Con un ritornello che chiede di essere cantato a squarciagola, è un inno alla resilienza delle erbacce. È un brano pieno di energia dall’atteggiamento ribelle, che celebra il potere inflessibile della natura. È un grido di battaglia per la natura selvaggia, un promemoria che anche nelle crepe della vita, la speranza può sbocciare.
La canzone è stata mixata e masterizzata da James Michael dei Sixx A.M., che ha anche accompagnato la band durante il processo di registrazione. Michael, che ha lavorato con artisti come Mötley Crüe, Meat Loaf, Papa Roach e Halestorm, elogia la band per il loro approccio “spensierato ma serio” alla musica e per la loro “eccitante passione e crudezza“.
La band, composta da Sabú al flauto dolce, chitarra solista e basso e Xavi alla voce, chitarra e basso, ha un passato che riflette il loro stile musicale e il loro messaggio. Hanno iniziato nella scena glam rock del Sunset Strip nella metà degli anni ’90, dove suonavano in club iconici come il Roxy, il Troubadour e il Coconut Teaszer. Nel 1997, sono stati nominati “Miglior band di Hollywood” ai Rock City News Awards. Hanno anche un forte background nelle scienze ambientali, poiché il loro cantante Xavi ha studiato scienze ambientali e sostenibilità, e lavora come educatore ambientale.
La band descrive il proprio genere come “Nature Warrior Rock“, che combina l’energia e l’atteggiamento del glam metal con la consapevolezza e l’attivismo delle canzoni di protesta. Dicono che il loro obiettivo è “dare ai nostri ascoltatori l’energia positiva di cui hanno bisogno per continuare a lottare per un futuro migliore“.
La band trae ispirazione da un’ampia varietà di leggende del rock, dagli Aerosmith agli Van Halen, da Ziggy Stardust ai Twisted Sister, dagli Small Faces ai Mötley Crüe.