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SNEW
'Snew You'
Maman Music Co. 2008
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Bella sorpresa questo
gruppo di Hollywood che raccoglie nelle sue fila musicisti
che arrivano da tutto il mondo e da diverse esperienze
a partire dal chitarrista Andy Lux, nato a Lussenburgo
e conosciuto per aver militato nei Bad Angels,
Dragon Bone e Dear Damien,
il vocalist Curtis Don Vito che ha gia' girato il
mondo con gli Steamroller, il bassista
Cat Tate con una vita spesa con Ice-T’s
Body Count e studi di registrazione e dal
batterista Mark Ohrenberger.
Formati nel 2005 nella
citta' degli angeli sono stati piu' volte accostati
principalmente a gruppi come AC/DC
e Led Zeppelin, qualcuno ha tirato
fuori anche i nomi di Motorhead,
Alice Cooper e Ramones,
ma ascoltando Snew You sono proprio i primi
2 gruppi che rimbombano nelle casse come un tuono
prima del temporale, con la voce di Don Vito piu'
alcolica e fumosa che mai. Il disco non ha grosse
impennate, ma si mantiene su - ottimi - livelli, uno
di quei lavori che sai gia' cosa ti aspetti e sai
che ti piacera'!
Moreno Lissoni
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MILLION DOLLAR BEGGARS
'Million Dollar
Beggars'
Shadow World Records
2008
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Sono ben 7 i componenti
dei Million Dollar Beggars, gruppo Finlandese che
vede nelle sue fila diversi musicisti della scena
locale come il cantate Micko Hell, gia' con i Micko
Hell & The Motherfuckers, Toni Bite,
Bazil Rockheart, Hardy Diamond, Willie The Pimp, TT
e The Beast.
"Sunset strip, Los Angeles year 1986... well,
actually... Finland, year 2008" e' la frase
con cui si presentano, ed effettivamente siamo al
cospetto di un disco ben suonato di hard rock ottantiano,
ma con i suoni del 2008... in Scandinavia.
Quindi ci troviamo sia i classici "nananaa"
("Fullspeed Or Nothing") e "ohh ohhh"
("Million Dollar Beggars") a-là Bon
Jovi che cantati e tastiere piu' gothicheggianti
che non Aor, credo dovuti anche al mixaggio di Captain
Tuomo Waltonen e al master di Svante
Forsbäck gia' all'opera con
Apocalyptica, Lordi, Sonata
Arctica e Him, ed e' proprio
la timbrica vocale del cantante di quest'ultimi che
sbuca nel singolo - e miglior pezzo del disco - "Stories...
", in "No One Will Love You In The End"
e nella power ballad "Understand", ma di
bei pezzi ne troviamo diversi: "Gone With The
Flow" o "Delirium".
Se siete interessati a questa band, consiglio l'acquisto
della nuova versione della release che prevede 5 bonus
track tra cui la cover di "Do Ya Do Ya (Wanna
Please Me)" di Samantha Fox,
"Where Were You Last Night" (Angie
Bagger), "Close My Eyes Forever"
(Ozzy Osbourne e Lita Ford)
e le tracce "Love Riot" e "I'm Sorry,
But I'm Not Sorry".
Moreno Lissoni
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CUT LIPS
'China White'
Ep 2005
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Ahaha, avete visto
il film "The Rocker - il batterista nudo"?
Bene, dovete sapere quindi che anche il drummer dei
Cut Lips suona proprio cosi', solo che al posto di
avere mutande e stivali, indossa un perizoma rosa
con scarpe da ginnastica... col calze lunghe!!!
Chiudo questa piccola parentesi trash per parlarvi
di China White, ep uscito nel 2005, ma solo
ora pervenutomi grazie proprio a quest'individuo,
che oltre ad anticiparmi l'uscita del full length
CD, mette le mani avanti presentando il lavoro con
un "We play regular hard rock. Nothing new
under the sun, just listen to it…",
e a conti fatti, e' proprio cosi'. Le 4 tracce sono
macchiate di GUNS N' ROSES nella
voce di Michael Cheff e nella chitarra di Pat Hankin,
ponendosi a meta' strada tra quest'ultimi e i primi
Crash Diet, per un prodotto senza
troppe pretese, ma che lascia ben sperare per l'esordio
sulla lunga distanza.
Moreno Lissoni
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BLACK DIAMONDS
'First Strike'
Self Produced 2008
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Sono arrivato agli
svizzeri Black Diamonds per caso, dando un'occhiata
alle date di Adam Bomb (gli facevano
da gruppo spalla). Il tempo di uno scambio di mail
ed eccomi qui First Strike, l'esordio discografico
per questo gruppo nato come cover band nel 2004 dal
chitarrista Andi, dal vocalist Michael, dal batterista
Fäbs e dal bassista Philippe.
Non aspettatevi l'ennesivo gruppo copia di Gotthard
o Krokus, perche' i Black Diamonds
suonano uno sleaze hard rock dalle marcate influenze
ottantiane e anche se la regsitrazione non e' impeccabile,
non manca qualche ottimo spunto.
Si potrebbe sta qui
a discutere sulla questione "originalita'",
ma per una volta la lascio da parte perche' e' la
loro prima release e devono ancora formarsi completamente,
resta il fatto che pezzi come la title-track, "Catch
Me", "Mosquito", la ballata "Love,
Lies, Loneliness" e la cover di Chuck
Berry "Rock N' Roll Music" non
sono affatto male.
Andiamo ben oltre la sufficienza, ma per emergere
dalla scena bisognera' osare un po' di piu'.
Moreno Lissoni
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STARBREAKER
'Love’s Dying
Wish'
Frontiers Records
2008
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L’abbandono del
gruppo storico TNT da parte di Tony
Harnell sembra avere dato nuova ispirazione e vitalità
a questo artista, cosa che non si può purtroppo
dire di LeTekro e soci.
Secondo lavoro del progetto Starbreaker che vede un
cambio di linup, al basso Jonni Lightfoot al posto
di Grossi. Il risultato rimane assolutamente convincente
e maturo, un melodic metal piuttosto moderno dove
la melodia ha sempre la meglio e la chitarra di Magnus
Karlsson è coprotagonista in un susseguirsi
di atmosfere che vanno dal dark quasi opprimente al
drammatico, dal tranquillo al ruvido con campioni
di batteria che non fanno mai però sembrare
la produzione fuori luogo e non danno l’impressione
delle note “non suonate”, anzi enfatizzano
creando tridimensionalità all’insieme.
Macaluso dietro le pelli è sempre una certezza
di solidità e gusto.
Harnell, produttore
insieme a Karslon, riesce a stupire ancora una volta
interpretando con un proprio colore ogni singola canzone,
riuscendo a raggiungere note al limite delle ottave
umane e riuscendo a scoprire anche quelle medio basse
alle quali non eravamo da lui abituati (l’approccio
del suo cantato è ulteriormente cambiato in
questo record).
Mood e produzione moderni coadiuvati da interpretazione,
sentimento e classe rendono Love’s Dying
Wish un album ricco di selvaggia melodia e di
fattura inestimabile sia per l’amante del rock
melodico più classico che di quello alla ricerca
di sonorità moderne e al limite dell’avanguardia.
Mauro Guarnieri
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LIQUID ROXANNE
'Snap The Lizard'
Shrunken Head Records
2008
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Il padrone della Shrunkenhead
Records deve essere un membro dei Liquid Roxanne o
un parente stretto, perche' altrimenti non capirei
la decisione di investire soldi per ristampare Snap
The Lizard, album uscito alla fine degli anni
90 e che neanche su internet si trova traccia.
Un disegno in copertina che sembra uscito dai demo
degli anni 80, fa da presentazione a questo CD di
12 tracce di rock dalle atmosfere settantiane, con
suoni vintage e melodici che alle lunga risultano
quel tantino noiosetti.
Leggendo in giro, qualcuno ho visto che ha scomodato
Styx, Pink Floyd e
Alice Cooper per descrivere la loro
musica, e la cosa mi sembra un tantino azzardata,
perche' a parte qualche riferimento a quest'ultimo
in "Too Much Time" e "Crazy World",
il resto non mi sembra avvicinarsi minimente agli
altri gruppi.
Disco non indispensabile.
Moreno Lissoni
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ELDORADO
' En Busca de Eldorado'
CDPool Music 2008
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Ogni volta che penso
a musica rock cantata in spagnolo, il primo gruppo
che mi viene in mente sono gli Heroes del
Silencio che, per i piu' giovani, furuno
agli inizi degli anni 90, l'equivalente iberico dei
nostri Liftiba. Ho citato la band di "Entre dos
tierras" per introdurre questo quartetto di Madrid
che con loro condivide appunto il tipo di cantato
in madrelingua, con la timbrica vocale di Jesús
Trujillo molto simile a quella di Johnny Gioeli
degli Hardline, anche se i nomi che
potrei usare per definire meglio la musica degli Eldorado,
potrebbero essere quelli di Deep Purple,
degli argentini Rata Blanca e di
quei gruppi classic rock cresciuti con gli anni 70
nel sangue.
Prodotto da Richard Chycki (Aerosmith,
Mick Jagger, Rush, Seal), En Busca de Eldorado
risulta un debut piacevole e ben suonato, con highlights
nell'opener "Abril" e nella conclusiva "Identidad",
che potra' dare delle buone soddisfazioni a chi ama
l'hard rock classico e vuole qualcosa di "diverso".
Moreno Lissoni
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DOMINOE
'The Story Is Far
From Told...'
NL Distribution 2008
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Leggendo la loro presentazione
scopro che questa band e' stata per piu' di 25 settimane
nella top ten tedesca con un singolo dal titolo "Here
I Am" che, se non mi sbaglio, fu anche colonna
sonora di uno spot della Renault. Estratta dal secondo
album The Key nel 1990, la song spalanco'
la strada del successo al gruppo, ma ben presto il
gruppo di dedico' ad altre attivita' e ritorno' solo
nel 2002 con il cd No Silence No Lambs per
la MTM.
A distanza di 4 anni
rieccoli con The Story Is Far From Told...,
dove viene nuovamente riproposto l'hit "Here
I am", un pop aor sulla scia di gruppi come B-Joe
e dei R.A.W. di "Touch
Of Love", e anche questa volta e' il miglior
pezzo del lotto insieme ad un'altra manciata di ottimi
spunti, dove rock, aor e pop vanno a braccetto, sto
parlando dell'opener "Yesterday was yesterday",
di "Song for nothing", "Just about
my face" e della lenta "Raining", per
il resto un disco che si mantiene su standard ordinari,
senza esaltare e neanche deludere. Magari avrei optato
per una decina di tracce, piuttosto che 15 che alla
lunga possono stancare, soprattutto se troppo simili
tra loro.
Moreno Lissoni
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FROM THE INSIDE
'Visions'
Frontiers Records
2008
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La coppia Fabrizio
Grossi/Danny Vaughn centra per la seconda volta il
bersaglio grazie a Visions, album caratterizzato da
una produzione cristallina, brani più che solidi
e ottimi arrangiamenti supportati da noti quanto dotati
musicisti: Eric Ragno alle tastiere, Jimi Bells alla
chitarra, Peter Lobo alla batteria e lo stesso Grossi
al basso.
L’ascolto già dalla prima traccia ci
fa rendere conto di avere a che fare con un album
ancora più maturo rispetto all’esordio
From The Inside, ricerca naturale della melodia
senza forzature e finzioni. Quasi 60 minuti per 12
tracce che appassionano e coinvolgono, come l’opener
"Light Years", l’epocale "Making
Waves" (la migliore dell’album e forse
una delle migliori canzoni dell’anno) con il
suo sentimento e il ritornello che ti abbraccia e
ti accompagna grazie all’interpretazione di
un Vaughn irraggiungibile completamente a suo agio
su questi tipi di tonalità, "If It’s
Not Love" (mid tempo che crea atmosfera e colore),
"Moment To Moment" (assolutamente Tyketto
al 100%), "One More Night In Heaven" (melodic
rock ballad classica con propria personalità
e un chorus che rimane subito).
Ottima produzione e songwriting di assoluto livello
rendono Visions un album imperdibile per chi cerca
nel melodic rock qualità e soddisfazione ascolto
dopo ascolto, con la sorpresa di potere scoprire ogni
volta nuovi particolari e spunti originali.
Mauro Guarnieri
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THE PLAGUE
'Autoerotic Electrification'
Shrunken Head Records
2008
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Tra i CD mandatimi
dalla Shrunkenheads Records ci sono anche questi The
Plague, gruppo di Toronto conosciuto alla fine degli
anni 90 con il nome Kingpin e fautori
di un un rock progressivo che li ha portati a supportare
le date di Dream Theater, Goddo
e Trooper.
Per mia fortuna, a parte l'hidden track strumentale,
di progressive non c'è molto in Autoerotic
Electrification, perche' il combo canadese suona
un datato class metal anni 80 che si rifa' spudoratamente
a LYNCH MOB e XYZ,
infatti "Run From Your Life", "End
Of The Line" e "Cry", ne sono un esempio
lampante, ascoltare per credere!
Il disco pero' non rimane su questi livelli, ad eccezion
fatta per la power ballad "So Far Away"
(wow, originale!), il resto mi lascia l'amaro in bocca,
ed invito chi segue il genere, di ascoltare i sampler
sul sito prima di procedere all'acquisto.
Moreno Lissoni
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STRAITJACKET
'Vices'
Shrunken Head Records
2006
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Bravi, sono bravi,
pero' c'e' veramente bisogno di un'altro album di
cover? Evidentemente gli Straitjacket hanno pensato
di si!
Chi sono gli Straitjacket? Sono un gruppo canadese
che annovera nella line-up Chad Campbell alla voce,
che in passato ha suonato con la cover band dei Mind’s
Eye, nella tribute band dei Black Crowes, Hard To
Handle e realizzato un album dal titolo “Sex,
Lies & Audiotape” con i Jack Butler;
James MacEachern alla chitarra, anche lui con un passato
in cover e tribute band; Mark Piraino alla basso e
Rob MacEachern alla batteria, quest'ultimo conosciuto
per la sua militanza negli Sven Gali.
Se avete voglia di sentirvi nuove versioni di "Superfreak",
"Dream Police" o "King Of Pain",
una buona occasione per farlo, se no, passate tranquillamente
oltre.
Moreno Lissoni
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PANIK
'...A Page Torn'
Shrunken Head Records
2008
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Odio la dogana! Non
solo mi ha trattenuto il pacco con i CD per mesi (3
mesi, cazzo!), ma mi fa pagare anche soldi su CD che
non ho ordinato, fanculo! Vabbè, come avrete
capito, questo album faceva appunto parte di quella
spedizione, quella della Shrunken Head Records, che
sta lavorando con gruppi hard rock ed alternativi,
elementi musicali che si riscontrano anche nel sound
dei Panik, gia' usciti con ...A Page Torn
qualche anno fa per la Escape e ora di nuovo nei negozi
grazie all'etichetta canadese.
Non mi e' del tutto
chiara la motivazione di tale ristampa visto che non
mi sembra ci sia nessuna differenza dalla precedente
release, ma resta il fatto che ...A Page Torn
e' un buon prodotto, dove Rick Legacy (voce), Ang
Cimino (chitarra), Mark Piraino (basso) e Brian Hamilton
(batteria) costruiscono delle song in bilico tra rock
radiofonico e grunge, richiamando gruppi come Three
Days Grace, Nickelback e
nei pezzi piu' ruffiani i The Calling.
Un po' fuori luogo mi sembra la cover di" You've
Got Another Thing Comin'" dei Judas Priest,
ma per il resto un pugno di buone canzoni che prendono
il nome di "Crush", "Gear Girl",
"Die For You", "Fly" e "Friends",
per un CD che non rivoluzionera' in alcun modo la
scena, ma in uguale misura, non lascia insoddisfatti
e si permette di offrire qualche spunto di piacevole
ascolto.
Moreno Lissoni
top
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NEWMAN
"Decade"
Chrome Dome Music
2008
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Per quanti non fossero
ancora consapevoli della straordinaria levatura artistica
del polistrumentista e vocalist britannico Steve Newman,
e del suo ruolo di assoluta eccellenza nel panorama
dell’ hard rock melodico mondiale, ecco venire
in soccorso questa formidabile compilation celebrativa,
dal titolo Decade. E non si tratta del solito best
of, riempitivo di un momento di stasi creativa, bensì
di un monumentale trattato di hard rock melodico,
articolato in ben 34 capitoli, e strutturato su due
dischi.
Il primo cd ripercorre,
attraverso 17 tracce, i primi 5 albums da studio di
Newman, scegliendo di lasciar fuori il pur ottimo
“Primitive Soul”, ultima fatica da studio,
probabilmente per l’ingente quantità,
ai limiti dell’eccessività, dei brani
talmente rappresentativi da dover essere necessariamente
inclusi in questa raccolta. Inutile dire che si viaggia
senza cedimenti su livelli artistici stellari, con
il grande Steve che, non pago di una qualità
compositiva già superba, ha pensato bene di
apportare alla compilation un considerevole valore
aggiunto, reincidendo parecchie parti dei suoi più
rappresentativi successi. E, come se non bastasse,
ha deciso di includere un secondo disco che propone,
anche qui in versioni appositamente reincise per dare
omogeneità al sound, una ulteriore quindicina
di inediti.
Occasione irrinunciabile,
per tutti gli appassionati del genere, per accaparrarsi
questa ulteriore raccolta di gemme di sofisticato
hard rock melodico, di cui colpisce lo spessore qualitativo,
pur trattandosi di brani originariamente scartati
per varie ragioni. Il secondo disco tributa una doverosa
citazione anche all’ ultimo album “Primitive
Soul”, attraverso la proposizione nel finale
di tre estratti in versione acustica. Nel corposo
libretto, un generoso Steve introduce ciascuna canzone
con brevi note descrittive che ne rievocano la genesi.
In definitiva si tratta di un album che sono stato
onorato, prima ancora che deliziato, di poter recensire
grazie alla fiducia e la stima accordata a questa
webzine dallo stesso Newman, cui ritengo vada indiscutibilmente
riconosciuta, una volta di più, una caratura
artistica superiore.
Alessandro Lilli
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PYROMATIC
'Reels & Stills'
Pyromatic 2008
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Se Poison'd!
e Rock My World non hanno saputo "avvelenarvi"
come si deve, allora forse e' il caso che diate un'ascoltata
a questo gruppo, perche' grazie ad un sound di chiaro
stampo ottantiano e una voce dalla somiglianza quasi
imbarazzante con quella di Bret Michaels,
rilascia un disco apprezzabile e che potra' appagare
chi non ha mai smesso di iniettarsi "veleno".
Nati nel 1998 con il nome di Vaigas,
hanno cambiato nome lo scorso anno dopo l'inserimento
nel gruppo di Milton Gore e hanno pubblicato questo
Reels & Stills, disco di incontaminato
hair metal POISON-iano che difetta
solo in originalita', ma come succede spesso in questi
casi, se fosse uscito 20 anni fa, avrebbe potuto fare
la sua porca figura...
Le canzoni. Delle 10
presenti solo una non riesco a farmela piacere, parlo
di "Prince Poison" che con i suoi chitarroni
heavy e moderni, mi sembra un vano tentativo di stare
a passo con i tempi, ma per fortuna e' solo una piccola
parentesi, perche' nel resto del disco si continua
ad avvertire gli effetti letali del veleno, ad eccezion
fatta di "Falling in and Out of Love", dove
sbucano da dietro l'angolo i Def Leppard.
"Take a Chance on Me" e "Different
Way", anche se clonano il materiale solista di
Mr. Rock Of Love, sono una spanna sopra le
altre, il resto e' un album di piacevole rock influenzato
dalla band di CC DeVille.
Moreno Lissoni
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HUNDRED MILLION MARIANS
'Marseille'
Plastic Passion 2008
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A distanza di 4 anni
da Solid Rock Planet, ritornano i finlandesi
HMM con questo 'tributo' alla citta' francese. Prima
cosa che si nota rispetto alla precedente release
e' una maggior cura delle vocals e un suono piu' pulito
a cospetto delle sonorita' piu' grezze a cui ci avevano
abituato.
Altra cosa che salta subito all'occhio (o all'orecchio),
e' la presenza di Michael Monroe
in 3 tracce, con l'armonica in "Passed"
e "UC/BC" e con il sax in "I Still
Love the Feeling", ed in effetti la presenza
degli Hanoi Rocks non manca qua e
la' nel cd, per un sound che potrei definire come
una miscela composta da D-Generation,
Wildhearts, T-Rex
e Cheap Trick.
In complesso la band e' soddisfacente, non avra 'la
genialita' delle band sopracitate, ma di sicuro mette
in mostra talento ed idee.
Moreno Lissoni
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TELEVISION 60’s
'One Shot, One
Fall, One Crash'
Self Produced 2008
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Anche agosto, mese
in genere abbastanza calmo e dedicato alle meritate
vacanze, puo' riservare gradevoli sorprese, capita
così che un amico passato a trovarti per un’allegra
grigliata in compagnia pensi bene di portarti un regalino.
Ora, uno come me è abbastanza facile da accontentare,
basta che l’oggetto in questione sia in qualche
modo “Rock’n’Roll” ed il gioco
è fatto, se poi è un bel CD e per giunta
“indigeno”, mi vedete sorridere come un
bambinetto.
Bel Cd dicevo, quest’esordio dei Television
60’s, band bergamasca attiva dal 2005, che dopo
aver provato con un paio di cantanti ha trovato la
sua dimensione ideale nella formazione a tre, che
vede il bassista Mikki alla voce, Cioxxx alla batteria
e Frizz alla chitarra.
Il sound dei ragazzi
è tosto ed amalgama bene influenze 60’s
garage (nome della band e grafica del CD parlano da
se) passando attraverso i 70’s con una spruzzatina
di Glam e tanto Punk ‘77, per approdare alla
corte dei moderni “re scandinavi”, Backyard
Babies in testa. Nulla di pretenzioso, intendiamoci,
solo “fottuto”, caro vecchio Rock’n’Roll,
diretto e senza fronzoli, proposto con la giusta attitudine,
una buona dose di rabbia stemperata dalla sottile
vena ironica di testi divertenti e votati alle più
classiche tematiche “Sex, Drugs and R’n’R”,
inoltre la buona pronuncia inglese di Mikki fa decisamente
aumentare le quotazioni di quest’opera prima.
Tra le mie preferite l’opener “Television
Bitch”, tra Punk e Scan-rock con un ritornello
molto azzeccato; “Sandry Is a Faggot”,
dove i nostri si divertono a “punkizzare”
l’immortale riff di “Whole Lotta Rosie”
degli AC/DC ed il “vizietto”
del malcapitato protagonista lo rende oggetto di sarcasmo;
“Glam Dog” ispirata dal 70’s Glam
Rock più “cattivo” e proto-punk
e la conclusiva “Gimme Some Money”, veloce
e grezza alla maniera dei primi The 69Eyes,
che sfocia in una “Hidden Track” figlia
diretta dell’Iggy Pop più
ispirato.
Francamente devo aggiungere
che anche gli altri brani scorrono piacevolmente,
da “Drug Saves” a “Sex Sex Sex”
passando per “Toxic Vampires”, due poi
meritano una citazione particolare: “Summer
In Sins” e “Porno-Party”, coinvolgenti,
“stradaioli” ed impreziositi dagli assoli
di chitarra dello special guest Lucky Chiva (alzi
la mano chi non conosce i Jollypower,
che gliela amputo all’istante!), che ha dato
una mano ai ragazzi anche in sede di produzione, con
ottimi risultati. Niente male davvero e, per l’ennesima
volta, “Brixia Sucks, Berghem Rocks”!!
Gaetano Fezza
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TIJUANA CAB CO.
'Six Pack'
Self produced 2008
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Tijuana... famosa per
il "el bordo", il muro che la separa da
San Diego e che dovrebbe evitare l'invasione di clandestini.
Citta' celebre per essere protagonista di diversi
film, libri e canzoni ("Tijuana Jail" di
Gilby Clarke la prima che mi viene in mente),
citta' pericolosa e avvezza ai vizi piu' rock and
roll: sesso, droga e alcol!
Tijuana... mi ricorda
l'avventura di un amico che dopo aver acquistato una
macchina per pochi dollari, la lascia cadere in un
burrone perche' non sapeva come disfarsene, sotto
lo sguardo indifferente di poliziotti locali, interessati
tanto, quanto un calciatore nei confronti di un libro
di fisica subnucleare, ma non voglio dilungarmi troppo,
ed e' forse il caso di parlare dei Tijuana Cab Co.,
gruppo nato nel 2001 come cover band di gruppi hard
rock dei primi anni ’90 che presto si sposta
verso "nord", con un repertorio composto
da brani di The Hellacopters, Hardcore
Superstar e Backyard Babies.
La copertina, con una
mano che regge 6 Becks a riprendere il titolo, non
era di buon auspicio, sviandomi sull'indirizzo musicale
del gruppo di Trento, invece dopo le prime note di
"Charlie", mi sono dovuto ricredere, perche'
i TCC suonano un corposo e ben suonato hard rock dal
taglio scandinavo, ma senza quella componente punk
tanto cara a molti gruppi del settore, un insieme
convincente che risulta pertanto consigliato agli
amanti di questo genere.
Moreno Lissoni
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THE EROTICS
'Rubbish'
Trash Pit Records
2008
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"Alice Cooper
Before He Found Religion!!!!" cosi' si definiscono
gli Erotics, gruppo che negli ultimi anni ha partorito
diversi album di sleaze punk tra cui "21st
Century S.O.B.", "All That Glitters
Is Dead" e l'ultimo "30 Second
Over You", e' entrato nelle chart della
rivista Classic Rock tra i migliori album del 2007.
Rubbish continua il naturale percorso della
band di New York con 8 pezzi rozzi e puzzolenti, scritti
ed interpretati dal leader Mike Trash, che si esalta
in brani come "Dead Last In The Rat Race",
nella Cooper-iana "Get Away
From Me (Mother F*cker)" e nel trash rock and
roll di "Born To Let You Down".
A chiudere l'ottima release ci pensano le frustate
sonore di "Frustrated" e la cover di "Walk
All Over You" tratta da "Highway To
Hell" degli AC/DC, un disco
sopra la media che accontentera' sia i vecchi fan
del gruppo che gli amanti di questo genere e come
disse un mio 'collega' riferendosi alla band: "The
Erotics for president!"
Moreno Lissoni
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MILESTONES
'Vol 1'
Self Produced 1996
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Credo sempre di conoscere
gran parte dei gruppi che alimentano la scena hard
rock degli ultimi 15 anni, ma ogni giorno mi devo
ricredere, perche' grazie a internet, ne saltano fuori
di nuovi che non avevo mai sentito nominare benche'
siano sulle scena da diversi anni. Di questa categoria
fanno parte questi 5 finlandesi che esordirono nel
1996 con l'album dal titolo "Vol 1"
e nel 1999 con "Souvenirs" e dopo
anni di silenzio, eccomeli chiedere l'amicizia su
Myspace, il tempo di uno scambio di messaggi e di
sapere che stanno per far uscire il loro terzo disco,
che mi arriva il primo CD, "Vol. 1".
Ero indeciso se metterli
nella sezione rarita', ma anche se non e' una novita'
ed essendo ancora in piena attivita', ho optato per
una piu' classica recensione, recensione che incuriosira'
diversi utenti di SLAM! per via del roots rock proposto
dal gruppo di Helsinki, che va ad aggiungersi a tutti
quei gruppi figli dei Black Crowes e
del classic rock anni 70, che tanto stanno facendo
bene in questi ultimi anni, come Silvertide,
The Answer oRoadstar,
giusto per fare qualche nome.
Vi risparmio tempo e non sto qui a raccontarvi la
rava e la fava delle 12 canzoni, mi limito soltando
a segnalarvi la cover dei Bad Company
di "Deal With The Preacher" a consigliarvi
di tenere d'occhio questo gruppo che agli estimatori
del genere sicuramente sara' gradito!
Moreno Lissoni
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HELL CITY GLAMOURS
'Hell City Glamours'
Self Produced 2008
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Conosciuti qualche
anno fa grazie a Julian Mephisto dei Deadthings
e lasciati con Les Infideles nel
2004, ecco che al ritorno delle vacanze, mi si sono
rimaterializzati con il loro primo lavoro sulla lunga
distanza dopo 3 ep e uno split del 2007 che presentava
anche la scanzonata "Josephine", terza traccia
di questo disco che, come in passato, mescola sonorita'
sleaze rock and roll influenzate dai soliti nomi come
Guns N’ Roses, Aerosmith,
Rolling Stones, ma con un tocco piu'
punkeggiante e non troppo distante da certe cose fatte
dai D.A.D. e da qualche gruppo scandinavo.
Delle 12 tracce presenti,
segnalo i pezzi che mi hanno coinvolto maggiormente
oltre alla gia' citata "Josephine", come
"Flying Away" e "Worst Kinda Man"
per un album dal bel tiro, con una manciata di song
sopra la media e con quella sensazione che se trovassero
l'aggancio giusto, potrebbero benissimo girarsi il
mondo come stanno facendo gli Airbourne.
Moreno Lissoni
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LONG DONG SILVER
'Bound To Bleed'
Scarey Records 2008
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Secondo lavoro per
una delle band più selvagge del panorama italiano,
Bound To Bleed è il ritorno dei milanesi
Long Dong Silver. Un deflagrante calcio in culo a
base di Turbonegro, Sabbath,
Iggy Pop And The Stooges. Dieci tracce
disturbate, violente e tossiche che si muovono tra
punk, stoner ed hard rock mescolando il tutto con
totale naturalezza. Sulla sezione ritmica terremotante
di Mickey e Wolf si inseriscono le chitarre sature
e lancinanti di Mick the Great mentre Datura Stramonio
guida le danze con la sue linee vocali a dir poco
possedute. Violenza, odio, s&m, masturbazione,
tossico dipendenza i temi ricorrenti di questa band
che riesce perfettamente a tradurli anche musicalmente.
Bound To Bleed suona come i migliori Queen
Of The Stone Age strafatti di anfetamina.
"People Like It
Rough" chiama in causa direttamente la trimurti
Mc5, Stooges, New
York Dolls. In "Generation Masturbation"
e "Some 128" strofe dal piglio oscuro trovano
sbocco in un ritornelli che non smetterete più
di cantare. "Spike Hells & Leather Mask"
è un hard rock nella migliore tradizione AC/DC
sottoposto al trattamento Long Dong Silver. "Hellphant"
uno strumentale che ricorda da vicino i Sabbath
più ispirati. "The Beast Inside Your Heart"
è un indemoniato rock and roll tinto di garage,
con quale reminiscenza country e tanto voodoo mentre
in "Alcazar (More Blood, Less Tears)" e
"Live To Get Fuck" la band frulla assieme
Blue Cheer, un pizzico di tradizione
doom e un iniezione di adrenalina che sarebbe capace
di rianimare un rinoceronte.
Chiude il disco "10.000 Years Of Pain" un
rock and roll pazzesco che vi farà saltare
per la camera come dementi. Una band per chi il rock
and roll lo vive ventiquattro ore al giorno sette
giorni su sette.
Lester
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THE MAIN ATTRACTION
'In spite of all
- Episode Two'
Self Produced 2007
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Dietro al monicker The
Main Attraction si nasconde Riccardo Abeille che,
dopo esperienze in alcune cover band di Van
Halen, Guns'n'Roses, e aver
formato gli Striking Tough, si occupa
personalmente di curare sia la musica che i testi
delle sue canzoni e del suo progetto solista. Il risulato
e' In spite of all - Episode Two, un mini
CD composto da 3 tracce, dopo si denotano buoni spunti
penalizzati da una scarsa resa sonora.
Difficile catalogarne le sonorita', anche se sono
evidenti alcune influenze che vanno dai Rolling
Stones ("Stand Where The Action Is")
agli stessi Guns'n'Roses, ma dalle
diverse sfacettature date anche dai suoni campionati
usati. Ci sono diversi aspetti e sfumature che hanno
bisogno di essere "sgrezzati", un demo con
diversi punti di interesse che, se sviluppati a dovere,
potrebbero ottenere buoni risultati.
Moreno Lissoni
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MY PASSION
'Day Of The Bees'
Style Suicide Records
2008
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Mi si sono presentati
sulla scrivania in una busta gialla che riprende l'artwork
del disco, con all'interno adesivo, spilla, rassegna
stampa e il singolo in un mini compact disc.
A dir la verita' non sapevo cosa mi aspettava, anche
se cosi' al primo impatto, guardando le loro frange,
ho subito pensato a qualche nuovo gruppo "emo"
e non siamo poi cosi' lontani da questo termine visto
che Laurence René (voce), Jonathan Gaskin (batteria),
John Be (chitarra) e Simon Rolands (basso), suonano
rock elettronico dalla marcata componente dance.
Leggendo in giro, ho
visto tirare fuori nomi come Duran Duran
e Shampoo descrivendo il sound di
"Day of the Bees", brano registrato insieme
a John Mitchell (Enter Shikari, Funeral
For a Friend) che finira' sul loro esordio discografico
che vedra' la luce nei primi mesi del 2009.
Difficile dare un giudizio con solo una canzone, ma
credo che grazie al loro look, alla loro eta' e al
loro tipo di musica, dubito faranno fatica a ricevere
consensi dai piu' giovani, io pero', per spirito patriottico,
continuo a canticchiarmi "Wale... Wale... Wacagareee".
Moreno Lissoni
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by Slam! Production® 2001/2008
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