Appena
tornata dagli Stati Uniti, ho mancato le prime due serate della
Three Night Stand dei Cheap Trick a Londra, e non vedo l'ora
di sentire com'e' andata dalla voce di Rick Nielsen. Squilla
il telefono...
C: Ciao Rick!
R: Ciao!
C: Iniziamo subito, ho sentito che sei molto impegnato oggi... Dunque, la prima domanda e', perche' un altro live album ("Silver", celebrativo dei primi 25 anni di carriera, ndr)?
R: Beh, noi registriamo anche studio albums, ma siamo principalmente una live band, il 95% dei Cheap Trick e' live, cosi ci sembrava diciamo logico. Abbiamo registrato un live dopo circa 20 anni di concerti, e un altro dopo cinque anni, quindi questo e' solo il terzo live in 25 anni.
C: State preparando anche un album in studio ho sentito....
R: Si, lo stiamo preparando ora. Abbiamo circa 40 pezzi, non tutti sono completi ma la maggior parte lo sono, e abbiamo altro materiale.
C: Uscira' sulla vostra etichetta?
R: Dunque... Hai visto gli show?
C: No, sono appena tornata da LA ma ci saro' stasera....
R: Ok. C'era una delle etichette interessate a noi. Ce n'e' piu' di una, se ci presentano una buona offerta probabilmente la accetteremo, ma altrimenti siamo piu' che felici di farlo sulla nostra. Abbiamo avuto contratti con grosse case discografiche in precedenza, a volte funzionano a volte no...
C: Sai che quest'intervista e' per l'Italia...
R: Ciao Bella!
C: Ciao! (ridendo, ndr). Se l'album esce sulla vostra etichetta, sara' distribuito anche in Italia?
R: Speriamo. Dipende dalla compagnia di distribuzione. Ne abbiamo trovata una buona, e proprio ora il nostro agente sta parlando con loro, proprio mentre noi parliamo.
C: Come sta andando la Three Night Stand?
R: Alla grande! Era pieno zeppo perche' il posto e' piccolo..
C: Immagino, e' tutto esaurito!
R: C'e' gente da tutto il mondo, Italia, Portogallo, Spagna, Olanda, Australia, Giappone, Stati Uniti, gente arrivata da ogni parte, e stasera ci saranno anche degli ospiti speciali a sorpresa!
C: E' l'unica Three Nights Stand in questo tour?
R: Si'
C: Perche' avete scelto Londra?
R: Beh, sembrava un buon posto. Il nostro primo disco non e' mai uscito qui, o meglio e' uscito credo 10 anni dopo che e' stato pubblicato originariamente, e noi abbiamo fatto Three Nights Stands in tutti gli Stati Uniti New York City, Chicago, Boston, Los Angeles, Seattle, Philadelphia, S.Francisco, Denver, ogni luogo, ma mai oltreoceano, cosi' abbiamo pensato sarebbe stato interessante.
C: C'e' nei vostri piani un tour italiano?
R: Lo spero. L'ultima volta che eravamo li stavamo facendo un giro stampa promozionale e poi avremmo dovuto iniziare un tour, ma la nostra casa discografica e' andata in bancarotta. Abbiamo fatto tutta la parte stampa ma non abbiamo mai iniziato quel tour. Abbiamo suonato in Italia in precedenza, ma era anni e anni fa. Veramente abbiamo appena firmato con una nuova Booking Agency, proprio un'ora fa, e con loro l'Europa diventera' la nostra seconda casa!
C: Hai detto che Cheap Trick e' fondamentalmente una live
R: Beh, noi facciamo anche studio album, ma dal vivo e' piu' divertente. Suonare live ti permette di vedere gente, non siamo li' a suonare da soli, e' diverso.
C: Preferisci suonare in piccoli clubs o grandi stadi?
R: Veramente a me piace un mix di entrambi. Mi piacciono i piccoli club perche' e' eccitante in un modo ma quando suoni in una grande arena e' eccitante in un altro modo, perche' uno e' un grande evento e l'altro e' una cosa piu' intima, ci sono lati positivi e negativi in entrambi. A noi piacciono tutt'e due.
C: Dove avete trovato il migliore pubblico?
R: Abbiamo suonato molto in Giappone, il pubblico europeo anche e' grande... Abbiamo suonato sei shows in Germania, il pubblico non era numerosissimo, ma erano cosi' entusiasti! Siamo anche Andati in Sud America, e' stato bellissimo... La gente che ama la musica e ama Cheap Trick e' in tutto il mondo!
C:
Se voi doveste fare un grande tour mondiale come headliners,
con quattro-cinque bands di supporto, tipo Ozzfest, quali scegliereste,
quali pensi andrebbero meglio con i Cheap Trick?
R:Mmmmmm....... Stereophonics........Sigur Ros.....Forse Strokes... and Jeff Beck.
C: I Cheap Trick influenzano molte nuove bands...
R: Si, l'ho letto
C: Come vi fa sentire?
R: Beh, ti fa sentire grande, per il fatto che comunque noi stiamo ancora lavorando. La parte migliore e' che pur essendo un'influenza ancora suoniamo, che significa possiamo influenzare ma non e' un "noi eravamo". Io penso che questo sia il significato della parola successo, il fatto che stiamo ancora lavorando, non fare migliaia di dollari, e noi pur andando bene non abbiamo mai fatto un pacco di soldi. Ma abbiamo continuato a fare tours, non abbiamo mai smesso, non ci siamo mai arresi, quando le cose andavano male ci dicevamo "noi siamo qui insieme per suonare musica, perche ci piace", per questo ancora suoniamo.
C: Quindi voi non avete mai pensato di rinunciare, smettere di suonare...
R: Quasi una volta ogni giorno ma non seriamente, mai. Specialmente quando guardi il tuo pubblico, e il pubblico e' grande. Ogni volta che pensi di rinunciare a qualcosa che altra gente vorrebbe avere, desidererebbe di avere la capacita' di fare, ti rendi conto che tu sei in grado di farlo, e sarebbe egoistico verso noi stessi e il pubblico buttar via un cosi' grande dono, la piu' grande fortuna.
C: Ok, ultima domanda, non riguarda esattamente CT... In che direzione pensi andra' la scena rock in un paio d'anni?
R: Io la vedo tornare verso molta melodia di nuovo, che secondo me sarebbe fantastico. Poi comunque ci sono diverse direzioni, non tutti vanno verso la melodia, o l'hip-hop, o il country western, o il classico. Ci sono cosi tante direzioni da scegliere oggi. Ai vecchi tempi avevi i Beatles, e i Rolling Stones, poi ai Beatles e i Rolling Stones si aggiungeva che so, Jimi Hendrix, con un tipo di musica totalmente diverso, e piu' ascolti cose differenti, piu' i tuoi orizzonti si allargano, piu' puoi puoi creare musica completamente nuova. Voglio dire, ci sono solo 12 note che suoniamo comunemente nell'atmosfera orientale e occidentale, ma puoi usare le stesse note e decidere l'ordine in cui metterle, il ritmo, il tempo, gli strumenti da usare. Virtualmente non c'e' limite a quello che puoi fare con la musica. Pensa solo a tutti gli album che abbiamo fatto, e le canzoni che abbiamo registrato, e ce ne saranno ancora e ancora e ancora! Poi quelle buone resteranno, e quelle cattive andranno giu'.
C: Ok Rick, e' tutto, ti lascio andare a riposare prima di stasera, ci vediamo al Garage
R: Bene, a stasera allora, passa a salutare!
Chiudo il telefono e mi preparo, e' l'ultima sera e almeno questa non voglio perderla. Spero che la nuova booking agency mantenga le promesse fatte, e vi auguro di tutto cuore una Three Night Stand in Italia: se mai avverra' ci vediamo la'! Per il proseguimento, vi rimando alla recensione del terzo concerto londinese dei Cheap Trick, sezione live reports of course!