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Alessandro Lilli

Un determinatissimo Joey Allen, rientrato nei mitici Warrant dopo un’assenza durata un decennio, ha raccolto l’invito ad illustrarci i fieri propositi della band, tornata per 4/5 nella formazione originaria, ed in cui l’ex Black’n Blue Jamie St. James ha l’arduo compito di non far rimpiangere lo storico frontman Jani Lane.

A che punto siete con il nuovo disco? So che al momento avete in cantiere anche la riedizione dei primi due albums con bonus tracks…
Attualmente stiamo registrando canzoni per un nuovo album dei Warrant. Speriamo di averlo pronto per il prossimo autunno.

Il distacco di Jani Lane è stato davvero così indolore come appare dalle dichiarazioni ufficiali?
Jani desiderava realizzare un progetto solista da parecchio tempo, almeno sin dal 1993. Semplicemente, egli ha colto l’ opportunità di realizzarlo, e noi gli auguriamo la migliore delle fortune.

Tu hai abbandonato la band 10 anni fa, immagino per divergenze musicali legate al radicale mutamento di rotta stilistica. Oggi addirittura sul sito ufficiale dei Warrant dischi come "Ultraphobic" e "Dog Eat Dog" vengono quasi rinnegati… Verrebbe quasi da pensare che possa essere stato il songwriting di Jani Lane ad imporre la svolta grunge dei Warrant. Fu davvero così?
"Dog Eat Dog" era un gran disco. I motivi per cui lasciai la band non avevano nulla a che vedere con la direzione musicale intrapresa. Abbandonai perché personalmente sentivo il bisogno di spostare un attimo la mia vita su un binario differente. Ora il cerchio si è chiuso… e sono ritornato, più in forma che mai!

Altri artisti da me intervistati continuano a descrivere il mercato USA come tuttora chiuso verso le sonorità delle hair bands degli anni 80. Voi invece affermate di avere forti pressioni dai fans per un ritorno alle origini. Dunque anche in America il mercato si sta riaprendo all’hard rock (vd. The Darkness) o confidate invece solo sui mercati esteri?
Noi resteremo fedeli a ciò che facciamo meglio. “Hair band” è un appellativo così ridicolo (vedendoti oggi, capisco che ti dia fastidio… NdA) Incarnavamo il rock’ n roll fino al midollo, molto più di tante bands di Seattle che vennero dopo di noi. Cosa c’è di male nel divertirsi e fare musica? Bisogna per forza essere schiavi dell’eroina, detestare la vita ed uscire di testa per diventare idoli??? Facciamola finita una buona volta…

Due mesi fa Mike Fasano pareva ancora saldamente nella band. Poi, quando è maturato il rientro di Steven Sweet, Mike come l’ha presa?
Adoro Mike. E’ una gran persona. E’ stato difficile per tutti. Sfortunatamente per Mike, Steven Sweet ha manifestato l’ interesse a rientrare nella band proprio mentre c’ era lui. Steven è il batterista originale dei Warrant ed è anche parte integrante nei cori. Dunque non c’ è stata esitazione… Mike è un batterista molto capace, e non avrebbe mai perso il posto se la contesa fosse stata con chiunque altro diverso da Steven. Vi invito a seguire la nuova band di Mike sul sito www.gloryholeunitedkingdom.com.

Ho anche sentito dell’ intenzione di realizzare un dvd. Cosa ci puoi dire in proposito? Vuoi darci qualche anticipazione sui contenuti?
Abbiamo filmato in alcune circostanze per un prodotto in DVD che ci auguriamo possa uscire entro l’autunno. Conterrà materiale ripreso durante le sessioni in studio, filmati live ed un dietro le quinte che racconta la reunion della band nell’attuale formazione. Sarà co-prodotto da Alan Schechter della Warner Music e dai Warrant.

L’ ex Black n’ Blue Jamie St James viene da un background musicale abbastanza simile al vostro, e peraltro si avvicina molto stilisticamente a Jani. Non temete gli inevitabili raffronti? Non sarebbe stato meglio prendere un vocalist marcatamente diverso, proprio per evitare confronti?
No. Jamie ha una voce incredibile. Non se l’è rovinata con droghe ed alcool come altri vocalists degli anni ’80. Si adatta alla perfezione: i vecchi pezzi dei Warrant suonano alla grande con lui ed il nuovo materiale è eccellente! Dovresti evitare giudizi finchè non lo ascolterai (spero vada meglio che in “American Man”… NdA).

Anche se non vi hai direttamente preso parte, puoi esprimermi il tuo giudizio sui precedenti tentativi di riconversione dei Warrant, ossia "Greatest and latest", con alcune imbarazzanti rivisitazioni di vostri hits ed il cover album "Under the influence" del 2001?
E’ davvero arduo per una band tornare alle sue radici quando è cambiato l’assetto dei musicisti e non è facile riprodurre il suono originario.
Ora lo abbiamo ritrovato, con una voce super potente, quindi d’ ora in avanti i Warrant punteranno proprio a quello!
Al di fuori dei Warrant non ho mai realizzato nulla che fosse migliore dei primi tre CD suonati con loro… Si potrebbe davvero parlare di “alchimia” musicale!

Visti gli attuali sviluppi, fu vera gloria l’intensa attività live svolta dai Warrant dal 1998 ad oggi in parecchi tours assieme ad altri mostri sacri del rock americano?
Nulla in passato si è mai avvicinato al grado di divertimento e successo che riscuotemmo durante il "Cherry Pie tour"… NULLA! In prospettiva, noi puntiamo ad realizzare risultati pari a quelli ottenuti all’epoca, e finora la cosa sta funzionando ottimamente.

I Warrant hanno acquisito la loro denominazione proprio con il tuo ingresso in line-up. All’inizio è stata dura ed eravate visti con scetticismo e poco stimati come musicisti. Una volta Jani ti introdusse sul palco come “the most under-rated guitar player in the world”. Secondo te qual è stata la chiave del vostro clamoroso successo?
Per essere precisi, Erik e Jerry crearono I Warrant ancor prima che Jani e Steven si unissero alla band. I Warrant sono in circolazione dal 1984. Le chiavi del successo dei Warrant sono nel duro impegno, in eccellenti canzoni ed in entusiasmanti performances live. Tutte caratteristiche che ritroviamo oggi nella attuale formazione.

So che avete avuto diversi screzi con i Poison. Cosa accadde, e come sono i vostri attuali rapporti?
A questo punto è tutta acqua passata…

E’ vero che nel 1993 la decisione di Jani di lasciare i Warrant suscitò una specie di rivolta sociale?
Mi pare ci furono disordini o scioperi in una multinazionale americana…
Non è vero!…

Come pensate di sopperire in futuro alla grossa perdita del consistente apporto di Jani Lane nel songwriting?
Grossa perdita? Che ne dici invece di parlare di grossa opportunità?!?
E’ vero: Jani ha scritto parecchie ottime canzoni tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Ma siamo tutti capaci di comporre. Il nuovo materiale suona molto bene, autenticamente Warrant!!! I Warrant non sono né mai sono stati incentrati su di un’ unica persona. Ecco perché la band è sopravissuta così a lungo e continuerà ad evolversi in futuro.

Dicci la verità: chi detiene la leadership nella band? C’è una mente creativa ed organizzativa o davvero i Warrant sono una squadra affiatata?
Negli attuali Warrant noi lavoriamo in gruppo, punto. Ogni elemento ha le sue proprie risorse e noi ci basiamo sullo sviluppo delle singole peculiarità per realizzare una solida band musicalmente eccellente. Questo è il metodo che in primis ci rese una band di successo già in passato!

Cosa provi verso l’etichetta discografica ed il music biz che stroncarono il vostro meraviglioso sogno scaricandovi al termine di un tour trionfale come “Blood sweat & beers”? Dev’essere stato davvero frustrante toccare la luna e poi riprecipitare sulla terra…
Se l’ industria musicale non fosse stata così repentina nel tuffarsi sul carrozzone della prossima “nuova sensazione”, ed avesse investito più tempo, come negli anni ’70, sulla maturazione dei gruppi esistenti, non si troverebbe nella situazione in cui è oggi. Il peggior nemico da essa stessa creato è l' avidità!
C’è ancora gente nell’ industria con una visione corretta delle cose. Sono queste le persone con cui ci piacerebbe poter tornare a lavorare!

Oggi sei ovviamente più disincantato verso il mondo del rock. Ma è stata la tua maturazione personale e familiare o la tua passata esperienza artistica ad influenzare maggiormente il tuo modo diverso di vedere le cose oggi?
Più si cresce, più si acquista in saggezza… almeno si spera!

Cosa hai fatto durante questi anni? So che hai lavorato con successo nel campo dell’informatica, ma musicalmente hai partecipato a qualche progetto?
Io ho continuato a suonare. Sebbene abbia imboccato anche altre strade per qualche anno. Ora sono tornato al 110% con i Warrant, quindi… let’ s rock!!!

Leggevo che ti mancano le grosse arene, ma che non te la sentiresti di dover ricominciare la lunga e dura trafila nei clubs per conquistare il successo. Questo sembrerebbe confermare una vecchia dichiarazione di Jani, che ipotizzava un tuo possibile rientro nella band solo nella eventualità di una concreta prospettiva economica, ma non regge in considerazione della solida alternativa professionale che hai messo su… Qual’è la tua reale motivazione alla base di questo come back?
Perchè mi piace, e perché tutte le persone coinvolte in questo rilancio sono serie e determinate.

Si è parlato per anni di una possibile reunion del line-up originale, ma in effetti tu e Steven siete rientrati solo dopo l’abbandono di Jani Lane, con cui in passato non sono mancate polemiche…
E’ dunque un fatto di incompatibilità personale?
Sembrerebbe una questione personale, vero? (risposta sibillina…NdA).

I vostri prossimi lavori usciranno per la vostra label Downboys Records o siete alla ricerca di un major deal?
Andremo alla ricerca di un contratto.

Ci sono già programmi per un nuovo tour mondiale? Ho comunque visto diverse date fissate per i prossimi mesi, pur in attesa del nuovo disco. Sei contento di andare on tour, anche se dovesse trattarsi di piccoli clubs, o ti secca distaccarti dai tuoi familiari?
Seccato???… nient’affatto. Non mi preoccupa e non mi ha mai preoccupato suonare nei clubs. E’ solo che non voglio più essere lo stronzo ubriaco che agita sù il tremolo!

E’ vero che hai in piedi un side project con Erik Turner?
Erik, Jerry ed io abbiamo avviato un’attività collaterale che non ha nulla a che vedere col suonare dal vivo e non avrà implicazioni a discapito dei Warrant. Lanceremo il relativo sito web entro un mese…

Se è vero che il nome della band significa “garanzia”, c’è da essere fiduciosi: per il momento… welcome back, Warrant!!!

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