Ciao
Andy! E’ da quando si sono riuniti i Nasty
Idols che non facciamo due chiacchiere. Cosa
è successo da quando la Perris
ha deciso di ripubblicare i vostri album?
Noi (Nasty Idols) abbiamo promosso
parecchio l’uscita degli album. Addirittura
tutti noi Nasty dudes avevamo deciso di incontrarci
per discutere di un’eventuale reunion della
band. Ma alcuni di noi non ce la fanno proprio a resistere
insieme nella stessa stanza, perciò abbiamo
deciso di mettere definitivamente la parola fine al
gruppo.
Ci
sono in cantiere dei progetti da realizzare con il
monicker Nasty Idols oppure ognuno
continuerà per la sua strada?
Penso che tutto quello che è stato possibile
fare con questa band sia stato fatto. Uscirà
qualche “collection” e roba del genere.
So che la Perris farà uscire gli Hollywood
Hairspray su DVD – con una mia intervista nuova
di zecca e un nuovo video dei Nasty Idols.
Mantieni
ancora i contatti con George Swanson, Stanley, Roger
White, Peter Espinoza e Dick Qwarfort?
A volte vedo Dick. E’ stato alla mia festa di
compleanno – il 2 aprile. Ma non gli altri,
mai. Abbiamo vite diverse ora, ma anche se così
non fosse, a dir la verità non ho voglia di
incontrarli.
Perché
hai deciso di formare gli United Enemies invece
di continuare con la carriera solista?
Già due anni fa è nata l’idea
di dar vita ad un nuovo gruppo. Ho scritto qualche
canzone e ho cominciato a guardarmi intorno per trovare
gente con cui suonare. Non mi andava più di
continuare da solo. Ci ho provato, ma non fa per me.
A me piace far parte di una band.
Dicci
qualcosa di più sugli United Enemies.
Come si sono formati e chi ne fa parte?
Io e il chitarrista Mats Jeppsson ci conosciamo da
anni, ma non abbiamo mai suonato insieme – ad
eccezione di un’apparizione alla TV svedese
per il mio album solista. Il bassista Christian Fridlund
suonava insieme a Mats nei 69-hard.
Richard Dahl, il batterista, è arrivato grazie
ad un annuncio lasciato in un negozio di musica. Nel
settembre 2003 siamo entrati in sala di registrazione.
Il nostro obiettivo era chiaro: essere una band che
fa musica sporca, che ti scuote i nervi – veloce
e diretta.
La
line-up è completamente cambiata rispetto al
primo EP. Che ne è stato di Toril Lindkvist,
Andreas Sahlstråm e Mattias Svensson?
Sono stati messi da parte. Non c’era mai la
giusta atmosfera. Toril ha proseguito ed è
riuscito a formare una band, gli Alice in
Videoland. Hanno un discreto riscontro in
Svezia. Non so nulla degli altri. Non li vedo da quando
ci siamo divisi.
Il
vostro ultimo lavoro si intitola “Love Kills”.
Diteci qualcosa di brani contenuti.
Love Kills: è
un brano punk. Solamente accordi che si combinano
con la melodia del testo. E’ perfetto per essere
suonato dal vivo, piace un sacco al pubblico, che
di solito comincia a cantarlo già dal secondo
ritornello. Adoro questo genere di canzoni. E’
un brano che parla dell’amore, che può
essere bellissimo, ma se va male ti può uccidere.
The Misfits: il pezzo
che preferisco. Volevo creare una moderna “Youth
Gone Wild”. Ci è voluto un pò
per mettere insieme i pezzi, ma alla fine alla gente
piace veramente.
Dead Boy: in qualche
modo ci sento Iggy Pop. L’intro
ricorda lo stile con cui i Guns’n’Roses
inziavano i loro brani. Credo che sia una figata dal
vivo.
Down: questo è
un “oldie”. Era una delle tracce presenti
nell’ultimo album dei Nasty Idols “Heroes
for Sale”, l’ho sempre considerata una
grande canzone, ma, in effetti, ero scettico all’idea
di registrarla di nuovo, di solito non credo nella
seconda registrazione dei brani, ma in questo caso
mi sono sbagliato. Sono felice di averla inclusa.
New Drug: questa
è la seconda canzone che ho scritto per gli
United Enemies. Un brano veloce, sulla necessità
di qualcosa di nuovo nella vita.
Love Destruction:
il brano più strano che avessi mai potuto scrivere.
Un progetto da studio – dal vivo è totalmente
diverso.
I Don’t Wanna Change:
la nostra canzone di apertura nei live. Mi piace.
Che
cosa vuoi raggiungere con questo progetto? E’
solo un divertimento oppure speri di arrivare a qualcosa
di più?
Questa è una domanda trabocchetto. E’
chiaro che lo faccio perchè mi diverto. Soprattutto
quando suono dal vivo, ma per poter suonare bisogna
creare musica in qualche modo. E, ovviamente, voglio
anche vendere tanto. Perciò credo di voler
arrivare a qualcosa che mi permetta di stare ancora
su un cazzo di palco.
Adesso
la solita domanda. Quante probabilità ci sono
di vedervi in Italia?
Sarebbe bello. So che un sacco di rockers italiani
vorrebbero vederci suonare. Spero che si possa fare
al più presto.
La
scena svedese sembra vivere una seconda giovinezza.
Dacci un giudizio su queste band:
Babylom Bombs: non
li conosco, ma ho letto delle buone critiche. Forse
varrebbe la pena sentire come sono?
Backyard Babies:
spaccano. Si sono veramente fatti il culo per arrivare
dove sono adesso. Questo è ammirevole. E alcune
delle loro canzoni hanno tutte le carte in regola
per diventare dei classici.
Bai Bang: ci sono
da anni, non sarebbe ora di sciogliersi?
The Bull Eye Dirt:
non so.
Crash Diet: non so
Cosmic Ballroom:
un mio amico ha realizzato un video per loro. Non
sono male.
Cowboy Prostitutes:
non so.
Gemini 5: non so
Hardcore Superstar:
conosco Jocke e Silver da un bel pò. Sono grandi!
Hellacopter: mi piacciono
un casino. In ralta’ sono dei gruppi svedesi
che preferisco. Non mi dicevano nulla all’inizio,
ma adesso li ascolto molto di più, soprattutto
gli ultimi lavori.
Loud’n’Nasty:
sembrano divertenti. Ho letto da qualche parte che
assomigliano ai Nasty Idols. Non saprei dirlo –
ma è bellissimo che portino avanti una grande
tradizione.
Love Injections:
mi hanno mandato un demo una volta. Credo abbiano
bisogno di canzoni migliori.
C’è
qualche band svedese con cui vorresti andare in tour?
Non importa quale sia la band di supporto, basta che
ci siamo noi.
Cosa
pensi di gruppi come The Darkness,
Jet, Strokes, ecc... qualche
novità che trovi interessante?
Sono un pò stufo dei The Darkness –
ma mi piace molto quello che ci viene offerto ultimamente.
I Jet sono bravi.
Parliamo
dei Nasty Idols. L’anno scorso
è uscito il DVD. Che cosa provi quando rivedi
quelle immagini e qual è il ricordo più
bello di quel periodo?
Rido da matti quando rivedo le vecchie cose. Non è
facile scegliere un solo ricordo. I tour, le feste,
un sacco di ragazze – sai, era tutto fanstastico.
Qual
è la giornata tipo di Andy Pierce?
Mi alzo dal letto – possibilmente senza i postumi
di una sbornia. Colazione. Poi salto in macchina per
andare in ufficio. Leggo la posta e faccio qualche
telefonata. Più tardi di solito incontro gli
altri membri della band. Si suona un pò. Poi
si va a bere qualche birra – magari insieme
ad una ragazza. E se sono fortunato – scopo
e poi dormo.
Ok Andy, è
tutto. Grazie per aver passato un pò di tempo
con noi. Good luck!