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DRAMA QUEEN DIE
"Making A Monster"
April Fools Records 2006

Torna Andrew Walker con il suo progetto denominato Drama Queen Die già conosciuto su queste pagine per la sua collaborazione con Chip Z' Nuff e il buon album d'esordio partorito qualche anno fa.
Rispetto alla precedente produzione si segnala l'intenzione di incattivire leggermente il sound, pur rimanendo nei canoni del più classico hard rock made in USA con parti di chitarra in primo piano e una graffiante sezione ritmica non sempre valorizzata dalla qualità sonora.

Non sapevo cosa aspettarmi a dir la verità da questo come-back, ma dopo averlo ascoltato un paio di volte, posso affermare che è un disco che si fa ascoltare egregiamente con Walker che snocciala buoni spunti, individuabili nell'aggressiva "You're Only Bleeding", nell'eloquente "Hey Bitch", nell'hard rock melodico di "More More More" e nell'acustica "Sweat" con un'assolo spagnoleggiante che tributa "Innuendo" dei Queen.
Qualche rara punta di modernità ("Burn The Witch Down") infrange la muraglia di party metal profuso da "Making A Monster" che rimane un buon album pur non esaltando.
Moreno Lissoni

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JESSE DAMON
"Rebel Within"
Onfire Records 2006

A qualcuno di voi il nome Jesse Damon dirà ben poco, ma gli irriducibili fan dell'hard rock anni 80 si staranno già fregando le mani dal momento che si tratta di un ex Silent Rage, band, che ebbe un certo seguito sul finire di quella decade con un paio di album prodotti da Paul Sabu e distribuiti dall'etichetta di Gene Simmons.
Il cantante e chitarrista è uscito per la prima volta con un album solista nel 2003 ("The Hand That Rocks") e l'anno seguento con "Nothin' Else Matters" e rieccolo qui con la sua terza fatica che lo vede ancora al fianco dell'ex-Only Child, co-autore e produttore di tutti i brani presenti in "Rebel Within".

Il genere proposto è un classico Hard rock/Aor che avrete già sentito in tutte le salse, ma che il rocker californiano sa ben fare, con pezzi che ricalcano un pò le sue precedenti release dove spiccano l'americanissima "Pretty Girl (with a nasty habit)", "Goin' Crazy", "Livin' On The Edge" e "Lethal Rebel".
Una produzione di tutto rispetto che non presenta grandi sorprese ma si avvale della caratteristica di essere un album solido e consigliato a chi ama questo tipo di suoni.
Moreno Lissoni

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DOGS AND BONES
"Dirty Fuckin’ Loud"
My Graveyard/Masterpiece 2006

Buon esordio (se così si può chiamare visto che nel 2004 erano usciti con un album intitolato "Rock Target" con il nome G@ttitude), per i bresciani Dogs And Bones, sotto l’ala protettrice di Dario Mollo (Glenn Hughes, Tony Martin, Graham Bonnet, ecc..) che ha prodotto "Dirty Fuckin’ Loud" nei suoi Damage Studio Inc. di Ventimiglia.
A scapito di una copertina che farebbe presagire a un gruppo punk, questo cd presanta un suono in bilico tra hard rock, street metal e con qualche cenno punkeggiante.

Tempi sostenuti, ma mai velocissimi, un guitar work che a tratti ricorda lo Slash d'annata ("I Hate You", "Dogs 'n' Bones") sono alcuni degli elementi che si evidenziano in questo lavoro che forse ha come unica pecca il fatto che risulti un pò troppo omogeneo. Buon prodotto di partenza e una sicura ottima nuova proposta della scena nostrana. Un bel 7 non glielo leva nessuno!
Moreno Lissoni

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HOMERUN
"Promo 2006"
Promo 2006

Dopo l'ottima impressione avuta con il loro precedente demo riecco spuntare gli Homerun: Walt (hammond e tastiere), Matt (voce), Andy (chitarre), Pier (chitarre - Borgogna) Vale (basso) e Giorgio (batteria).
Manco a dirlo il sound continua - egregiamente direi - a rifarsi ai Gotthard e le 3 canzoni che compongono questo promo ce lo dimostrano: premete play e sentite "Don't Stop" e poi ditemi... Matt ha una timbrica vocale molto simile a quella di Steve Lee e sia "I Wanna Rock You" che "Right Now" risultano 2 ottimi pezzi di hard rock melodico.
I cuginetti italiani dei Gotthard fanno sul serio, non mi resta che aspettare fiducioso il loro esordio perchè sono sicuro non mi deluderanno.
Moreno Lissoni

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JORN
"Unlocking The Past"
Frontiers Records 2007

Non vado pazzo per gli album di cover, ma questa nuova release di Jorn Lande è stata più che apprezzata, forse per via che il vocalist norvegese è andato a rispescare dal repertorio di classic rock che era passato in secondo piano nei miei attuali ascolti giornalieri.

La doppia uscita di questi giorni (l'altra è "The Gathering" con pezzi originali) ci presenta un Jorn in forma più che mai e nel caso di "Unlocking The Past" lo vediamo appunto alle prese con 10 cover mai pubblicate in passato o inserite come bonus sui suoi album partendo in pompa magna con "On And On" degli MSG e proseguendo con un "Fool For Your Loving" (Whitesnake, c'è bisogno che lo scriva??) da brividi e molto simile all'originale.
Si passa così da "Cold Sweat" dei Thin Lizzy ad una roboante versione di "Burn" (Deep Purple), dalla lenta "Feel Like Making Love" dei Bad Company a "Naked City" dei Kiss, e via dicendo...
CD esclusivamente per i fan del classic rock e dell'ex Millenium.
Moreno Lissoni

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DOPE STARS INC.
"Gigahearts"
Trisol 2006

I romani Dope Stars Inc. rappresentano una delle realtà più belle del rock nazionale. Dopo averli scoperti con "10.000 Watts Of Artificial Pleasures", si sono fatti conoscere in tutto il mondo con "Neoromance" anche per aver particapato alla soundtrack di "Saw II" insieme ad artisti del calibro di Marilyn Manson, Queens Of The Stone Age, ecc...
"Gigahearts" è un lavoro che risente di umori "freddi", come ci hanno abituati ad ascoltare, rock industriale che raccoglie spunti dal glam, dal punk e dal gothic rock.

Ruvide, elettroniche, melodiche, come un filo spinato che vi attorciglia, una cantato cattivo al punto giusto, e una registrazione che valorizza ancor di più il buonissimo potenziale della band capitolina.
Se "Multiplatform Paradise" è una vangata in pieno viso, la successiva "Beatcrusher" farà la gioia degli amanti di synth e sonorità cybernetiche (anche se al sottoscritto fa un pò rapprividire l'assenza di un bel chitarrone), 11 pugnalate elettroniche che colpiscono l'ascoltatore e vanno in profondità con "Can you Imagine", "Just The Same For You", "Technologic Age" e "Critical World".
Da elogiare inoltre l'ottima cura grafica ad opera di Grace Khold e la cura per i dettagli da parte di tutta la band, cosa che dovrebbero fare tutti i gruppi del nostro paese per cercare di essere più credibili anche sul mercato estero.
Moreno Lissoni

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JOLLY ROX
"8 Ball"
Transfers Records 2006

"Dai, dai, facciamo come i Poison e i Motley Crue..." sembrano essersi detti i fiorentini Jolly Rox, giunti al secondo Ep dopo l'esordio del 2005 di cui ritroviamo 3 tracce. Con "8 Ball" rischierei di ripetere le cose scritte nella passata recensione e confermo "Twisted Room" come il mio pezzo preferito del disco, seguito a ruota da "Elizabeth".

Delle nuove composizioni invece, non mi convince la title-track, discorso inverso per "Evil Inside" e per l'acustica "Country Song" che ci regalano un buon prodotto, magari non proprio originalissimo, ma ben suonato e realizzato, nonostante piccole pecche 'professionali' a livello di artwork, come l'effetto pixel della cover e gli errori di battitura delle lyrics... ma queste sono solo mie masturbazioni mentali da ex impaginatore...
Moreno Lissoni

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DENOTTS
"Vol. 1"
Panico Records 2005

Myspace a volte fa fare dei piacevoli incontri. E' il caso di Leonel Suite che mi ha raggiunto sulla mia pagina e vedendo alcune foto ha riconosciuto dei suoi amici, infatti ha collaborato con Keri Kelli nei New World Idols, ha suonato negli L.A.Guns e Chad Stewart è uno dei suoi migliori amici.
I Denotts nascono quindi a Hollywood alla fine del 2003 inizialmente sotto il monicker di Denots e come trio, con Leonel Suite alla chitarra e voce, Martin Lou al basso e Pepper Denny (ex-Dee Dee Ramone) alla batteria, ma dopo varie cambi di formazione ora troviamo un'altro chitarrista (Jota Solo) e un nuovo batterista (Fernando Minimal).

"Vol.1", prodotto da David Newton, è un disco di puro punk '77, 12 tracce in cui la band varia il cantato in inglese con
lo spagnolo (ops, mi ero dimenticato di dire che sono di origini Argentine!), ottenendo buoni risultati in entrmbi i casi.
Da "So What", passando per "Rep. Arg.", si arriva alle tracce che preferisco "Un Beso Y Una Flor" per quanto riguarda il versante ispanico e "She Say Go" per quello "anglosassone", senza tralasciare "D.U.I." e la scatenata "Heaven n'Hell".
Da segnalare inoltre il professionale libretto stampa che accompagna il CD, un gruppo quindi che ha tutte le carte in regola per far parlare di sè in questo 2007!
Moreno Lissoni

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L-60
"Feel Nothing"
WLF Music 2006

"Bon Jovi and The Queens of the Stone Age had a baby and the baby would marry Depeche Mode", così si presenta questa band finlandese nata nel 2001 e giunta alla seconda release. Le autodefinizioni di solito lasciano il tempo che trovano anche se concordo parzialmente con la loro presentazione perchè in effetti "Feel Nothing" unisce in sè un pò degli elementi delle band sopraelencate, ma con una marcata dose di pop rock dai suoni moderni e cupi.

Con una copertina del genere e difficile pensare che ci si trovi di fronte ai nuovi Wig Wam, perchè i L-60 mettono nel disco angoscia, melodia, romanticismo e cattiveria... "Sweet Love" potrebbe essere un ottima hit da classifica, una voce vicina a quella di Kip Winger su una base in stile Rasmus così anche il pop rock decadente di "Stars" sembra avere un buon potenziale radiofonico, ma tutto il lavoro fila via liscio, per un ascolto senza troppe pretese, ma con degli ottimi spunti.
Moreno Lissoni

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BS'TITTY
"Just Like A Pussylover"
Demo 2006

Devo subito dare una tiratina d'orecchie ai friulani Bs'Titty perchè mi hanno fatto pervenire un bel CD-R con solo il loro indirizzo di Myspace e Email, ma ahimè, non ho nessuna nota su di loro ne tanto meno i titoli della canzoni... qualcosa l'ho raccimolata da internet, però consiglio vivamente al gruppo di Trieste di presentarsi un pochino più professionalmente all'etichetta o rivista di turno, o rischiano di passare inosservati tra le skyline di pigne di CD che ricoprono le scrivanie delle varie redazioni.

A parte questo,"Just Like A Pussylover" si fa ben ascoltare, 5 pezzi di sporco hard rock stradaiolo già ingurgitato, digerito e forse abusato almeno 15 anni fa, ma che sa farsi voler bene. Avrete già capito che non è l'Ep che ribalterà il governo musicale di MTV, ma le buone idee non mancano, prima su tutte la catchy "Sex No love" (credo sia questo il titolo), spassoso sleaze rock'n'roll tra Guns N' Roses e Straight Up impreziosito da un'Hammond settantiano e da coretti, quest'ultimi presenti anche in "I Don't Care", altro pezzo street rock che ha la particolarità appunto, della presenza di voci femminili.
Decisamente positiva anche la quarta traccia e l'opener ("Iced"?), con un fragoroso basso Motorhead-iano a farla da padrone.
Moreno Lissoni

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STAMPEDE QUEEN
"Stampede Queen"
Perris Records 2006

Finalmente! Era dalla pubblicazione di "A Night At The Cockfights", incommensurabile e gioiosamente stradaiolo debut album degli canadesi Stampede Queen che aspettavo un loro ritorno in grande stile.
Gli Stampede Queen sono dei rocker, di quelli di razza: sesso, alcol, una chitarra ed un cuore selvaggio che batte dietro a una T-shirt dei Kiss.
Un gruppo che ha anche il pregio di riuscire a proporre 9 canzoni di incontaminato Hard'n'roll senza risultare banali, scrivendo belle canzoni, ironiche e scanzonate, ruvide ed affilate, ma soprattutto "fresche", impresa non facile visto il genere che propongono.

Il calore del rock sudista, la potenza dell'hard rock e la componente fun dei Kiss sono le caratteristiche primarie di questo CD, privo di 'effetti speciali' ma fatto di genuino rock per palati... ruvidi!
Per covenienza, cito solo alcune delle 9 canzoni presenti: "Liquor Store Girl" sembra essere scritta da Gene Simmons; "The Bitch Is Back" è il capolavoro del CD, puro rock'n'roll che scende fino al vostro midollo e lo fa girare come una giostra; "Ain't Lookin For Love (Lookin For A Lickin')" e "Shes Got The Ace", due mazzate stradaiole da cantare con una birra in mano e "Gone", dove i nostri ci provano con una lenta... e ci riescono pure bene!
Che altro dire?!? ...beh, come si fa a non voler bene a un gruppo che tra le sue influenze mette Elvis e... le tette!!? Riconfermati!!
Moreno Lissoni

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DIRTY RHYTHM
"Never Cleaned Up"
Suncity Records 2006

L'etichetta australiana Suncity Records sta lavorando per cercare di non far andar perse alcune gemme della scena hair metal e così dopo i Blue Tears, Schoolboy Crush e Swingin' Thing, rieccoli con un nuovo titolo: Dirty Rhythm!
Si, proprio quelli di "Hard As A Rock" (1991), prodotto da Paul Dean (Loverboy) che fecero parlare di sè per la similitudine di Jeffrey Michael Bonds con Sebastian Bach e del loro sound in bilico tra Skid Row (ma va?!), Cry Wolf e Heaven's Edge.
Di quella band, oltre al vocalist, ritroviamo il chitarrista Brian Harrison (ora nei Dirty Little Fingers) e il bassista Anthony Brian Greenham (che ha suonato la chitarra in "Alice In Hell" degli Annihilator!), mentre le pelli sono pestate da Samuel Zern, primo batterista della band poi sostituito da Troy Miller.

"Never Cleaned Up" consiste di quelle 6 tracce che dovevano uscire ai tempi per la JRS Records, più il bonus video di "Feel The Fire", primo singolo della band, il tutto confezionato in un booklet a colori con un design tipico di quel periodo. Spetta a "Funky Little Sister" aprire il cd, classico hard rock a stelle e strisce che riprende il discorso lasciato con "Hard As A Rock", le successive "Addicted To Ya" e "Bad Blood" rimangono un pò nell'ombra, mentre decisamente più incisive "Top Fuel" dove spuntano gli XYZ e "What's Your Problem" che sembra uscita da uno dei primi album dei DOKKEN!
A chiudere "Wild Child", altro pezzo di hard rock cotonato... quindi non mi resta che fare i complimenti alla Suncity Records e speriamo ci delizi di altre chicche del settore!
Moreno Lissoni

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SWEAT TEAZE
"Groovin on the Backside"
Suncity Records 2006

Per un'attimo me li ero confusi con gli Sweet Cheater usciti di recente per la Perris, ma invece si tratta della seconda fatica mai uscita di questo quartetto di Detroit, registrata nel 1991 e che sarebbe dovuta uscire per la Capital Records... sarebbe, infatti poi l'uragano grunge fece fare marcia indietro a tutti i dirigenti dell'etichetta.
Mi ero imbattuto lo scorso anno nella loro prima release del 1989 dal titolo "It Till It Hurtz" che potete tranquillamente scaricare dal portale delle rock band della loro città e ora grazie alla Suncity Records posso ascoltare questo CD non andato perso in qualche polveroso scaffale, un disco che viene pubblicizzato come una via di mezzo tra le vecchie sonorità della band e gli Skid Row di "Slave To The Grind", ma con tutto il rispetto per gli Sweat Teaze, siamo molto lontani dagli apici compositivi dall'ex band di Sebastian Bach.

Gli Sweet Teaze per l'appunto, ci propongono un hair metal senza troppo mordente, perchè senza ombra di dubbio nel settore le pietre migliari del genere sono bene altre, con sonorità bilanciate tra class metal e street dove riescono a dare il meglio con pezzi come "Groovin'", con il vocalist Matt Matthews sulla scia di Mike Matijevic (Steelheart), nella rockeggiante "Don't Kick Me When I'm Down" e nella ballata "Broken Heart", per il resto ordinario yankee hard rock anni 80.
Moreno Lissoni

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FAIR GROUND
"Down It"
Step Right Up 2006

In attesa di poter ascoltare il nuovo lavoro dei rockers canadesi Harem Scarem, previsto per il 12 gennaio 2007, parliamo oggi dei Fair Ground, band creata dal chitarrista dei sopraccitato quartetto Pete Lesperance insieme al chitarrista Mike Turner ex Our Lady Peace.
Una quarantina di minuti in cui vengono fuori le influenze delle rispettive band madri ma allo stesso tempo ci introducono a quella che potrebbe essere una delle rivelazioni in campo rock dei prossimi mesi.
Eh sì, perché nell’arco delle 10 canzoni che compongono il cd fanno capolino tutte le caratteristiche che hanno permesso a giovani bands tipo gli Hinder di scalare le classifiche negli ultimi tempi e che piacciono parecchio al pubblico americano.

Ad aprire le danze la title track dell’album e subito un ottimo pezzo di canadian-rock con un Pete Lesperance molto ispirato dietro il microfono e con richiami agli ultimi Harem Scarem.
“Automatic” è invece pienamente accostabile a band appunto alla Hinder/Building 429, molto melodica e con un ritornello che potrebbe funzionare benissimo nelle radio a stelle e strisce.
“Say You Will” è uno dei pezzi migliori dell’intero lavoro, mid-tempo di pura classe della serie... sembra facile scrivere un pezzo del genere ma pochi ci riescono.

Convincente è anche il singolo “Boy Without a Clue”, vicino a certe cose dei Nickelback più melodici e con un potenziale “commerciale” altissimo, anche se questo non significa che il pezzo non meriti... anzi.
Da segnalare sicuramente anche la ballad “No Sign of Life” in cui Lesperance si conferma cantante di assoluto livello... oltre ad essere un compositore di primo livello (di fatto tutti i pezzi dell’album sono farina del suo sacco).
Consigliato a chi apprezza le nuove sonorità d’oltreoceano e ovviamente a tutti coloro che apprezzano gli Harem Scarem, non fosse altro per la presenza dietro le pelli di Creighton Doane e di Harry Hess ai cori e al mixaggio.
La produzione è affidata al duo Lesperance/Turner e la loro esperienza dietro il bancone si sente... eccome.
Federico Martinelli

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STAR RATS
"Rebelütion"
Perris Records 2006

"E’ più duro del cazzo di Rocco Siffredi e lo stile è pompato al massimo! Il sound è sempre quello degli Starrats, ma invece di suonare musica hard rock con elementi pesanti abbiamo fatto il contrario! Quando ho portato a casa un demo, un mio amico pensava fossero gli Anthrax… "! Ecco cosa mi disse il chitarrista Dennis Post parlando del loro nuovo album, uscito ora per la Perris Records e che va ad aggiungersi all'esordio "Broken Halo" targato 2004.

A due anni di distanza da quel lavoro il gruppo danese torna più incazzato che mai, mantenendo intatta la loro vena heavy rock già ascoltata nel precedente disco e non faccio in tempo a mettere il CD in questione nel lettore che subito un violento colpo allo stomaco mi sdraia nella poltrona antistante l'impianto Hi-Fi... "The Angry Song" mi ha messo subito ko! Un pò di rock duro, dieci brani che richiamano gli Skid Row e alcuni metal acts continentali... sano, massiccio, heavy rock, ne più ne meno.
Moreno Lissoni

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TY OLIVER
"Healed Through Time"
Self Produced 2005

Non sono un amante dei dischi strumentali, dopo un pò mi smarono e inizio a palleggiare velocemente tra una canzone e l'altra, arrivando alla fine del CD in 5 minuti. L'unico forse che non ha mai avuto questo effetto è stato Satriani che con "The Extremist" era riuscito a non farmi abbioccare dopo la seconda canzone, così anche Ty Oliver riesce con "Healed Through Time" a tenerli incollato allo stereo con delle song ispirate principalmente al chitarrista di New York e privilegiando la melodia rispetto a funanboliche esperimentazioni che lasciano il tempo che trovano.
Pezzi più rock oriented e ballad si alternano senza stufare, "Driven", "Race Day", "See the Light", ecc. faranno contenti gli estimatori "Surfing With the Alien" e Andy Timmons, quindi se amate la sei corde al servizio della canzone, il virtuoso chitarrista californiano fa a caso vostro!
Moreno Lissoni

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BlackRose
 

BLACK ROSE
"The return of the Black Rose"
Self Produced 2006

Mi sono volutamente concesso ripetuti ascolti del cd di esordio dei Black Rose, per poterlo inquadrare musicalmente, in quanto trattasi di un cd abbastanza avulso dalle tipiche sonorità cui sono abituato. Ritengo che la chiave di lettura per un corretto approccio a quest’album risieda nella cover di “Looking for love” dei Whitesnake, in cui si esprime la filosofia musicale del vocalist e compositore Max Gazzoni e soci: ricerca sonora matura ed alquanto elaborata, votata alla creazione di brani d’atmosfera, più che d’impatto.

Le coordinate sono molto seventies, a partire dai primi Whitesnake, anche se la band dimostra di aver assimilato certe sonorità della new wave of british heavy metal, mescolandole a reminescenze di bands di spessore, tipo Great White. Non mancano qua è là un paio di spunti in chiave Pink Floyd. Anche sui brani più immediati, la sensazione è comunque quella che la band viaggi un po’ con il… freno a mano tirato, ma probabilmente per deliberata scelta artistica. Così, ad esempio, la iniziale “Billy” offre un riff alquanto vicino a “Two minutes to midnight “ dei Maiden, senza però averne l’incisività. “Ride to the sun” o “Streets” sono pezzi molto d’atmosfera, che potrebbero richiamare alla mente i Great White più intimisti. Nel proseguo del disco si distinguono la ritmata “Dreams” e la ballad floydiana “Far away”.
In definitiva un lavoro d’esordio di cui colpisce la maturità compositiva, anche se una maggiore fisicità in fase esecutiva non avrebbe probabilmente guastato, ed è condizione neccessaria per imporsi all’attenzione dei più.
Alessandro Lilli

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ONE NINE HUNDRED
"09H"
Bhurr Records 2006

Sono passati almeno 6 mesi da quando contattai questo four-pieces canadese dopo aver letto una loro positiva recensione in giro per internet, e ora, grazie al 'buon' operato delle poste, posso anche'io ascoltarmi "09H", prodotto da Joey Moy (già visto dietro le consolle di Nickelback e Theory of a Deadman) e Brian Howes (curatore dei suoni di Hinder e Hedley) che danno la loro impronta nel sound della band di Calgary, infatti, non siamo molto distanti a livello di sonorità dai gruppi appena elencati.

"Bombs Away" è un calcio nello stomaco, una trascinante hard rock song di stampo moderno che insieme alla catchy "Make Up X" e alla power ballad "Safe For Now" si pongono come gli highlights del disco. Il lavoro va via liscio e si farà ben ascoltare da chi ama le cose di Nickelback, Theory of a Deadman o Three Days Grace, anche se a volte si vira un pò troppo nel Nu Metal come nel caso di "All In The Way" e "Drown", ma per il resto una buona release di moderno hard rock condito dalle due bonus track acustiche:"The 1" e "Hear Me Out".
Se non avete il paraorecchie e vi piacciono i suoni attuali, questa band fa per voi!
Moreno Lissoni

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THOSE CHARMING BASTARDS
"To Hell With Rock n' Roll"
Pedacula Records 2006

Nel corso di "To Hell With Rock n' Roll" questo trio di New York tira fuori alcuni brani meritevoli dell'attenzione di tutti coloro a cui piace il rock'n'll con sfumature glamour e punkeggianti. Ok, forse "Chitter Chatter" o "I Need Your Money" suonano un pò troppo New York Dolls, ma non sempre abbiamo bisogno di originalità e si possono creare dei buoni brani anche se assai derivativi... ma se non disdegnate un certo tipo di rock, allora andrete pazzi per la ruffianissima "La La Girl" con quel "uh la la laaa" che fa molto bubblegum e quel giro di chitarra che sembra di aver già sentito 100 volte.

Atmosfere festaiole anche in "What Might Have Been", "That's What Love Can" e più punkeggianti in "Sniffin' Glue" e "Committed", mentre si rallentano i ritmi con la ballata "Kiss It And Make It Better"... non posso suggerirvi di precipitarvi a capofitto nell'acquistare questo lavoro, ma qualora voleste scoprire un nuovo gruppo che ha nel background New York Dolls, Ramones e Kiss, allora i Those Charming Bastards sono una band da tenere in considerazione.
Moreno Lissoni

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ANGELS IS BLACK
"Demo 2006"
Demo 2006

Gruppo di Genova nato alla fine del 2005 che vede nelle sue fila il bassista Steve Vawamas (Shadow Of Steels, Athlantis, The Dogma). Il demo in questione presenta 3 pezzi ben registrati con una band tecnicamente sopra la media, con un sound in bilico tra hard rock e metal con un'efficacie utilizzo di backing vocals come nel caso dell'energica e melodica "Top of the World". Energia e melodia, sembrano proprio gli ingredienti principali della loro musica che, come avrete già capito, non presenta sperimentazioni di sorta, ma si allinea con sonortità portate alle ribalta da gruppi come Riot e Victory.
A questo punto non ci resta che aspettare l'esordio sulla lunga distanza, perchè se le premesse sono queste, i fan dell'hard'n'heavy avranno di che gioire.
Moreno Lissoni

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