“Ohhhh, you’re the overnight sensation, you can be a star overnight sensation, no matter who you are”, così cantano i Firehouse in uno dei miei pezzi preferiti della loro produzione, ma non fatevi ingannare, perché questi Overnight Sensation hanno ben poco a che fare con la band Americana, infatti il gruppo mantovano capitanato da Matteo Manfrin nasce nel 2008 e le loro influenzano spaziono dall’Hard’n’Heavy più classico, al party metal ottantiano per poi arrivare al thrash… un cocktail variegato quindi, che fa di questo concept album diviso in due dischi un lavoro molto ambizioso…
L’ottimo artwork e la cura dell’aspetto grafico, sono una carta che gioca a loro favore, ma purtroppo ascoltando “Climb to Nothing’s Road” si ha la sensazione che il 4 abbiano fatto il passo più lungo della gamba, con Manfrin più a suo agio alla chitarra piuttosto che alla voce, con brani a volte troppo lunghi per i miei gusti (la title track arriva adirittura a 17 minuti!).
L’ottima capacità tecnica non sembra bastare in questa release che è riuscita ad attirare la mia attenzione solo in un paio di episodi, tra cui la Dream Theater-iana “Conteplation”, a mio avviso la loro miglior performance.
Qua e la nel disco si avverte l’amore del gruppo per Megadeth e Metallica, ma ahimè, siamo ancora lontani da certi livelli compositivi.
Consiglierei quindi al gruppo inquadrare meglio la propria scelta musicale su uno stile più definito e lasciare il microfono ad un cantante che possa permettere più soluzioni vocali e poi a mio avviso, salterà fuori sicuramente un buon lavoro visto che la perizia tecnica dei nostri non manca