Terminato di ascoltare “Don’t Forget The Roll” rimango un po’ così… non so perché.
Gli On-Off hanno un suono da paura, sono dei grandi musicisti e suonano rock and roll, eppure…
…eppure con l’esordio “Ribacrasher” i miei pareri erano stati più che positivi, in realtà lo sono anche qui, ma sembra che manchi qualcosa… un po’ come avere tutti gli ingredienti per fare un ottimo piatto di pasta, ma che una volta nel piatto ci si accorga che si è messo poco sale. Ecco sì, forse gli manca un po’ di sale, quell’ingrediente in più che potrebbero far fare a Matteo Vago e compagni il salto di qualità, per non rimanere solo un’onesta e professionale rock and roll band.
Infatti, a parte il ritornello di “That’s What I Call Rock’n’Roll” e le atmosfere vintage di “On The Railroad”, faccio fatica a ricordare un pezzo piuttosto che un altro e forse agli On-Off manca proprio un pizzico di ruffianeria in più o qualche refrain killer che ti si stampa in testa… o forse sono solo io che non capisco un cazzo di musica e mi sto facendo mille paranoie…
Non lo so.
So solo che gli On-Off sono un grande gruppo e che non vedo l’ora che mi cancellino al più presto queste mie piccole perplessità.