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Alessandro Lilli

Reduce dalle recenti date europee del Firefest, James Christian, ugola d’ oro degli House of Lords, ha accettato di rispondere alle nostre domande su passato, presente e futuro della sua gloriosa attività musicale.

Eri regolarmente in formazione negli House of Lords durante le recenti performances da headliners
in Gran Bretagna ed in Grecia, nonostante qualche problema fisico. Mi risulta peraltro che, sebbene la band non suonasse dal vivo da anni, siete saliti sul palco ed avete “infiammato” il festival… Sei soddisfatto della complessiva performance degli House of Lords?
Sono molto soddisfatto della riuscita delle nostre performances sia a Nottingham che in Grecia.
Pubblico fantastico in entrambe le date. Sebbene avessimo all’ attivo appena tre sessioni di prove, abbiamo ritrovato l’intesa sonora molto rapidamente.

Gli inglesi sono abituati ai concerti rock, ma che mi dici dei fans greci? Anche lì il Firefest ha ottenuto un buon riscontro?
I fan in Grecia sono incredibili. La nostra musica è davvero apprezzata laggiù. Ci hanno accolto benissimo e tornerei a suonarci in qualsiasi momento…

La band ha avuto modo di suonare altre date europee prima di rientrare in America?
No, abbiamo suonato solo quelle due date. Dovevo rientrare a casa per completare alcuni progetti che sto portando avanti attualmente.

La separazione da Gregg Giuffria ha fatto alquanto scalpore. Cosa è accaduto, e quali sono i suoi attuali rapporti con i suoi vecchi compagni? Da quanto mi risulta, pure Gregg recentemente ha subito la disavventura di un uragano, come purtroppo accaduto anche a te, ed il suo Casinò recentemente aperto a Biloxi, nel Mississippi, ha riportato pesanti danni…
Io e Gregg stiamo lavorando su un nuovo cd degli House of Lords. Siamo costantemente in contatto ed i nostri rapporti sono eccellenti. Attualmente sta cercando di rimettere in sesto il suo Casinò nel Mississippi.

Quanto ha influito la sua dipartita sulla decisa virata stilistica di “The power and the myth”?
La stesura di “The power and the myth” fu sostanzialmente opera di Lanny Cordola & Chuck Wright. A me è stato dato solo il compito di cantare i brani. Il nuovo cd sarà più in linea con il sound tradizionale degli HOL.

Sei soddisfatto di quell’ album, e quale direzione musicale seguiranno gli House of Lords sul nuovo album pianificato per il 2006?
Il nuovo cd ti stupirà. E’ il nostro miglior lavoro. Ne sono decisamente orgoglioso.

Recentemente sei apparso in un delizioso duetto con tua moglie Robin Beck su un brano incluso nel nuovo album dei Radioactive “Taken”, un’ autentica parata di stelle pubblicata dal grande Tommy Denander. Tommy ha ammesso che all’ inizio nemmeno sapeva che tu e Robin foste sposati!!!
Avevi mai cantato con tua moglie in precedenza?
In passato Robin ha contribuito con qualche coro di background ai miei albums, ma non avevamo mai fatto un duetto. Canteremo un duetto micidiale sul mio prossimo album solista.

Con tutte quelle meravigliose ballate nel tuo repertorio, quale “asso” ti sei giocato per far cadere Robin ai tuoi piedi? ….O magari è accaduto il contrario???…
La nostra canzone preferita è “Love don’ t lie”

Entrambi avete recentemente pubblicato progetti ottimamente accolti da pubblico e critica (“Meet the man” e “Do you miss me?”). In che modo condividete questa attività professionale? C’ è una sana rivalità tra voi, o solo un tenero sostegno reciproco?
In realtà non c’ è alcuna competizione. Ci sosteniamo a vicenda in ogni progetto. Vogliamo offrire un buon esempio a nostra figlia per il momento in cui entrerà a sua volta nel mondo della musica

Qualche progetto musicale in commune con Robin per il prossimo futuro?
Al momento Robin sta realizzando un album di greatest hits e pure un dvd al cui uscita è prevista a gennaio 2006.

Una mia personale curiosità: una volta lessi da qualche parte che Robin Beck si è trovata a cantare una canzone con il nostro Pupo, che attualmente conduce un programma televisivo serale sulla rete nazionale. Quando è successo?
Credo sia stato nel 2000. Cantarono un duetto intitolato “Non un addio”. Suppongo che in italiano si pronunci così…

Ho letto che anche gli House of Lords hanno in programma un dvd. Ci puoi dare qualche anticipazione a riguardo?
Il Dvd conterrà tutti i grandi videoclips che abbiamo realizzato, più alcune apparizioni televisive ed interviste alla band. E’ una ottima raccolta.

So che sei molto amico del tuo compagno bassista Chuck Wright, tra l’ altro ottimo disegnatore di artwork….
Sì, Chuck realizza copertine eccellenti, ha una vera passione per quest’ attività….

Quanto ha contato questa amicizia per la tua carriera musicale?
Chuck ed io siamo amici da anni. Siamo sempre andati d’ accordo anche durante i tours.

Nella tua biografia ho anche letto che ti eri unito ad Andy Damien, nella band che sarebbe successivamente diventata gli acclamatissimi Eyes, ma sembrerebbe che non sia stata per te un’ esperienza positiva. Che puoi raccontarci di quel periodo?
Non è che non sia stata una buona esperienza, è solo che non la ritenevo la band adatta per raggiungere il successo. Aldy era molto determinato, ma la musica non era un granchè….

Con i Manic Eden, nonostante i nomi di grosso calibro coinvolti, pubblicaste un album di canzoni che semplicemente non funzionavano, secondo il mio modesto parere….Cosa andò storto in quel progetto?
Manic Eden avrebbe potuto essere un altro supergruppo. Il potenziale c’ era. Il problema è che non c’ era abbastanza interazione tra i membri della band per contribuire alla creazione di musica e testi.
Non mi va di essere relegato al solo ruolo di cantante in una band. Io compongo, ed apporto molte idee. In quel cd nessuna di esse venne utilizzata: avrebbe dovuto chiamarsi “The Adrian Vandemberg project”…

La tua carriera solista si è dimostrata ben più gratificante. “Rude awakening” fu un album eccellente, sebbene suppongo il suo titolo avesse a che fare con i mutamenti dell’ industria discografica di inizio anni 90. L’ “uragano Grunge” e “Wilma”: quale dei due è stato più devastante, secondo te?
Il grunge fu ben più devastante. Durò ben più a lungo di qualsiasi vero uragano e privò gli appassionati più giovani di un genere musicale davvero grande. Il grunge è un tipo di musica arrabbiata che non ha vera fibra sonora. Puoi mettere assieme un manipolo di ragazzi, fargli imbracciare gli strumenti per poche settimane ed ottieni una potenziale band da classifica. Alla nostra epoca, c’ era da affrontare grandi sacrifici e non esistevano scorciatoie per il successo. Se non avevi talento, non ottenevi un contratto discografico. Furono quelli i giorni gloriosi in cui nacquero tanti grandi musicisti. Oggi trovi musicisti e cantanti che scoprono la musica per la prima volta.

La tua ultima brillante fatica è “Meet the man”. Quale album ti è piaciuto maggiormente registrare? E qual è più rappresentativo della tua autentica vena musicale?
Adoro “Meet the man”, ma ho una particolare predilezione per “Rude awakening”. In effetti, “Rude awakening” avrebbe potuto essere l’ album dei Manic Eden, ma Adrian respinse ogni canzone…

Il più bel brano che hai mai cantato?
Can’t Find My Way Home

Nella tracklist degli House of Lords durante gli spettacoli del Firefest c’ era qualche pezzo tratto dai tuoi lavori solisti?
No, I ragazzi non hanno voluto includere alcun pezzo dei miei. Li capisco.

C’ è qualche messaggio che vuoi mandare ai tuoi fans?
Voglio dire grazie per averci sostenuto per tutti questi anni. Adoriamo suonare per il nostro pubblico, e speriamo di ritornare nel 2006 con un nuovo album.

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