I SIN (da scrivere rigorosamente in maiuscolo) nascono a Maywood (Los Angeles) nel 1983 grazie alla tenacia di Rik Fox, un ragazzo di origini polacche (all’anagrafe Richard Suligowsky) cresciuto a Brooklyn.
Affascinato dal look teatrale e dalle sonorità di artisti del calibro di Alice Cooper, David Bowie, Angel e Kiss, Rik si farà le ossa durante la seconda metà degli anni ‘70 suonando il basso in diverse band della scena Metal underground della Grande Mela.
Di queste, una in particolare va ricordata, soprattutto per il suo nome: Virgin, poi cambiato in SIN. Si trattava della prima incarnazione newyorkese, durata dal 1976 al 1978, della band che poi Rik avrebbe riproposto qualche anno più tardi a Los Angeles.
Il giovane Rik non aveva di certo l’animo stanziale e questa sua caratteristica lo portò, nel febbraio 1982, a lasciare New York per la Città degli Angeli, in seguito alla chiamata del concittadino Blackie Lawless, trasferitosi in California prima di lui ed interessato a farlo entrare nella sua band di allora: i Sister. L’ascolto di un demo inviato da Blackie fu sufficiente a stimolare la curiosità di Rik e a convincerlo a salire sull’aereo. Ma le famose rose non fioriranno e la collaborazione tra i due musicisti sarebbe durata appena tre mesi. Tanto bastò all’egocentrico Blackie per allontanare il suo bassista e concentrarsi su quelli che, di lì a poco, sarebbero diventati, dopo aver cambiato nome (suggerito da Rik stesso), i ‘suoi’ WASP.
In questi tre mesi Rik aveva fatto appena in tempo a battezzare la band col nuovo monicker e a registrare, nell’aprile del 1982, un demo contenente tre brani, quanto bastava per accreditarlo come uno dei padri fondatori di una delle più importanti band della scena Metal americana degli anni ‘80.
Rik volterà velocemente pagina e dopo due brevi parentesi con Hellion e Warlord, si unirà agli Steeler di Ron Keel ed Yngwie Malmsteen con cui avrebbe registrato un omonimo album nel 1983 per la Shraphnel Records prima che la band si sciogliesse sotto i colpi dell’ego di Malmsteen, non meno smisurato di quello di Lawless.
Fu allora che Rik deciderà di tentare la fortuna con un progetto interamente suo che, nelle intenzioni del bassista avrebbe dovuto mescolare la rabbia metallica dei Judas Priest all’equilibrio degli Angel.
Fu così che i SIN risorsero dalle proprie ceneri con una formazione che, oltre che da Rik Fox al basso, era composta da Vince Gilbert (tastiere), Carl James (batteria), Howard Drossin (chitarra) ed Art Deresh (voce).
Con questa line up i SIN pubblicheranno nel 1983 un 45 giri che uscirà in formato sagomato per la Azra Records, il cui patron, Dave Richards era un amico di Gilbert.
Prodotto da Gilbert stesso, “On the Run/Captured in Time” resta una delle prime testimonianze di Glam Metal americano ed accende i riflettori su una band più che mai affiatata. Tuttavia, questa alchimia si rivelerà fragile al di fuori dello studio di registrazione: infatti, a causa di alcuni dissapori interni alla band, Rik fu messo ancora una volta alle corde ed allontanato poco dopo la pubblicazione del singolo.
Deciso a prendersi una rivincita, o per lo meno a non rimetterci, il giovane bassista convincerà il suo amico Nikki Sixx a minacciare una azione legale nei confronti della sua ex band nel caso in cui Gilbert e soci non avessero prontamente cambiato il nome, accusato di essere uguale a quello che identificava la società di merchandising dei Mötley Crüe: il S.I.N. club.
Ubi maior come si suol dire ed i SIN, orfani di Rik, dovettero arrendersi alla legge (mai come in questo caso) del più forte ed assumere sia un nuovo nome (Jag Wire) che un nuovo bassista (Joey Cristofanilli). Al riparo da grane legali, Gilbert e soci pubblicheranno quindi l’album “Made in Heaven” nel 1985 (Target Records), un buon esempio di Metal melodico targato West Coast.
Rik, una volta recuperato il pieno controllo sul nome della sua creatura, si metterà definitivamente al riparo da spiacevoli sorprese ed andrà avanti a suonare per tutto il 1984 con il nome di Rik Fox’s SIN. Ad accompagnarlo in questa nuova versione della band troviamo alcune vecchie conoscenze della scena Metal di New York: J.J. Kristi e Frank Starr, rispettivamente chitarrista e cantante degli Alien, una Shock Metal band che nel 1983 aveva registrato l’EP “Cosmic Fantasy” per la Mongol Horde. A completare la line up Richie Martel alla chitarra e Mark Anthony alla batteria.
Con questa nuova formazione i SIN pubblicarono un master demo per un eventuale album che la società di management Beverly Hills Management 3 del potente producer Jerry Weintraub (Elvis Presley, Bob Dylan) non riuscì a trasformare in contratto discografico. Questo ennesimo flop decretò lo scioglimento della seconda versione dei SIN agli inizi del 1985.
La tormentata storia di Rik Fox e dei suoi SIN, ci insegna che non era tutto oro ciò che luccicava sotto il sole di Los Angeles, città che, per quanto mostrasse una strutturale benevolenza nei confronti dei musicisti Glam, evidentemente non bastava, da sola, a garantire sufficienti chances di successo a tutti quanti.
Franco Brovelli