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SNEW
'Snew You'
Maman Music Co. 2008

Bella sorpresa questo gruppo di Hollywood che raccoglie nelle sue fila musicisti che arrivano da tutto il mondo e da diverse esperienze a partire dal chitarrista Andy Lux, nato a Lussenburgo e conosciuto per aver militato nei Bad Angels, Dragon Bone e Dear Damien, il vocalist Curtis Don Vito che ha gia' girato il mondo con gli Steamroller, il bassista Cat Tate con una vita spesa con Ice-T’s Body Count e studi di registrazione e dal batterista Mark Ohrenberger.

Formati nel 2005 nella citta' degli angeli sono stati piu' volte accostati principalmente a gruppi come AC/DC e Led Zeppelin, qualcuno ha tirato fuori anche i nomi di Motorhead, Alice Cooper e Ramones, ma ascoltando Snew You sono proprio i primi 2 gruppi che rimbombano nelle casse come un tuono prima del temporale, con la voce di Don Vito piu' alcolica e fumosa che mai. Il disco non ha grosse impennate, ma si mantiene su - ottimi - livelli, uno di quei lavori che sai gia' cosa ti aspetti e sai che ti piacera'!
Moreno Lissoni

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MILLION DOLLAR BEGGARS
'Million Dollar Beggars'
Shadow World Records 2008

Sono ben 7 i componenti dei Million Dollar Beggars, gruppo Finlandese che vede nelle sue fila diversi musicisti della scena locale come il cantate Micko Hell, gia' con i Micko Hell & The Motherfuckers, Toni Bite, Bazil Rockheart, Hardy Diamond, Willie The Pimp, TT e The Beast.
"Sunset strip, Los Angeles year 1986... well, actually... Finland, year 2008" e' la frase con cui si presentano, ed effettivamente siamo al cospetto di un disco ben suonato di hard rock ottantiano, ma con i suoni del 2008... in Scandinavia.
Quindi ci troviamo sia i classici "nananaa" ("Fullspeed Or Nothing") e "ohh ohhh" ("Million Dollar Beggars") a-là Bon Jovi che cantati e tastiere piu' gothicheggianti che non Aor, credo dovuti anche al mixaggio di Captain Tuomo Waltonen e al master di Svante Forsbäck gia' all'opera con Apocalyptica, Lordi, Sonata Arctica e Him, ed e' proprio la timbrica vocale del cantante di quest'ultimi che sbuca nel singolo - e miglior pezzo del disco - "Stories... ", in "No One Will Love You In The End" e nella power ballad "Understand", ma di bei pezzi ne troviamo diversi: "Gone With The Flow" o "Delirium".
Se siete interessati a questa band, consiglio l'acquisto della nuova versione della release che prevede 5 bonus track tra cui la cover di "Do Ya Do Ya (Wanna Please Me)" di Samantha Fox, "Where Were You Last Night" (Angie Bagger), "Close My Eyes Forever" (Ozzy Osbourne e Lita Ford) e le tracce "Love Riot" e "I'm Sorry, But I'm Not Sorry".
Moreno Lissoni

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CUT LIPS
'China White'
Ep 2005

Ahaha, avete visto il film "The Rocker - il batterista nudo"? Bene, dovete sapere quindi che anche il drummer dei Cut Lips suona proprio cosi', solo che al posto di avere mutande e stivali, indossa un perizoma rosa con scarpe da ginnastica... col calze lunghe!!!
Chiudo questa piccola parentesi trash per parlarvi di China White, ep uscito nel 2005, ma solo ora pervenutomi grazie proprio a quest'individuo, che oltre ad anticiparmi l'uscita del full length CD, mette le mani avanti presentando il lavoro con un "We play regular hard rock. Nothing new under the sun, just listen to it…", e a conti fatti, e' proprio cosi'. Le 4 tracce sono macchiate di GUNS N' ROSES nella voce di Michael Cheff e nella chitarra di Pat Hankin, ponendosi a meta' strada tra quest'ultimi e i primi Crash Diet, per un prodotto senza troppe pretese, ma che lascia ben sperare per l'esordio sulla lunga distanza.
Moreno Lissoni

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BLACK DIAMONDS
'First Strike'
Self Produced 2008

Sono arrivato agli svizzeri Black Diamonds per caso, dando un'occhiata alle date di Adam Bomb (gli facevano da gruppo spalla). Il tempo di uno scambio di mail ed eccomi qui First Strike, l'esordio discografico per questo gruppo nato come cover band nel 2004 dal chitarrista Andi, dal vocalist Michael, dal batterista Fäbs e dal bassista Philippe.
Non aspettatevi l'ennesivo gruppo copia di Gotthard o Krokus, perche' i Black Diamonds suonano uno sleaze hard rock dalle marcate influenze ottantiane e anche se la regsitrazione non e' impeccabile, non manca qualche ottimo spunto.

Si potrebbe sta qui a discutere sulla questione "originalita'", ma per una volta la lascio da parte perche' e' la loro prima release e devono ancora formarsi completamente, resta il fatto che pezzi come la title-track, "Catch Me", "Mosquito", la ballata "Love, Lies, Loneliness" e la cover di Chuck Berry "Rock N' Roll Music" non sono affatto male.
Andiamo ben oltre la sufficienza, ma per emergere dalla scena bisognera' osare un po' di piu'.
Moreno Lissoni

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STARBREAKER
'Love’s Dying Wish'
Frontiers Records 2008

L’abbandono del gruppo storico TNT da parte di Tony Harnell sembra avere dato nuova ispirazione e vitalità a questo artista, cosa che non si può purtroppo dire di LeTekro e soci.
Secondo lavoro del progetto Starbreaker che vede un cambio di linup, al basso Jonni Lightfoot al posto di Grossi. Il risultato rimane assolutamente convincente e maturo, un melodic metal piuttosto moderno dove la melodia ha sempre la meglio e la chitarra di Magnus Karlsson è coprotagonista in un susseguirsi di atmosfere che vanno dal dark quasi opprimente al drammatico, dal tranquillo al ruvido con campioni di batteria che non fanno mai però sembrare la produzione fuori luogo e non danno l’impressione delle note “non suonate”, anzi enfatizzano creando tridimensionalità all’insieme. Macaluso dietro le pelli è sempre una certezza di solidità e gusto.

Harnell, produttore insieme a Karslon, riesce a stupire ancora una volta interpretando con un proprio colore ogni singola canzone, riuscendo a raggiungere note al limite delle ottave umane e riuscendo a scoprire anche quelle medio basse alle quali non eravamo da lui abituati (l’approccio del suo cantato è ulteriormente cambiato in questo record).
Mood e produzione moderni coadiuvati da interpretazione, sentimento e classe rendono Love’s Dying Wish un album ricco di selvaggia melodia e di fattura inestimabile sia per l’amante del rock melodico più classico che di quello alla ricerca di sonorità moderne e al limite dell’avanguardia.
Mauro Guarnieri

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LIQUID ROXANNE
'Snap The Lizard'
Shrunken Head Records 2008

Il padrone della Shrunkenhead Records deve essere un membro dei Liquid Roxanne o un parente stretto, perche' altrimenti non capirei la decisione di investire soldi per ristampare Snap The Lizard, album uscito alla fine degli anni 90 e che neanche su internet si trova traccia.
Un disegno in copertina che sembra uscito dai demo degli anni 80, fa da presentazione a questo CD di 12 tracce di rock dalle atmosfere settantiane, con suoni vintage e melodici che alle lunga risultano quel tantino noiosetti.
Leggendo in giro, qualcuno ho visto che ha scomodato Styx, Pink Floyd e Alice Cooper per descrivere la loro musica, e la cosa mi sembra un tantino azzardata, perche' a parte qualche riferimento a quest'ultimo in "Too Much Time" e "Crazy World", il resto non mi sembra avvicinarsi minimente agli altri gruppi.
Disco non indispensabile.
Moreno Lissoni

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ELDORADO
' En Busca de Eldorado'
CDPool Music 2008

Ogni volta che penso a musica rock cantata in spagnolo, il primo gruppo che mi viene in mente sono gli Heroes del Silencio che, per i piu' giovani, furuno agli inizi degli anni 90, l'equivalente iberico dei nostri Liftiba. Ho citato la band di "Entre dos tierras" per introdurre questo quartetto di Madrid che con loro condivide appunto il tipo di cantato in madrelingua, con la timbrica vocale di Jesús Trujillo molto simile a quella di Johnny Gioeli degli Hardline, anche se i nomi che potrei usare per definire meglio la musica degli Eldorado, potrebbero essere quelli di Deep Purple, degli argentini Rata Blanca e di quei gruppi classic rock cresciuti con gli anni 70 nel sangue.
Prodotto da Richard Chycki (Aerosmith, Mick Jagger, Rush, Seal), En Busca de Eldorado risulta un debut piacevole e ben suonato, con highlights nell'opener "Abril" e nella conclusiva "Identidad", che potra' dare delle buone soddisfazioni a chi ama l'hard rock classico e vuole qualcosa di "diverso".
Moreno Lissoni

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DOMINOE
'The Story Is Far From Told...'
NL Distribution 2008

Leggendo la loro presentazione scopro che questa band e' stata per piu' di 25 settimane nella top ten tedesca con un singolo dal titolo "Here I Am" che, se non mi sbaglio, fu anche colonna sonora di uno spot della Renault. Estratta dal secondo album The Key nel 1990, la song spalanco' la strada del successo al gruppo, ma ben presto il gruppo di dedico' ad altre attivita' e ritorno' solo nel 2002 con il cd No Silence No Lambs per la MTM.

A distanza di 4 anni rieccoli con The Story Is Far From Told..., dove viene nuovamente riproposto l'hit "Here I am", un pop aor sulla scia di gruppi come B-Joe e dei R.A.W. di "Touch Of Love", e anche questa volta e' il miglior pezzo del lotto insieme ad un'altra manciata di ottimi spunti, dove rock, aor e pop vanno a braccetto, sto parlando dell'opener "Yesterday was yesterday", di "Song for nothing", "Just about my face" e della lenta "Raining", per il resto un disco che si mantiene su standard ordinari, senza esaltare e neanche deludere. Magari avrei optato per una decina di tracce, piuttosto che 15 che alla lunga possono stancare, soprattutto se troppo simili tra loro.
Moreno Lissoni

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FROM THE INSIDE
'Visions'
Frontiers Records 2008

La coppia Fabrizio Grossi/Danny Vaughn centra per la seconda volta il bersaglio grazie a Visions, album caratterizzato da una produzione cristallina, brani più che solidi e ottimi arrangiamenti supportati da noti quanto dotati musicisti: Eric Ragno alle tastiere, Jimi Bells alla chitarra, Peter Lobo alla batteria e lo stesso Grossi al basso.
L’ascolto già dalla prima traccia ci fa rendere conto di avere a che fare con un album ancora più maturo rispetto all’esordio From The Inside, ricerca naturale della melodia senza forzature e finzioni. Quasi 60 minuti per 12 tracce che appassionano e coinvolgono, come l’opener "Light Years", l’epocale "Making Waves" (la migliore dell’album e forse una delle migliori canzoni dell’anno) con il suo sentimento e il ritornello che ti abbraccia e ti accompagna grazie all’interpretazione di un Vaughn irraggiungibile completamente a suo agio su questi tipi di tonalità, "If It’s Not Love" (mid tempo che crea atmosfera e colore), "Moment To Moment" (assolutamente Tyketto al 100%), "One More Night In Heaven" (melodic rock ballad classica con propria personalità e un chorus che rimane subito).
Ottima produzione e songwriting di assoluto livello rendono Visions un album imperdibile per chi cerca nel melodic rock qualità e soddisfazione ascolto dopo ascolto, con la sorpresa di potere scoprire ogni volta nuovi particolari e spunti originali.
Mauro Guarnieri

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THE PLAGUE
'Autoerotic Electrification'
Shrunken Head Records 2008

Tra i CD mandatimi dalla Shrunkenheads Records ci sono anche questi The Plague, gruppo di Toronto conosciuto alla fine degli anni 90 con il nome Kingpin e fautori di un un rock progressivo che li ha portati a supportare le date di Dream Theater, Goddo e Trooper.
Per mia fortuna, a parte l'hidden track strumentale, di progressive non c'è molto in Autoerotic Electrification, perche' il combo canadese suona un datato class metal anni 80 che si rifa' spudoratamente a LYNCH MOB e XYZ, infatti "Run From Your Life", "End Of The Line" e "Cry", ne sono un esempio lampante, ascoltare per credere!
Il disco pero' non rimane su questi livelli, ad eccezion fatta per la power ballad "So Far Away" (wow, originale!), il resto mi lascia l'amaro in bocca, ed invito chi segue il genere, di ascoltare i sampler sul sito prima di procedere all'acquisto.
Moreno Lissoni

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STRAITJACKET
'Vices'
Shrunken Head Records 2006

Bravi, sono bravi, pero' c'e' veramente bisogno di un'altro album di cover? Evidentemente gli Straitjacket hanno pensato di si!
Chi sono gli Straitjacket? Sono un gruppo canadese che annovera nella line-up Chad Campbell alla voce, che in passato ha suonato con la cover band dei Mind’s Eye, nella tribute band dei Black Crowes, Hard To Handle e realizzato un album dal titolo “Sex, Lies & Audiotape” con i Jack Butler; James MacEachern alla chitarra, anche lui con un passato in cover e tribute band; Mark Piraino alla basso e Rob MacEachern alla batteria, quest'ultimo conosciuto per la sua militanza negli Sven Gali.
Se avete voglia di sentirvi nuove versioni di "Superfreak", "Dream Police" o "King Of Pain", una buona occasione per farlo, se no, passate tranquillamente oltre.
Moreno Lissoni

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PANIK
'...A Page Torn'
Shrunken Head Records 2008

Odio la dogana! Non solo mi ha trattenuto il pacco con i CD per mesi (3 mesi, cazzo!), ma mi fa pagare anche soldi su CD che non ho ordinato, fanculo! Vabbè, come avrete capito, questo album faceva appunto parte di quella spedizione, quella della Shrunken Head Records, che sta lavorando con gruppi hard rock ed alternativi, elementi musicali che si riscontrano anche nel sound dei Panik, gia' usciti con ...A Page Torn qualche anno fa per la Escape e ora di nuovo nei negozi grazie all'etichetta canadese.

Non mi e' del tutto chiara la motivazione di tale ristampa visto che non mi sembra ci sia nessuna differenza dalla precedente release, ma resta il fatto che ...A Page Torn e' un buon prodotto, dove Rick Legacy (voce), Ang Cimino (chitarra), Mark Piraino (basso) e Brian Hamilton (batteria) costruiscono delle song in bilico tra rock radiofonico e grunge, richiamando gruppi come Three Days Grace, Nickelback e nei pezzi piu' ruffiani i The Calling.
Un po' fuori luogo mi sembra la cover di" You've Got Another Thing Comin'" dei Judas Priest, ma per il resto un pugno di buone canzoni che prendono il nome di "Crush", "Gear Girl", "Die For You", "Fly" e "Friends", per un CD che non rivoluzionera' in alcun modo la scena, ma in uguale misura, non lascia insoddisfatti e si permette di offrire qualche spunto di piacevole ascolto.
Moreno Lissoni

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NEWMAN
"Decade"
Chrome Dome Music 2008

Per quanti non fossero ancora consapevoli della straordinaria levatura artistica del polistrumentista e vocalist britannico Steve Newman, e del suo ruolo di assoluta eccellenza nel panorama dell’ hard rock melodico mondiale, ecco venire in soccorso questa formidabile compilation celebrativa, dal titolo Decade. E non si tratta del solito best of, riempitivo di un momento di stasi creativa, bensì di un monumentale trattato di hard rock melodico, articolato in ben 34 capitoli, e strutturato su due dischi.

Il primo cd ripercorre, attraverso 17 tracce, i primi 5 albums da studio di Newman, scegliendo di lasciar fuori il pur ottimo “Primitive Soul”, ultima fatica da studio, probabilmente per l’ingente quantità, ai limiti dell’eccessività, dei brani talmente rappresentativi da dover essere necessariamente inclusi in questa raccolta. Inutile dire che si viaggia senza cedimenti su livelli artistici stellari, con il grande Steve che, non pago di una qualità compositiva già superba, ha pensato bene di apportare alla compilation un considerevole valore aggiunto, reincidendo parecchie parti dei suoi più rappresentativi successi. E, come se non bastasse, ha deciso di includere un secondo disco che propone, anche qui in versioni appositamente reincise per dare omogeneità al sound, una ulteriore quindicina di inediti.

Occasione irrinunciabile, per tutti gli appassionati del genere, per accaparrarsi questa ulteriore raccolta di gemme di sofisticato hard rock melodico, di cui colpisce lo spessore qualitativo, pur trattandosi di brani originariamente scartati per varie ragioni. Il secondo disco tributa una doverosa citazione anche all’ ultimo album “Primitive Soul”, attraverso la proposizione nel finale di tre estratti in versione acustica. Nel corposo libretto, un generoso Steve introduce ciascuna canzone con brevi note descrittive che ne rievocano la genesi. In definitiva si tratta di un album che sono stato onorato, prima ancora che deliziato, di poter recensire grazie alla fiducia e la stima accordata a questa webzine dallo stesso Newman, cui ritengo vada indiscutibilmente riconosciuta, una volta di più, una caratura artistica superiore.
Alessandro Lilli

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PYROMATIC
'Reels & Stills'
Pyromatic 2008

Se Poison'd! e Rock My World non hanno saputo "avvelenarvi" come si deve, allora forse e' il caso che diate un'ascoltata a questo gruppo, perche' grazie ad un sound di chiaro stampo ottantiano e una voce dalla somiglianza quasi imbarazzante con quella di Bret Michaels, rilascia un disco apprezzabile e che potra' appagare chi non ha mai smesso di iniettarsi "veleno".
Nati nel 1998 con il nome di Vaigas, hanno cambiato nome lo scorso anno dopo l'inserimento nel gruppo di Milton Gore e hanno pubblicato questo Reels & Stills, disco di incontaminato hair metal POISON-iano che difetta solo in originalita', ma come succede spesso in questi casi, se fosse uscito 20 anni fa, avrebbe potuto fare la sua porca figura...

Le canzoni. Delle 10 presenti solo una non riesco a farmela piacere, parlo di "Prince Poison" che con i suoi chitarroni heavy e moderni, mi sembra un vano tentativo di stare a passo con i tempi, ma per fortuna e' solo una piccola parentesi, perche' nel resto del disco si continua ad avvertire gli effetti letali del veleno, ad eccezion fatta di "Falling in and Out of Love", dove sbucano da dietro l'angolo i Def Leppard.
"Take a Chance on Me" e "Different Way", anche se clonano il materiale solista di Mr. Rock Of Love, sono una spanna sopra le altre, il resto e' un album di piacevole rock influenzato dalla band di CC DeVille.
Moreno Lissoni

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HUNDRED MILLION MARIANS
'Marseille'
Plastic Passion 2008

A distanza di 4 anni da Solid Rock Planet, ritornano i finlandesi HMM con questo 'tributo' alla citta' francese. Prima cosa che si nota rispetto alla precedente release e' una maggior cura delle vocals e un suono piu' pulito a cospetto delle sonorita' piu' grezze a cui ci avevano abituato.
Altra cosa che salta subito all'occhio (o all'orecchio), e' la presenza di Michael Monroe in 3 tracce, con l'armonica in "Passed" e "UC/BC" e con il sax in "I Still Love the Feeling", ed in effetti la presenza degli Hanoi Rocks non manca qua e la' nel cd, per un sound che potrei definire come una miscela composta da D-Generation, Wildhearts, T-Rex e Cheap Trick.
In complesso la band e' soddisfacente, non avra 'la genialita' delle band sopracitate, ma di sicuro mette in mostra talento ed idee.
Moreno Lissoni

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TELEVISION 60’s
'One Shot, One Fall, One Crash'
Self Produced 2008

Anche agosto, mese in genere abbastanza calmo e dedicato alle meritate vacanze, puo' riservare gradevoli sorprese, capita così che un amico passato a trovarti per un’allegra grigliata in compagnia pensi bene di portarti un regalino. Ora, uno come me è abbastanza facile da accontentare, basta che l’oggetto in questione sia in qualche modo “Rock’n’Roll” ed il gioco è fatto, se poi è un bel CD e per giunta “indigeno”, mi vedete sorridere come un bambinetto.
Bel Cd dicevo, quest’esordio dei Television 60’s, band bergamasca attiva dal 2005, che dopo aver provato con un paio di cantanti ha trovato la sua dimensione ideale nella formazione a tre, che vede il bassista Mikki alla voce, Cioxxx alla batteria e Frizz alla chitarra.

Il sound dei ragazzi è tosto ed amalgama bene influenze 60’s garage (nome della band e grafica del CD parlano da se) passando attraverso i 70’s con una spruzzatina di Glam e tanto Punk ‘77, per approdare alla corte dei moderni “re scandinavi”, Backyard Babies in testa. Nulla di pretenzioso, intendiamoci, solo “fottuto”, caro vecchio Rock’n’Roll, diretto e senza fronzoli, proposto con la giusta attitudine, una buona dose di rabbia stemperata dalla sottile vena ironica di testi divertenti e votati alle più classiche tematiche “Sex, Drugs and R’n’R”, inoltre la buona pronuncia inglese di Mikki fa decisamente aumentare le quotazioni di quest’opera prima. Tra le mie preferite l’opener “Television Bitch”, tra Punk e Scan-rock con un ritornello molto azzeccato; “Sandry Is a Faggot”, dove i nostri si divertono a “punkizzare” l’immortale riff di “Whole Lotta Rosie” degli AC/DC ed il “vizietto” del malcapitato protagonista lo rende oggetto di sarcasmo; “Glam Dog” ispirata dal 70’s Glam Rock più “cattivo” e proto-punk e la conclusiva “Gimme Some Money”, veloce e grezza alla maniera dei primi The 69Eyes, che sfocia in una “Hidden Track” figlia diretta dell’Iggy Pop più ispirato.

Francamente devo aggiungere che anche gli altri brani scorrono piacevolmente, da “Drug Saves” a “Sex Sex Sex” passando per “Toxic Vampires”, due poi meritano una citazione particolare: “Summer In Sins” e “Porno-Party”, coinvolgenti, “stradaioli” ed impreziositi dagli assoli di chitarra dello special guest Lucky Chiva (alzi la mano chi non conosce i Jollypower, che gliela amputo all’istante!), che ha dato una mano ai ragazzi anche in sede di produzione, con ottimi risultati. Niente male davvero e, per l’ennesima volta, “Brixia Sucks, Berghem Rocks”!!
Gaetano Fezza

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TIJUANA CAB CO.
'Six Pack'
Self produced 2008

Tijuana... famosa per il "el bordo", il muro che la separa da San Diego e che dovrebbe evitare l'invasione di clandestini. Citta' celebre per essere protagonista di diversi film, libri e canzoni ("Tijuana Jail" di Gilby Clarke la prima che mi viene in mente), citta' pericolosa e avvezza ai vizi piu' rock and roll: sesso, droga e alcol!

Tijuana... mi ricorda l'avventura di un amico che dopo aver acquistato una macchina per pochi dollari, la lascia cadere in un burrone perche' non sapeva come disfarsene, sotto lo sguardo indifferente di poliziotti locali, interessati tanto, quanto un calciatore nei confronti di un libro di fisica subnucleare, ma non voglio dilungarmi troppo, ed e' forse il caso di parlare dei Tijuana Cab Co., gruppo nato nel 2001 come cover band di gruppi hard rock dei primi anni ’90 che presto si sposta verso "nord", con un repertorio composto da brani di The Hellacopters, Hardcore Superstar e Backyard Babies.

La copertina, con una mano che regge 6 Becks a riprendere il titolo, non era di buon auspicio, sviandomi sull'indirizzo musicale del gruppo di Trento, invece dopo le prime note di "Charlie", mi sono dovuto ricredere, perche' i TCC suonano un corposo e ben suonato hard rock dal taglio scandinavo, ma senza quella componente punk tanto cara a molti gruppi del settore, un insieme convincente che risulta pertanto consigliato agli amanti di questo genere.
Moreno Lissoni

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THE EROTICS
'Rubbish'
Trash Pit Records 2008

"Alice Cooper Before He Found Religion!!!!" cosi' si definiscono gli Erotics, gruppo che negli ultimi anni ha partorito diversi album di sleaze punk tra cui "21st Century S.O.B.", "All That Glitters Is Dead" e l'ultimo "30 Second Over You", e' entrato nelle chart della rivista Classic Rock tra i migliori album del 2007.
Rubbish continua il naturale percorso della band di New York con 8 pezzi rozzi e puzzolenti, scritti ed interpretati dal leader Mike Trash, che si esalta in brani come "Dead Last In The Rat Race", nella Cooper-iana "Get Away From Me (Mother F*cker)" e nel trash rock and roll di "Born To Let You Down".
A chiudere l'ottima release ci pensano le frustate sonore di "Frustrated" e la cover di "Walk All Over You" tratta da "Highway To Hell" degli AC/DC, un disco sopra la media che accontentera' sia i vecchi fan del gruppo che gli amanti di questo genere e come disse un mio 'collega' riferendosi alla band: "The Erotics for president!"
Moreno Lissoni

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MILESTONES
'Vol 1'
Self Produced 1996

Credo sempre di conoscere gran parte dei gruppi che alimentano la scena hard rock degli ultimi 15 anni, ma ogni giorno mi devo ricredere, perche' grazie a internet, ne saltano fuori di nuovi che non avevo mai sentito nominare benche' siano sulle scena da diversi anni. Di questa categoria fanno parte questi 5 finlandesi che esordirono nel 1996 con l'album dal titolo "Vol 1" e nel 1999 con "Souvenirs" e dopo anni di silenzio, eccomeli chiedere l'amicizia su Myspace, il tempo di uno scambio di messaggi e di sapere che stanno per far uscire il loro terzo disco, che mi arriva il primo CD, "Vol. 1".

Ero indeciso se metterli nella sezione rarita', ma anche se non e' una novita' ed essendo ancora in piena attivita', ho optato per una piu' classica recensione, recensione che incuriosira' diversi utenti di SLAM! per via del roots rock proposto dal gruppo di Helsinki, che va ad aggiungersi a tutti quei gruppi figli dei Black Crowes e del classic rock anni 70, che tanto stanno facendo bene in questi ultimi anni, come Silvertide, The Answer oRoadstar, giusto per fare qualche nome.
Vi risparmio tempo e non sto qui a raccontarvi la rava e la fava delle 12 canzoni, mi limito soltando a segnalarvi la cover dei Bad Company di "Deal With The Preacher" a consigliarvi di tenere d'occhio questo gruppo che agli estimatori del genere sicuramente sara' gradito!
Moreno Lissoni

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HELL CITY GLAMOURS
'Hell City Glamours'
Self Produced 2008

Conosciuti qualche anno fa grazie a Julian Mephisto dei Deadthings e lasciati con Les Infideles nel 2004, ecco che al ritorno delle vacanze, mi si sono rimaterializzati con il loro primo lavoro sulla lunga distanza dopo 3 ep e uno split del 2007 che presentava anche la scanzonata "Josephine", terza traccia di questo disco che, come in passato, mescola sonorita' sleaze rock and roll influenzate dai soliti nomi come Guns N’ Roses, Aerosmith, Rolling Stones, ma con un tocco piu' punkeggiante e non troppo distante da certe cose fatte dai D.A.D. e da qualche gruppo scandinavo.

Delle 12 tracce presenti, segnalo i pezzi che mi hanno coinvolto maggiormente oltre alla gia' citata "Josephine", come "Flying Away" e "Worst Kinda Man" per un album dal bel tiro, con una manciata di song sopra la media e con quella sensazione che se trovassero l'aggancio giusto, potrebbero benissimo girarsi il mondo come stanno facendo gli Airbourne.
Moreno Lissoni

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LONG DONG SILVER
'Bound To Bleed'
Scarey Records 2008

Secondo lavoro per una delle band più selvagge del panorama italiano, Bound To Bleed è il ritorno dei milanesi Long Dong Silver. Un deflagrante calcio in culo a base di Turbonegro, Sabbath, Iggy Pop And The Stooges. Dieci tracce disturbate, violente e tossiche che si muovono tra punk, stoner ed hard rock mescolando il tutto con totale naturalezza. Sulla sezione ritmica terremotante di Mickey e Wolf si inseriscono le chitarre sature e lancinanti di Mick the Great mentre Datura Stramonio guida le danze con la sue linee vocali a dir poco possedute. Violenza, odio, s&m, masturbazione, tossico dipendenza i temi ricorrenti di questa band che riesce perfettamente a tradurli anche musicalmente. Bound To Bleed suona come i migliori Queen Of The Stone Age strafatti di anfetamina.

"People Like It Rough" chiama in causa direttamente la trimurti Mc5, Stooges, New York Dolls. In "Generation Masturbation" e "Some 128" strofe dal piglio oscuro trovano sbocco in un ritornelli che non smetterete più di cantare. "Spike Hells & Leather Mask" è un hard rock nella migliore tradizione AC/DC sottoposto al trattamento Long Dong Silver. "Hellphant" uno strumentale che ricorda da vicino i Sabbath più ispirati. "The Beast Inside Your Heart" è un indemoniato rock and roll tinto di garage, con quale reminiscenza country e tanto voodoo mentre in "Alcazar (More Blood, Less Tears)" e "Live To Get Fuck" la band frulla assieme Blue Cheer, un pizzico di tradizione doom e un iniezione di adrenalina che sarebbe capace di rianimare un rinoceronte.
Chiude il disco "10.000 Years Of Pain" un rock and roll pazzesco che vi farà saltare per la camera come dementi. Una band per chi il rock and roll lo vive ventiquattro ore al giorno sette giorni su sette.
Lester

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THE MAIN ATTRACTION
'In spite of all - Episode Two'
Self Produced 2007

Dietro al monicker The Main Attraction si nasconde Riccardo Abeille che, dopo esperienze in alcune cover band di Van Halen, Guns'n'Roses, e aver formato gli Striking Tough, si occupa personalmente di curare sia la musica che i testi delle sue canzoni e del suo progetto solista. Il risulato e' In spite of all - Episode Two, un mini CD composto da 3 tracce, dopo si denotano buoni spunti penalizzati da una scarsa resa sonora.
Difficile catalogarne le sonorita', anche se sono evidenti alcune influenze che vanno dai Rolling Stones ("Stand Where The Action Is") agli stessi Guns'n'Roses, ma dalle diverse sfacettature date anche dai suoni campionati usati. Ci sono diversi aspetti e sfumature che hanno bisogno di essere "sgrezzati", un demo con diversi punti di interesse che, se sviluppati a dovere, potrebbero ottenere buoni risultati.
Moreno Lissoni

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MY PASSION
'Day Of The Bees'
Style Suicide Records 2008

Mi si sono presentati sulla scrivania in una busta gialla che riprende l'artwork del disco, con all'interno adesivo, spilla, rassegna stampa e il singolo in un mini compact disc.
A dir la verita' non sapevo cosa mi aspettava, anche se cosi' al primo impatto, guardando le loro frange, ho subito pensato a qualche nuovo gruppo "emo" e non siamo poi cosi' lontani da questo termine visto che Laurence René (voce), Jonathan Gaskin (batteria), John Be (chitarra) e Simon Rolands (basso), suonano rock elettronico dalla marcata componente dance.

Leggendo in giro, ho visto tirare fuori nomi come Duran Duran e Shampoo descrivendo il sound di "Day of the Bees", brano registrato insieme a John Mitchell (Enter Shikari, Funeral For a Friend) che finira' sul loro esordio discografico che vedra' la luce nei primi mesi del 2009.
Difficile dare un giudizio con solo una canzone, ma credo che grazie al loro look, alla loro eta' e al loro tipo di musica, dubito faranno fatica a ricevere consensi dai piu' giovani, io pero', per spirito patriottico, continuo a canticchiarmi "Wale... Wale... Wacagareee".
Moreno Lissoni

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