue" spunta l'amore della
band per i JUDAS PRIEST, mentre il
tocco bluesy di Loren Molinare si
fa sentire nella AC/DC-iana "Out
of Control", quest'ultimo presente insieme a
Robin McCauley anche in "Gladrags
and Limozenes", tipico pezzo made in '89.
All'appello mancano la cover dei FASTWAY
di "Say What You Will" e "Sail On",
song acustica che chiude la release.
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BLOODLIGHTS
"Bloodlights
"
Playground/Mate In
Germany 2007
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Vi dice niente il
nome Captain Poon? ...No? E Gluecifer?
Si?!?! ...ecco, così andiamo meglio, perche'
il capitano Poon non era altro che il chitarrista
(quello belloccio) della band, gruppo che rappresentava
un po' la controparte norvegese degli Hellacopters
e passati piu' di una volta anche nella nostra penisola.
Come avrete capito, i Bloodlights sono il suo nuovo
progetto nato nel 2005 subito dopo lo scioglimento
dei Gluecifer dove, oltre a suonare
la chitarra, prende posto anche dietro al microfono.
Prodotto dall'ex-chitarrista dei Monster Magnet,
Phil Caivano e mixato da Mike Fraser
(AC/DC, Metallica, Aerosmith), Bloodlights
ci regala quasi 3/4 d'ora di grezzo rock, a tratti
piu' punk e a tratti piu' moderno ("moderno"
e' da leggersi come Foo Fighters),
dove tra le 12 composizioni si possono apprezzare
pezzi come "Addiction", "Bullshit On
Your Mind" o la mia preferita, "One Eye
Open".
Da segnalare anche "Hammer And The Wheel",
"Rain On A Sunny Day" e "Bald And Outrageous",
il resto si fa ascoltare, ma siamo ancora lontani
dai livelli della sua vecchia band.
...nonostante questo, bentornato capitano!
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GARDEN OF EDEN
"Garden
Of Eden"
Self Produced 2007
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Leggendo il nome Garden
Of Eden non riesco a fare meno di pensare al video
dei Guns N' Roses con il faccione
di Axl in primo piano e il resto della band che si
scuoteva alle spalle, ma nonostante questo non siamo
qui a parlare di una tribute band di uno dei piu'
grandi gruppi della storia del rock, ma di un promettente
quintetto di Parma attivo da qualche anno e giunto
ora alla prima release autoprodotta.
Sei i brani proposti che si muovono in quella fascia
musicale che potrebbe essere definita street metal,
un CD ben suonato che ha forse l'unico difetto nella
voce dello screamer Mike, che intendiamoci, canta
bene, ma che in questo contesto sonoro centra come
i cavoli a merenda, perche' lo vedrei meglio in qualche
gruppo tutto borchie e spadoni.
Buono il lavoro anche
dei due chitarristi e nel complesso una release discreta
che vede la presenza di Helder Stefanini (Raw
Power) dietro il mixer e del concittadino Jany
James in "Never Trust A Woman",
ruffiano sleaze rock'n'roll che si pone come miglior
brano del CD.
La ballata "(Something To) Kill The Pain"
ci conduce verso la fine, pezzo dalle buone trame,
ma un paio di minuti in meno non guasterebbero...
In conclusione, un lavoro comunque ben strutturato,
ma che ancora non basta per rendere i G.O.E. uno dei
migliori gruppi del settore che popolano il vivaio
italiano. Attendiamo - fiduciosi - il prossimo lavoro.
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VOYEUR
"Spank
Or Be Spanked"
Suncity Records 2007
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I Voyeur fanno parte
di quella schiera di gruppi uscite nel momento sbagliato,
quando appunto il grunge stava prendendo il dominio
di classifiche e media. Grazie ancora all'opera di
ripescaggio della Suncity Records abbiamo ora modo
di ascoltare il loro materiale, fino ad ora esclusivamente
oggetto di collezionisti ed appassionati.
"Spank Or Be Spanked" non sara'
di certo uno delle migliori release del genere, ma
sono sicuro che potra' accontentare i fanatici dell'hair
metal: classica cover con chiappe al vento, chitarroni,
corettoni e ballatona.
Il five-pieces di San Francisco si colloca in mezzo
a gruppi come Babylon A.D., Shy
Tiger, Cry Wolf et similia,
e pur non esaltando, riesce a produrre delle buone
canzoni come nel caso di "Cast The First Stone",
"Memory Lane", "I Don't Care"
e soprattutto in "Strutter", con un riff
che ne ricorda mille altri, ma chi se ne frega...
La registrazione non e' delle migliori, quindi consiglio
il lavoro ai fanatici del genere e agli instancabili
nostalgici degli Eighties.
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JULIAN ANGEL
"Choreography
Sucks"
Master Class Music
2007
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"New album
sounds like Mötley Crüe have violated Fergie
while Poison, Prince and Pink were having a threesome",
questo e' il modo con cui mi si e' presentato il lungocrinito
rocker tedesco introducendomi il nuovo CD.
Per i lettori di SLAM! Julian Angel e' una vecchia
conoscenza, infatti gia' nel 2000 avevo avuto modo
di recensire il suo esordio e fatto 2 chiacchere con
un'intervista
ed in questi 7 anni, oltre a preparare il materiale
che compone "Choreography Sucks"
ha collaborato con diversi gruppi del suo paese come
Dr. Evil, Rock Of Ages,
Hotwire, Lifeforce,
Dominik Marx e' giunto ora alla sua
seconda release.
A differenza del passato
disco, J.A. si lascia contagiare da suoni piu' elettronici,
ma sempre inseriti in un contensto hair metal, una
versione sleaze di "X" dei DEF
LEPPARD per interderci.
Per dirla tutta la batteria elettronica e certi campionamenti
non mi fanno impazzire, ma tutto sommato il lavoro
merita un'ascolto da parte vostra perche' non mancano
i buoni spunti: "Rock With A Slam" e' una
divertente song introduttiva di un minuto e' mezzo,
una via di mezzo tra "Walk This Way"
- con arrangiamenti Leppard-iani
- e Rock'n'roll, "Sucker Punch" potrebbe
essere una versione moderna degli AUTOGRAPH,
gruppo, quest'ultimo che rieccheggia anche in "Give
The Radio Back", ma sempre a braccetto con la
band di Joe Elliot.
Con "This Is On You" si va verso territori
esplorati dall'album solista di Tommy Lee
e non mancano simpatici tormentoni come "Jump
Jump", "Bling Bling" o "Boob Boob
Booty".
Se da una parte "Choreography Sucks"
pecca di sforzarsi a stare al passo con i tempi,
dall'altra bisogna dare atto a J.A. di essersi messo
in gioco nel cercare di produrre un sound personale
per non realizzare il solito disco che riproduca sonorita'
anni 80.
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HELLCITY13
"Hellcity
13"
Bale 2007
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Era il 2005 quando
questa band finlandese mi mando' 3 tracce e le buone
parole spese allora vengono confermate ora per il
loro esordio sulla lunga distanza. Sonorita' in bilico
tra hard rock e gothic, voce maschile alternata a
quella femminile e una produzione affidata a Johnny
Lee Michaels (The 69 Eyes), sono gli elementi
portanti del lavoro, un lavoro sopra la media, gia'
pronto a scalare le classifiche scandinave ed europee.
Del vecchio avanced CD ritroviamo "Masquerade"
(si, proprio quella che sembra la cover di "Sweet
Dreams"), "In Your Eyes" e "Is
Anybody Out There", mentre delle nuove composizioni
spiccano "In Love With Love", "American
Psycho", "Shortcut To Hell" e la lenta
"My World Has Stopped".
Concludendo, il CD può essere considerato come
un ponte tra le oscure atmosfere nordeuropee e il
rock americano degli anni 80, che potra' piacere alle
due differenti schiere di appassionati.
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SKANSIS
"Take
Your Chance"
Escape/Frontiers 2007
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Sono ormai alcuni
anni che la scena svizzera si distingue nel panorama
musicale, proponendo gruppi dediti all'hard rock melodico,
un filone questo che vede come punta dell'iceberg
i Gotthard, seguiti a ruota da nuove
realta' come Sun N Steel, Crystal
Ball e Shakra, quest'ultimo
nome non menzionato a caso visto il mix di "Take
Your Chance" e' stato affidato al chitarrista
del gruppo elvetico.
Gli Skansis si inseriscono in questo calderone con
il loro esordio discografico, un esordio che piace
fin dal primo ascolto pur non dicendo nulla di nuovo
e dove vengono fuori inevitabili accostamenti con
il gruppo capeggiato da Steve Lee.
La musica prodotta
dal quintetto svizzero usa la formula classica, con
grandi chitarroni e belle melodie, senza risultare
ripetitivi, infatti si alternano opportunamente brani
piu' tirati a pezzi piu' d'airplay, alle immancabili
ballatone ("Heaven Tonight").
La partenza e' affidata alle robuste e moderne "Is
That Enough" e "Will You Be There",
un compromesso sonoro tra Gotthard e
Tilterworld, la prima band influenza
molto anche "Changed My Mind" e la title-track,
mentre colgo similituni con i BONFIRE
in "Dangermind". In conclusione segnalo
gli altri pezzi meglio riusciti: "Never let you
go", "Return today", "Where nobody
cries" e "Lay your hands on me" (no,
non e' la cover dei Bon Jovi anche
se le sonorita' la potrebbero ricordare). Decisamente
un buon album, che ci regala un altro gruppo d'oltralpe
da tenere d'occhio.
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SEX FOR CASH
"One
Night Girlfriend"
Self Produced 2007
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Prima uscita ufficiale
per il combo bolognese formato nel 2004 che, senza
vergogna, fanno dei cliche' anni 80 la loro arma...
vincente! Eh si, forse non abbiamo piu' bisogno dei
cloni dei cloni, ma in questo caso il quintetto formato
da Mick, Benny, Tommy, Andy e J.J. Taurus non stupira'
per effetti speciali, ma offre 5 tracce con il Jack
Daniels che scorre nel sangue e gli Eighties che battone
nel cuore.
Sono ovviamente le sonorita' di questo periodo a farla
da padrone: ritmiche sostenute, due ottime chitarre
che si intrecciano alla perfezione e i tipici corettoni
da stadio, fanno di "One Night Girlfriend"
un prodotto che potra' arricchire le collezioni dei
fanatici di queste sonorita'.
"Whiskey Slide
Blues" ci porta verso la title-track, e come
John Titor, facciamo una salto nel tempo e veniamo
catapultati nel 1989 quando l'hard rock stradaiolo
viveva uno degli anni del suo massimo splendore, a
ruota segue la cover di "Maniac" (Michael
Sembello) resa celebre dal film "Flashdance",
forse un po' abusata, ma ho sempre amato le canzoni
riarrangiate di brani che con l'hard rock non hanno
molto a che fare. Infatti, di sentire "Livin'
On a prayer" o "Sweet Child O'Mine",
fatte anche male, non ne abbiamo davvero piu' bisogno,
ma questo e' un'altro discorso...
Il CD prosegue con "Red Light", chitarre
Slash-iane in apertura per poi preseguire
ancora con uno street hard rock d'annata, cosi' anche
in "(Can't) Bring Me Down" si prosegue sulle
stesse coordinate vicine agli Skid Row
degli esordi e gli Steelheart di
"Tangled In Reins".
C'e' spazio anche per la ballatona "Dreamin'
Your Dream"... piu' anni 80 degli anni 80 quindi
e se avete Guns N’ Roses, Bon
Jovi, Skid Row, Mr.
Big e gruppi di cappelloni stivalati in cima
alle vostre preferenze, allora apprezzerete anche
il CD dei SFC.
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NEW GENERATION SUPERTSTARS
"Crash
course… in Rock n Roll"
Underdog Records 2007
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Li avevo conosciuti
sulla compilation "Sons of Guns 2"
distribuita dalla rivista Classic Rock e descritti
come "Vintage Guns 'n' Roses, with the melodies
of The Wildhearts", quindi non ho resistito
alla curiosita', perche' con tali premesse e con un
nome cosi' ho subito pensato potessero essere cibo
per Slam! ...e cosi' e' stato!
“Crash Course in Rock N Roll”
e' il titolo del loro esordio discografico prodotto
tra l'altro da Alan Smyth che in
passato ha lavorato con Arctic Monkeys e Pulp, e alla
conclusione del CD i miei buoni presentimenti hanno
avuto conferma, infatti il quartetto di Nottingham
spara nelle casse un furioso rock and rock punkeggiante
che forse ha l'unica pecca di essere leggermente ripetitivo,
ma se amate questo genere so perfettamente che sara'
solo un dettaglio.
"Own Sweet Hell", "Come Over"
e "Overload" sono i pezzi che hanno qualcosina
in piu', ma l'intera durata del CD si mantiene su
livelli piu' che buoni e un gruppo che cita tra le
sue influenze gruppi come Kiss, Social
Distortion, Supersuckers
e D*Generation deve per forza convincervi
a dare un'ascoltata!
Se l'idea di una miscela sonora composta da Guns
N' Roses, Ramones e Backyard
Babies vi stuzzica, dategli una chance perche'
ne potrete rimanere soddisfatti.
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THE ELECTRIC DIORAMA
"Lifemale"
Nerdsound Records 2007
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Capita spesso ultimamente
di ricevere CD che con SLAM! non hanno molto a che
fare, a volte diventa davvero difficile trovare lo
spazio per inserirli, a volte invece e' leggermente
piu' facile anche se un po' lontani dagli abituali
'ritmi' che suonano in questo sito, come nel caso
degli The Electric Diorama, gruppo di Roma nato come
side-project di Vinx dei Vanilla Sky,
ma che per impegni con la sua band ha dovuto abbandonare
lasciando il posto a Andrea Poggioli (Something
Of Value).
Lavoro piacevole che va a schieransi in quella fascia
di gruppi emo punk che stanno tanto andando bene su
emittenti come MTv: Panic! At the Disco,
30 Seconds to Mars, Fall
Out Boy, My Chemical Romance,
giusto per citare i piu' celebri. Difficile per me
dare un vero giudizio visto che non "bazzico"
molto in questa scena, ma da ignorante del settore,
devo ammettere che il disco si fa ascoltare e non
penso avra' grosse difficolta' ad essere apprezzato
da chi segue questo filone musicale.
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MAEDER
"Maeder"
Locomotive Records
2007
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Attirato dalla copertina
e dalla foto sul retro, ho inserito il CD nello stereo
senza nessuna aspettativa pensando che la Locomotive
Records distribuisse esclusivamente gruppi metal.
Cazzata!
Dalle prime note dell'iniziale "Never Last"
la mia curiosita' e' stata immediatamente attirata
da un riff rubato agli AC/DC e da
un cantato per certi versi simile a quello di Olly
dei nostri The Fire... strano, e
riuscito connubio quello dei quattro australiani che
da una base prettamente hard rock classico ci buttano
dentro melodie e ritmi tipici del modern rock.
Vengono 'spacciati' come eredi di Guns N'
Roses e Motley Crue, ma
non ci trovo molto di questi due gruppi all'interno
del loro esordio discografico, anzi in certi casi
si sfiora il plagio, ma anche nel copiare bisogna
essere bravi e loro lo sanno fare, infatti "Another
Thing Comin'" non starebbe male nel primo album
dei JET, mentre "Business In
Me" ha quel-non-so-che di Aerosmith.
AC/DC e KROKUS
(il disco e' prodotto infatti da Pat Aeby - batterista
della band svizzera - insieme a Steve James) sono
da annoverare quindi tra le influenza principali,
ma come dicevo sopra, c'e' anche una forte componente
'moderna' che rende il tutto piuttosto originale anche
se sa di gia' sentito.
Il podio delle mie tracce preferite vede in gara "Another
Thing Comin'", "No Grass Is Greener Than
Your Own" e "It's All Good", ma tutto
sommato un bell'esordio, niente di fondamentale ma
di certo piacevole.
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LA FLEUR FATALE
"Night
Generation"
Killer Cobra Records
2007
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Un po' fuori dai miei
standard musicali i La Fleur Fatale che mi si presentano
con un curato digipack bianco a motivi floreali azzurri
a 4 faccioni incastrati in un fondo nero: Alexander
La Fleur, Joakim La Fleur, David La Fleur e Kristian
La Fleur.
Non so perche' a volte mi arrivino dischi che con
Slam! hanno ben poco a che fare, ma meglio mille volte
questi svedesotti che certi CD di alcuni gruppi di
cui non si legge ne il nome, ne tanto meno si riesce
a capire una parole dei loro grugniti... Per farla
breve, i La Fleur Fatale suonano un pop rock psichedelico
anni 60, ma non essendo troppo afferrato in materia,
vi conisglio di dare un'ascoltata al materiale andando
sulla loro pagina di MySpace, perche' io rischierei
di dire solo stronzate.
Anche se di musica non ci capisco un granche', e pur
essendo svedesi non centrano nulla con Backyard
Babies, Hellacopters, e
cosi' via, devo dire pero' che "Night Generation"
si fa ascoltare.
Moreno Lissoni
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OVERTURES
"Beyond
the Waterfall"
Videoradio 2007
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Pervenutomi dall'ex
batterista dei Dagh, Andrea Cum,
che oltre ad annunciarmi la dipartita della band,
mi informa sull'ingresso in pianta stabile nei friulani
Overtures, gruppo hard'n'heavy con gia' all'attivo
un CD registrato insieme a Andrea Rigonat (Elisa).
Arrivati all'esordio su Videoradio, etichetta che
vede nel suo rooster Andrea Braido e
Faso-Meyer-Menconi (Elio e le storie tese),
puntano su un heavy un po' troppo... heavy per i miei
gusti, sonorita' che potranno sicuramente accontentare
chi e' cresciuto a pane e Iron Maiden.
Le 8 tracce risultano ben suonate e strutturate, fatte
su misura per chi vuole scoprire nuove realta' italiane
che hanno nel proprio sangue Edguy,
Black Sabbath, Deep Purple,
Helloween e tutto l'hard & heavy
di matrice ottantiana.
Moreno Lissoni
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by Slam! Production® 2001/2007
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