DOKKEN
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CRYSTAL BALL
Zurigo, AlpenRockhouse
26-5-2002
Un vero e proprio avvenimento il tour
europeo dei Dokken a supporto del nuovo album "Long
Way Home", soprattutto per chi come il sottoscritto
non li aveva visti nel lontano 1986 di supporto agli
Accept..
Purtroppo lItalia non è
inclusa nel tour e allora io e il boss Moreno Lissoni
decidiamo di non farci sfuggire la data Svizzera che
tra laltro cade di domenica.
Partiti di buon ora da Milano e dopo un viaggio tranquillo
a base di Bangalore Choir, Roxy Blue,
Logans Heroes e via dicendo, arriviamo
alla AlpenRockhouse verso le 17.
Il posto è davvero da sballo, situato allinterno
dellaeroporto e scavato nella roccia...
Dopo aver cazzeggiato un paio dore, entriamo
nel locale verso le 19... e subito un succulento stand
di merchandise attira la nostra attenzione... e chi
mai le aveva viste le t-shirt dei Dokken..!!?
Nel frattempo cominciamo a renderci
conto che la nostra non è stata unidea
così originale... la lingua ufficiale sembra
essere litaliano e così facciamo conoscenza
di altri personaggi giunti per lo più da Milano..
Sone le 21 in punto quando sul palco
salgono i Crystal Ball,
band svizzera che ha da poco pubblicato il terzo album,
"Virtual Empire".
Il cantante Mark Sweeney sfoggia una maglietta con
la bandiera svizzera... daltronde loro qui sono
di casa.
Il suono è ottimo, e la band ci propone i pezzi
del nuovo cd intervallati da composizioni estratte
dai primi 2 lavori.
Ottima la performance di tutta la band, che preferisco
sicuramente nei pezzi pìu classici come "Savage
Mind", "Dance with the Devil" e le
vecchie "Lay Down the Law" e "Queen
of the night", che non nelle nuove composizioni
infarcite di qualche neoclassicismo fuori posto...
daltronde le band svizzere hanno un loro trademark
ben preciso... e a noi piacciono così !!
Finito il set dei Crystal Ball comincia
lattesa per gli headliner... e quando parte
lintro "Without Warning" un brivido
mi corre lungo la schiena... DOKKEN
finalmente !!
Spetta a "Kiss of Death" il compito di aprire
lo show... e noi dalla seconda fila siamo pronti a
godercelo alla grande...
La nuova formazione gira che è un piacere,
ma ovviamente il catalizzatore e lui mr. Don Dokken
che si presenta con qualche chiletto in più
ma fortunatamente in buonissima forma da un punto
di vista vocale...
il medley iniziale comprende anche la mitica "The
Hunter", mentre "Sunless Days" è
il primo estratto dal nuvo album.
John Norum è davvero un grande chitarrista
e lo conferma dando quel tocco personale ai classici
della band senza snaturarli.
Zurigo... siete pronti... "Into The Fire"
...e davvero il mio proverbiale aplomb va a farsi
fottere...
Barry Sparks ha il compito non facile
di sostituire un pezzo di storia come Jeff Pilson
ma la sua simpatia e soprattutto una padronanza dello
strumento da paura lo promuovono apieni voti.
La band appare in forma e le continue gag tra Don
e un sempre massiccio WildMick Brown sono parte integrante
dello show.
"Breaking the Chains" e "Alone Again"
sono due tuffi al cuore mentre la seconda song estratta
dal nuovo album è la zeppeliniana "Little
Girl".
Il finale dello show è un susseguirsi di hit
di un decennio fa come "Its Not Love"
e "When Heaven Comes Down".
Ok Zurigo, siamo alla fine... preferite una ballad
o una metal song con le palle? Ok, questa è
"Tooth and Nail".
Un paio di minuti e la band torna sul palco per una
versione da brividi del mega classico "In my
Dreams" ...con un assolo di John Norum che davvero
mi ha fatto venire la pelle doca.
Stanchi ma soddisfatti i nostri salutano
ma tornano sul palco richiamati a gran voce da un
pubblico svizzero finalmente caldo e partecipe (anche
se le prime due file di italiani non temono confronti).
Una terremotante versione di "Erase the Slate"
chiude uno show memorabile... almeno per il sottoscritto.
La consueta caccia allautografo del dopo-show
vede Barry Sparks e Mick Brown grandi protagonisti,
mentre John Norum viene assediato dalle fanciulle...
ci dicono che Don è troppo impegnato a fare
interviste per uscire... peccato.
15 minuti dopo luna riprendiamo
la via di casa e tra un temporale e laltro arriviamo
a Milano quando ormai albeggia... è stata una
grande giornata di RocknRoll...
Un saluto a Roberto, Giorgio, Paolo e ai ragazzi del
fan club degli Europe che hanno diviso con noi questa
trasferta.
Alla prossima....
Federico Martinelli