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Moreno Lissoni

Continuano sulla loro strada i padovani CRACKHOUSE con un nuovo disco dal titolo "Hell Motel".
Ecco l'interrvista al carismatico vocalist Kelly.

E' appena uscito “Hell Motel”, nuovo disco, nuovo tour, insomma si riparte?
Sembra proprio di si!
Tra un alto e un basso, tra un momento di esaltazione e un momento di sconforto noi siamo tra i pochi che andiamo sempre avanti! Non c’è riposo per i cattivi!

Come mai avete scelto un titolo come “Hell Motel”?
Come ogni nostro lavoro non è che ci siano significati particolari nei titoli. E’ semplicemente successo che stavamo guardando l’artwork del disco, che e’ frutto di una notte insonne di Michelle dei Rival Skulls spesa a guardare l’intera filmografia di Akira Kurosawa, e, niente, quel rosso un po’ cupo, il dragone nero… tutta l’atmosfera che evocava ci suggeriva un titolo che avesse a che fare con il fuoco, con l’inferno, cose del genere… e poi ci siamo resi conto che avevamo una canzone intitolata “Hell Motel”… perfetto!!

Mark Twain diceva che scegliava il paradiso per il clima e l'”inferno” per la compagnia... come te lo immagini l'inferno?
Mah… questa a dire la verità e’ una cosa a cui non ho mai pensato. Ho talmente tanti casini qui’ che non ho intenzione di complicarmi le cose aggiungendo i casini dell’aldila’.
So che speravi in una risposta tipo: diavolette sexy e droga gratis, ma sarebbe stato troppo facile!!

A livello di suoni, vi siete ispirati a qualche gruppo in particolare per le registrazioni del cd?
Si. Royce, che e’ il responsabile della parte strumentale dei pezzi, era in fissa con il disco dei The Fire mentre eravamo in studio, e credo che in qualche modo la cosa lo abbia influenzato. Per quanto riguarda le parti vocali invece i miei modelli sono sempre gli stessi di sempre: gente tipo Taime Downe o Micheal Monroe per farti due esempi. Tra le cose un po’ piu’ nuove devo dire che Tin dei Gemini Five mi ha ispirato parecchio, ma piu’ per i discorsi che abbiamo fatto a riguardo del ruolo del cantante in una band, che per le sue prestazioni vocali, che però mi piacciono tantissimo!

Come nasce una canzone dei Crackhouse e quali sono i pezzi a cui sei più legato e perchè?
Come ti dicevo, Royce e’ il motore musicale della band, per cui tutto nasce da una sua idea, che poi sviluppa con Tommy (batteria) e Fix (basso) fino ad avere una struttura di canzone abbastanza delineata. a questo punto mi faccio un’idea di una linea vocale e la si suona fino allo sfinimento: tagliando, aggiungendo, modificando, litigando… non so se un buon metodo ma per noi funziona cosi’.
Per quanto riguarda invece i pezzi che preferisco… non saprei proprio cosa dirti… e’ abbastanza scontato dire che mi piacciono tutti, ma sono onestamente convinto di avere la fortuna di essere il cantante di una delle migliori band del nostro genere e che le nostre canzoni siano davvero un po’ meglio di quello che normalmente sento in giro. Sono molto fiero dei nuovi pezzi.

Nelle 10 tracce avete 'ripescato' qualche vecchia canzone come “Pleasure Toy”. Come mai avete deciso di ri-registrarla?
Perche’ e’ una canzone che non abbiamo mai smesso di suonare dal vivo e quindi chi ci segue da poco tempo, la conosce ma finora non se la poteva ascoltare a casa o in macchina visto che l’abbiamo pubblicata originariamente circa 10 anni fa, e per giunta su cassetta!
Insomma, per noi e’ un pezzo che meritava una piccola celebrazione!

So che l'uscita di “Hell Motel” inizialemente doveva essere per Rock Confidential, ma poi non se ne e' più fatto nulla. cosa e' successo?
Non conosco nemmeno io dettagli, ma la storia sostanzialmente sta nel fatto che Jesse Capps (il boss della Bang up e di Rock Confidential) ha provato a trovare dei partners per fare un po’ il botto con noi .
A quanto ho capito non gli andava di distribuire un disco come si lancia un sasso in un burrone; aveva progetti un po’ piu’ grossi, ma le cose probabilmente non sono andate come si aspettava e quindi il progetto si e’ arenato. Non sepolto definitivamente comunque.

Nella foto promozionale sembrate una boyband, cosa vi e' successo? Il fotografo ha bevuto troppo spritz?
Dobbiamo nascondere qualche segno di troppo sulle nostre facce ormai!!!
Mah… che ti devo dire? Non so… la nostra immagine non e’ una cosa a cui diamo grande importanza.
Abbiamo semplicemente lasciato fare al fotografo e al suo gusto. Devo ammettere che quella foto suscita reazioni contrastanti… ma la cosa ci diverte un sacco!!
Tranne Tommy che la odia dal profondo del suo cuore, eppure e’ venuto benissimo secondo me!

Avete in previsione date in Svezia, Germania, Austria, Inghilterra e Ungheria. ci puoi dire qualcosa di piu' e quali sono le tue aspettative, a parte vedere belle fanciulle sotto il palchi svedesi e unghresi e tracannare birra?
Trovo minori difficolta’ nel suonare all’estero che in Italia, ti rendi conto?
La cosa mi rattrista abbastanza. Qui ogni tanto ti ritrovi in situazioni incredibili, credimi, per cui, si’, appena possiamo (sottolineo l’”appena possiamo”… non e’ che ogni week end espatriamo…) ce ne andiamo a suonare all’estero. In giro un po’ di aria fresca si riesce ancora a respirarla. Più che birra e figa, che comunque non guasta ma grazie a Dio ce n’è a pacchi anche quì, trovo che fuori ci sia meno tendenza a “tirarsela” da parte di gestori, promoters, bands… e quindi ci si diverte di più!

A proposito, come e' stata l'esperienza scandinva con i Gemini Five? qualche episodio divertente da raccontarci?
A tonnellate… e quasi nessuno che si possa raccontare. Non scherzo!!
Stoccolma e’ una citta’ incredibile per il rock’n’roll, se non ci sei mai stato, credimi, e’ difficile da capire.
Noi abbiamo avuto la fortuna di andare li’ non da turisti rocchettari, ma come band, per fare dei concerti, e quindi abbiamo vissuto ancora piu’ intensamente l’esperienza.
La’ si fa’ sul serio, davvero, e sotto tuuuuuutti i punti di vista!!

Dopo 10 anni dall'uscita di “Pleasure Toy” cosa e' cambiato in te e nei Crackhouse oltre a bassisti e batteristi? Hai ancora gli stimoli e la voglia di fare il “glam-a-bestia”?
Non molto.
Sarà che ho qualche soldo in più in tasca rispetto a cinque anni fa, ma ora quando si và in giro ho scoperto la libidine di dormire su un letto comodo, magari in buona compagnia, piuttosto che su pavimenti, marciapiedi e posti del genere!!! Dammi torto…
Gli stimoli sono di altro tipo: come ti dicevo prima sono convinto che i Crackhouse siano musicalmente tra le cose migliori di un certo tipo di R’n’R in Italia, e, specialmente in questo periodo, voglio convincere di questa cosa il maggior numero di persone possibile attraverso il nuovo disco e i concerti.

Qualche hanno fa si parlava molto della “NR RnR Family”, di cosa si trattava e perche' a tuo avviso non ha avuto un seguito?
Non ha avuto un seguito perche’, a mio modestissimo parere, nell’ambito del Rock non c’e’ proprio verso di creare un senso di comunita’… di crew… di… adesso lo dico: “scena”. L’individualismo deve essere proprio nel dna del rocker e, mentre gli artisti hip hop o punk ecc.. si supportano, si aiutano, si promuovono l’un l’altro e ottengono risultati (guarda Mtv o le programmazioni dei clubs importanti) i gruppi rock si coltivano il proprio orticello fatto di tre birrerie di paese (il proprio!) e uno spazietto sul web dove fingere che tutto vada a meraviglia.
Oltretutto il fallimento della “NE R’n’R family” e’ ancora piu’ paradossale visto che non si trattava di niente se non di darsi un marchio comune in un periodo in cui dalle nostre parti c’erano una marea di r’n’r bands… se si e’ riusciti a far fallire persino questo, beh, direi che non c’e’ proprio speranza di fare un progetto comune!
Questo non vuol dire che non ci cascherò un’altra volta.

I Bastet si sono sciolti, i Babyruth hanno avuto qualche cambiamento ecc, ma se dovessi venire nel Veneto, in quali locali mi porteresti a sentire un po' di rnr e quali gruppi mi consiglieresti di andare a vedere?
C’e’ poco poco poco… ti posso citare il Sabotage a Vicenza, mi dicono il Lucille a Verona, il New Age nel trevigiano… mentre ormai nel padovano oltre al Country Star non c’e’ molto altro… spero che che almeno la Gabbia riapra…
I tempi sono un po’ cambiati da queste parti… le 1000 bands del nostro genere che erano nate o stavano per nascere, dopo le prime inevitabili difficolta’ per il 90% si sono sciolte di conseguenza i piccoli clubs che iniziavano a dare spazio al genere si sono trovati praticamente senza più gruppi e, giustamente si sono orientati su altri generi… non saprei, l’unica garanzia che posso darti e’ che i Crackhouse sono ancora in giro e lo saranno ancora per parecchio.

Sei uno che si spara km per seguire tutti i concerti, grandi e piccoli del Nord Italia, quindi ti sarai fatto un'idea di quello che gira... gruppi italiani per cui vale la pena farsi qualche ora di macchina?
Direi i soliti Thee S.T.P., i gia’ citati The Fire, poi dal vivo ho visto gli Small Jackets e sono stati micidiali, poi i Valentines, i nostri amici Al Capone Ride, i Rival Skulls se hai voglia di un po’ di sano horror punk 2.0, i Side One per il rokkettone grezzo e ignorante, le Nasties, poi vediamo… spero che le Landslide Ladies si rimettano presto in carreggiata, idem per i Babyruth e le Cellulite Star, e dulcis in fundo mi sono piaciuti tantissimo i nuovi pezzi degli Hollywood Killerz, con i quali tra l’altro faremo qualche concerto insieme a loro a fine autunno.

...invece, quale e' stata la serata o il gruppo piu' brutto che ti e' capitato di vedere?
Non so… non sono un tipo cattivo e criticone… vedere una band su un palco mi smuove sempre un pò!
E poi alla fin fine mi basta bere e trovare persone con cui trovarmi a mio agio.
Pensandoci un po’ su pero’ devo dire che e’ stato orribile il concerto di Wednesday 13 a Reggio Emilia… gruppo di supporto soporifero e i woofer dell’impianto che esplodono durante lo show di Wed… serata davvero pacco.

Tempo fa lessi sul forum un topic che si parlava di eresie musicali e tra le tue ricordo che dissi che il disco dei Motley Crue con Corabi faceva cagare e che il disco migliore dei Poison è “Hollyweird”. hai qualche eresia musicale anche sulla nostra piccola “scena”?
Vuoi che mi faccia dei nemici insomma… vabbe’:
- il miglior disco degli S.T.P. e’ Paradise and Saints.
- trovo che i pezzi di Jany James abbiano poco a che fare con Quireboys, Hanoi e Dogs
- il 90% dei restanti gruppi mi dice davvero poco.

Cambiando discorso, lo scorso anno un membro dei Tower of London ha partecipato all'edizione inglese del grande fratello. mettiamo che tu venga arruolato a far parte di quello italiano, come ti comporteresti e cosa faresti per portare sul grande schermo un po' di rnr?
Sarei semplicemente me stesso. Non riesco proprio a fingere o mettermi maschere che non mi appartengono. Se poi non dovesse andare bene, pazienza… "if you don’t like it, we don’t like you" canta un mio amico…

Bret Michaels sta avendo un grande successo con “Rock of Love”, metti che ti chiedano di inventare un format dove per protagonista ci sono i crackhouse, come funzionerebbe?
Crackhouse: the neverending road to glory!
Un reality su una band in tour che deve superare diverse difficolta’ per raggiungere le varie citta’ dove deve suonare. Per esempio contrattare con il pusher di turno, trovare delle birre alle 4.00 di mattina nella campagna bavarese, spiegare gentilmente alla signorina insistente che non te la vuoi trombare perche’ e’ un cesso, senza pero’ ferire i suoi sentimenti, litigare con gestori, fonici, promoters… e poi cose tipo non perdersi, disinfettarsi le ferite senza usare medicinali, guarire da infezioni agli occhi, trovare posti decenti dove cagare ecc…

Se potessi cambiare la tua vita con alcune rockstar come Bret Michaels, Vince Neil, Gene Simmons o il Papa, con chi sarebbe?
Tutti giovanotti eh?? Io vorrei ringiovanire un po’ e tu mi proponi questi vecchietti…
Ti dico Vince Neil ma 25 anni fà.

“Nothing more to say”... per chiudere ti lascio le seguenti alternative: insultare chi vuoi, salutare la mamma, lanciare una sfida a guitar hero o parlare di Lalas quando giocava al Padova....

La mamma la vedo dopodomani, a Guitar Hero non ho rivali… scelgo Alexi Lalas! Lo sai che era un rocker vero? Vero fan dei Kiss… suonava ogni tanto in un locale fantastico che si chiamava “Banale” e aveva anche cantato sull’album “Help me out” dei padovani La Rox! Tra l’altro c’era una cover di Twist and Shout che non era finita sul disco per problemi di royalties cantata interamente da lui che era una figata.
Nemmeno male come difensore tutto sommato…
Vabbe’… chiudiamola qui!!
Ciao slammisti, stateci bene e venite ai concerti.

Ciao Moreno, grazie per lo spazio che ci hai offerto, ti vogliamo bene.

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