Piacevole sorpresa quella dei Rockrace, veterani della scena abruzzese e giunti sul mercato con il loro secondo lavoro.
Lascio da parte le note biografiche, ecc. per parlarvi subito di questo “Valkirja” che dopo una partenza difficile con “The Beginning”, prende il volo e si ferma solo con la conclusiva “Wide Hips 69”.
Nonostante un background classic-rock, i Rockrage risultano essere il giusto compromesso tra ’70, ’80 e ’90, con suoni e soluzioni che ricordano i grandi dell’hard rock, ma che non disdegnano pescare dal repertorio più grungy, la title-track ne è un chiaro esempio.
Che sia ben intenso che “90” e “grunge” non vengono intesi come aggettivi negativi, perché non stiamo parlando dei Nirvana, ma di quei gruppi che in quegli anni hanno rielaborato il sound dei Seventies.
Dieci i brani presenti, di cui tre ballate (che esaltano l’interpretazione di Baiocchi e la chitarra di Gambacorta) e un catchy rock and roll che prende il nome di “Uprising”.
I Rockrace ci sanno fare, dategli un’ascoltata.
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