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HYDROGYN
'Deadly Passions'
DR2 Records 2008

Hydrogyn e' un nome che negli ultimi anni è stato pompato da riviste e media del settore grazie soprattutto ad una provacante singer e perché dietro al mixer sedeva un certo Michael Wagener, già sentito all'opera con Ozzy Osbourne, Skid Row, Alice Cooper, Dokken, Stryper, Poison, White Lion e mille altri.
Registrato lo scorso gennaio e uscito all'inizio dell'estate, Deadly Passions, vede nuovamente alla consolle il famoso produttore al fianco al chitarrista Jeff Westlake e la cover realizzata da un'altro prefessionista del settore, John Scarpati, già autore di celebri scatti come quelli New York Dolls, Michael Monroe, Great White, Warrant, Hurricane e Kik Tracee.
Il CD viaggia in bilico tra sonorità ora più metal oriented ("Rejection"), ad altre piu' gothicheggianti e da classifica ("On and On", "Over U", "Seroquil"), concedendosi una pausa con la lenta "Shadow". Non manca neanche la cover di turno e così dopo il rifacimento di "18 & Life" ora è il turno di "You Oughta Know" di Alanis Morissette.
Moreno Lissoni

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SILVERJET
'Silverjet'
Kerosine Records 2008

Da Sheffield, citta' natale dei Def Leppard, arrivano i Silverjet con la loro seconda release discografica dopo Honour Amongst Thieves. Registrato alla fine del 2007 da Neil Duty e prodotto da Tim Turan (Marilyn Manson, Ginger, Slade, Mott The Hoople, Status Quo), l'omonimo album del gruppo britannico, e' un disco che va alle radici del classico rock inglese con qualche punta di rock sudista, dai Rolling Stones ai Black Crowes, dai Quireboys ai Bad Company e cosi' via.

Il lavoro non offre ne piu' e ne meno quello che ci si aspetta, con un sound fortemente legato alla tradizione Seventies e con una manciata di canzoni spassose e sculettanti, dall'opener "Crazy" alle rockeggianti "Out To Dry", "Cold Love", "220" e "Toe The Line", fino alla passionale ballata pianistica "The Final Chapter", si sente proprio il sapore di bourbon e nicotina.
Moreno Lissoni

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PLEASURE MAKER
'Twisted Desire'
Perris Records 2008

Comeback della band capitanata dal chitarrista Alex Meister (Tothen) dopo l'esordio dal titolo Love on the Rocks. Rispetto alla precedente release, troviamo il nuovo bassista Andy Starr, il tastierista Sandro Rossi e un sound più maturo e convincente, anche se non andiamo molto oltre ad un canonico melodic hard rock chitarristico, ben suonato si, ma non proprio originale.

Melodie e parti chitarriste mi ricordano spesso i Biloxi, confermando così il confronto fatto nella precedente recensione dal nostro Federico Martinelli, e ovviamente i termini di paragone vanno a prendere tutti quei che hanno reso celebre il genere negli anni 80, come i Tyketto in "Chance Of A Lifetime" o i Winger in "Hurts Me, Hurts You".
Il gruppo brasiliano, facendo un parallelo con il calcio, potrebbe essere un Maxwell, fa bene il suo dovere, poche sbavature, ma gli manca ancora quel guizzo vincente che ha un Maicon.
Moreno Lissoni

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LIPSTICK MAGAZINE
'Skin Deep'
Nightmare Records / Vigilante Music 2008

La parola "lipstick" mi aveva tratto in inganno, pensavo si trattasse di un nuovo combo dedito a sonorita' glam, ma mi sbagliavo perche' l'unica cosa a cui si può avvicinare al "rossetto", e' solo la bionda vocalist Toni Loyas.
Gia' dall'artwork però, possiamo intuire che la provenienza sonora del gruppo e' legata agli anni 80 e, ascoltando Skin Deep, ci si può rendere conto che che le loro influenze musicali sono prettamente legate a quella decade.
Heart, Pat Benatar e Vixen sono i soliti nomi che si potrebbero fare dopo aver ascoltato questo lavoro che non vede brusche cadute e neanche grandi impennate, per un usuale hard rock melodico a stelle e strisce con le cose meglio riuscite nella title-track, in "Against the Wall", "Keep Me Running" e nella power ballad "All I Want".
Un lavoro interessante, ma rivolto solo ai fan del genere.
Moreno Lissoni

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COTTON SOETERBOEK BAND
'Twisted'
Caf Fine Records 2008

Una Les Paul piantata nel verde del Colorado e un aereo che disegna in cielo la scritta "Twisted", sono gli elementi figurativi che rappresentano la copertina dei The Cotton Soeterboek Band, gruppo nato dall'incontro tra il chitarrista dell'Alabama, Alan Cotton e del cantante tedesco Robert Soeterboek, veterano della scena hard rock e con numerose collaborazioni alle spalle, fra tutti cito gli Ayreon, i Wicked Sensation e gli Highway Chile.
Il background musicale non è molto difficile da individuare, menzionerei Free, Deep Purple, Uriah Heep, Lynyrd Skynyrd, Black Crowes ("Still of the Night") e primi Whitesnake ("Set Me Free") come i gruppi che meglio possono aver costruito il sound del gruppo.
Ad eccezion fatta per la piu' campagnola "Gold and Gray", tutto l'album segue gli insegnamenti dei maestri dei Seventies, per un ottimo disco di classic rock vecchia maniera, ben suonato e con un grande cantante dietro al microfono.
Moreno Lissoni

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TOUGH
'Class Of 76'
Sliptrick Records 2008

Dieci canzoni racchiuse in poco piu' di 13 minuti è quello che fanno i Tough, piacentini di provenienza, ma Ramones-iani di nascita. La band, nata dalle ceneri degli Stinking Polecats in cui militavano Chris e Miccetta, si avvale anche della presenza del batterista Biso per realizzare un album di sculettante punk rock, in tutto e per tutto, figlio della band di New York.
Class Of 76 e' come un gancio sotto il mento, così veloce ed inaspettato (termine più che oppurtuno vista la presenza di una stravolta "99 In the Shade" dei Bon Jovi per l'occasione trasformata in una versione punk dal titolo "138 In The Shade") che non fai a tempo a capire cosa sta succedendo, che gia' ti trovi per terra a contare le piastrelle del pavimento.
Mentre aspettate di andarli a vedere dal vivo dove potrete acquistare questo CD, vi consiglio di scaricarvi gratuitamente il primo album sul loro sito.
Moreno Lissoni

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THE BAD DAYS
'Eat My Luck'
Nicotine Records / Tornado Ride Records 2008

Recensiti con l'album dal titolo Bottle Up tra le pagine di New Bandz e scoperti casualmente ascoltando la compilation "Sons of Guns", i tedeschi The Bad Days si sono rifatti vivi con una nuova release per la Nicotine Records e 12 canzoni di convincente punk hard'n'roll.
Sulla scia dei vasi The Peepshows, The Bones e Gluecifer, si fanno strada nel popolato mondo del rock and roll marcio con una manciata di songs di ottima qualita', come il poker di pezzi che apre il CD: "Filter", "Hangover Love" (la mia preferita), "Downfall" e "Kiss Kiss Bye Bye".
Dopo una parte centrale senza infamia e senza lode, si ritorna a rockare sul finale con "The Spirit is Gone", "Mediocrity" e la conclusiva "The Man you're Looking For is Dead", per un buon lavoro, poco originale quanto si vuole, ma suonato e composto con onesta' e la giusta dedizione. Meritano un ascolto.
Moreno Lissoni

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GREEN RIVER PROJECT
'Demo'
Demo 2008

Nuovo progetto per l'ex chitarrista degli sleaze rocker Nothin' To Lose, Mick Priestley, che prima dell'uscita dell'intero album "From Hell To Here" ci da l'opportunita' di ascoltare 3 tracce.
Oltre al virtuoso chitarrista inglese, nella band troviamo il cantante Andy Law, il tastierista Andy Brook e il drummer Adrian Erlandsson (in passato con Cradle Of Filth e The Haunted) e lasciate da parte lustrini e party song, ci sbattono in faccia un tecnico hard & heavy di scuola MALMSTEEN-iana.
"Dig your Grave" e' la traccia che apre il demo e subito si denotano le potenzialita' dei musicisti, cosi' "Nowhere To Run" accontentera' la schiera dei vecchi fan del metallo. Chiude il tris la song dal titolo "Summer - Presto", pezzo strumentale rubato ad Antonio Vivaldi per la gioia degli smanettoni della sei corde.
Moreno Lissoni

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NOIZE MACHINE
'The Jumping Clown'
Valery Records 2008

Sono un coglione. Avevo lasciato in disparte questo promo perche' "terrorizzato" dalla copertina pensando si trattasse di qualche gruppo NU metal e invece ora sono qui che me lo ascolto con il volume al massimo che mi lascio trasportare dall'aggressività delle note d'apertura di "Ready To Fight".
I Noize Machine non sono altro che il nuovo progetto del chitarrista Dario Mollo (Voodoo Hill, Glenn Hughes, Tony Martin, Graham Bonnet, Crossbones, The Cage), che insieme al batterista Roberto Gualdi, al bassista Guido Block e al vocalist Mitzi dei Diumvana ha esordito per la Valery Records con l'album dal titolo The Jumping Clown.

Solo da una battaglia sonora tra Scattebrain e Van Halen potrebbe uscire il suono dei Noize Machine che, fonde con maestria hard rock e sonorità moderne, facendomi esaltare con le vibrazioni melodiche di "Higher And Higher", con la prepotenza di "I Like It", la trascinante "The Jumping Clown" o nella power ballad "Turn The Stone".
Disco che mostra svariate influenze, una macchina ben oliata e... "rumorosa"!
Moreno Lissoni

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HOUSTON!
'Fast In Elegance'
Sliptrick Records 2008

Li vidi lo scorso inverno durante l'esibizione al Legend54 di Milano per la presentazione del CD, ma solo ora, grazie alla Sliptrick Records ho avuto modo di ascoltarlo. Le impressioni del concerto furono più che positive, 4 ragazzi dal look moderno e dalle buone capacità, mi avevano stupito, anche se mi davano l'idea di non saper ancora da che parte andare, cioe', se fare i Tokyo Hotel della situazione o virare su strade più "dure", in direzione Hardcore Superstar.
Per avvalorare la mia tesi, ricordo che le cover proposte furono pezzi di Marilyn Manson, Ramones e Andrew WK e, anche apprezzai molto le ultime due, devo dire che non furono i momenti migliori della serata, perché oltre a saper stare bene sul palco, la band riuscì ad attrarre la mia attenzione grazie alle melodie di "Another Day", all'atmosfera festaiola di "Six Hours Of Sex In Calcutta", al coro da stadio di "Rock 'N' Roll Fist", alla EXTREME-iana "Houston", alle ottantiane "Never Alcholized" e "Gordon & Tonic".

Sebbene con qualche passaggio a vuoto, il gruppo piacentino si fa apprezzare, anche se bisogna dire che la prova del nove sara' col prossimo lavoro, dove dovra' dimostrare di aver trovato la maturita' e una via ancora più personale in un contesto così inflazionato come quello dell'hard rock.
Moreno Lissoni

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THE BIG EYE
'The Mirrors / Hinkel'
Echophonic 2008

La cartella stampa che accompagna questo CD dice: "Dalla neonata Echophonic & Piperine arriva lo split The Big Eye, proposta rock & psychedelic pop con influenze anni '70, '80, '90 ed elettronica tra la rock band milanese The Mirrors, recentemente scoperta da Steve Zuckerman (produttore Les Paul & Friends con Keith Richards, Sting ed Eric Clapton, fondatore del GEMS, del New York & Internet Expo e dei Platinum Awards show), e Hinkel, progetto solista di Volker Hinkel, fondatore/chitarrista dei Fools Garden (si, avete capito bene, quelli di “Lemon Tree” - nda). Hinkel presenta due brani tratti dal proprio album "Not A Life-Saving Device", in cui con un carattere sperimentale e con una radice più rock ed intimista esprime le sue idee pur conservando alcuni tratti già presenti nella sua band d’origine, a cui appartengono anche gli altri due musicisti del progetto con cui registra l'album".

Ho semplicemente riportato il tutto perché in poche righe, ed in modo esauriente si capisce all'istante di cosa si tratta perché 2 brani per band, sono pochini per esprime un giudizio, ma se vogliamo andare fino in fondo, posso dire che i pezzi dei The Mirrors hanno molte similitudini con i Depeche Mode, mentre quelli degli Hinkel sono piu' vicini al brit-pop, come nel caso di "Shine", dove sembra di ascoltare gli Oasis.
Se siete curiosi, date un'occhiata alla pagina di Myspace, se no aspettate che esca il full length.
Moreno Lissoni

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SOULOST
'Soulost'
Self Produced 2007

I SouLost sono un gruppo sardo composto dal chitarrista e tastierista Stef G., dalla cantante Soniah e dalla sezione ritmica formata da Maurizio e Stefano. Insieme hanno prodotto e realizzato un mini CD di 5 tracce che anticipa il full length, lavoro improntato su sonorita' gothicheggianti e rock, tanto per intenderci, sulla scia dei vari Evanescence e compagnia dark.
Preferisco la band quando si mantiene su ritmi più rockeggianti e meno elettronici, con la coppia di pezzi in apertura tra le cose meglio riescite: "Save Me" e "Close Your Eyes".
Moreno Lissoni

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KISS ME EMILY
'All In One'
Forears 2008

Non so perché mi sia arrivato il CD di questo quartetto di Forlì dal momento che ha ben poco a che fare con sonorità hard rock, ma è più vicino a quel rockettino da classifica in stile Bloc Party.
Il genere non lo seguo e non mi dice un granché, ma se vi piacciono tutti quei gruppi indie pop rock che tanto stanno andando in questi ultimi anni, dategli una possibilità, si sa mai che trovate molto di più di quello che vi aspettate.
Moreno Lissoni

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EDEN
'Eden'
Self Produced 2008

Non conosco la scena rock slovena. A memoria, la prima band che mi viene in mente sono gli Shank Rock, usciti nel 1994 per la defunta Long Island con l'album "Crime Time", egregio esempio di hard rock melodico ottantiano, lo stesso proposto dagli Eden, gruppo nato dai fratelli Pockaj nel 1998 con il nome di Forgotten Eden e con un CD omonimo all'attivo. Dopo qualche cambio di formazione hanno stampato questo lavoro chiamato semplicemente Eden, in cui si produce uno scontato aor / melodic rock, ben suonato, ma scarno di idee e con la voce di Jure Pockaj non sempre all'altezza.
Il lavoro comprende anche una bonus track cantata in madrelingua, "Krompirjeva Noc", che mi ha strappato un sorriso per via di alcune rime baciate, ma a parte questo, una delle meglio riuscite. Un 6 e mezzo se lo sono guadagnati, ma per raggiungere l'Eden, bisogna farne ancora molta di strada...
Moreno Lissoni

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SOVVERSIVO
'Wild Emotions'
Sovversivo 2008

Visti dal vivo e sentiti sul mini In This Darkest Hour, mi hanno sempre convinto anche se non vicinissimi ai miei gusti musicali. Dopo 10 anni di attivita' e diversi demo alle spalle, eccoli approdare al fantomatico eserdio discografico con il Cd dal titolo Wild Emotions.
Con l'ingresso alla batteria di Gianluca Luci al posto di Stefano Bucci il suono si colora di sfumature piu' scure, cosi' anche la bella e potente voce di di Andrea Uboldi, a tratti, si sposta su tonalita' tanto care a gruppi come The 69 Eyes, "Raising Faith", "Brave Guide" e "Silent Hero" sono un chiaro esempio del nuovo corso della band milanese.
Nell'album ritroviamo anche i 3 pezzi inseriti nel precedente In This Darkest Hour: le heavy "NoEscape (from solitude)", "Out of Time" e il class metal di "Alone Tonight".
Atmosfere gothicheggianti fuse con il classico suono hard & heavy, fanno di Wild Emotions un'ottimo biglietto da visita con la title-track che si pone come miglior brano della release.
Moreno Lissoni

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UNDERRIDE
'One Of Us'
Underride 2008

Li ho conosciuti nel 2004 con Necessary Evil, un album intriso di sonorita' grunge, ma che alla resa dei conti si faceva ascoltare. Tra i gruppi di riferimento c'erano senza dubbio gli Stone Temple Pilots, influenza musicale che non manca anche nel nuovo One Of Us, album di 14 tracce di hard rock moderno, ben suonato e orecchiabile al punto giusto.
Le iniziali "Side by Side" e "Candy Girl" fanno da ponte tra il 'vecchio' sound e la nuova linea sonora che lascia da parte il sound di Seattle per spostarsi prepotentemente verso l'ex band di Weiland, i VELVET REVOLVER.

Ma andiamo in ordine, alla traccia numero 3 ecco arrivare "On the Radio", primo esempio del nuovo corso, un party rock orecchiabile e molto... Eighties, segue a ruota "She Gets Paid" che sa molto di BEAUTIFUL CREATURES.
Pausa grungettona con "Throw it Away", per poi tornare con l'esuberante e SKID ROW-iana "Upstart Coming Up" e da qui in poi sono proprio i VELVET REVOLVER il riferimento musicale principale: "Kink Into My Heart", "My Little Hell" e "We Don't Want What We Want" sembrano uscite dalle session di Contraband, mentre "Lights Off Baby" e "No Means No" sono indecise se ammiccare ai lavori solisti di Slash o al suo attuale gruppo.
"Shotgun Breakdown" mischia ancora i Beautiful Creatures con gli ex Guns N'Roses, e ci consegna un lavoro sopra la media e un passo avanti rispetto al predecessore.
Moreno Lissoni

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STRAIGHTFORK
'Straightfork - EP'
Straightfork 2008

Erano un paio d'anni che li tenevo d'occhio su Myspace convinto da alcuni pezzi ascoltati in rete, ed ora me li ritrovo nel mio stereo con questo nuovo Ep.
Giovani e promettenti direi, questi 4 texani sembrano gia' aver capito quale strada seguire e rockano nelle mie casse con il loro classic/southern rock figlio di AC/DC, Lynyrd Skynyrd e Aerosmith, vi basti vedere la promo shot della band dove sfoggiano t-shirt di Ted Nugent e Journey o semplicemente l'artwork con il cranio alato di un bufalo e una pergamena a contenere il logo.
Solo 4 purtroppo le tracce, ma i responsi del sottoscritto sono piu' che positivi e non posso far altro che augurargli lo stesso successo che stanno ottenendo i Black Stone cherry.
Moreno Lissoni

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HELLBILLY BOYS
'Hellbilly Boys'
Gear Music 2008

Un gruppo che come souvenir ti manda 2 pallottole e ha un sito che sembra un film western, non puo' passare inosservato, se poi sono di Stoccolma, ecco che la loro proposta mi incuriosice ancora di piu'...
Rockabilly polveroso e countryggiante che mi ha gasato come quando ho comprato il vinile di "D.A.D. Special" degli allora Disneyland After Dark. Larry alla voce, Inge alla chitarra, Skidi alla batteria e Backis al contrabbasso, con il loro cd mi stanno spingendo ad andare a recuperare gli album di Hank Williams III.
Non e' un classico lavoro da SLAM!, l'odore di polvere da sparo non e' di certo quella dei Guns N' Roses, ma piu' che altro, un'ipotetica colonna sonora per un libro di Lansdale ambientato nel suo Texas a fine 800.
Moreno Lissoni

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BACKSTAGE HEROES
'Stone Cold Cruel'
Demo 2008

Stone Cold Cruel e' uno di quei demo che pur essendo molto derivativo, riesce ugualmente ad essere efficace grazie all'impeto di 4 canzoni di sleaze metal anni ottantiano.
E' il muro sonoro di "Lost in a Motel" ad aprire le danze, ruvido rock and roll sorretto da un buon coro, si prosegue con un'altro pezzo ben riuscito, "Die For Me", dove non mancano richiami ai VELVET REVOLVER.
"New Hero" e' forse il pezzo piu' ruffiano, mentre "Screamin' (At The Top)" e' quello che risente maggiormente dell'influenza principale della band, i GUNS N' ROSES!
Non molto altro da aggiungere se non congratularmi per la buona partenza della band torinese e sperare che continuino su questa via.
Moreno Lissoni

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MASS
'Take You Home' - 'Voices in the Night'
Retrospect Records 2008

Dopo aver reso disponibile il primo lavoro della band “New Birth” qualche mese orsono, la Restrospect Records completa l’opera ristampando le altre due uscite discografiche della band bostoniana, rendendo così molto più agevole il reperimento di due lavori altrimenti veramente difficili da trovare.
Take You Home” uscì nel 1987, e nonostante si componesse di sole 6 canzoni, rimane un passo fondamentale per apprezzare l’evoluzione del quartetto rispetto al già citato “New Birth”. Fin dall’opener “Pedal to the Metal” si può notare come il class-metal della band tenda ad essere più personale, impressione confermata anche dalle successive “Can’t Get Enough” e “Over You”, forse il pezzo migliore del cd.
Da notare in questa ristampa la presenza di una bonus track, “Under the Gun”, risalente ad una session di registrazione del 1994, un ottimo mid-tempo che impreziosisce il lavoro e che fa intravedere quello che poi i Mass faranno più avanti, segnatamente con il disco “Crack or Dawn" del 2007 (già recensito proprio sulle pagine di Slam!).

Ma passiamo al vero pezzo forte, ovvero la ristampa di “Voices in the Night”, il disco che uscito nel 1989 rimane a parere di scrive uno dei dischi più belli di quegli anni in campo hard rock/class metal. Prodotto da Michael Sweet, cantante degli Stryper, contiene 11 pezzi che trovano la maturazione definitiva di una band che non ha nulla da invidiare agli stessi Stryper o a band più quotate del settore.
“Voices in the Night” apre le danze e fin da subito appare evidente l’ottimo lavoro di Sweet in fase di produzione, anche se il sound non viene snaturato o reso troppo "stryperiano" (licenza poetica...) come qualcuno affermò all’epoca... diciamo che il suo tocco era probabilmente quello che mancava a completare un sound che adesso diviene assolutamente potente e cristallino, come due pezzi sopra la media come "Nine Tonight" e “Reach for the Sky” dimostrano appieno.
Ma tutto l’album viaggia che un piacere, nessun calo di tensione fino alla fine con ottime songs come “ “Turn it All Around” (molto Dokken nel suo incedere) e la iper-melodica “Miles Away” che insieme alla trascinante “Follow Me” si segnalano come autentici classici.

Chiude l’album “Stevie”, altra canzone proveniente dalle sessions del 1994 e che altro non fa che confermare la classe di una band molte volte sottovalutata ma che merita di essere riscoperta anche grazie a queste ristampe… da avere!
E’ possibile acquistare gli albums in questione direttamente dai siti della band.
Federico Martinelli

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KILL VAN KULL
'Edge Of Sunrise'
Self Produced 2006

Da Staten Island, New York, arrivano i Kill Van Kull, gruppo formato addirittura nel 1983 dal cantante Rick Cabrera, dal bassista Bill Cardinale, dal batterista Vinnie Raschella e dal chitarrista Danny Mills. In tutti questi anni hanno prodotto musica e suonato concerti, con cambi di formazione e scioglimenti vari, ma nel 2004 sono tornati in pista con un nuovo chitarrista ritmico e sassofonista (Alex Mahoney) e il solista Al Anzalone che tradisce anche lui, parentele italiane.
Non aspettatevi tarantelle o cose del genere, perche' il gruppo americano snocciala un classic rock dai richiami blues e jazz, con la voce di Cabrera che in paio di circostanze mi ha ricordato quella di Marq Torien ("Hot Daze", "On The Run"). I fiati, o meglio, il sax di Mahoney si fa sentire soprattutto in "Kick Em And smile", "Summer Rose" (tra l'altro, anche le mie canzoni preferite) e in "The Bottom", per un altro lavoro che ci regala qualche buon stimolo e una manciata di minuti di piacevole ascolto.
Moreno Lissoni

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RAYON
'Born to Be Ready'
Self Produced 2008

Hanno fatto dei decisi passi in avanti i pugliesi Rayon dopo Runnin' From Elm St. Dopo un cambio di formazione, sono tornati con questo nuovo demo e nonostante non brilli ancora per freschezza ed originalita' (l'intro di "Born to be Ready" devo ancora capire se il plagio e' voluto o meno, così anche la copertina che sembra quella del videogame "Out Run"), si fa ben ascoltare, l'impronta e' leggermente più heavy, tuttavia sono sempre gli anni 80 a trainare il sound, con tracce piu' fluide e dinamiche.
Tutto sommato la loro proposta convince, ma rimane ancora troppo vicina alle sue influenze principali, ancora un pizzico di personalita' non gli farebbe male, ma nel frattempo possiamo accontentarci di un ascolto discreto, ideale solo per gli appassionati.
Moreno Lissoni

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