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1991: The End of the Summer Days
della dipartita di Campbell, chiamato a so- éDisco che ho riascoltato molto volentieri e di pezzi come “Monkey Business” e della
stituire Steve Clark nei Def Leppard. La àda cercare nella parrocchia dove praticano title-track o nelle ballate, diventate un loro
tracklist propone momenti di classico Hard anche i Guardian.
must. Sempre sotto la direzione di Micha-
Rock Melodico, ed altri di Aor radiofonico èel Wagener, il disco raggiunse il no 1 nella
che esaltano la voce di Gramm.
classifica di Billboard. Una bestia feroce.
ù
èEstinta, purtroppo...
è
ù
Siloam
à
Sweet Destiny
Image 7 Music
Skid Row
Shanghai
“Sweet Destiny” è il primo dei 3 album Slave to the Grind
pubblicati dai “cristiani” Siloam, gruppo Skull
Take Another Bite
canadese che ha avuto la sfiga di esordire Atlantic Records
mentre “Smells Like Teen Spirit” si impos- No Bones About It
Teikiku Records
sessava delle Modulazioni di Frequenza, ac- Chi conobbe la band del New Jersey per
le ballate “18 & Life” e “I Remember You”, Music For Nations
Prodotto da James Christian (House compagnando alla porta quella moltitudine rimase spiazzato quando ascoltò “Slave
Of Lords) con l’aiuto di Jeff Cannata, di rocker sgargianti e colorati. Arena rock Progetto nato dalla mente di Bob Kulick
la gang del Connecticut mi fece spendere pulito, a tratti energico, con un grande uso To The Grind”. I 5 rocker confermarono (fratello del più celebre Bruce, ex-Kiss),
di cori e con tastiere che non infastidiscono.
àdi trovarsi a loro agio tra la violenza sonora
un sacco di soldi per acquistare la versio- èche stacca la spina dalle sue mille colla-
ne giapponese di “Take Another Bite”, borazioni per dedicarsi a questo lavoro.
in realt l’unica versione pubblicata... Con Facendosi accompagnare da un gruppo
gli Shanghai siamo in pieno delirio da impeccabile composto da Dennis St.
Sunset Strip: artwork con chiappe al vento, Shotgun Messiah
ùJames, Bobby Rock e Kjell Benner,
look alla Roxx Gang e sound che pesca Second Coming
riesce a sorprendere con un disco senza
dall’Hair Metal pi stradaiolo. Prendete un Relativity Records
troppi fronzoli, all’insegna di un’Hard Rock
po’ di Motley Crue, Skid Row, Poison americano con arrangiamenti tipici del pe-
e XYZ, fondeteli tra loro, e otterrete un’or- riodo. Il progetto non ebbe un seguito, ma
gia di di canzoni sculettanti e trasandate.
Nati in Svezia come Kingpin, cambiano il Kulick tornò sul mercato due anni più tardi
nome dopo il “trasloco” a Los Angeles dove con i Blackthorne.
pubblicano il primo album omonimo con
Zinny J. Zan alla voce. L’abbandono del
frontman, porta al microfono il bassista Tim
Skold e danno una svolta al loro sound che
colpisce per qualit del songwriting e per
la furia sonora di pezzi come “SexDrugs-
RockN’Roll”, nella cover di “Babylon” (New
York Dolls) e in brani pi mainstream
(“Heartbreak Blvd”, “Living Without You”).
“Second Coming” la prova che senza di
loro, molti degli attuali act Scandinave non
sarebbero mai esistiti.
Shanghai’d Guts
Out Of Tune
Torben Schmidt
EastWest Records
A Bit On The Side
Ho sempre avuto un debole per questo Epic Records
gruppo di Amburgo cresciuto con la musi-
ca di Rolling Stones e Faces. Pi volte Chi segue la scena Aor, sicuramente avrà
definiti i Quireboys tedeschi, debuttarono almeno un disco degli Skagarack, grup-
sulla lunga distanza proprio nel 1991 dopo po danese autore di interessanti album
l’Ep “With Love From St. Pauli”, diven- negli anni 80. Terminata l’avventura con gli
tato oggetto di culto per i collezionisti. Pro- Skagarack, il frontman Torben Schmi-
dotto dal chitarrista dei Nazareth Manni dt si circonda di una serie di musicisti tra
Charlton, “Out Of Tune” a mio parere cui Kee Marcello (che suona in 4 brani)
il loro miglior lavoro, con un sound che e da alle stampe il suo prima disco solista.
gravita intorno al gruppo di Spike e a tutti ”Good Day To Be Living”, “When I Hold You
clich dello sleaze rock and roll arrogante. In My Arms”, “I Gave My Soul To Rock N’
Qualcuno diceva che molto semplice esse- Roll“ e “Same Old Song, Same Old Story”
re felici, ma molto difficile essere semplici. fanno bene il loro mestiere di canzoni
“Out Of Tune” riesce nella sua semplicit catchy e melodiche, per un lavoro di tutto
a rendere felici.
rispetto e per un nome essenziale nelle mi-
gliori discografie di Aor scandinavo.
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