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1991: The End of the Summer Days





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Nasty Habit
The Neighborhoods
New Dynasty
Nitro

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Rock Hard
The Neighborhoods
Mad Monster Party
H.W.D.W.S.

Blue Island Records
Hot, Wet, Drippin’ with Sweat 
American Records
Third Stone Records/Atlantic 
Records
Rhino Records

Se lo cercate in qualche motore di ricerca,  Questi quattro sconosciuti rocker della scena 
pi facile che lo troviate in qualche blog sud Ho risentito il disco in occasione di questa underground americana, hanno provato a Non ho mai amato particolarmente la band 
americano o russo, piuttosto che in vendita salire sul treno dell’hair metal senza sapere dell’Arizona, troppi acuti (quelli di Jim 
recensione e me lo sono goduto proprio. Il à
in qualche store, perch questo Ep sembra loro power pop è come una bibita ghiaccia- che era già arrivato a fine corsa. Peccato Gillette, primo frontman dei Tuff ed ex 
sia diventato introvabile. Da non confonde- ta in spiaggia, ti mette di buon umore e non perché “Mad Monster Party”, sia nei marito di Lita Ford) e troppi virtuosismi 
re con altri 10 mila gruppi omonimi, questi ha nessuna velleità di farti alzare dalla sdra- suoni che nell’attitudine, omaggia la scena (quelli del chitarrista Michael Angelo) 
Nasty Habit, sapevano come farsi voler io per fare scorribande. Prodotto da Brad del Sunset Strip, e seppur molto derivativo, in un solo disco, fanno andare in aritmia 
bene, con canzoni dalle ritmiche serrate il loro robusto rock risulta un mix credibile di il mio cuore sleaze. Diventati celebri nella 
e con quel sound energico e stradaiolo Whitford degli Aerosmith (dove suona scena hair metal per le loro cotonature, per 
anche su due tracce), il gruppo di Boston si Van Halen, Ted Nugent e Keel. Nulla di 
che ha fatto la fortuna dello street rock e rifar vivo circa vant’anni anni più tardi con trascendentale sia chiaro, ma piacevole.
la chitarra a forma di X e per le esibizioni 
di gruppi come L.A. Guns. Fossero usciti con il live “The Last Rat”.
del vocalist che frantumava bicchieri con la 
qualche anno prima, probabilmente avreb- sua voce, non ebbero però grande fortuna. 
bero avuto una carriera dignitosa, o meglio, Per questa seconda fatica discografica, li ri- 
avrebbero avuto una carriera...
cordiamo solo per il videoclip della cover di 

“Cat Scratch Fever” di Ted Nugent.







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Novella
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New Tattoo

One Big Sky

No Bones About It
Star Song Records

Nazareth
RFH Records

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No Jive
“One Big Sky”  l’album di debutto dei Noisy Mama

Ratt, Dokken e Bulletboys sono i primi Novella, rocker cristiani capitanati dal 
Griffin Music
nomi che mi vengono in mente ascoltando bravo Jonathan Pagano. Sebbene prefe- Everybody Has One

“No Bones About It”: chitarre in primo ATCO

Uno dei gruppi preferiti da Brian John- piano per un class metal che non aveva risca il secondo disco (“A Liquid Earth”), 
son e Axl Rose, i Nazareth dopo il grande molto da dire, ma che ci ha lasciato una devo dire che anche “One Big Sky” gio- 
successo degli anni 70, hanno continuato a ca bene le sue carte, con il suo approccio Erano i primi anni 90, ero a cazzeggio in un 
manciata di buone tracce come “Good Girl melodico molto 80’s che me li fa accostare centro commerciale con amici a scavare nei 
pubblicare album, anche se nel decennio Gone Bad”, “Read Me My Rights”, “No Guts ad un mix tra Bon Jovi e Petra, ma con i cestoni delle offerte per vedere se saltava 
successivo la loro popolarit aveva preso No Glory” e “Sealed And Delivered”. Forse fuori qualche chicca. Tra le copertine di 
una parabola discendente. Cos, tra dischi un po’ troppo poco per rimanere impressi piedi piantati nei Seventies, soprattutto nei Madonna e Fausto Papetti, sbucarono di-

non sempre all’altezza del nome e tour solo nel cuore dei fan.
pezzi pi lenti e bluesy.

per i fan europei, arriv il momento anche 

di “No Jive”, diciottesimo album da stu- Neverland

dio, che segnava il ritorno nella formazione 
dello scozzese Billy Rankin al posto del Neverland

dimissionario chistarrista Manny Charl- 
ton. Il risultato  un lavoro di pigro hard Interscope

rock, senza picchi, ma neanche senza grosse 
Ricordo il singolo “Drinking Again” nella colonna sonora di “Bill & Ted’s Bogus Journey” con 
cadute di stile.
protagonista un giovane Keanu Reeves che gli diete un buon airplay radiofonico, ma che non gli 
permise di scalare le classifiche.


 un peccato perch avevano tutte le carte in regola per farsi amare dagli amanti dell’Aor: capello 
lungo e look curato, brani melodici e qualche ballata strappamutande. “Running On”, “Mama Said” 
e la gi citata “Drinking Again” sono comunque degli ottimi ascolti per chi ha nei suoi scaffali i dischi 
di Giant e Bad English.







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