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Moreno Lissoni
Traduzione Claudia Schiavone

E' la terza volta che mi capita di intervistare l'ex Nasty Idols / MachineGun Kelly, Andy Pierce e come al solito si è dimostrata una persona simpatica e disponibile.
Ecco il resoconto della chiaccherata sul suo nuovo progetto: gli United Enemies.

Ciao Andy! E’ da quando si sono riuniti i Nasty Idols che non facciamo due chiacchiere. Cosa è successo da quando la Perris ha deciso di ripubblicare i vostri album?
Noi (Nasty Idols) abbiamo promosso parecchio l’uscita degli album. Addirittura tutti noi Nasty dudes avevamo deciso di incontrarci per discutere di un’eventuale reunion della band. Ma alcuni di noi non ce la fanno proprio a resistere insieme nella stessa stanza, perciò abbiamo deciso di mettere definitivamente la parola fine al gruppo.

Ci sono in cantiere dei progetti da realizzare con il monicker Nasty Idols oppure ognuno continuerà per la sua strada?
Penso che tutto quello che è stato possibile fare con questa band sia stato fatto. Uscirà qualche “collection” e roba del genere. So che la Perris farà uscire gli Hollywood Hairspray su DVD – con una mia intervista nuova di zecca e un nuovo video dei Nasty Idols.

Mantieni ancora i contatti con George Swanson, Stanley, Roger White, Peter Espinoza e Dick Qwarfort?
A volte vedo Dick. E’ stato alla mia festa di compleanno – il 2 aprile. Ma non gli altri, mai. Abbiamo vite diverse ora, ma anche se così non fosse, a dir la verità non ho voglia di incontrarli.

Perché hai deciso di formare gli United Enemies invece di continuare con la carriera solista?
Già due anni fa è nata l’idea di dar vita ad un nuovo gruppo. Ho scritto qualche canzone e ho cominciato a guardarmi intorno per trovare gente con cui suonare. Non mi andava più di continuare da solo. Ci ho provato, ma non fa per me. A me piace far parte di una band.

Dicci qualcosa di più sugli United Enemies. Come si sono formati e chi ne fa parte?
Io e il chitarrista Mats Jeppsson ci conosciamo da anni, ma non abbiamo mai suonato insieme – ad eccezione di un’apparizione alla TV svedese per il mio album solista. Il bassista Christian Fridlund suonava insieme a Mats nei 69-hard. Richard Dahl, il batterista, è arrivato grazie ad un annuncio lasciato in un negozio di musica. Nel settembre 2003 siamo entrati in sala di registrazione. Il nostro obiettivo era chiaro: essere una band che fa musica sporca, che ti scuote i nervi – veloce e diretta.

La line-up è completamente cambiata rispetto al primo EP. Che ne è stato di Toril Lindkvist, Andreas Sahlstråm e Mattias Svensson?
Sono stati messi da parte. Non c’era mai la giusta atmosfera. Toril ha proseguito ed è riuscito a formare una band, gli Alice in Videoland. Hanno un discreto riscontro in Svezia. Non so nulla degli altri. Non li vedo da quando ci siamo divisi.

Il vostro ultimo lavoro si intitola “Love Kills”. Diteci qualcosa di brani contenuti.
Love Kills: è un brano punk. Solamente accordi che si combinano con la melodia del testo. E’ perfetto per essere suonato dal vivo, piace un sacco al pubblico, che di solito comincia a cantarlo già dal secondo ritornello. Adoro questo genere di canzoni. E’ un brano che parla dell’amore, che può essere bellissimo, ma se va male ti può uccidere.
The Misfits: il pezzo che preferisco. Volevo creare una moderna “Youth Gone Wild”. Ci è voluto un pò per mettere insieme i pezzi, ma alla fine alla gente piace veramente.
Dead Boy: in qualche modo ci sento Iggy Pop. L’intro ricorda lo stile con cui i Guns’n’Roses inziavano i loro brani. Credo che sia una figata dal vivo.
Down: questo è un “oldie”. Era una delle tracce presenti nell’ultimo album dei Nasty Idols “Heroes for Sale”, l’ho sempre considerata una grande canzone, ma, in effetti, ero scettico all’idea di registrarla di nuovo, di solito non credo nella seconda registrazione dei brani, ma in questo caso mi sono sbagliato. Sono felice di averla inclusa.
New Drug: questa è la seconda canzone che ho scritto per gli United Enemies. Un brano veloce, sulla necessità di qualcosa di nuovo nella vita.
Love Destruction: il brano più strano che avessi mai potuto scrivere. Un progetto da studio – dal vivo è totalmente diverso.
I Don’t Wanna Change: la nostra canzone di apertura nei live. Mi piace.

Che cosa vuoi raggiungere con questo progetto? E’ solo un divertimento oppure speri di arrivare a qualcosa di più?
Questa è una domanda trabocchetto. E’ chiaro che lo faccio perchè mi diverto. Soprattutto quando suono dal vivo, ma per poter suonare bisogna creare musica in qualche modo. E, ovviamente, voglio anche vendere tanto. Perciò credo di voler arrivare a qualcosa che mi permetta di stare ancora su un cazzo di palco.

Adesso la solita domanda. Quante probabilità ci sono di vedervi in Italia?
Sarebbe bello. So che un sacco di rockers italiani vorrebbero vederci suonare. Spero che si possa fare al più presto.

La scena svedese sembra vivere una seconda giovinezza. Dacci un giudizio su queste band:
Babylom Bombs: non li conosco, ma ho letto delle buone critiche. Forse varrebbe la pena sentire come sono?
Backyard Babies: spaccano. Si sono veramente fatti il culo per arrivare dove sono adesso. Questo è ammirevole. E alcune delle loro canzoni hanno tutte le carte in regola per diventare dei classici.
Bai Bang: ci sono da anni, non sarebbe ora di sciogliersi?
The Bull Eye Dirt: non so.
Crash Diet: non so
Cosmic Ballroom: un mio amico ha realizzato un video per loro. Non sono male.
Cowboy Prostitutes: non so.
Gemini 5: non so
Hardcore Superstar: conosco Jocke e Silver da un bel pò. Sono grandi!
Hellacopter: mi piacciono un casino. In ralta’ sono dei gruppi svedesi che preferisco. Non mi dicevano nulla all’inizio, ma adesso li ascolto molto di più, soprattutto gli ultimi lavori.
Loud’n’Nasty: sembrano divertenti. Ho letto da qualche parte che assomigliano ai Nasty Idols. Non saprei dirlo – ma è bellissimo che portino avanti una grande tradizione.
Love Injections: mi hanno mandato un demo una volta. Credo abbiano bisogno di canzoni migliori.

C’è qualche band svedese con cui vorresti andare in tour?
Non importa quale sia la band di supporto, basta che ci siamo noi.

Cosa pensi di gruppi come The Darkness, Jet, Strokes, ecc... qualche novità che trovi interessante?
Sono un pò stufo dei The Darkness – ma mi piace molto quello che ci viene offerto ultimamente. I Jet sono bravi.

Parliamo dei Nasty Idols. L’anno scorso è uscito il DVD. Che cosa provi quando rivedi quelle immagini e qual è il ricordo più bello di quel periodo?
Rido da matti quando rivedo le vecchie cose. Non è facile scegliere un solo ricordo. I tour, le feste, un sacco di ragazze – sai, era tutto fanstastico.

Qual è la giornata tipo di Andy Pierce?
Mi alzo dal letto – possibilmente senza i postumi di una sbornia. Colazione. Poi salto in macchina per andare in ufficio. Leggo la posta e faccio qualche telefonata. Più tardi di solito incontro gli altri membri della band. Si suona un pò. Poi si va a bere qualche birra – magari insieme ad una ragazza. E se sono fortunato – scopo e poi dormo.

Ok Andy, è tutto. Grazie per aver passato un pò di tempo con noi. Good luck!

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