old bandz: BACK NEXT
Genere:
Power Pop, Modern Rock
Similar Artist:
Lynam, 40Ft Ringo
Press Kit:
7.5
Songs:
7
WebSite:
6.5
 
BELLEVUE SUITE

I Bellevue Suite sono saltati fuori dal nulla e arrivano nel mio stereo con questo loro primo full length di 15 pezzi, il genere proposto dal quartetto di Chicago è un hard rock melodico con influenze moderne e power pop che si va a collocare in quella fascia musicale occupata da gruppi come Lynam, 40Ft Ringo, Mars Hill,...

L'album non poteva iniziare meglio, con 6 tracce che mi lasciano alquanto soddisfatto della mia nuova 'scoperta': si parte con il power pop a-là MTV di "Happily Ever After", con "Lost" si lascia molto spazio alla melodia ed insieme alla successiva "Skin I'm In" formano un'ottima accoppiata di modern rock, mentre con "Nothing Sacred" e la lenta "Save Me" si ritorna a strizzare l'occhio alle classifiche americane. Chiude la partenza spumeggiante "The Strange" che mi ricorda le atmosfere LA GUNS-iane di "Man In The Moon", da qui in poi l'album perde quota, la band si perde un pò in brani poco efficaci seppur non fatichino a superare la sufficienza.

Di solito mi lamento perchè certi demo contengono solo una manciata di canzoni, questa volta avrebbe giovato maggiormente ai Bellevue Suite ridurre il numero di tracce e lasciare solo quelle più riuscite, perchè se ce ne fossero state solo una decina, "The Dark Side of Enlightenment" avrebbe raggiunto un bel 8 nella valutazione finale.
In definitiva un CD ottimo per metà e sifficiente per l'altra.
ML

 
URL:

www.bellevuesuite.com

Email:
band@bellevuesuite.com
Address:
BVS
P.O. Box 370428
Milwaukee, WI 53237-0001
USA
Genere:
Country, Southern Rock
Similar Artist:
Hank Williams, Lynyrd Skynyrd, Georgia Satellites
Press Kit:
6
Songs:
8
WebSite:
7.5
 
CADDLE

E' recente la notizia della vincita di cinque statuette, incluse quelle per la migliore canzone, la miglior performance e il miglior album dell'anno per le Dixie Chicks ai Grammy Awards, trio composto dalle sorelle Erwin e Natalie Maines diventate famose anche essersi schierate contro al governo Bush ...e noi ancora qui con i nostri Tiziano Ferro e compagnia bella... ma andate un pò a cagare!!!
Ok, questi premi lasciano il tempo che trovano, ma converrete con me che la cultura musicale del nostro paese è pari alle potenzialità calcistiche delle Isole Far-Oer... scusate lo sfogo, ma se c'è una cosa che invidio agli USA sono proprio le loro radio e tv che ti danno la possibilità di ascoltarti il TUO genere preferito 24 ore al giorno 7 giorni su 7!

Sono certo che le emittenti radiofoniche e i canali del settore, avranno già passato con una certa frequenza il lavoro dei Caddle descritti come "dixie fried roots rock with a dash of punk", un CD di 10 tracce di alt-country dalle influenze bluegrass e sudiste. La band non è proprio sconosciuta, ed infatti i più fortunati se la sono beccata ad aprire i concerti di Kid Rock, Molly Hatchet, Black Crowes, Supersuckers, Silvertide, Aerosmith, Van Halen, Velvet Revolver e a noi non resta che centellinare questo "Raise 'em High", un album che vi trasporterà nelle desolate distese del sud degli Stati Uniti con le sue atmosfere da film western.

Si inizia la cavalcata con "Mississippi Doublewide", southern rock'n'roll dal retrogusto Brother Cain, in "Work listen" e "Raise 'em High" inizia ad emergere tutta l'anima country dei 5 cowboy dell'Alabama, mentre con "Give Me A Dollar Listen" si assapora una lenta slow sudista. "Had To Die" e "Better Bad" sono la colonna sonora ideale per una party in un saloon sorseggiando Southern Confort e così anche "Afternoon Lies" riesce a trasmettere le stesse sensazioni.
Solo 51 i secondi per l'acustica "Come Inside", chitarra e voce che disegnano una tipica scenografia da film: un cowboy a cavallo del suo destriero che sfumano al tramonto verso l'orizzonte... un orizzonte più che roseo per i Caddle.
ML

 
URL:

www.caddle.com

MySpace:
www.myspace.com/caddle
Genere:
Scan Rock
Similar Artist:
Hellacopters
Press Kit:
7
Songs:
7
WebSite:
8.5
 
MARVEL

Davvero non male questo trio svedese che si ispira alle saghe della più grande casa editrice di fumetti del mondo occidentale, famosa per eroi come l'Uomo Ragno (Spider-Man), gli X-Men, Fantastici Quattro, Hulk, Silver Surfer e molti altri.

John Steen AKA Vocalo (voce e chitarra), Ulrik Bostedt AKA Animalizer (basso) e Tony Samuelsson AKA the Ambassador (batteria) fondano la band 2002, hanno già alle spalle 3 singoli (“Marvellous”, “Heroine Tracks” e “Bedlam At The Embassy”), un album datato 2005 dal titolo “Five Smell City” e lo scorso anno hanno dato alle stampe un EP, “Unleashed” dove il gruppo ci spara una serie di cover fatte allo loro maniera.

Nel promo kit pervenutomi, trovo proprio “Five Smell City”, 13 song di rozzo rock and roll settantiano, fatto dalle semplice addizione musicale Kiss + Stooges = Hellacopters... è proprio quest’ultimo uno dei nomi che mi vine in mente di frequente nell’ascolto del la loro proposta sonora, dove non ci si distacca di proposito dai soliti: macchine, birra e donne.

Altro “oggetto” del promo kit è la loro ultima release “Unleashed”, 6 cover dove spiccano "Nowhere To Run" dei Kiss e "Livin' On A Prayer" dei Bon Jovi, quest’ultima è uno spasso… come se Nicke Andersson & Co. si mettessero a giocare a fare all’hair metal!
ML

 
URL:

www.marvel.nu

Label:
www.hombre.se
Address:
Papa Bear
MÄRVEL Manager
HOMBRE Productions Inc.
Östgötagatan 7
582 32 Linköping
Sweden
Genere:
Hard Rock
Similar Artist:
Cult, Motley Crue, Skid Row
Press Kit:
7.5
Songs:
7
WebSite:
6.5
 
ROCKETS TO RUIN

Altra nuova promettente band proveniente dagli States i Rockets To Ruin che stampano questo “Love * Drugs * Rebellion” dove ci mostrano tutta la loro bravura nel disco prodotto da Rachel Bolan (Skid Row), anche lui fresco fresco di nuova release con il discutibile "Revolution Per Minutes".

Dieci sciabolate sonore di compatto hard rock dai suoni moderni e dall'appeal stradaiolo, i 4 di Atlanta non inventano niente di nuovo, ma dal mio punto di vista, meglio 10 Cd di questo genere che 1 di hip hop.
I pezzi? ...Si inizia con "We Are The Drugs", corposo e deciso pezzo apripista, si prosegue con la moderna sleaze metal "Take A Ride With Me (Straight To Hell)", ma è alla traccia numero 4 che arriva una delle mie preferite: "Screamin' At Me", una sintesi di suoni ruvidi e moderni con melodie ottantiane.

Tra gli oltre 35 minuti del CD, fanno capolino influenze di Cult, Motley Crue, D-Generation e echi dei nuovi Skid Row, il potenziale espresso in "Amore, Droghe, Ribellione" è di sicuro impatto con una manciata ottime idee, anche se ciò non basta a farne un capolavoro. Consigliato agli amanti del genere.
ML

 
URL:

www.rocketstoruin.com

Email:
rocketstoruin@yahoo.com
Genere:
Melodic Hard Rock
Similar Artist:
Bon Jovi, Von Groove, Hardline, Danger Danger
Press Kit:
6.5
Songs:
8
WebSite:
S.V.
 
VAN GUNN

Finalmente un album che mi invoglia a riascoltare un pò si datato hard rock melodico. Eh si, dopo l'overdose della mia adolescenza durato fino a qualche anno fa a base di hair metal e glam, ultimamente il mio stereo faceva molta fatica ad accogliere gruppi di quel genere preferendo cose più attuali e se vogliamo... rock'n'roll, intese nel senso stretto della parola.

Questo mio rifiuto auditivo involontario è stato messo in crisi di recente con tali Van Gunn, gruppo di origini olandesi nato nel 1997 con il nome di TAXE, che levate le tende, si sono trasferiti a Los Angeles per inseguire il sogno di ogni rockstar registrando il loro debutto discografico.

Prodotto professionale sotto ogni punto di vista, digipack dalla grafica accattivante e ottimi suoni, i Van Gunn non ci mettono molto per farsi apprezzare partendo subito col piede giusto con "Pull The Trigger" hair metal d'altri tempi, corettoni e chitarre sparati a palla, come se Von Groove e Danger Danger si trovassero insieme in studio, il tutto esaltato dalla splendida voce di Martin di cui confermo quanto è già stato scritto su di lui: "Johnny Gioeli and Jon Bon Jovi with a dash of Spike"!

Nella durata del disco aleggia quella sensazione di deja-vù, ma devo dire che i brani sono uno più codibile dell'altro: "Here To Break The Rules" è un classico hard rock melodico che rimanda agli Hardline, mentre il Bon Jovi di ottantiana memoria sbuga prepotentemente nelle melodiche "Goodbye" e "Back To L.A." e nella ballata pianistica "Drive Me Insane".
Il Cd presenta anche spruzzate tastieristiche e l'uso dell'hammond in "Child Of Rock 'N Roll" e "I Know A Little", quindi se fossi un amante di queste sonorità non mi farei assolutamente scappare questa release che farebbe la sua sporca figura insieme ai Cd dei gruppi sopra elencati o dei vari Trixter, Big House, Crush 40, o i Danger Danger di Paul Laine.
ML

 
URL:

www.retonerecords.com

MySpace:
www.myspace/vangunn
Address:
Retone Records
5358 Melrose Place
LA, CA 90098
(USA)
Genere:
Hard Rock
Similar Artist:
Skid Row, Motley Crue, My Chemical Romance, Negative
Press Kit:
6
Songs:
7.5
WebSite:
7
 
SIGN

Mi piacciono! Eh si, mi piacciono proprio i Sign. Ok, "Thank God for Silence" non sarà forse uno di quei dischi che mi porterei su un'isola deserta, ma ha tutte le caratteristiche per essere più che un buon disco. Occhio, questi Sign non sono ne i crucchi di fine anni 80, ne tantomeno i The Sign di Terry Brock, Randy Jackson, Mark Mangold, Billy Greer e Bobby Rondinelli, ma bensì un four-piece ISLANDESE, trovato per puro caso su un blog brasiliano (credo) un mesetto fa, blog interessante perchè permetteva di scaricare una serie di lavori, tra cui questo.

Il tempo di documentarmi e di contattare il gruppo che ecco comparire magicamente sulla mia scrivania il loro digipack che finisce all'istante nel mio stereo.
Definire la loro musica non mi viene così facile, suonano si heavy rock dal tocco moderno e incazzaso, ma caratterizzato dalla timbrica vocale dell'appena ventenne Zolberg che, come nella parte iniziale di "Lift Me Up", sembra di sentire una voce femminile corrosa dall'alcool e come vi dicevo... mi piace! Credo inoltre che il suo talento e il suo bel faccino potranno giocare un ruolo fondamentale nella carriera del gruppo...

La band è già attiva da qualche anno (2001) ed infatti ha già alle spalle 2 album: "Vindar og Breytingar" (Winds and Changes) e "Fyrir Ofan Himininn" (Above the Sky) e nel 2005 hanno buttato fuori questo "Thank God for Silence" giunto al dodicesimo posto delle chart di vendita islandesi con alla consolle Mark Plati (David Bowie, The Cure) e un certo Earl Slick (David Bowie, John Lennon, Ian Hunter, David Coverdale, Dirty White Boy, King Kobra, Little Caesar, ecc...) presente su 3 pezzi: "Breathe", "What You Don't Know" e "Thank God For Silence".

Al momento non riesco a trovare termini di paragone, però sono in vena di cazzate e azzardo un Motley Crue (quelli 'nuovi') meets My Chemical Romance, più sicuro sul primo nome che sul secondo, quindi prendetelo proprio come un azzardo... beh, quindi non vi resta che farvi trascinare dalle movimentate "Love To Be Loved" e "What You Don't Know" oppure lasciarvi cullare dalla lenta "Breathe".
ML

 
URL:

www.sign.is

MySpace:
www.myspace.com/sign
Address:
IC REcords
19 Lezyre Road - Orpinton
Kent - BR6 6 BP ENGLAND
Genere:
Hard Rock
Similar Artist:
Beautiful creatures, Guns N’ Roses, Pride & Glory, Skid Row
Press Kit:
6
Songs:
8
WebSite:
6
 
BEGGARS BALL

Ci voleva proprio un disco così per risollevarmi il morale in questo piovoso week end di settembre... più irruento di un'entrata di Materazzi ed efficace come un'inserimento di Zambrotta, "Fight This Town" ci regala 40 minuti di ottima musica e i Beggars Ball si propongono come delle migliori realtà discografiche di questo fino 2006.

Per inquadrare il loro sound si dovrebbe tirare in ballo una serie di gruppi che vanno dai Pride & Glory ai Guns N’ Roses, dai Beautiful Creatures agli Skid Row di "Thiltskin" con una timbrica vocale, quella di D.K. Revelle, che sembra un misto tra Joe Leste e John Corabi.

Dall'apripista "Low Life Blues" fino alla conclusiva "Famous N' Filthy" è un susseguirsi di song al fulmicotone, energia allo stato puro con chitarre acide e una sezione ritmica da corazziere. "Fight This Town" non avrebbe sfigurato nell'esordio dei Beautiful Creatures mentre "American Vocal" disegna atmosfere più southern, il tutto senza risultare banale o derivativo. Tra la tanta merda che gira in giro, finalmente un gruppo per cui vale la pena spendere 2 soldini.
ML

 
URL:

www.beggarsball.com

Email:
band@beggarsball.com
Genere:
Hard Rock
Similar Artist:
Skid Row, Nickelback, Twisted Sister
Press Kit:
7.5
Songs:
6
WebSite:
7
 
BAPTIZED BY FIRE

"Capitan Uncino" cantava un celebre figlio d'arte nostrano, nulla a che vedere - fortunatamente - con un'altro figlio d'arte d'oltre Oceano, tale Jesse Blaze, ragazzotto americano con la passione per il rock'n'roll tramandata niente di meno che da papà... Dee Snider!!!

Pur non essendo uno dei miei gruppi preferiti di sempre, i Twisted Sister mi hanno sicuramente regalato uno dei più emozionanti concerti visti negli ultimi 2 anni grazie a quell'uomo che sul palco diventa una bestia e riesce a trasmettere un'energia che solo pochi frontman riescono a fare.
Il caro Jesse parte già con un compito pesante alle spalle, quello di non vivere nell'ombra del padre e penso che nel suo caso, ma detto tra noi, chi non vorrebbe essere il figlio di Dee Snider?!?!?

I Baptized By Fire, non sono altro che l'evoluzione del vecchio progetto denominato semplicemente Blazed che presentava tutte le song qui proposte, canzoni dal buon impatto come nella traccia d'apertura "Juggernaut", irruento hard rock dai suoni moderni, ma il giovane vocalist se ne salta fuori con l'irriverente e scatenata "Fuck You!", miglior pezzo della release, diretto ed efficacie come il titolo.

Da qui in poi ordinaria amministrazione fino alla settima ed ultima canzone, "The Party Starts Now", mai titolo più azzeccato, brillo party rock che coinvolge subito dopo il primo ascolto, brano scritto originariamente da Handsome Dick dei Manitoba’s Wild Kingdom e pubblicata nel 1990.
Negli USA hanno il figlio di Dee Snider, noi dobbiamo continuare ad accontentarci di quello di Facchinetti... e poi mi accusano di essere esterofilo... bah, vedete voi!
ML

 
URL:

www.baptizedxfire.com

MySpace:
www.myspace.com
Genere:
Hard Rock, Rock And Roll
Similar Artist:
Silvertide, Aerosmith, Black Crowes
Press Kit:
8
Songs:
7
WebSite:
7
 
SEX & PATRIOTISM

Sulla falsa riga di gruppi come Silvertide e compagnia bella, ecco una nuova promettente band proveniente dal Michigan nata nella primavera del 2004. Si chiamano Sex & Patriotism e nell'attesa dell'imminente uscita del loro primo disco "To Die For" ci fanno gustare 4 calde rock'n'roll song.

I suoni non si discostano molto da quelli di "Show & Tell" anche se un pelino più "acerbi", ma l'inquadramento generale mi sembra quello: "Tearin' It Up" deve qualcosa anche ai vecchi KISS, "Eye's Do Lie" profuma di Seventies, "Fit 2 be Tied" strizza l'occhio ai Black Crowes e così anche "Crazy World" si fa apprezzare per la sua marcata vena rock'n'roll.

So che non è il caso di lanciare proclami dopo 4 pezzi, ma la sensazione è che il quartetto sia sulla strada giusta e che si propone come uno degli act da tenere d'occhio, freschi e coivolgenti, e di certo riusciranno ancora a far parlare di sè sulle pagine di SLAM!
ML

 
URL:

sexandpatriotism.com

Email:
kickassmusic@
sexandpatriotism.com
Genere:
Hard Rock, Boogie Rock
Similar Artist:
AC/DC
Press Kit:
6.5
Songs:
7
WebSite:
7
 
THE UPPER CRUST

Navigando su un portale mi sono imbattuto in questo nome che non avevo mai sentito e inserito nella sezione "hard rock". Clicco sul link per saperne di più e mi trovo una foto di copertina con 4 personaggi che sembrano arrivare dai tempi di Lady Oscar, sorrido e scorgo con la coda dell'occhio un commento che li definisce "AC/DC meets Glam"!
Beh, inutile che vi dica che in un nanosecondo mi si aperto magicamente Google e ho digitato immediatamente: "The Upper Crust"!

A mettersi in contatto con me da Boston, trovo un disponibilissimo Lord Bendover, il quale, oltre a scrivere perfettamente in italiano (ha vissuto a Firenze) e a mandarmi un paio di CD (il doppio live "Entitled" del 2000 e "Once More Into The Breeches" del 2001), mi da suggerimenti sull'itinerario di quella che potrebbe essere la mia prossima vacanza sulla East Coast.

Se ai più tradizionalisti la loro immagine potrebbe creare qualche barriera di avvicinamento, sono convinto che non succerebbe se avrete l'oppurtunità di ascoltare prima i loro pezzi. Prendiamo in esame ad esempio "Once More Into The Breeches", 15 canzoni nate con Bon Scott nel cuore, nulla di innovativo intendiamoci, ma il solito sporco boogie hard rock a cui ci avevano abituato gli AC/DC.

Il cantato di Lord Bendover a tratti mi ricorda quello di Mos dei Dogs Days ("We're Finished With Finishing School" e "Heirloom"), ma le canzoni vanno mano nella mano con la band di Angus Young: "Bleed Me", "Once More Into The Breeches", "Paradise Lost" (Hard'n'roll in stile Stampede Queen), "You Put On Airs", "Slummin'" (con un riff iniziale che ricorda "Lost In America" di Alice Cooper), sono tutti degli ottimi pezzi, se poi ci aggiungiamo la quasi southern "Everybody's Equal", il rock'n'roll glitterato di "You Can't Get Good Help" e la settantiana "Matron" cantata dal bassista Count Bassie, otterrete un disco onesto, che non ha le pretese di cambiare il mercato musicale, ma che sa come farsi voler bene.

A settembre dovrebbe uscire una sorta di "The Best" e un DVD per la Reptilian Records, a voi non resta che aprire il vostro browser e digitare www.theuppercrust.org!
ML

 
URL:

www.theuppercrust.org

Email:
info@theuppercrust.org
Address:
Upper Crust
PO Box 1234
Allston, MA 02134
(USA)
Genere:
Punk Rock, Hard Rock
Similar Artist:
Hellacopters, Gluecifer, Backyard Babies
Press Kit:
6.5
Songs:
7
WebSite:
6.5
 
BAD DAYS

Li avevo beccati sulla compilation di recente uscita "Sons of Guns" edita dalla rivista Classic Rock dove tra l'altro ci troviamo anche i nostri Hollywood Vampires con "Loaded Soul" e altre buone underground band come Sex Slaves, The Nastys, The Erotics, Drugdealer Cheerleader, Stereo Junks, The Substitutes e appunto questi Giorni Cattivi.

I THE BAD DAYS sono usciti lo scorso anno con quello che è il loro esordio discografico che prende il nome di "Bottle Up" e si sono fatti anche conoscere per aver fatto da gruppo spalla a Peepshows, Turbo AC's, The Bones, New Bomb Turks e senza andare troppo lontani dai loro compagni di stage, i 4 tedeschi ci confezionano un album di cazzuto rock'n'roll punkeggiante dove saltano fuori i soliti nomi che potrebbero essere Hellacopters o Gluecifer.

Alcuni brani riescono a colpire in modo particolare, come ad esempio "R'n'R Addict", "Big Nights" o “Monster” dove è sempre dietro l'angolo lo spettro del rock scandinavo. Forse non scalerà le classifiche, ma un disco onesto e un buon album di settore.
ML

 
URL:

www.thebaddays.de

Email:
engine@thebaddays.de
Address:
PROPPEN PROMOTION, Südstr. 29, D- 33129 Delbrück
GERMANY
Genere:
Punk Rock, Glam Rock, New Wave
Similar Artist:
Billy Idol, The Cure, Darkness
Press Kit:
7.5
Songs:
8
WebSite:
8
 
DOLLY DAGGERS

I Dolly Daggers nascono nell'inverno del 2004 e si dicono influenzati da gruppi come Danko Jones, Billy Idol, Turbonegro, Hanoi Rocks, The Hives e Madonna! Il loro EP di debutto, registrato la scorsa estate nei KingA Studion di Malmö e prodotto da Anders Alexander (Alice In Videoland) propone un mix di punk rock, con un clima glammoso e danzereccio e a tratti new wave.

E' il basso di Ludvig Sersam ad introdurci la prima traccia, "If I Could Dance", un'eletrizzante miscela di Hanoi Rocks e Billy Idol caratterizzata dalla particolare timbrica vocale dello stesso Sersam. Più punkeggiante risulta la successiva "Never Ending" dove iniziano ad emergere le atmosfere ottantiane del gruppo, aspetti ancora più evidenti in "A Face To Put On" dove non mancano massicce dosi di keyboards che fanno sembrare il tutto una specie di Darkness meets Cure.

Chiude in maniera positiva "Numb", stesse coordinate sonore della precedente e in definitiva un ottimo esordio anche per la considerevole qualità della produzione, lontana anni luce da quanto sono purtroppo abituato a sentire di solito negli ultimi tempi. Spero di sentire presto un loro lavoro sulla lunga durata!
ML

 
URL:

www.dollydaggers.net

Email:
info@dollydaggers.net
Genere:
Glitter, Glam Rock
Similar Artist:
T.Rex, New York Dolls, Hollywood Brats, Ziggy Stardust
Press Kit:
S.V.
Songs:
9
WebSite:
S.V.
 
THE SCHOOL GIRLS

Devastante esordio per questo quartetto californiano autore di uno dei più bei CD ascoltati in questo 2006. Depressi, incazzati e metallari, state lontano da questa release perchè proprio non è pane per i vostri denti, qui si suona uno scintillante e vaporoso glam/glitter rock ben ancorato alla tradizione Seventies e figlio di gruppi come T.Rex, Slade, Sweet, New York Dolls, Hollywood Brats, Mott The Hoople e Ziggy Stardust.

La voglia di riascoltare il CD è più di quella di scrivere qualcosa sul loro conto, quindi cercherò di essere il più celere possibile. Tralascio le note biografiche ecc... e passo direttamente alla descrizione delle composizioni che partono a razzo con "Rock 'n' Roll Disco" e subito l'atmosfera si colora di lustrini e paillettes, si continua con la spassosa "Destiny Girl" che mi ricorda "oh! Darling" dei Beatles e che ha quei caramellosi "lalalalaaa" a cui è impossibile rimanere impassibili.

Da qui in poi è un susseguirsi di glitter songs, tra cui spiccano la lenta "Kitty Satellite" dove troviamo come ospite al piano Mike Garson (David Bowie), "Lets Go", "Glitter Kids", "California Groupie Girls" e... insomma su 13 canzoni solo "Space Cadet" non raggiunge il pieni voti.
Che altro dire? Un disco da annoverare tra le migliori release in ambito glam/glitter degli ultimi tempi, uno di quei lavori che faranno risfoggiare gli zatteroni al nostro Trash69!
ML

 
URL:

thescoolgirlsmyspace

Email:
scoolgirls@hotmail.com
Genere:
Modern Hard Rock
Similar Artist:
Motley Crue, Brides Of Destruction, Velvet Revolver
Press Kit:
5.5
Songs:
7.5
WebSite:
7.5
 
VIOLENT DIVINE

Ascoltando l'album d'esordio dei Violent Divine si ha a tratti un certa sensazione di deja-vù, quella che ti fa dire "cazzo, sto riff sembra..." e poi stai lì mezzora a scervellarti cercando di ricordare dove l'hai già sentito... detto ciò, non voglio assolutamente insinuare che Michael Ahlstrom (vocals), Mikael "Q" Qvist (guitar), Klaus Gaffing (bass) e Gustav "Gus" Liljenstron (drums) scopiazzino a destra e sinistra, ma che sicuramente le loro influenze sono ben marcate nelle tracce che compongono.

La realizzazione di questo (buon) album li ha portati a firmare un contratto con la Chavis Records, album che fonde cori antemici, con una sezione ritmica rubata ai MOTLEY CRUE e un cantato quasi... alternative (!). La coppia di song che apre il disco ("Let's Go" e "Love Revolution") racchiude in sè queste caratteristiche, un sound che se vogliamo, si potrebbere per certi versi accostare a quello dei BRIDES OF DESTRUCTION.

"Slow" è una soffusa power ballad dalle sonorità moderne e cupe, mentre "Rush You", " Ghost In The Machine" e "Malfunction" mischiano vecchio e nuovo hard rock, così anche "Apocalypse" sembra risentire di suoni attuali (vedi Marilyn Manson). Cos'altro aggiungere su questi 4 svedesi? ...Senz'altro che sono bravi, che hanno un disco forse non essenziale, ma interessante e con una manciata di song sopra la media.
ML

 
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www.violentdivine.se

Email:
info@violentdivine.se
Genere:
Modern Rock, Hard Rock
Similar Artist:
AC/DC, Squad Five-O, Bon Jovi
Press Kit:
6
Songs:
7
WebSite:
8
 
THE HONOUR RECITAL

Originari dell’Indiana, ma da poco traferitesi a Los Angeles per continuare la propria carriera musicale, i The Honour Recital sono arrivati al loro quarto Ep dal titolo “Make You Move”, un CD che mescola hard rock ottantiano con gli arrangiamenti e i suoni di adesso e i 5 pezzi presenti dimostrano che Andrew (drums, vocals), Josh (bass, vocals), Mark (vocals), Matt (guitar, vocals) e Tim (guitar, vocals) ci sanno fare.

Difficile però fare accostamenti… spacciano “Make You Move” come un lavoro adatto per i fan di Motley Crue, AC/DC, Bon Jovi e Poison, ma di queste band c’è solo una piccola percentuale, perché il loro connubio vecchio/nuovo suona abbastanza originale.

Prendiamo ad esempio la prima song, “Save A Dance”, ha tutte le caratteristiche per essere definito un brano ottantiano, ma – per fortuna – i suoni non sono così derivativi, stesso discorso per le seguenti“The Love of Gold Fades With Sinking Ships” e “The Burning Peroid” che, passatemi il termine, definirei Nu Melodic Rock e non cambiano molto le cose con “She-Devil” e “Memento Mori” dove ci avviciniamo più a un canonico Modern hard rock.
ML

 
URL:

www.thehonourrecital.com

Email:
thehonourrecital
@msn.com
Address:
The Honour Recital
15380 Kerling Drive
Granger, IN 46530
USA
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