Iniziamo a parlare
del nuovo album. “Backyard Babies” rappresenta
quello che sono oggi i BYB dopo vent'anni di attività.
Qualcuno lo ha descritto persino come un “Diesel
& Power” maturo e ispiratissimo. Voi che
ne pensate?
Nicke: Da un
certo punto di vista il paragone con “Diesel
& Power” è strano, onestamente non
mi sarebbe mai venuto in mente. Anche se forse ha
un suo senso: del resto la band è sempre la
stessa, i membri sono sempre gli stessi, e soprattutto
l’idea alla base della band non è mai
cambiata, ossia suonare del buon rock n roll restando
focalizzati sulla canzone, senza ricorrere a trucchetti
da produzione in studio.
Dregen:
Sì, il paragone suona un po’ strano…
eravamo così giovani ai tempi di “Diesel
& Power”… non ci facevamo neanche
la barba, ahaha! Però fa piacere sapere che
alcune persone hanno pensato al nostro esordio, questo
dimostra la continuità e integrità che
abbiamo mantenuto dall’esordio fino a oggi,
evolvendo ma al tempo stesso rimanendo sempre noi
stessi. Ai tempi eravamo dei pivelli di 15 anni, oggi
ne abbiamo 35… ci piacciono sempre gli stessi
gruppi che amavamo allora… siamo sempre le stesse
persone, solo un po’ più vecchie!
Quindi possiamo
dire che questo è uno dei motivi per cui il
nuovo disco è intitolato semplicemente “Backyard
Babies”…
Dregen: Sì,
questo disco è a 360° Backyard Babies,
sentiamo che ci rappresenta in pieno ed è risultato
del nostro percorso in questi 20 anni
La copertina
del nuovo album è un chiaro tributo alla famosa
foto scattata negli anni 30 da Ebbets che ritrae un
gruppo di operai seduti su una trave sospesa nel vuoto
durante la costruzione del Rockfeller Center di New
York. Come vi è venuta questa idea?
Dregen: La copertina
è opera di Micke, che si occupa dei nostri
artwork sin dai tempi di “Diesel & Power”.
Eravamo seduti in una pizzeria, pensando a un’idea
per l’artwork del nuovo album, quando abbiamo
visto un poster di questa foto appeso al muro. Sono
cresciuto vedendo questo poster praticamente ovunque!
E così abbiamo esclamato “Hey, questo
è un classico… e dobbiamo fare qualcosa
che sia altrettanto classico!”. E così
Micke ha avuto l’idea di rivisitare lo scatto
di Ebbets.
In seguito ho scoperto che all’interno del Rockfeller
Center erano presenti anche gli uffici della RCA,
l’etichetta che abbiamo appena mollato…
coincidenza bizzarra, non trovate? La copertina rimanda
anche a uno dei miei primi ricordi riguardo la musica…
avrò avuto 5 o 6 anni, e un giorno vidi una
foto dei Kiss nel 1976, scattata durante un photoshot
sull’Empire State Building. La foto era caratterizzata
da una prevalenza di un azzurro che ho voluto riprendere
per la nostra copertina.
L'elicottero
che precipita alle spalle di Dregen rappresenta per
caso un riferimento allo scioglimento degli Hellacopters?
Nicke: Esatto!
Stan precipitando tutti… persino il pianista!
Alcune delle
promo pics che avete scelto vi ritraggono lividi e
pesti e sono un po' “inusuali”, chi ha
avuto questa idea? Le foto sono state scattate da
Micke Erikson della Mindustries oppure vi siete rivolti
a qualche altro fotografo?
Nicke: Ah no,
non si tratta di lui, è un altro fotografo.
Dregen: Sì abbiamo pensato
fossero divertenti, quelle foto ci piacciono davvero
molto!
Perché
avete scelto “Fuck Off and Die” come primo
singolo?
Dregen: L’album
nuovo ha 5-6 potenziali singoli, e non penso che “Fuck
Off And Die” sia per forza il migliore, ma dopo
vent’anni di scazzi con le case discografiche,
che ci han spinto a fondare una nostra etichetta,
la “Billion Dollar Babies”… hey,
lo sapete che state parlando con i due boss, adesso?
(risate).
Dicevo, dopo tutti questi anni passati a sentirci
dire cosa fare e cosa non fare, ci siamo presi la
libertà di scegliere un singolo con la parola
“fuck”, cosa che qualunque casa discografica,
tipo la RCA, non ti lascerebbe fare per non incorrere
nella censura dei media. Beh, a noi non ce ne frega
un cazzo! Se ascolti la radio senti solo canzoni educate…
“Ti amo baby, oggi splende il sole...”…
ma poi arriviamo noi, e la gente “Cazzo, i Backyard
Babies cantano “Fuck Off and Die”, wow”!
Nicke:
Sì… magari il prossimo singolo si chiamerà
“Fuck You Fucking Fuck, Fucking Fascist Assholes!”
E riguardo il concept del video?
Dregen: Le parole
del testo in realtà non sono particolarmente
incazzate, anzi, potremmo dire che sono positive.
Il concetto è il nostro lato nascosto, oscuro.
La dicotomia tra bene male, yin e yang… Ognuno
di noi si cerca di relazionarsi con il prossimo in
maniera civile ed educata, ma il lato oscuro è
sempre in agguato. La canzone parla del mio lato oscuro,
che ogni tanto emerge e combina un po’ troppe
cazzate… e dopo un po’ voglio solo che
se ne vada al diavolo, per cui… “fuck
off and die!”
Nel video le ombre rappresentano il nostro lato oscuro
che gioca con noi.
Il concept del video mi è venuto in mente pensando
a un vecchio fumetto… Lucky Luke, il pistolero
che sparava più veloce persino della propria
ombra!
Avete già
deciso quale sarà il vostro prossimo singolo?
Nicke: Sì,
sarà “Nomadic”.
Ah… io
avrei scelto “Abandon”!
Nicke: No, ma
quello molto probabilmente sarà il terzo!
Il pianoforte
nella bonus track dell'edizione giapponese è
suonato dal pianista dei GNR Dizzy Reed. Come siete
entrati in contatto con lui?
Nicke: Abbiamo
incontrato Dizzy diversi anni fa e abbiamo stretto
amicizia con lui.
Per anni si è raccomandato di chiamarlo quando
avremmo avuto bisogno di una parte di piano nelle
nostre canzoni, ci teneva a partecipare a uno dei
nostri dischi. Così a questo giro abbiamo deciso
di chiamarlo per “Saved by the bell”,
fico!
Una strofa di
“Zoe is a Weirdo” recita: “So put
her boyfriend back in Danko’s trunk”!
Il Danko di cui parlate è per caso Danko Jones?
Dregen: Ahah
sì, quando ci ha fatto da band di supporto
durante il tour di “Making Enemies”, nel
2000, loro avevano una canzone, “Cadillac”,
uscita mi pare su un ep o qualcosa del genere, non
ricordo… vabbè, e questa canzone faceva
“I keep your boy in the trunk”. Per cui
sì, abbiamo trovato divertente riciclare quella
frase come omaggio al nostro amico Danko!
Recentemente
abbiamo visto dal vivo i Twisted Sister, i quali dopo
25 anni si sono confermati una delle migliori live
band in circolazione. Qual è la band che avete
visto dal vivo che vi ha fatto letteralmente cascare
la mascella a terra tanto lo show è stato fantastico?
Nicke e Dregen,
in coro: Gli AC/DC, senza dubbio!
Nicke:
Pensa all’età che hanno! Abbiamo suonato
in tour con loro nel 2000, e avranno avuto 55 anni…
e adesso ne hanno ben otto in più… ma
sul palco non lo avverti per nulla, sono dei grandi!
Dregen:
Con gli Hellacopters sono stato in tour in Scandinavia
con i KISS, e come saprai sono un loro grande fan,
ma onestamente… sì non erano male, per
carità, ma era evidente che lo facevano solo
per i soldi e non per passione. Gli AC/DC sono ben
diversi, loro sono reali, si avverte che lo fanno
per passione. Molte band, ad esempio gli Hanoi Rocks,
fanno concerti belli e altri meno belli… gli
AC/DC invece non sgarrano mai!
Nicke:
Sai quando uno show si può definire realmente
buono? Quando il pubblico è sollevato 20cm
da terra, questo con gli AC/DC avviene sempre!
Dregen:
Dagli AC/DC ho imparato che il segreto per rimanere
a galla così a lungo non è tanto fare
il botto, ma avere degli standard alti e solidi ai
tuoi concerti. Anche a noi può capitare di
avere show meno riusciti degli altri, per diversi
motivi, ma cerchiamo sempre di tenere lo standard
più alto possibile. Gli AC/DC non sono una
band da hit single, bensì una solida rock n
roll band, sai sempre cosa aspettarti e non rimani
mai deluso!
Vi piace il nuovo
album?
Dregen: Ho ascoltato
solo il singolo “Rock’n’Roll Train”…
ma cosa posso dirti… “AC/DC is like fucking
Coca Cola. You know what you get!”
Dregen, guardando
il tuo myspace abbiamo visto che hai recentmente prodotto
un quadro intitolato “Höghus” dove
sono presenti simboli che rappresentano parti della
tua vita: 3 wise monkeys, skeleton, automobili giocattolo,
dadi, un astronauta che cammina di fianco a una palla
da discoteca... come mai hai scelto questi soggetti
e cosa rappresentano per te?
Dregen: Wow,
adesso mi stai parlando del mio lato artistico (ride)
Nicke: Ooh io torno tra cinque minuti
(fa finta di allontanarsi)
Dregen: “Höghus”
significa grattacielo. E’ la prima opera che
faccio che sarà venduta e appesa nei salotti
delle persone. Perciò ho voluto dare via qualcosa
di speciale… rappresenta una parte della mia
vita, dei simboli delle cose importanti con cui sono
cresciuto in questi anni. Ho trovato una vecchia scatola
degli anni 40, una specie di cassettiera, di quelle
in cui venivano messe le medicine, e l’ho rovesciata.
Il contenuto è mostrato nel quadro.
Quando hanno ristrutturato la vecchia casa dove abitavo,
in cui ho passato una decina d’anni, tutte le
porte degli appartamenti erano aperte, e così
ho realizzato che in tutto questo tempo non avevo
mai visto le case dei miei vicini, non avevo la minima
idea di come fossero arredati i loro spazi, o che
divano avessero in soggiorno… ognuno sta per
conto suo, e si disinteressa degli altri… ecco
questo è il concetto principale del quadro.
Negli ultimi
dischi hai via via cantato sempre di più. Hai
mai pensato di dedicarti a un album solista?
Dregen: No, forse
se mai avessimo del tempo libero ma… no, siamo
una band e dedichiamo tutto il nostro tempo ai Backyard
Babies.
Nicke, è
lo stesso per te?
Nicke: Sì,
scriviamo canzoni di continuo, e la maggior parte
finiscono nel repertorio dei Babkyard Babies. Anche
se scriviamo una canzone che, in teoria, non sarebbe
per i Backyard Babies, finisce comunque nel repertorio,
soprattutto quand’è il momento di fare
un nuovo album. Quanto capita però è
bellissimo suonare e collaborare con altri musicisti,
perchè impari veramente tanto. Siamo stati
assieme per 20 anni, e so perfettamente quale riff
Dregen proporrà a un certo punto della canzone.
Certo, lavorare con altri artisti ti dona nuova ispirazioni,
ma un album solista significherebbe: “Non ho
niente da fare, ora mi prendo due anni di vacanza”
Dregen:
Nel tempo libero mi dedico ad un’altra band
assieme al batterista degli Hellacopters, che si chiama
“Midlife Crisis”, abbiamo realizzato due
singoli 7”. Ho anche lavorato con un astista
svedese che canta in svedese…
Però se siamo stati assieme per 20 anni e se
nessuno ha sentito il bisogno di fare un album solista,
è perché non sentiamo il bisogno di
esternare altra musica all’infuori dei Backyard
Babies. Siamo molto aperti di mente. Anche se Nicke
si presenta con una canzone country, la rigiriamo
come un calzino, rimarrebbe sempre la stessa canzone,
ma diventerebbe una canzone dei Backyard Babies. Quindi
penso che l’album solista sia per persone che
in realtà sono insoddisfatte della loro posizione
nella loro band, o addirittura della loro band.
Nicke:
Perfino quando abbiamo fatto una canzone per la TV,
non avremmo mai pensato che potesse essere una canzone
stile Backyard Babies, invece alla fine ci siamo accorti
che è perfettamente BYB.
Dregen:
Se mai dovessi fare un album solista, alla fine non
sarebbe poi cosi tanto ‘solista’, perchè
probabilmente chiamerei Nicke Borg per cantare, e
un sacco di altra gente. Ci sono veramente tanti artisti
con cui vorremmo lavorare… nel corso degli anni
abbiamo conosciuto cosi tante persone, e ci siamo
fatti molti amici, che un probabile album solista
sarebbe più per divertimento. Formerei una
band e chiamerei diversi artisti per ogni singola
canzone. Ma credo sia più facile vincere alla
lotteria che sperare che tutte le persone con cui
vorresti incidere siano libere dagli impegni allo
stesso tempo…
Hai registrato
'Pirates Of The Baltic Sea' assieme a Michel Monroe,
Jussi, Adam Bomb e Kory Clarke, ci parli di questa
esperienza?
Dregen; Ah si! Mi sono dimenticato
di questo! E’ un’opera di benefit, e la
Finlandia ha fatto la stessa cosa che abbiamo fatto
noi in Svezia. C’è stato un tour nel
2006, in Svezia, chiamato ‘Where The Action
is” a cui hanno partecipato molte bands, tra
cui Millencolin, Backyard Babies, The Hives, The Hellacopters.
Ci siamo resi conto che almeno un membro di ogni band
era appassionato di pesca, e abbiamo pensato che l’acqua
del mare fosse molto inquinata, e che tutti i pesci
stavano morendo.
Cosi,
Erik Ohlsoon, chitarrista dei Millencolin, ebbe l’idea
di fare una compilation e di venderla, tutti i soldi
raccolti sarebbero andati in beneficenza per ripulire
le acque del Mar Baltico. Per adesso abbiamo raccolto
38.000 euro. Ora la Finlandia sta facendo la stessa
cosa, Mike Monroe ha registrato “Pirates Of
The Baltic Sea”. Questo singolo sarà
venduto assieme a una delle riviste più importanti
della Finlandia (di cui non ricordo il nome!). Compri
il giornale, e hai la canzone in omaggio!
Oramai sono vent'anni
che vivete a stretto contatto... ci indicate qual
è il più grande pregio/difetto di ogni
componente dei BYB?
Nicke: Oddio!
Le nostre migliori qualità e i nostri peggiori
difetti? E’ solo che non vedi le migliori qualità,
solo I difetti…
Dregen:
Riguardo a Joan, potrei dire che è veramente
pigro! Ma una sua buona qualità è che
di lui ti puoi fidare! Ogni volta che hai bisogno
di lui, lui c’è’!
E Peder Carlsoon invece è schizofrenico! E’
molto produttivo, ma veramente noioso quando si tratta
di cavi e di registrazioni… però riesce
ad avere dei blackout anche su canzoni che abbiano
suonato 4000 volte e non si ricorda, magari, degli
stacchi!
Nicke:
Sì, e perde il suo telefono almeno 3 o 4 volte
al giorno…
Dregen:
Sì, ha l’ultimo modello, il cellulare
più figo, e lo perde in continuazione!
Cosa mi dite
di voi due? Pensate alle vostre ombre!
Dregen: Ti giuro
non lo so! Su Nicke potrei dire che è molto
testardo riguardo le sue decisioni, è difficile
fargli cambiare idea se ha già preso una decisione.
Questa è una buona qualità, ma anche
un difetto. Lui non si arrende mai, ed è difficile
da prendere in giro.
Nicke:
Sì, penso che questo sia, in generale, un pregio
e difetto di tutti noi. Siamo testardi. Ogni nuovo
cd è una battaglia, in ogni tour bisogna combattere.
Molte bands avrebbero già mollato molto tempo
fa, noi no, abbiamo un background che nessun’altro
ha.