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Federica Calbini e Simone Parato

Bologna, 26 settembre 2007. Dopo l’obbligatoria sosta al Burger King di via Stalingrado, arriviamo in perfetto orario al Sottotetto, bel locale disperso nelle campagne bolognesi. Dregen e Nicke ci accolgono nei camerini, e rompono il ghiaccio offrendoci qualcosa da bere. Nicke osserva la canottiera dei Loaded di Duff McKagan che Sixxette indossa, non senza una certa dose di gusto del trash, e cosi rompiamo a nostra volta il ghiaccio, parlando (male, siamo due bastardi) della band peggiore di tutto il Rock Of Ages..

Iniziamo a parlare del nuovo album. “Backyard Babies” rappresenta quello che sono oggi i BYB dopo vent'anni di attività. Qualcuno lo ha descritto persino come un “Diesel & Power” maturo e ispiratissimo. Voi che ne pensate?
Nicke: Da un certo punto di vista il paragone con “Diesel & Power” è strano, onestamente non mi sarebbe mai venuto in mente. Anche se forse ha un suo senso: del resto la band è sempre la stessa, i membri sono sempre gli stessi, e soprattutto l’idea alla base della band non è mai cambiata, ossia suonare del buon rock n roll restando focalizzati sulla canzone, senza ricorrere a trucchetti da produzione in studio.

Dregen: Sì, il paragone suona un po’ strano… eravamo così giovani ai tempi di “Diesel & Power”… non ci facevamo neanche la barba, ahaha! Però fa piacere sapere che alcune persone hanno pensato al nostro esordio, questo dimostra la continuità e integrità che abbiamo mantenuto dall’esordio fino a oggi, evolvendo ma al tempo stesso rimanendo sempre noi stessi. Ai tempi eravamo dei pivelli di 15 anni, oggi ne abbiamo 35… ci piacciono sempre gli stessi gruppi che amavamo allora… siamo sempre le stesse persone, solo un po’ più vecchie!

Quindi possiamo dire che questo è uno dei motivi per cui il nuovo disco è intitolato semplicemente “Backyard Babies”…
Dregen: Sì, questo disco è a 360° Backyard Babies, sentiamo che ci rappresenta in pieno ed è risultato del nostro percorso in questi 20 anni

La copertina del nuovo album è un chiaro tributo alla famosa foto scattata negli anni 30 da Ebbets che ritrae un gruppo di operai seduti su una trave sospesa nel vuoto durante la costruzione del Rockfeller Center di New York. Come vi è venuta questa idea?
Dregen: La copertina è opera di Micke, che si occupa dei nostri artwork sin dai tempi di “Diesel & Power”. Eravamo seduti in una pizzeria, pensando a un’idea per l’artwork del nuovo album, quando abbiamo visto un poster di questa foto appeso al muro. Sono cresciuto vedendo questo poster praticamente ovunque! E così abbiamo esclamato “Hey, questo è un classico… e dobbiamo fare qualcosa che sia altrettanto classico!”. E così Micke ha avuto l’idea di rivisitare lo scatto di Ebbets.
In seguito ho scoperto che all’interno del Rockfeller Center erano presenti anche gli uffici della RCA, l’etichetta che abbiamo appena mollato… coincidenza bizzarra, non trovate? La copertina rimanda anche a uno dei miei primi ricordi riguardo la musica… avrò avuto 5 o 6 anni, e un giorno vidi una foto dei Kiss nel 1976, scattata durante un photoshot sull’Empire State Building. La foto era caratterizzata da una prevalenza di un azzurro che ho voluto riprendere per la nostra copertina.

L'elicottero che precipita alle spalle di Dregen rappresenta per caso un riferimento allo scioglimento degli Hellacopters?
Nicke: Esatto! Stan precipitando tutti… persino il pianista!

Alcune delle promo pics che avete scelto vi ritraggono lividi e pesti e sono un po' “inusuali”, chi ha avuto questa idea? Le foto sono state scattate da Micke Erikson della Mindustries oppure vi siete rivolti a qualche altro fotografo?
Nicke: Ah no, non si tratta di lui, è un altro fotografo.
Dregen: Sì abbiamo pensato fossero divertenti, quelle foto ci piacciono davvero molto!

Perché avete scelto “Fuck Off and Die” come primo singolo?
Dregen: L’album nuovo ha 5-6 potenziali singoli, e non penso che “Fuck Off And Die” sia per forza il migliore, ma dopo vent’anni di scazzi con le case discografiche, che ci han spinto a fondare una nostra etichetta, la “Billion Dollar Babies”… hey, lo sapete che state parlando con i due boss, adesso? (risate).
Dicevo, dopo tutti questi anni passati a sentirci dire cosa fare e cosa non fare, ci siamo presi la libertà di scegliere un singolo con la parola “fuck”, cosa che qualunque casa discografica, tipo la RCA, non ti lascerebbe fare per non incorrere nella censura dei media. Beh, a noi non ce ne frega un cazzo! Se ascolti la radio senti solo canzoni educate… “Ti amo baby, oggi splende il sole...”… ma poi arriviamo noi, e la gente “Cazzo, i Backyard Babies cantano “Fuck Off and Die”, wow”!

Nicke: Sì… magari il prossimo singolo si chiamerà “Fuck You Fucking Fuck, Fucking Fascist Assholes!”


E riguardo il concept del video?
Dregen: Le parole del testo in realtà non sono particolarmente incazzate, anzi, potremmo dire che sono positive. Il concetto è il nostro lato nascosto, oscuro. La dicotomia tra bene male, yin e yang… Ognuno di noi si cerca di relazionarsi con il prossimo in maniera civile ed educata, ma il lato oscuro è sempre in agguato. La canzone parla del mio lato oscuro, che ogni tanto emerge e combina un po’ troppe cazzate… e dopo un po’ voglio solo che se ne vada al diavolo, per cui… “fuck off and die!”
Nel video le ombre rappresentano il nostro lato oscuro che gioca con noi.
Il concept del video mi è venuto in mente pensando a un vecchio fumetto… Lucky Luke, il pistolero che sparava più veloce persino della propria ombra!

Avete già deciso quale sarà il vostro prossimo singolo?
Nicke: Sì, sarà “Nomadic”.

Ah… io avrei scelto “Abandon”!
Nicke: No, ma quello molto probabilmente sarà il terzo!

Il pianoforte nella bonus track dell'edizione giapponese è suonato dal pianista dei GNR Dizzy Reed. Come siete entrati in contatto con lui?
Nicke: Abbiamo incontrato Dizzy diversi anni fa e abbiamo stretto amicizia con lui.
Per anni si è raccomandato di chiamarlo quando avremmo avuto bisogno di una parte di piano nelle nostre canzoni, ci teneva a partecipare a uno dei nostri dischi. Così a questo giro abbiamo deciso di chiamarlo per “Saved by the bell”, fico!

Una strofa di “Zoe is a Weirdo” recita: “So put her boyfriend back in Danko’s trunk”!
Il Danko di cui parlate è per caso Danko Jones?
Dregen: Ahah sì, quando ci ha fatto da band di supporto durante il tour di “Making Enemies”, nel 2000, loro avevano una canzone, “Cadillac”, uscita mi pare su un ep o qualcosa del genere, non ricordo… vabbè, e questa canzone faceva “I keep your boy in the trunk”. Per cui sì, abbiamo trovato divertente riciclare quella frase come omaggio al nostro amico Danko!

Recentemente abbiamo visto dal vivo i Twisted Sister, i quali dopo 25 anni si sono confermati una delle migliori live band in circolazione. Qual è la band che avete visto dal vivo che vi ha fatto letteralmente cascare la mascella a terra tanto lo show è stato fantastico?
Nicke e Dregen, in coro: Gli AC/DC, senza dubbio!

Nicke: Pensa all’età che hanno! Abbiamo suonato in tour con loro nel 2000, e avranno avuto 55 anni… e adesso ne hanno ben otto in più… ma sul palco non lo avverti per nulla, sono dei grandi!

Dregen: Con gli Hellacopters sono stato in tour in Scandinavia con i KISS, e come saprai sono un loro grande fan, ma onestamente… sì non erano male, per carità, ma era evidente che lo facevano solo per i soldi e non per passione. Gli AC/DC sono ben diversi, loro sono reali, si avverte che lo fanno per passione. Molte band, ad esempio gli Hanoi Rocks, fanno concerti belli e altri meno belli… gli AC/DC invece non sgarrano mai!

Nicke: Sai quando uno show si può definire realmente buono? Quando il pubblico è sollevato 20cm da terra, questo con gli AC/DC avviene sempre!

Dregen: Dagli AC/DC ho imparato che il segreto per rimanere a galla così a lungo non è tanto fare il botto, ma avere degli standard alti e solidi ai tuoi concerti. Anche a noi può capitare di avere show meno riusciti degli altri, per diversi motivi, ma cerchiamo sempre di tenere lo standard più alto possibile. Gli AC/DC non sono una band da hit single, bensì una solida rock n roll band, sai sempre cosa aspettarti e non rimani mai deluso!

Vi piace il nuovo album?
Dregen: Ho ascoltato solo il singolo “Rock’n’Roll Train”… ma cosa posso dirti… “AC/DC is like fucking Coca Cola. You know what you get!”

Dregen, guardando il tuo myspace abbiamo visto che hai recentmente prodotto un quadro intitolato “Höghus” dove sono presenti simboli che rappresentano parti della tua vita: 3 wise monkeys, skeleton, automobili giocattolo, dadi, un astronauta che cammina di fianco a una palla da discoteca... come mai hai scelto questi soggetti e cosa rappresentano per te?
Dregen: Wow, adesso mi stai parlando del mio lato artistico (ride)
Nicke: Ooh io torno tra cinque minuti (fa finta di allontanarsi)
Dregen: “Höghus” significa grattacielo. E’ la prima opera che faccio che sarà venduta e appesa nei salotti delle persone. Perciò ho voluto dare via qualcosa di speciale… rappresenta una parte della mia vita, dei simboli delle cose importanti con cui sono cresciuto in questi anni. Ho trovato una vecchia scatola degli anni 40, una specie di cassettiera, di quelle in cui venivano messe le medicine, e l’ho rovesciata. Il contenuto è mostrato nel quadro.
Quando hanno ristrutturato la vecchia casa dove abitavo, in cui ho passato una decina d’anni, tutte le porte degli appartamenti erano aperte, e così ho realizzato che in tutto questo tempo non avevo mai visto le case dei miei vicini, non avevo la minima idea di come fossero arredati i loro spazi, o che divano avessero in soggiorno… ognuno sta per conto suo, e si disinteressa degli altri… ecco questo è il concetto principale del quadro.

Negli ultimi dischi hai via via cantato sempre di più. Hai mai pensato di dedicarti a un album solista?
Dregen: No, forse se mai avessimo del tempo libero ma… no, siamo una band e dedichiamo tutto il nostro tempo ai Backyard Babies.

Nicke, è lo stesso per te?
Nicke: Sì, scriviamo canzoni di continuo, e la maggior parte finiscono nel repertorio dei Babkyard Babies. Anche se scriviamo una canzone che, in teoria, non sarebbe per i Backyard Babies, finisce comunque nel repertorio, soprattutto quand’è il momento di fare un nuovo album. Quanto capita però è bellissimo suonare e collaborare con altri musicisti, perchè impari veramente tanto. Siamo stati assieme per 20 anni, e so perfettamente quale riff Dregen proporrà a un certo punto della canzone. Certo, lavorare con altri artisti ti dona nuova ispirazioni, ma un album solista significherebbe: “Non ho niente da fare, ora mi prendo due anni di vacanza”

Dregen: Nel tempo libero mi dedico ad un’altra band assieme al batterista degli Hellacopters, che si chiama “Midlife Crisis”, abbiamo realizzato due singoli 7”. Ho anche lavorato con un astista svedese che canta in svedese…
Però se siamo stati assieme per 20 anni e se nessuno ha sentito il bisogno di fare un album solista, è perché non sentiamo il bisogno di esternare altra musica all’infuori dei Backyard Babies. Siamo molto aperti di mente. Anche se Nicke si presenta con una canzone country, la rigiriamo come un calzino, rimarrebbe sempre la stessa canzone, ma diventerebbe una canzone dei Backyard Babies. Quindi penso che l’album solista sia per persone che in realtà sono insoddisfatte della loro posizione nella loro band, o addirittura della loro band.

Nicke: Perfino quando abbiamo fatto una canzone per la TV, non avremmo mai pensato che potesse essere una canzone stile Backyard Babies, invece alla fine ci siamo accorti che è perfettamente BYB.

Dregen: Se mai dovessi fare un album solista, alla fine non sarebbe poi cosi tanto ‘solista’, perchè probabilmente chiamerei Nicke Borg per cantare, e un sacco di altra gente. Ci sono veramente tanti artisti con cui vorremmo lavorare… nel corso degli anni abbiamo conosciuto cosi tante persone, e ci siamo fatti molti amici, che un probabile album solista sarebbe più per divertimento. Formerei una band e chiamerei diversi artisti per ogni singola canzone. Ma credo sia più facile vincere alla lotteria che sperare che tutte le persone con cui vorresti incidere siano libere dagli impegni allo stesso tempo…

Hai registrato 'Pirates Of The Baltic Sea' assieme a Michel Monroe, Jussi, Adam Bomb e Kory Clarke, ci parli di questa esperienza?
Dregen; Ah si! Mi sono dimenticato di questo! E’ un’opera di benefit, e la Finlandia ha fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi in Svezia. C’è stato un tour nel 2006, in Svezia, chiamato ‘Where The Action is” a cui hanno partecipato molte bands, tra cui Millencolin, Backyard Babies, The Hives, The Hellacopters. Ci siamo resi conto che almeno un membro di ogni band era appassionato di pesca, e abbiamo pensato che l’acqua del mare fosse molto inquinata, e che tutti i pesci stavano morendo.

Cosi, Erik Ohlsoon, chitarrista dei Millencolin, ebbe l’idea di fare una compilation e di venderla, tutti i soldi raccolti sarebbero andati in beneficenza per ripulire le acque del Mar Baltico. Per adesso abbiamo raccolto 38.000 euro. Ora la Finlandia sta facendo la stessa cosa, Mike Monroe ha registrato “Pirates Of The Baltic Sea”. Questo singolo sarà venduto assieme a una delle riviste più importanti della Finlandia (di cui non ricordo il nome!). Compri il giornale, e hai la canzone in omaggio!

Oramai sono vent'anni che vivete a stretto contatto... ci indicate qual è il più grande pregio/difetto di ogni componente dei BYB?
Nicke: Oddio! Le nostre migliori qualità e i nostri peggiori difetti? E’ solo che non vedi le migliori qualità, solo I difetti…

Dregen: Riguardo a Joan, potrei dire che è veramente pigro! Ma una sua buona qualità è che di lui ti puoi fidare! Ogni volta che hai bisogno di lui, lui c’è’!
E Peder Carlsoon invece è schizofrenico! E’ molto produttivo, ma veramente noioso quando si tratta di cavi e di registrazioni… però riesce ad avere dei blackout anche su canzoni che abbiano suonato 4000 volte e non si ricorda, magari, degli stacchi!

Nicke: Sì, e perde il suo telefono almeno 3 o 4 volte al giorno…

Dregen: Sì, ha l’ultimo modello, il cellulare più figo, e lo perde in continuazione!

Cosa mi dite di voi due? Pensate alle vostre ombre!
Dregen: Ti giuro non lo so! Su Nicke potrei dire che è molto testardo riguardo le sue decisioni, è difficile fargli cambiare idea se ha già preso una decisione. Questa è una buona qualità, ma anche un difetto. Lui non si arrende mai, ed è difficile da prendere in giro.

Nicke: Sì, penso che questo sia, in generale, un pregio e difetto di tutti noi. Siamo testardi. Ogni nuovo cd è una battaglia, in ogni tour bisogna combattere. Molte bands avrebbero già mollato molto tempo fa, noi no, abbiamo un background che nessun’altro ha.

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