Proprio qualche giorno fa ero in macchina che ascoltavo “Welcome To Wasteland” dei Bad City e riflettevo sul fatto che ultimamente non mi era ancora capitato di sentire un gruppo di pischelli con un valido album sul mercato.
Poi è successo che mi è arrivato questo disco, l’artwork mi ha fatto subito pensare ad un gruppo punk, ma in realtà i The Brink sono un fresco e motivato quintetto inglese con all’attivo due Ep e descritti dalla stessa band come un mix di influenze di Bon Jovi, All American Rejects, Aerosmith con la vena pop dei Thin Lizzy e ascoltando “Would You Love Her” posso confermare tranquillamente questa affermazione.
Si parte alla grande con “I Know”, un Rock con la “R” maiuscola dove i cinque ci fanno sentire come potrebbero essere stati i Quireboys se fossero nati nel New Jersey negli anni 80, si prosegue con due buoni esempi di melodic hard rock come “One Night Only” e “Broken Romance”, per poi arrivare a “Never Again” dove si fanno sentire arrangiamenti più moderni.
Se volete sapere invece come potrebbe essere un cocktail tra i Bon Jovi e i Reckless Love date un’ascoltata a “Jessie”, mentre se volete sapere come suonerebbero gli Hinder lavati col Coccolino allora provate a selezionare il brno dal titolo “I Want It”.
Il disco presenta altri spunti molto interessanti, come nel caso del rock americano di “Would You Love Her”, nella losangelina “Said and Done” e negli hard rock stradaioli di “Skinstar” e “Fairytale”, quest’ultima uno dei migliori brani di tutta la release.
Sarà che non avevo nessun tipo di aspettativa da questo lavoro, ma sta di fatto che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.
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