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Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

Sta per uscire con il suo primo disco solista, l'ex Buckcherry ci ha raccontato un pò di cose sulle sue esperienze musicali, progetti e film...

Come ti è venuta l’idea di un album solista?
Sono anni che scrivo canzoni e dopo aver girato il mondo con vari gruppi ho sviluppato una mia personale identità come cantante/autore. La creatività si nutre di ispirazione e io ho la fortuna di averle sperimentate entrambe nella mia carriera in musica.

Il tuo sound è stato definito come “Pop con influenze British e classic rock’n’roll, con strutture che vanno dalla musica psichedelica a quella elettonica”…ma quali sono le influenze che ti hanno portato a questo?
Adoro Led Zeppelin, The Beatles, Radiohead, David Bowie, Jimi Hendrix, insieme a tanti altri artisti più recenti.

C’è qualche vicenda particolare dietro alle canzoni che scrivi?
“Fly” è stata scritta per Wes Wehmiller. E’ stato il mio bassista nonchè un amico per 10 anni. La gente potrebbe prenderla per una canzone su un amore perduto. Per certi versi lo è. Volevo bene a Wes a mi piaceva la sua musica.

Dove hai scovato Wes Wehmiller, Nalle, Kris Pooley, Ryland Steen e Aaron Sterling?
Vivendo a Los Angels ho una rete di conoscenze incredibile. Sono tra i migliori musicisti e sono fortunato ad averli come compagni di gruppi e amici.

Ho visto una tua foto con un sitar. Come hai cominciato a suonare la chitarra? Hai una chitarra preferita tra quelle che possiedi?
Ho studiato Sitar all’UCLA. Il mio insegnante era Nazir Jerazboy dall’India. Ho solamente studiato i rudimenti di questo affascinante strumento.
Adoro la mia Gibson 335 e le Les Paul. Sinceramente non possiedo molti strumenti vintage. Non faccio parte di quei musicisti che devono avere la Goldtop del ’59 o un Plexi dei primi ’70. A me piace suonare, e non mi importa se faccio musica con una Sears acustica o con una vecchia Martin. È l’artista che conta, non l’attrezzatura. Apprezzo gli strumenti di buona qualità, ma non sono uno che ne parla in continuazione. Ho cominciato a suonare la chitarra a 10 anni, spinto da mia sorella Plavka, eccellente cantautrice.

La maggior parte dei lettori di SLAM! ti conosce come ex chitarrista dei Buckcherry, ma, in realtà, tu hai lavorato con tantissimi artisti, tra cui Wallflowers e Marvelous 3. Che ricordi hai di queste esperienze?
Tutti i gruppi di cui ho fatto parte avevano i loro punti forti. Per esempio, i concerti dei Buckcherry erano la cosa più esaltante e carica di energia che avessi mai provato. D’altro canto, lavorare con un artista prolifico come Jakob Dylan è stato importante dal punto di vista compositivo e, musicalmente parlando, emozionante. L’esperienza con i Marvelous 3 non ha avuto un risvolto dal vivo. Mi sono limitato a stare in studio con il mio amico Butch Walker e prendere qualche spunto. Un episodio veramente cool.

Hai già ascoltato il nuovo lavoro solista di Butch Walker e l’ultimo album dei Buckcherry? Cosa ne pensi?
Ho ascoltato qualche brano. Butch è un gran cantante e compositore. Mi piace la strada che ha intrapreso con l’album solista.

Parlando di Buckcherry, perchè hai lasciato la band?
Sono andato via un mese dopo il bassista J.B. Era il mio migliore amico all’interno della band e quando ha lasciato la cosa ha smesso di essere divertente. La musica ha un forte carattere sociale e se le persone non sono in sintonia non ha importanza quanto potente sia il suono o quanto di successo sia il gruppo. Tutti noi abbiamo cominciato a suonare per divertirci e non ha senso farlo se il divertimento viene meno.

Sei ancora in buoni rapporti con loro? Cosa pensi di Josh Todd?
Qualche volta mi capita di sentire Keith. E’ un bravo ragazzo. Josh è un grande interprete. Siamo rimasti in rapporti amichevoli. Auguro loro il meglio per il nuovo lavoro.

I Buckcherry hanno riaperto una fetta di mercato che fino a quel momento era stata fagocitata dai gruppi alternative. Sei soddisfatto dei risultati raggiunti o pensi che si sarebbe potuto fare qualcosa di più?
Sono orgoglioso di quello che abbiamo ottenuto. Non credo che i Buckcherry siano venuti fuori per sconvolgere il mercato, erano solo una band hard rock che suona per divertirsi. Non stavamo cercando di inventare qualcosa di nuovo e, in effetti, non l’abbiamo fatto.

So che stai lavorando in un fantasy/thriller intitolato “Changeling”. Di cosa si tratta?
Il film tratta di un corriere freelance, Daniel, che non riesce ad integrarsi nella società e si rende conto di essere un non umano. Il mio personaggio è Thomas the Rhymer, un poeta inglese del XIII secolo, immortale, che, ora, è una rockstar. Thomas finisce per essere il contatto tra Daniel e la terra di Fey, o universo alternato. È una storia molto appassionante. Il regista Kevin Michael Thomas si è rivelato un’ottima persona con cui lavorare. Mi piacerebbe recitare di nuovo in futuro.

A proposito, in passato sei apparso in alcune colonne sonore di film, come “American Pie”, “Road Trip” e “Mission: Impossible 2”. Ti sono piaciuti? Quali sono i tuoi film e attori preferiti?
Quei film sono stati sensazionali. Adoro Christopher Walken, Robert Deniro, Johnny Depp, Gary Oldman,
Film che mi vengono in mente al momento: City Of God, Requiem For A Dream, The Piano, Chocolate, Moulin Rouge, The Notebook, True Romance.

Qual è secondo te l’attore più rock’n’roll: Johnny Depp, Jack Black o Mike Myers?
Johnny Depp. Riesce sempre a stupire il suo pubblico con ruoli eccentrici senza risultare spaventoso. Credo che questa sia l’essenza del rock’n’roll. Innovazione.

Tornando alla musica, ho letto la tua biografia e ho scoperto che hai cantato con Anastacia, Bonnie Raitt…e sei stato in tour con artisti del calibro di Rolling Stones, AC/DC, Aerosmith, Kiss e così via…chi ti ha lasciato il ricordo migliore e chi il peggiore?
Potrei dire che i Buckcherry hanno lasciato il migliore e il peggior ricordo. Quanto eravamo insieme eravamo inarrestabili, ma, purtroppo, non potevamo continuare a stare insieme e questo lascia sempre l’amaro in bocca. Ho avuto un’esperienza unica insieme ai Rolling Stones. Sono stato ad un party insieme a Mick Jagger e alcuni amici nella sua suite. Essere in compagnia di una leggenda, nonchè un gentleman non ha prezzo.


Hai diviso il palco con Axl Rose nel 2000, hai qualche aneddoto simpatico da raccontarci su di lui? Quale credi che sia il motivo per cui Chinese Democracy non è ancora uscito?
È stato figo jammre al Cat Club a Hollywood. Axl non era presuntuoso e amava la musica. Non sono molto informato sui suoi progetti, ma l’uscita dell’album è fin troppo in ritardo.

Siamo quasi alla fine…cosa stai ascoltando ultimamente?
Postal Service, Interpol, Keane, Coldplay, British pop per la maggior parte.

Progetti per il futuro e un messaggio per i fans italiani?
Grazie per il vostro supporto e gentilezza. Vi auguro ogni bene. Andate a dare un’occhiata a www.dhamma.org per fare un passo verso la liberazione della mente. Ah, e andate a dare un’occhiata a quello che combina Yogi su www.yogimusic.com.

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