Come ti è venuta l’idea
di un album solista?
Sono anni che scrivo canzoni e dopo aver girato il
mondo con vari gruppi ho sviluppato una mia personale
identità come cantante/autore. La creatività
si nutre di ispirazione e io ho la fortuna di averle
sperimentate entrambe nella mia carriera in musica.
Il tuo sound è stato definito
come “Pop con influenze British e classic
rock’n’roll, con strutture che vanno dalla
musica psichedelica a quella elettonica”…ma
quali sono le influenze che ti hanno portato a questo?
Adoro Led Zeppelin, The Beatles,
Radiohead, David Bowie,
Jimi Hendrix, insieme a tanti altri artisti
più recenti.
C’è qualche vicenda
particolare dietro alle canzoni che scrivi?
“Fly” è stata
scritta per Wes Wehmiller. E’ stato il mio bassista
nonchè un amico per 10 anni. La gente potrebbe
prenderla per una canzone su un amore perduto. Per
certi versi lo è. Volevo bene a Wes a mi piaceva
la sua musica.
Dove hai scovato Wes Wehmiller,
Nalle, Kris Pooley, Ryland Steen e Aaron Sterling?
Vivendo a Los Angels ho una rete
di conoscenze incredibile. Sono tra i migliori musicisti
e sono fortunato ad averli come compagni di gruppi
e amici.
Ho visto una tua foto con un
sitar. Come hai cominciato a suonare la chitarra?
Hai una chitarra preferita tra quelle che possiedi?
Ho studiato Sitar all’UCLA. Il mio insegnante
era Nazir Jerazboy dall’India.
Ho solamente studiato i rudimenti di questo affascinante
strumento.
Adoro la mia Gibson 335 e le Les Paul. Sinceramente
non possiedo molti strumenti vintage. Non faccio parte
di quei musicisti che devono avere la Goldtop del
’59 o un Plexi dei primi ’70. A me piace
suonare, e non mi importa se faccio musica con una
Sears acustica o con una vecchia Martin. È
l’artista che conta, non l’attrezzatura.
Apprezzo gli strumenti di buona qualità, ma
non sono uno che ne parla in continuazione. Ho cominciato
a suonare la chitarra a 10 anni, spinto da mia sorella
Plavka, eccellente cantautrice.
La maggior parte dei lettori
di SLAM! ti conosce come ex chitarrista dei Buckcherry,
ma, in realtà, tu hai lavorato con tantissimi
artisti, tra cui Wallflowers e Marvelous
3. Che ricordi hai di queste esperienze?
Tutti i gruppi di cui ho fatto parte avevano i loro
punti forti. Per esempio, i concerti dei Buckcherry
erano la cosa più esaltante e carica di energia
che avessi mai provato. D’altro canto, lavorare
con un artista prolifico come Jakob Dylan
è stato importante dal punto di vista compositivo
e, musicalmente parlando, emozionante. L’esperienza
con i Marvelous 3 non ha avuto un
risvolto dal vivo. Mi sono limitato a stare in studio
con il mio amico Butch Walker e prendere
qualche spunto. Un episodio veramente cool.
Hai già ascoltato il nuovo
lavoro solista di Butch Walker e
l’ultimo album dei Buckcherry?
Cosa ne pensi?
Ho ascoltato qualche brano. Butch
è un gran cantante e compositore. Mi piace
la strada che ha intrapreso con l’album solista.
Parlando di Buckcherry,
perchè hai lasciato la band?
Sono andato via un mese dopo il bassista J.B. Era
il mio migliore amico all’interno della band
e quando ha lasciato la cosa ha smesso di essere divertente.
La musica ha un forte carattere sociale e se le persone
non sono in sintonia non ha importanza quanto potente
sia il suono o quanto di successo sia il gruppo. Tutti
noi abbiamo cominciato a suonare per divertirci e
non ha senso farlo se il divertimento viene meno.
Sei ancora in buoni rapporti
con loro? Cosa pensi di Josh Todd?
Qualche volta mi capita di sentire Keith. E’
un bravo ragazzo. Josh è un grande interprete.
Siamo rimasti in rapporti amichevoli. Auguro loro
il meglio per il nuovo lavoro.
I Buckcherry
hanno riaperto una fetta di mercato che fino a quel
momento era stata fagocitata dai gruppi alternative.
Sei soddisfatto dei risultati raggiunti o pensi che
si sarebbe potuto fare qualcosa di più?
Sono orgoglioso di quello che abbiamo ottenuto. Non
credo che i Buckcherry siano venuti
fuori per sconvolgere il mercato, erano solo una band
hard rock che suona per divertirsi. Non stavamo cercando
di inventare qualcosa di nuovo e, in effetti, non
l’abbiamo fatto.
So che stai lavorando in un fantasy/thriller intitolato
“Changeling”. Di cosa si tratta?
Il film tratta di un corriere
freelance, Daniel, che non riesce ad integrarsi nella
società e si rende conto di essere un non umano.
Il mio personaggio è Thomas the Rhymer, un
poeta inglese del XIII secolo, immortale, che, ora,
è una rockstar. Thomas finisce per essere il
contatto tra Daniel e la terra di Fey, o universo
alternato. È una storia molto appassionante.
Il regista Kevin Michael Thomas si
è rivelato un’ottima persona con cui
lavorare. Mi piacerebbe recitare di nuovo in futuro.
A proposito, in passato sei apparso in alcune colonne
sonore di film, come “American Pie”, “Road
Trip” e “Mission: Impossible 2”.
Ti sono piaciuti? Quali sono i tuoi film e attori
preferiti?
Quei film sono stati sensazionali.
Adoro Christopher Walken, Robert
Deniro, Johnny Depp, Gary
Oldman,
Film che mi vengono in mente al momento: City Of God,
Requiem For A Dream, The Piano, Chocolate, Moulin
Rouge, The Notebook, True Romance.
Qual è secondo te l’attore
più rock’n’roll: Johnny
Depp, Jack Black o Mike
Myers?
Johnny Depp.
Riesce sempre a stupire il suo pubblico con ruoli
eccentrici senza risultare spaventoso. Credo che questa
sia l’essenza del rock’n’roll. Innovazione.
Tornando alla musica, ho letto
la tua biografia e ho scoperto che hai cantato con
Anastacia, Bonnie Raitt…e
sei stato in tour con artisti del calibro di Rolling
Stones, AC/DC, Aerosmith,
Kiss e così via…chi ti ha lasciato
il ricordo migliore e chi il peggiore?
Potrei dire che i Buckcherry hanno
lasciato il migliore e il peggior ricordo. Quanto
eravamo insieme eravamo inarrestabili, ma, purtroppo,
non potevamo continuare a stare insieme e questo lascia
sempre l’amaro in bocca. Ho avuto un’esperienza
unica insieme ai Rolling Stones.
Sono stato ad un party insieme a Mick Jagger
e alcuni amici nella sua suite. Essere in compagnia
di una leggenda, nonchè un gentleman non ha
prezzo.
Hai diviso il palco con Axl Rose nel
2000, hai qualche aneddoto simpatico da raccontarci
su di lui? Quale credi che sia il motivo per cui Chinese
Democracy non è ancora uscito?
È stato figo jammre al Cat Club a Hollywood.
Axl non era presuntuoso e amava la musica. Non sono
molto informato sui suoi progetti, ma l’uscita
dell’album è fin troppo in ritardo.
Siamo quasi alla fine…cosa
stai ascoltando ultimamente?
Postal Service, Interpol,
Keane, Coldplay, British
pop per la maggior parte.
Progetti per il futuro
e un messaggio per i fans italiani?
Grazie per il vostro supporto e gentilezza. Vi auguro
ogni bene. Andate a dare un’occhiata a www.dhamma.org
per fare un passo verso la liberazione della mente.
Ah, e andate a dare un’occhiata a quello che
combina Yogi su www.yogimusic.com.