Ricordo di aver visto i Bonafide a Milano di supporto alle Crucified Barbara, rimasi colpito dal loro tiro, ma a parte in un paio di episodi dove si sfiorava il plagio agli AC/DC, non mi fecero gridare al miracolo. Perché vi ne parlo? Semplice, perché il frontman ed elemento più carismatico è uscito con il suo progetto denominato Pontus Snibb 3 che vede coinvolti il batterista Niklas Matsson, anche lui dai Bonafide e il bassista Mats Rydstrom dei Backdraft.
Gli ospiti, Conny Bloom degli Electric Boys, Mats Ronander con un passato negli Abba (che presta la sua armonica in “Hounds of Hell”) e Ralf Gyllenhammar dei Mustasch, danno un contributo importante alla buona riuscita di Loud Feathers, un disco di rock classico che pesca nei Seventies, tra Led Zeppelin, Who, Free, Van Halen, AC/DC e ZZ Top.
Sono le atmosfere settantiane di “Tag Along” ad aprire i battenti e si continua con la Bon Scott-iana “Mental Breakdown” e “Filler”, via così fino a “So Crazy You Amaze Me” dove non mancano ottimi spunti e richiami al rock che fu. Da “Love Letter” i suoni si fanno più bluesy e così ecco giungere alle nostre orecchie “Chasing Down a Dream”, il classic rock di “Suck Face” e il blues conclusivo “Saviour”.
Undici pezzi di hard blues ben suonato ed emozionale. Da segnare tra gli acquisti.