Sbeffeggiato dalle etichette discografiche e da tutte le band alternative esplose dopo il successo del grunge, il 1995 si ricorda come una delle peggiori annate per lo sleaze metal.
Qualche reduce del Sunset Strip cercò di adeguarsi ai tempi: Vince Neil con “Carved In Stone” e gli Skid Row con “Subhuman Race”, pubblicarono degli album discutibili, mentre funzionò meglio l’upgrade degli L.A. Guns con l’ottimo “Vicious Circle”.
Nel sottobosco, la scena glam underground, teneva botta soprattutto nel frangente bubblegum, con lavori diventati oggetto di culto per gli estimatori del genere come “Eat Your Heart Out” degli Heart Throb Mob, “Glamdolls In Toyland” degli Hollywood Teasze, ma anche questo “Born Killers”.
Irriducibili fan degli anni 80 e dei Motley Crue, questo coraggioso trio americano debuttò su CD dopo un demotape, con un lavoro caratterizzato da una produzione grezza e artigianale, in linea – purtroppo – con le autoproduzioni dell’epoca.
Frutto di un’annata di m… magra e in un momento di astinenza da cotonature e ritmiche saltellanti, “Born Killers” diventò per me un disco fighissimo anche se, ascoltato ora, ho più di una remora nel confermare quel giudizio.
La band californiana riprende tutti i cliché in voga nel decennio precedente, sia dal punto visivo che di sonorità: copertina con foto dei membri della band e gingilli vari e un sound che pesca direttamente dallo sleaze metal aggressivo dei primi Crue e W.A.S.P. e dalle melodie orecchiabili dei meno seminali Bang Gang.
Prevedibili e per nulla originali, i Wicked Kin incisero un disco gradevole frutto della rottamazione grunge degli anni 90.
Lo so, ci si accontentava di poco, ma gni volta che li ascolto, si apre il libro della mia vita nel capitolo: “nostalgia”.
Sick Minds Music (1995)
https://www.youtube.com/watch?v=do_s_F0XPJ4