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Alessandro Lilli

Cambiano i Tony, ma non le tonalità per i TNT. Lasciamo la parola al nuovo vocalist Tony Mills.

Ciao Tony, sono molto lieto di riuscire finalmente a parlarti. In una vecchia intervista agli Shy per Slamrocks mi auguravo che fossi tu a rispondere alle mie domande, ma il mio interlocutore finì per essere il chitarrista Steve Harris… All’epoca non avrei mai immaginato che un giorno mi si sarebbe presentata una nuova possibilità di parlarti, in qualità di frontman dei TNT!!! Eppure l’ultimo album pubblicato dagli Shy, “Sunset & vine”, non era affatto male. Cosa ti ha indotto dunque a lasciarli per unirti alla tua attuale formazione?
Beh, dopo oltre 23 anni, con una effettiva pausa di dieci anni nel corso della passata decade, con la band si era arrivati ad un punto morto. Sentivo che non c’era possibilità di ulteriore evoluzione, né in senso musicale, né a livello economico, in quanto mancavano totalmente investitori che intendessero seriamente finanziare la band per nuove incisioni o per un discorso di apparizioni live. Sarebbe rimasto per sempre un progetto autoalimentato dalla passione della stessa band, tuttavia troppo costoso. Riuscire ad organizzare un’attività live nel solo Regno Unito che potesse compensare gli sforzi finanziari era pressochè impossibile. Fu per puro caso che mentre gli Shy si accingevano a suonare a Berlino, nella speranza di assicurarsi un contratto con una etichetta tedesca, i TNT mi contattaro e vollero assistere alla nostra performance. Andò a finire che l’etichetta tedesca non ci concesse alcun tipo di contratto, e non c’era nessuna altra prospettiva immediata. I TNT mi fecero una proposta che non potevo rifiutare, dato oltertutto che per gli Shy non c’era nulla da fare e le certezze sul futuro della band erano diminuite un po’ in tutti noi, al di là della passione che ci aveva animati.

Qual è stata la reazione dei tuoi ex bandmates alla tua scelta, esendo stata la tua presenza in lineup una condizione essenziale per il contratto con la MTM che vi consentì di pubblicare “S.& V.”?
C’è stata una linea di pensiero secondo cui avrei dovuto ritardare il mio annuncio alla stampa facendo figurare che abbandovano gli Shy per questioni nostre interne, ma io non ritenevo che fosse la cosa giusta da fare. Non volevo lasciare che le cose restassero sospese nell’ aria. Così, contro gli auspici della band, feci il mio annuncio non appena mi convinsi che il mio futuro risiedeva in Norvegia. Credo che gli Shy pensassero che i TNT si stessero barcamenando un pò come loro, ma ciò è molto diverso dalla realtà… Per quanto riguarda il discorso della MTM, gli impegni contrattuali con la band erano stati completamente onorati, dunque che io lasciassi o meno gli Shy non faceva alcuna differenza. Ero libero di fare ciò che preferivo.

I TNT hanno le proprie basi in Norvegia. Pensi di trasferirti lì?
Ho trascorso gli ultimi cinque mesi facendo avanti e indietro dalla Norvegia per gli impegni in studio e dal vivo, e l’ idea di stabilirmi in Norvegia ha attraversato la mia mente parecchie volte. Al momento non mi sembra però del tutto indispensabile, dato che viaggiare per gli shows non è un serio problema e che a casa mia, in UK, dispongo di comode attrezzature per registrare e per qualsiasi altra mia esigenza. Pernso che vivere in Norvegia sarebbe l’ ideale, ma in questo momento non è una questione rilevante.

Il primo prodotto pubblicato dai TNT dopo il tuo ingresso in formazione è un CD/DVD live che presenta ancora il precedente vocalist. Questo non ti da fastidio, in qualche modo?
E’ ovvio che la band non avesse alcun controllo su questa pubblicazione, che è stata totalmente pianificata dagli americani. Comunque non mi disturba, perché dovrebbe? Alla fin fine è tutta promozione per la macchina TNT, quindi non mi ferisce minimamente. Ho visto il DVD ed è molto buono. Del resto verrà sempre riportato il vecchio repertorio, sia su CD che su DVD e cosa c’ è di strano? Comunque la vita va avanti, ed i TNT stanno lavorando attualmente su nuovo materiale che confluirà in ulteriori prodotti audiovisivi, quindi non c’ è davvero alcun problema.

Il rimpiazzo di un frontmant ben consolidato è spesso una operazione molto delicata. I tuoi nuovi partners nei TNT ti hanno detto di essere il Tony Mills, già vocalist dei gloriosi Shy, oppure di cercare di somigliare nel cantato a Tony Harnell?
Ci sono state molte attente discussioni riguardo a questo aspetto ed a come si sarebbe dovuto affrontare il rimpiazzo di un membro dopo 23 anni di permanenza nella band, da parte mia, con alle spalle altrettanta militanza negli Shy. Ritengo sia corretto dire che c’ era un certo grado di capacità di interpretare la maggior parte delle canzoni in uno stile simile a quello del mio predecessore, sicuramente tenendo in considerazione i fans e la loro possibile avversione ai cambiamenti. Ma ho messo in chiaro che non sono Tony Harnell e che non intendevo emularlo a causa di un simile rischio. Io ho una mia personalità, e la sprigiono nei TNT, e nessuno sembra eccessivamente insodisfatto di questo. Penso che sia giusto cantare i brani in uno stile simile a quello in cui sono sempre stati interpretati in passato, questo non mi interessa. Quando però mi sento di dover cambiare qualcosa in una canzone per una qualche esigenza interpretativa, lo faccio. Quindi non sono particolarmente d’ accordo con tutte queste domande provocatorie riguardanti l’ entrare nei panni di Tony Harnell. Io sono di fattura molto diversa, e ritengo che le circa 60.000 persone che hanno visto la band esibirsi nelle ultime settimane convengano che la band abbia acquisito un elemento “rock ‘n roll” che prima non aveva.

Ti senti a tuo agio con i brani dei TNT , e li trovi molto diversi da interpretare ripetto al tuo passato repertorio?
Io trovo il set di canzoni più facile da interpretare dal vivo rispetto alla scaletta che avevamo con gli Shy. Mi trovo bene a mio agio, anche se dobbiamo trasportare altre canzoni nella nostra scaletta live per essere in grado di suonare sets più lunghi. Il fascino intrinseco delle canzoni è rimasto pressochè immutato, sebbene i pezzi siano più tirati ed abbiano alimentato il costituirsi di una più larga base di fans che accorrono a tutti i nostri shows, il che giova infinitamente alle nostre prestazioni dal vivo.

La recente apparizione allo Z-Rock festival nella tua natia Birmingham ha avuto per te il sapore di una sorta di prova del fuoco, oppure sei salito sul palco con la solida consapevolezza del tuo nuovo ruolo di frontman dei TNT? Che reazioni hai avvertito da parte del pubblico?
C’era molta apprensione sul fatto che, nella circostanza, io potessi non essere all’ altezza della situazione, e la prevedibile presenza tra il pubblico dei vecchi compagni degli Shy accresceva ulteriormente le preoccupazioni.
Ma alla fine dei conti, avevo già suonato 12 shows con i TNT in Scandinavia, ed erano tutti soddisfatti. Siamo saliti sul palco con determinazione, ed il responso non è stato dissimile da quello del pubblico norvegese, solo molto più ristretto!!! Come accade in occasione di molti concerti a Birmingham, sono sempre presenti parecchi musicisti con un atteggiamento della serie: “sorprendimi”, ma le ovazioni alla fine dello show la dicono tutta, dunque la band ci ha dato dentro davvero bene e nel modo giusto.

Alla fine degli anni ’90 hai pubblicato un ottimo album solista intitolato “Cruiser”, che ti riportò alla ribalta tra i fans del rock melodico, dopo l’ esperienza non particolarmente brillante nei Siam. Ma il tuo successivo lavoro solista “Freeway to afterlife” pareva già dal titolo un tantino inquietante… Come valuti quell’ album oggi?
Freeway To The Afterlife era un progetto soul / gospel autoindulgente, che sono stato felice di realizzare per uscire dagli schemi canonici. E’ stato molto bello scriverlo ed inciderlo, nonché lavorare con tutti i musicisti che vi hanno contribuito. Penso che sarei impazzito se non avessi potuto diversificare la mia musica quando ho sentito l’ esigenza di farlo. Quell’ album non aveva nulla a che fare con la mia carriera di cantante rock, né voleva presentarsi come tale. Ancora apprezzo buona parte di quel disco, ed i positivi riscontri da parte di molti che lo hanno acquistato dimostrano che non ero uscito completamente di senno. Era qualcosa di diverso, una pausa da Marshalls ed headbanging, una “vacanza”, se vuoi…Tutti ne abbiamo bisogno, molte volte!

I TNT e gli Shy hanno cominciato le proprie carriere all’ incirca nello stesso periodo, ed entrambe hanno affrontato periodi bui durante i terribili anni del grunge. Dunque cosa hai trovato nei TNT che invece difettava agli Shy, e quali nuove mete ambisci a raggiungere con questa tua attuale formazione?
C’è parecchio nei TNT che manca agli SHY. Principalmente la fame di successo. La professionalità, il desiderio di realizzare prodotti eccellenti e di esibirsi al meglio è un’ altra differenza. I TNT voglio ancora essere e rimanere una rock band di successo in Europa, ed hanno i mezzi che occorrono per riuscirci. Mi sembra di essermi inserito veramente bene, giacchè condivido le loro stesse aspirazioni, e con questo spirito di gruppo e simili propositi, abbiamo ogni probabilità di raggiungere tutti gli obiettivi che vogliamo. Credo si possa dire che quando il nuovo album sarà pronto, il prossimo febbraio, ambiremo ad essere in tour il più possibile per l’ intero 2007 attraverso Europa, Australia e Giappone, se tutto va bene.

Cosa puoi dirci a proposito di questa idea di realizzare una versione rap di “10.000 lovers”?
Molto divertente! Una co-promozione tra i rappers norvegesi 'The Paper Boys' ed i TNT, molto simile ad una specie di RUN TNT . L’ abbiamo proposta dal vivo in un mucchio di concerti, e così come a parecchi piace, ci sono invece molti altri fans tradizionalisti che pensano che la canzone non avrebbe dovuto essere manipolata. Ha procurato molta visibilità sulle televisioni ai TNT nel corso delle ultime settimane, e ciò non ha arrecato alcun danno alla band sul piano promozionale, anzi…

Secondo te qual è stata, finora il miglior album dei TNT?
Il mio favorito ~? - My Religion.

E cosa ci dici a proposito del nuovo materiale per il prossimo disco dei TNT? Quanto spazio ti verrà concesso in fase di songwriting?
Ho una diretta collaborazione con Ronni Le Tekro nella stesura delle canzoni. Se lui se ne viene con grandi idee che ammetto essere migliori delle mie, sono io stesso ad insistere per usarle. In fin dei conti, quel che è davvero importante è ciò che giova per il miglior sviluppo dei brani, non è una questione di competizione personale.

Un ultimo messaggio per i tuoi fans… e magari per i tuoi vecchi bandmates?
Ritengo di aver trovato una base di fans in Scandinavia più solida di quanto mi aspettassi. Ho parlato con parecchi di loro, ed è stata una bellissima esperienza, a parte la barriera linguistica; devo imparare a parlare il norvegese!!!
Con i miei precedenti compagni abbiamo mantenuto rapporti amichevoli, che resteranno tali in quanto sono certo che torneremo a lavorare assieme in vari progetti futuri, e non vedo l’ ora che questo accada!!!

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