Eri regolarmente in formazione
negli House of Lords durante le recenti performances
da headliners
in Gran Bretagna ed in Grecia, nonostante qualche
problema fisico. Mi risulta peraltro che, sebbene
la band non suonasse dal vivo da anni, siete saliti
sul palco ed avete “infiammato” il festival…
Sei soddisfatto della complessiva performance degli
House of Lords?
Sono molto soddisfatto della riuscita
delle nostre performances sia a Nottingham che in
Grecia.
Pubblico fantastico in entrambe le date. Sebbene avessimo
all’ attivo appena tre sessioni di prove, abbiamo
ritrovato l’intesa sonora molto rapidamente.
Gli inglesi sono abituati ai
concerti rock, ma che mi dici dei fans greci? Anche
lì il Firefest ha ottenuto un buon riscontro?
I fan in Grecia sono incredibili.
La nostra musica è davvero apprezzata laggiù.
Ci hanno accolto benissimo e tornerei a suonarci in
qualsiasi momento…
La band ha avuto modo di suonare
altre date europee prima di rientrare in America?
No, abbiamo suonato solo quelle
due date. Dovevo rientrare a casa per completare alcuni
progetti che sto portando avanti attualmente.
La separazione da Gregg Giuffria
ha fatto alquanto scalpore. Cosa è accaduto,
e quali sono i suoi attuali rapporti con i suoi vecchi
compagni? Da quanto mi risulta, pure Gregg recentemente
ha subito la disavventura di un uragano, come purtroppo
accaduto anche a te, ed il suo Casinò recentemente
aperto a Biloxi, nel Mississippi, ha riportato pesanti
danni…
Io e Gregg stiamo lavorando su
un nuovo cd degli House of Lords. Siamo costantemente
in contatto ed i nostri rapporti sono eccellenti.
Attualmente sta cercando di rimettere in sesto il
suo Casinò nel Mississippi.
Quanto ha influito la sua dipartita
sulla decisa virata stilistica di “The power
and the myth”?
La stesura di “The power
and the myth” fu sostanzialmente opera di Lanny
Cordola & Chuck Wright. A me è stato dato
solo il compito di cantare i brani. Il nuovo cd sarà
più in linea con il sound tradizionale degli
HOL.
Sei soddisfatto di quell’
album, e quale direzione musicale seguiranno gli House
of Lords sul nuovo album pianificato per il 2006?
Il nuovo cd ti stupirà.
E’ il nostro miglior lavoro. Ne sono decisamente
orgoglioso.
Recentemente sei apparso in un
delizioso duetto con tua moglie Robin Beck su un brano
incluso nel nuovo album dei Radioactive “Taken”,
un’ autentica parata di stelle pubblicata dal
grande Tommy Denander. Tommy ha ammesso che all’
inizio nemmeno sapeva che tu e Robin foste sposati!!!
Avevi mai cantato con tua moglie in precedenza?
In passato Robin ha contribuito
con qualche coro di background ai miei albums, ma
non avevamo mai fatto un duetto. Canteremo un duetto
micidiale sul mio prossimo album solista.
Con tutte quelle meravigliose
ballate nel tuo repertorio, quale “asso”
ti sei giocato per far cadere Robin ai tuoi piedi?
….O magari è accaduto il contrario???…
La nostra canzone preferita è
“Love don’ t lie”
Entrambi avete recentemente pubblicato
progetti ottimamente accolti da pubblico e critica
(“Meet the man” e “Do you miss me?”).
In che modo condividete questa attività professionale?
C’ è una sana rivalità tra voi,
o solo un tenero sostegno reciproco?
In realtà non c’
è alcuna competizione. Ci sosteniamo a vicenda
in ogni progetto. Vogliamo offrire un buon esempio
a nostra figlia per il momento in cui entrerà
a sua volta nel mondo della musica
Qualche progetto musicale in
commune con Robin per il prossimo futuro?
Al momento Robin sta realizzando
un album di greatest hits e pure un dvd al cui uscita
è prevista a gennaio 2006.
Una mia personale curiosità:
una volta lessi da qualche parte che Robin Beck si
è trovata a cantare una canzone con il nostro
Pupo, che attualmente conduce un programma televisivo
serale sulla rete nazionale. Quando è successo?
Credo sia stato nel 2000. Cantarono
un duetto intitolato “Non un addio”. Suppongo
che in italiano si pronunci così…
Ho letto che anche gli House
of Lords hanno in programma un dvd. Ci puoi dare qualche
anticipazione a riguardo?
Il Dvd conterrà tutti i
grandi videoclips che abbiamo realizzato, più
alcune apparizioni televisive ed interviste alla band.
E’ una ottima raccolta.
So che sei molto amico del tuo
compagno bassista Chuck Wright, tra l’ altro
ottimo disegnatore di artwork….
Sì, Chuck realizza copertine
eccellenti, ha una vera passione per quest’
attività….
Quanto ha contato questa amicizia
per la tua carriera musicale?
Chuck ed io siamo amici da anni.
Siamo sempre andati d’ accordo anche durante
i tours.
Nella tua biografia ho anche
letto che ti eri unito ad Andy Damien, nella band
che sarebbe successivamente diventata gli acclamatissimi
Eyes, ma sembrerebbe che non sia stata per te un’
esperienza positiva. Che puoi raccontarci di quel
periodo?
Non è che non sia stata
una buona esperienza, è solo che non la ritenevo
la band adatta per raggiungere il successo. Aldy era
molto determinato, ma la musica non era un granchè….
Con i Manic Eden,
nonostante i nomi di grosso calibro coinvolti, pubblicaste
un album di canzoni che semplicemente non funzionavano,
secondo il mio modesto parere….Cosa andò
storto in quel progetto?
Manic Eden avrebbe potuto essere
un altro supergruppo. Il potenziale c’ era.
Il problema è che non c’ era abbastanza
interazione tra i membri della band per contribuire
alla creazione di musica e testi.
Non mi va di essere relegato al solo ruolo di cantante
in una band. Io compongo, ed apporto molte idee. In
quel cd nessuna di esse venne utilizzata: avrebbe
dovuto chiamarsi “The Adrian Vandemberg project”…
La tua carriera solista si è
dimostrata ben più gratificante. “Rude
awakening” fu un album eccellente, sebbene suppongo
il suo titolo avesse a che fare con i mutamenti dell’
industria discografica di inizio anni 90. L’
“uragano Grunge” e “Wilma”:
quale dei due è stato più devastante,
secondo te?
Il grunge fu ben più devastante.
Durò ben più a lungo di qualsiasi vero
uragano e privò gli appassionati più
giovani di un genere musicale davvero grande. Il grunge
è un tipo di musica arrabbiata che non ha vera
fibra sonora. Puoi mettere assieme un manipolo di
ragazzi, fargli imbracciare gli strumenti per poche
settimane ed ottieni una potenziale band da classifica.
Alla nostra epoca, c’ era da affrontare grandi
sacrifici e non esistevano scorciatoie per il successo.
Se non avevi talento, non ottenevi un contratto discografico.
Furono quelli i giorni gloriosi in cui nacquero tanti
grandi musicisti. Oggi trovi musicisti e cantanti
che scoprono la musica per la prima volta.
La tua ultima brillante fatica
è “Meet the man”. Quale album ti
è piaciuto maggiormente registrare? E qual
è più rappresentativo della tua autentica
vena musicale?
Adoro “Meet the man”,
ma ho una particolare predilezione per “Rude
awakening”. In effetti, “Rude awakening”
avrebbe potuto essere l’ album dei Manic Eden,
ma Adrian respinse ogni canzone…
Il più bel brano che hai
mai cantato?
Can’t Find My Way Home
Nella tracklist degli House of
Lords durante gli spettacoli del Firefest c’
era qualche pezzo tratto dai tuoi lavori solisti?
No, I ragazzi non hanno voluto
includere alcun pezzo dei miei. Li capisco.
C’ è qualche messaggio
che vuoi mandare ai tuoi fans?
Voglio dire grazie per averci
sostenuto per tutti questi anni. Adoriamo suonare
per il nostro pubblico, e speriamo di ritornare nel
2006 con un nuovo album.