|
|
|
JET TRAIL
"Edge
Of Existence"
Escape Music 2007
|
Non avevo fatto caso fosse della Escape
Music, etichetta che ha nel suo rooster principalmente
gruppi inclini all'hard rock melodico, e quindi mi
son detto: "No, un'altro gruppo copia di
Nightwish e Lacuna Coil!".
...niente di piu' sbagliato, per fortuna!
I Jet Trail sono un promettente four-pieces svedese
con al microfono la bravissima Carolina Lindwall,
dotata di una bellissima voce e che ha dato vita a
questo progetto insieme all'ex Grand Illusion,
Christian Sundell.
La 'leggenda' narra che sia stato un certo Ritchie
Blackmore a scoprirli durante un tour in
Scandinavia, imponendoli come opening-act durante
i concerti svedesi, e pur non essendo mai stato un
grande estimatore dei gruppi con una vocalist donna,
ascoltando "Edge Of Existence"
mi sono ricreduto.
Le chitarre di Jon Stavert e la sezione
ritmica composta da Christian Sundell e Johan Holst
vengono ben supportati ed evidenziati da un'ottima
produzione, dove emerge sempre l'ugola della Lindwall.
I paragoni con Robin Beck, Lita
Ford e Ann Wilson si sono
sprecati, ed in effetti non siamo lontani da certe
tonalita' anche se in un paio di episodi mi e' parso
di sentire Tia Carrere, ma il sound
dei Jet Trail risulta assai piu' aggresivo rispetto
ai vari Dante Fox, Nexx,
ecc.
13 i pezzi presenti contando anche la bonus track
"Why", con i pezzi di punta nella robusta
"War Zone", nella trascinante "Can
You Hear Me Calling", nella catchy "Never
Say Never" e nella lenta "Gorham’s
Cave" che evidenzia ulteriormente la voce della
Lindwall.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
HAMMERLOCK
"Forgotten
Range"
Steel Cage Records
2007
|
Cosa succede se tre loschi individui
che amano il rock sudista, il country, il rockabilly
e il punk si trovano insieme in un saloon del sud
della California a bere birra? ...semplice, realizzano
"Forgotten Range", settimo album per
questo trio formato dalla coppia di sposi Travis Kenney
/ Liza Kenney e dal batterista Mikey Kingshill, nati
nel 1995 e descritti come la versione punk dei Lynyrd
Skynyrd, si fanno subito riconoscere con
il muro sonoro dell'opener "Conquest Train",
polveroso rock 'N' roll nella migliore tradizione
sudista.
Da inserire in quel contesto musicale
dove fanno parte ANTiSEEN e Nashville
Pussy, gli Hammerlock ci sparano in faccio
un disco trascinante, che alterna brani tirati a ballate
acustiche dalle atmosfere country. Se non fosse per
il numero troppo elevato di tracce, ce ne sono ben
19, sarabbe stato sicuramente il miglior disco del
settore ascoltato nel 2007, fossi stato in loro avrei
diminuito a una dozzina i brani, lasciando cosi' solo
i pezzi da 90, non che gli altri siano brutti, ma
a volte si ha il presentimento che siano delle ripetizioni.
"Forgotten Range" e' dunque un
disco veramente riuscito, e sfido chiunque a rimanere
immobile ascoltando song come "Quick Justice
Cowboy", "BP Psycho Compound", "One
Big Mess" o "Wrong Side Of Town".
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
HARD SPIRIT
"Ignition"
Antarctic Records 2007
|
Arrivano da Birmingham questi 4 veterani
della scena hard & heavy inglese, provenienti
da gruppi come Bitches Sin, Love
& War e Slowburner che
unendo l'amore per le 2 ruote e il rock duro, ci regalano
un buon album di class metal che si rifa' ai primi
DOKKEN e Y&T.
L'apripista "King of the Mountain" e' un
vigoroso hard rock che mi ricorda i Gotthard
del primo album, si prosegue con "No Limits"
e "Twisting in the Knife", altri due buoni
episodi dove aleggia il fantasma della ex band di
George Lynch, ma ci pensa la power
ballad "Cold Silence" a calmare gli animi.
Da qui in poi il disco scende un po' di tono riprendendosi
sul finale con la tripletta composta da "Coast
to Coast", "Heavens Gate" e "Ride".
Lavoro quindi prettamente settoriale, pensato e realizzato
solo per gli appassionati di questo tipo di sonorita'
e chi e' alla ricerca di un class metal ben suonato,
dalle atmosfere ottantiane.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
RICHIE KOTZEN
"The
Return Of The Mother Head's Family Reunion"
Frontiers Records 2007
|
E' un grande chitarrista, ha un gran
bella voce ed e' pure bello, cosa potrebbe chiedere
di piu' uno dalla vita?! ...Ok, ok, un pezzo al numero
1 in classifica non guasterebbe e di certo trombarsi
le ragazze del proprio batterista (Rikky Rockett)
non giova molto alla carriera, ma uno cosi' me lo
andrei al volo a vedere dal vivo e infatti anche quest'anno,
me lo sono perso... vabbe'!
Dopo album solisti e il side-project Forty
Deuce, torna in 'famiglia' con i Mother Head,
progetto nato nel 1994 con "Motherhead's
Family Reunion" che vedeva Atma Anur alla
batteria e John Pierce al basso, ora sostituiti da
Franklin Vanderbilt, Virgil McKoy, e con l'aggiunta
di Arlan Schierbaum al piano e August Kotzen ai background
vocals.
Atmosfere calde e settantiane sono
quelle che fanno rivivere la chitarra e la voce di
Kotzen, a mio avviso uno dei migliori album partoriti
dall'ex ragazzino prodigio della 6 corde: "Go
Faster" e' un hard blues dal sapore Zeppeliano,
in "You Know That" spunta tutta l'anima
funky del chitarrista, e a sto punto lo non vedrei
troppo male in coppia con Glenn Hughes.
Sulla scia di "Stand", Kotzen ci
prova con la lenta "Faith", mentre con "Bad
Things" si trova la giusta alchimia tra i Black
Crowes e Hendrix, un - ottimo
- disco che arricchisce la discografia del chitarrista
e un lavoro che verra' gradito da chi lo segue da
sempre e dai sostenitori dell'hard rock bluesy infarcito
di soul e funky anni 70.
La release europea prevede la bonus track "Drift",
obbligatori invece gli ascolti di "Do It Yourself",
"Dust", "Can You Feel It" e "Fooled
Again".
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
GUTTERCAT & THE MILKMEN
"Demo"
Demo 2007
|
Zero champagne, ma molto bourbon per
questo quintetto parigino capitanato da Guttercat,
gia' sentito con i Baby Strange e
ora di nuovo in pista con i The Milkmen: Chris Waldo,
Larbi Ikheneche, Zan Nagat e Ian McKenzie.
A livello di sonorita' non si va molto lontano dai
suoi precedenti progetti: fumoso e alcolico rock and
roll dove oltre al bourbon, scorrono nelle vene The
Faces, Dogs D'Amour e Heartbreakers.
Solo 2 le composizioni presenti: "Ballad of a
Drunk Man", sbronzo e malinconico rock and roll
d'altri tempi, cosi' anche in "Lonely Tears In
The Dark" i 'losers' transalpini continuano ad
offrirci atmosfere rockeggianti ma dal retrogusto
inquieto e sofferente.
Segnatevi questo nome perche' sono convinto che sentiremo
ancora parlare - bene - di loro!
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
LAVOIRLINGE
"Short-Leg
Dogs"
Andromeda Relix 2007
|
Leggendo la biografia del quartetto
veronese apprendo che nascono nel 1996 come cover
band dei Nirvana, ma fortunatamente
ho il loro disco che sta viaggiando nel mio stereo
e riferimenti che riportano alla band di Seattle non
ce ne sono... Fiuhh!
Dopo aver cambiato monicker un paio di volte e stabilazzata
la formazione, nel 2004 escono con un 6 pezzi intitolato
“Rumbling Machine”, e ora con
il questo secondo lavoro, che non potra' passare inosservato
per chi ama le sonorita' Seventies: classic rock infarcito
di stoner.
Buono sotto ogni punto di vista, "Short-Leg
Dogs" si presenta all'ascoltatore come un
cocktail musicale composto da Led Zeppelin,
Black Sabbath, Deep Purple,
Granfunk Railroad e Kyuss,
pantaloni a zampa e lunghi solos. Non manca neanche
la cover di turno, qui presente con "Heartbreaker",
registrate nel 1973 nell'omonimo disco dell'attuale
vocalist dei Queen.
Durante il concerto dei Tokyo Dragons
di settembre dibattevo con un amico sulla mancanza
in Italia di gruppi validi che portino avanti questo
tipo di sonorita', ma la prossima volta che lo vedro',
oltre a Small Jackets e pochi altri
sapremo che ci sara' un'altro nome da elencare...
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
WINGER
"Live"
Frontiers Records 2007
|
Giusto un mesetto fa ho avuto il piacere
di vedere esibirsi in acustico Kip Winger in un locale
a Milano, e con mia sorpresa ne sono rimasto molto
soddisfatto, infatti l'ex bassista di Alice
Cooper ha dimostrato di trovarsi a suo agio
anche in versione unplugged, intrattendo il pubblico
e riarrangiando in chiave acustica i maggiori successi
della sua band con l'aggiunta di qualche brano estratto
dai sui dischi solisti.
Chi frequenta solitamente questo sito, sapra' sicuramente
chi sono i Winger, quindi non sto qui a dilungarmi
sulla loro storia/collaborazioni, ecc. e passo a parlarvi
di questa loro nuova release.
La Frontiers, dopo aver pubblicato
il quarto album e una raccolta di vecchi demo, mette
sul mercato anche questo doppio CD dal vivo disponibile
anche nella versione video in DVD, catturata utilizzando
10 camere per un totale di 105 minuti.
Lo show parte con "Blind Revolution Man"
e da qui in poi parte la carellata di successi che
ha contraddistinto la carriera del gruppo estratti
dai quattro album da studio, piu' i solo di chitarra
di Reb Beach e quello di batteria di Rod Morgenstein.
La release prevede anche una bonus track per il mercato
europeo, una lenta ballata acustica intitolata "Blue
Suede Shoes". In definitiva, un ottima occasione
per ascoltare i pezzi della band in dimensione...
"Live"!
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
SUPERHUMAN
"As
Human As We Are"
Sound Division 2007
|
Mi avevano mandato un mini CD qualche
tempo fa contenente 4 tracce, di cui 3 ("Voices",
"Lose You" e "Alone") riprese
in questo "As Human As We Are",
nonche' il loro esordio discografico sulla lunga distanza.
Il gruppo Lettone conferma le buone parole spese per
il precedente "Taste It" e continua
a lavorare seriamente e professionalmente, regalandoci
un disco di 11 tracce prodotte da Greg Haver
(Manic Street Preachers, Breed77, Lost Prophets) di
cupo, moderno e arrabbiato hard rock.
Masterizzato da Ryan Smith
nei celebri Sterling Sound di New York, aggredisce
subito l'ascoltatore con le chitarre irruenti di Uldis
che introducono l'opener "Lost in Time",
un mix tra Black Label Society e
gli Skid Row di "Thiltskin",
e' infatti questo connubio che rieccheggia in gran
parte del disco, con arrangiamenti spesso piu' moderni
che non vanno troppo lontani da certe cose fatte dagli
Alter Bridge.
Ci troviamo di fronte ad un gruppo
con le idee chiare, che sta già sviluppando
un suo stile personale, capace di comporre buone canzoni
("Too Far Away", "All My Good intentions",
"Transformation", "Sinners in Eden"
e "Alone"), anche se mancano gli elementi
che possano rendere il loro sound unico e particolare.
In conclusione, un prodotto sopra la media aiutato
da un'ottima produzione e da una ben riuscita e stravolta
cover di "Cream" di Prince.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
HOOKED
"Play
What You Feel"
Self Produced 2007
|
Sono di West Springfield, Massachusetts
e suonano del classic rock fortemente influenzato
dagli anni 80 e dal BON JOVI d'annata,
nome, quest'ultimo, che salta spesso all'orecchio
ascoltando "Play What You Feel"
dal momento che il cantato di Joe Ventura ricorda
molto quello del singer del New Jersey in una versione
piu' marcia e Rose-iana, cosa quasi
inevitabile per lui visto che suona da anni nei Jovi,
tribute band dei... Bon Jovi!
Il livello delle composizioni e' buono,
e mi risulta abbastanza difficile non citare nuovamente
il gruppo del biondo vocalist americano ascoltando
pezzi come "Get It On", "I'm Free",
"Too Naughty (To say No)" o "Heartbeat",
mentre in "Desperate Times", a sorpresa,
si inserisce un'alone di oscurita' tipico di gruppi
come Alice In Chains.
La Perris li spaccia con un "For fans of
GUNS N' ROSES & BON JOVI", e questa
volta lo slogan, rispecchia bene il loro sound.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
KNYGHT
"Destination
Unknown"
Self Produced 2007
|
Giovanissimo combo proveniente dalla
capitale nato nel 2002 che si affaccia sulla scena
con un demo di 5 pezzi e con il brano "Stop Me"
inserito nella compilation americana chiamata "Glam
Nation" insieme a gruppi come Molotow, Hollywood
Vampires, Lipstixx 'N' Bulletz, Leaded Fuel, Silver
Dirt, Panzer Princess, ecc.
Autori di un melodic rock che si rifa' a band come
Bon Jovi, Gotthard,
Europe, Danger Danger
e per certi versi anche Queen, i
Knyght non brillano molto per originalita' e "Destination
Unknown" viene anche un po' penalizzato
da una resa sonora non all'altezza, due aspetti sul
quale il gruppo dovra' in futuro lavorare vista la
loro giovane eta' e le - buone - idee non mancano.
La formazione romana può gia' offrire discreti
momenti agli estimatori del rock melodico e possiede
una solida base di partenza per procedere sulla giusta
strada, specialmente se riusciranno a 'correggere'
quei piccoli dettagli accennati qui sopra.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
HARD SPIRIT
"Walk
The Wild"
Triple A-Metal 2007
|
La Spagna e' da sempre stata un territorio
fertile per l'hard rock melodico, tra festival e gruppi
che suonano il genere, sono tra i piu' prolifici dell'Europa
latina. Se negli anni 80 Niagara,
Hiroshima, Manzano
e Sangre Azul scimmiottavano l'hair
metal d'oltreoceano, negli ultimi anni ci hanno pensato
i lavori 91 Suite, Airless,
Ice Blue, Nexx a
far da eredi a quei gruppi e ora ci aggiungerei questi
Hard Spirit che a giugno, al contest "Villa de
Bilbao" hanno vinto in mezzo ad altre 2000 band
provenienti da tutta Europa i premi come miglior gruppo,
miglior singer e miglior chitarrista.
Contest e concorsi lasciano sempre
il tempo che trovano, infatti mi hanno sempre lasciato
un po' perplesso, ma devo dire che questi Hard Spirit
ci sanno fare e "Walk The Wild"
risulta un album sopra la media.
Nati nel 2002, la band formata da Toni Amboaje, Gansan,
Davo Camporro, Gus Velasco e Miguel Rubio si e' gia'
fatta le ossa girando la penisola iberica con nomi
celebri del settore come JADED HEART,
SOUL DOCTOR, MAD MAX
e BOB CATLEY, e hanno trovato un
contratto con la Triple A-Metal che ha a capo Alberto
Ardines (batterista dei WARCRY).
Il cantato di Toni Amboaje mi ricorda molto quello
di Johnny Gioeli e Ryan Freeman
(Anatomic) e anche musicalmente gli Hard Spirit non
si discostano molto dai loro gruppi, risultando un
mix tra HARDLINE, BON JOVI
e Axel Rudi Pell, ma non vi aspettate
aor anacquato, perche' qui le chitarre ci sono, cosi'
come il giusto compromesso tra melodia e hard rock.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
TRANSISTOR RADIO
"A
Legacy Between"
Up The Nite Records
2007
|
Giovanissimo quintentto californiano
dedito al rock cristiano, o meglio punk rock... cristiano,
formato da Jamesdon Kissling (voce, tastiere), Guy
Bravo (chitarra), Sam Moreno (chitarra), Andrew Galbreath
(basso) e Jordan Heid (batteria), ognuno con influenze
diverse che vanno dai Dashboard Confessional
ai Led Zeppelin, dagli Stryper
al country, ma nonostante questo, "A Legacy
Between" e' un album fatto su misura per
le emittenti americane, dove al posto di cantare di
avventure colleggiali, ecc. si inneggia al... Signore!
I quasi 45 minuti non offrono una gran
varieta' di stili, con un suond improntato su un rock
alternativo fortemente infuenzato dal punk da classifica.
I buoni spunti portano il nome di "4th and Broadway",
"California in December", "The Getaway",
"Countless Indiscretions" e "Addiction",
per il resto un disco come mille altri del genere.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
JANY JAMES & The Bandits
"Decadence
& Chaos"
Promo 2007
|
"Decadenza": disfacimento
morale, mancanza di vitalità, di ideali.
"Chaos": confusione, disordine, casino.
Due parole che riassumono alla perferzione i vari
stati d'animo presenti nel nuovo lavoro di Jany James
& The Bandits, un lavoro ormai gia' pronto da
un paio d'anni, ma che per una serie di sfighe che
solo i 'migliori' losers riescono a portarsi dietro,
stenda ad uscire.
Cosa dire sul rocker di Parma che ancora non e' stato
detto?! ...Beh, sicuramente che e' il suo lavoro piu'
maturo, meglio arrangiato e che cerca di scrollarsi
di dosso le vecchie etichette, perche' ormai non si
tratta piu' di parlare della versione italiana dei
Quireboys, ormai Jany James e' diventato
solo... Jany James!
Ammetto che mi ci sono voluti piu'
ascolti per apprezzare bene questa nuova release,
rispetto al passato i pezzi sono meno diretti e ruffiani,
ma piu' 'pensati'. Mi ha un po' scolvolto sentire
la nuova versione di "Fuck!" dove i banditi
giocano con arrangiamenti piu' attuali, mentre tra
le nuove composizioni ("nuove" nel senso
che non avevo ancora sentito dal vivo o sul vecchio
singolo), mi piace tantissimo "Sweet Desire".
Tra pezzi che strizzano l'occhiolino al vecchio repertorio
cito "Hang Me Up, Motherucker!", "Take
The Dog" e "El Marielito" (quest'ultima
dedicato a Mickey Rourke) e spuntano
i nuovi cavalli di battaglia della band come "Welcome",
"Girl Of My life" e "Wild Town's Blues"
e la lenta "Bourbon Serenade".
Attenzione, arrivati all'undicesima traccia non togliete
il CD, lasciatelo scorrere fino alla numero 81 perche'
troverete la stravolta cover di "Jolly Roger"
di Roger McGuinn dove spunta un'altro
degli idoli del rocker parmigiano, Johnny
Depp.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
MONSTER MAGNET
"4-Way
Diablo"
SPV 2007
|
Presupposto fondamentale per una corretta
valutazione di questo “4-way diablo”
è la considerazione del live feel che l’album
emana. Per stessa ammissione di Dave Wyndorf, leader
dei rockers d’oltreoceano (di estrazione stoner)
Monster Magnet, il disco è stato in larga parte
inciso in presa diretta. Se ciò rende il sound
molto più vero e genuino rispetto a superproduzioni
ricche di overdubs ed effetti acustici vari, d’
altra parte ne evidenzia la scarna consistenza, anche
a livello di arrangiamenti.
E’ su questo dettaglio che il
potenziale acquirente deve a mio avviso focalizzare
la propria scelta, consapevole di trovarsi di fronte
ad un album rock assolutamente privo di fronzoli,
e pervaso da un vago flavour settantiano. Da questo
punto di vista, la qualità del songwriting
non aiuta, assestandosi su un livello generale alquanto
anonimo, e giusto un paio di tracce sfuggono alla
mediocrità. Citerei “Wall of fire”
e “Slap in your face”, anche se la prima
è in parte rovinata dalla deprecabile scelta
di filtrare la voce di Dave.
A livello di prestazione musicale,
sicuramente la sezione ritmica composta da Jim Baglino
al basso e Bob Pantella alla batteria esce a testa
alta, mentre paradossalmente il tallone d’achille
è rappresentato proprio dal contributo offerto
all’album leader della formazione, sia in fase
di performance vocale che di songwriting. Tra i tredici
brani trova anche spazio una cover dei Rolling
Stone, citati attraverso il brano “2000
lightyears from home”. Un disco che non lascerà
certo il segno negli annali della musica rock, e che
potrà piacere a chi ama un sound immediato
e piuttosto “sporco”, ed inciso con un
marcato approccio live.
Alessandro Lilli
top
|
|
|
|
|
|
|
THE ROXX
"Unleash
Your Demon"
Rockville Music 2007
|
Da non confondere con gli altri 150
mila Roxx esistenti sulla faccia della terra, i The
- sottolineo "The" - Roxx, sono forse state
una delle prime band ad usare questo nome dal momento
che nascono nel lontano 1984. Capitanati dal singer
Billy Itch, il four-pieces tedesco arriva ai giorni
nostri dopo anni di alti e bassi con un album per
la Rockville Music e dei suoni puliti e al passo con
i tempi, mantenendo sempre inalterate le proprio radici
Hard'n'heavy.
Una voce che a tratti puo' ricordare
l'Ozzy Osbourne meno fatto, un sound
che punta sul classico, Judas Priest,
Deep Purple, Led Zeppelin
e qualche sporadico episodio dove si calca la mano
con atteggiamenti piu' moderni, sono gli ingredienti
principali di questo disco che, nonostante un delizioso
digipack, non presenta grandi punti di interesse.
Le composizioni che non passano inosservate non sono
molte, "R.I.P.", "Springtime Indeed"
e "Hail You", per il resto niente che soddisfi
il mio udito.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
BLACKALEXXX
"Underground"
Self Produced 2007
|
Ho sempre fatto una fatica boia ad
ascoltare gli album strumentali e solo in rari casi,
non sono mai riuscito ad arrivare alla fine di un
lavoro senza annoiarmi. Questa mia mancanza temo non
verra' mai superata, ma mi sono messo d'impegno e
mi sono sparato tutto "Underground",
il primo album di questo chitarrista di Firenze che
si e' fatto le ossa suonando thrash metal e hard rock
in gruppi come i Chain Reaction e
Wicked Toyz.
Il chitarrista dimostra di saperci
fare traendo ispirazione dai piu' celebri guitar hero
della scena, ma manca un gruppo che supporti degnamente
i suoi pezzi, infatti il suono artificiale della batteria
risulta alquanto freddo e non da la giusta spinta
a pezzi come l'opener "Serenity", "Hot"
o nella title-track.
E' comunque troppo poca la carne al fuoco, per carita'
la chitarra la sa suonare e i buoni spunti ci sono,
ma ci vuole qualcosa in piu' per emergere tra le bizzeffe
di guitar hero in giro per il mondo.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
J.C. CINEL
"Before
My Eyes"
Lonestar Time - Black
Widow 2007
|
Sono rimasto positivamente sorpreso
da questo musicista piacentino che con il suo secondo
lavoro solista ricalca sonorita' e atmosfere tipicamente
americane e se non fosse stato per la lettera che
accompagnava il CD, non avrei mai detto che si potesse
trattare di un artista nostrano.
Scrutando dalla sua biografia scopro che J.C. e' sulla
gia' diversi anni, infatti inizia la sua carriera
nel 1985 con i The Air e all'inizio
degli anni 90 si trasferisce in California dove approfondisce
la proprio 'cultura' musicale e nasce cosi' "Lost
and Found", album caretterizzato da tipeche
sonorita' west-coast.
Dopo aver fondato gli Head&Heart e
i Poison Whiskey, nel 2000 supporta
Robin MacAuly e l'anno successivo
produce il suo primo album solista dal titolo "Halfway
there". Nel 2003 diventa il cantante dei
Wicked Minds con numerosi concerti
in giro per l'Europa culminati nell'esibizione al
festival di Burg Herzberg in Germania insieme a UFO,
Wishbone Ash, Uli John Ruth,
ecc., ed e' nel marzo scorso la data di uscita di
questo "Before My Eyes".
Ottimi arrangiamenti e un sound che
va a scavare nelle radici del rock d'oltre Oceano,
con west coast, rock sudista, country, blues e qualche
spruzzata di Aor radiofonico a comporre un lotto di
canzoni che rinterpretano dignitosamente gli insegnamenti
di Doobie Brothers, Eagles
e di tutti quegli artisti che hanno reso celebri questi
generi.
I punti di forza del disco li ho individuati nella
ballata d'apertura dal titolo "Ships in the Wind",
nei southern rock di "Feel the Moment" e
"Voices from Nowhere", ma anche nelle piu'
melodiche "Out in the Frontline" e nella
title-track si possono riscontrare le ottime capacita'
del rocker piacentino che, con l'aiuto tante belle
chitarre acustiche, armoniche e coadiuvato da bravi
musicisti come Davide Dabusti, Marcello Minari e Paolo
"Apollo" Negri realizza un lavoro che sicuramente
sara' gradito da chi ama farsi cullare dal rock che
arriva dal cuore dell'America.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
|
EASYGIRLS
"Breakfast
in Gomorra"
Hangover Records 2007
|
A parte la stampa sul cd che ricorda
sinistramente gli Innominabili, questo album è
come un pollo fritto a colazione: piacerà ai
fan dei Motorhead e piacerà
ancora di più ai fan degli Antiseen.
La pronuncia dell’inglese è quella che
è, il suono un mix di ignoranza metal e ignoranza
rock and roll. Ciliegina sulla torta - o ketchup sulle
patatine, fate voi – la cover di “Be My
Fucking Whore” di G.G.Allin.
Se volete complimentarvi personalmente
con loro, ogni mercoledì il cantante Razor
Boy mette i dischi al Wizard di Milano. Lei: “Quando
bevi diventi scemo, ti senti Napoleone, vero?”
Lui le risponde: “Napoleone aveva un pirletto
così, hai visto i quadri? Ti faccio vedere
io Napoleone, brutta porca”. Non so che
film sia, ma è un regalo degli Easygirls.
Miguel Basetta
top
|
|
|
|
|
|
|
MICHELLE DARKNESS
"Garden
of Chaos"
AFM Records 2007
|
Michelle Darkness è un tetro
figuro finlandese già noto agli aficionados
del rock dalle venature gotiche per i suoi lavori
pubblicati come chitarrista degli End of Green.
Con questo “Brand new drug” l’inquietante
Michelle tenta la carta solista, realizzando un one-man
album. Il risultato, considerando la scarsa predilezione
dello scrivente per il genere, non è neanche
del tutto inascoltabile, ma ciò che lascia
molto a desiderare è il ruolo di vocalist,
coperto con una timbrica cupa e spiccatamente mascolina,
che risulta oltremodo monocorde. Non si avvertiva
poi il bisogno della cover del brano dei Joy
Division “Love will tear us apart”,
giocato tra chitarra acustica, percussioni, ed un
duetto vocale con l’unica ospite ammessa, Hanna
Pakarinen.
Rispetto alle intenzioni dello stesso
Michelle di proporre un misto di “doom, darkness,
sadness, horror and gothic beauty with heaviness and
melodies”, direi che l’horror musicalmente
manchi proprio, mentre abbonda la… sadness,
dunque non sarebbe male se il sinistro mr. Darkness
vi aggiungesse un pizzico del primo, tornando a rinchiudersi
nella cripta avvolta dalle tenebre del proprio nome,
e possibilmante rimanendovi per un pezzo…
Opinioni personali e riti scaramantici a parte, di
fronte ad un personaggio così funereo, i brani
oggettivamente migliori dell’album sono individuabili
nell’iniziale “My sweet”, nell’
incisiva title track e nella più movimentata
(si fa per dire…) “The dawn”, anche
se il tracciato del cantato continua a corrispondere
a quello di un encefalogramma piatto…
Mortalmente palloso tutto il resto,
che non si discosta più di tanto dal rock moderno
che ci concede MTV nei momenti di maggiore trasgressione
(e notate che parlando di rock ho volutamente omesso
il vocabolo hard). Se resistete davanti a certe heavy
(nel senso di… “pese”) rotations
per più di un quarto d’ ora, forse potete
farcela anche a reggere questo disco, che dà
l’ apparenza di essere costruito molto più
sul personaggio che sulle canzoni. Tutto sommato questo
“de profundis” mi sembra adatto alla circostanza…
Alessandro Lilli
top
|
|
|
|
|
|
|
RAYON
"Runnin'
From Elm St."
Demo 2006
|
C'e' ancora molto da lavorare per questo
gruppo di Lecce attivo dal 2006 che ha dato alle stampe
un demo di 4 tracce in cui si rifanno alla scena hard
& heavy degli anni 80.
Non molto incisivi, alcune lacune a livello di songwriting
e una registrazione un po' casalinga sono i punti
a sfavore di "Runnin' From Elm St.",
ma considerando che si tratta solo del primo lavoro
e della giovane eta' dei componenti, posso solo sperare
che facciano tesoro di queste considerazioni per cercare
di migliorarsi nella realizzazione delle composizioni
future.
Siamo solo all'inizio, di strada da fare c'è
ne ancora molta, le basi ci sono come del resto anche
i margini di miglioramento.
Moreno Lissoni
top
|
|
|
|
|
|
----
by Slam! Production® 2001/2007
----
|
|