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Moreno Lissoni/Matteo Pinton

“Paradise and Saints” è il nuovo album dei Thee STP. Il Metius ci ha raccontato tutti i segreti di un disco dalla lunga gestazione.

E’ appena uscito "Paradise & Saints"... quali sono le novità e le differenze rispetto a “Troublemakers #1”? La cosa più divertente che è successa agli STP nella fase di registrazione?
Agli STP piace cambiare. Oppure, se preferisci, agli STP non piace rifare due volte la stesse cosa. Per “The Supersound” ci siamo presi un fine settimana di ferie, abbiamo registrato nove pezzi, li abbiamo mixati e il lunedì mattina eravamo pronti per la stampa. Con i nastri di “Sin, Temptation & Pain” siamo volati nel New Jersey dove Sal Canzonieri si è occupato del mix e del mastering. Per “Troublemakers #1” abbiamo lavorato al West Link per una settimana tutti insieme. “Paradise & Saints” ha avuto una gestazione più lunga: abbiamo affitato una casa al mare, con annessa sala prove e ci siamo chiusi dentro per scrivere le canzoni.

Con queste canzoni abbiamo fatto una pre-produzione e abbiamo capito che facevano cagare. Quindi siamo andati in studio con le stesse canzoni, ma voltate come calzini! La cosa divertente - beh adesso è divertente, prima però... - è che la settimana al mare l’abbiamo fatta passare come una specie di vacanza, coinvolgendo le nostre fidanzate, che quando si sono accorte che con noi viaggiavano anche strumenti non l’hanno proprio presa bene... E noi a dire: “Massì, quando siamo in sala prove, voi potete andare al mare...”. Peccato che quella settimana abbia piovuto a dirotto praticamente tutti i giorni!!! A un certo punto sembrava di essere nella gabbia delle tigri allo zoo... E noi maschietti ci sentivamo un po’ come filetti di manzo: pronti per essere sbranati!

Ancora un nuovo batterista... come l’avete scelto e come l’avete trovato?
CZ è il nostro nuovo drummer: è bello, potente e preciso. E’ un STP al 101%... Dopo che Mone ci lasciò per proseguire col suo gruppo punk rock, eravamo realmente disperati. La data delle registrazioni era già stata fissata e stavamo cedendo allo sconforto quando si è presentato CZ, offrendosi come sostituto. La cosa ha funzionato da subito e il suo contributo alla riuscita del disco è stato enorme! Oggi è già un idolo per i fans e, soprattutto, per le fans!

Al CD hanno inoltre collaborato numerosi ospiti, ce ne vuoi parlare?
Durante i dieci anni della nostra esistenza, abbiamo avuto il privilegio di dividere il palco con decine di band incredibili, allacciando solidi legami di amicizia con numerosissimi musicisti. E a volte non solo di amicizia. Quando è arrivato il momento di discutere se era il caso di chiamare qualche ospite, c’è semplicemente stato l’imbarazzo della scelta. Quando abbiamo chiesto a Chris Polecat, Hervé Peawee, Eerie Viboras, Andrea Madbones, Biba e Olly di fare qualcosa con noi, tutti hanno accettato con entusiasmo. E noi non ci siamo fatti scrupolo alcuno nello sfruttare biecamente il loro talento. Vorrei ricordare anche il grande apporto dato da Ettore dei Croooks in fase di elaborazione delle parti cantate e di MassMosrite dei Manges per le fotografie all’interno del booklet. In verità, avremmo voluto chiamare TUTTI i nostri amici, ma poi non avremo suonato neppure una nota del disco. Sarebbe stato il disco Degli Amici Degli STP e non il disco degli STP!

Come mai avete puntato su “Hello L.A.” come primo singolo? Registrerete anche un video?
Per la prima volta nella nostra storia, abbiamo attuato un test per capire quale potesse essere il potenziale primo singolo dell’album e tutti, o quasi, hanno deciso per “Hello L.A.”. Appena avremo qualche decina di euro in più ci faremo anche il video...

I protagonisti di Hello L.A. sono per caso parenti di Jackie and Judy?
In effetti, “Hello L.A.” parla di una coppia nostri amici, musicisti con cui abbiamo più volte condiviso il palco, che a un certo punto hanno deciso di mollare il Bel Paese e volare fino a Los Angeles, cercando di realizzare i loro sogni di rock’n’roll. E sembra proprio che si stiano divertendo... Loro hanno già ascoltato il pezzo e pare proprio che piaccia a entrambi!

"Pretty Suicide Girl" è ispirata da queste nuove pin-up del 2000? Cosa ne pensi di questo movimento?
Non esattamente... Devo confessarti che spesso i ritornelli nascono un po’ per caso, con parole infilate più per il suono che producono piuttosto che per il significato che realmente hanno. Il titolo “Pretty Suicide Girl”, per esempio, è ispirato da una canzone di un gruppo chiamato NY Loose, che ovviamente nessuno ricorda, ma che amo moltissimo. Delle Suicide Girl penso invece tutto il bene possibile. Purtroppo, penso che siano diventate l’ultimo di una serie di prodotti, dai dischi alle sneakers, venduti a teenage adolescenti con troppi brufoli e troppi problemi per poter nemmeno lontamente pensare di uscire realmente con una ragazza disinibita, tatuata e con la frangetta. Lo so bene... Io ero così!

“Wrong side of the road” mi sembra una fantastica loser song. Anche altri pezzi sono popolati da perdenti. Ne vogliamo parlare?
Sono le storie sfigate a essere più divertenti. O, per lo meno, le più interessanti. Chi potrebbe mai voler ascoltare il racconto della vita di chi ha un lavoro fisso, torna a casa tutte le sere alle 18.00, cena e poi si addormenta davanti alla TV. Moooolto meglio sentire di gente che perde ogni possibile occasione per guadagnare punti nei confronti della società... Che sbaglia sistematicamente strada a ogni bivio, che scommette sistematicamente sul cavallo perdente e che fa promesse d’amore alla persona sbagliata.

Tre cose che sono “cool as fuck”...
Cool as fuck è suonare in una band di rock’n’roll, sentire il pubblico cantare le canzoni che hai scritto e incontrare qualcuno che ti dice che la tua band significa VERAMENTE qualcosa per lui...

A parte il fatto che sei un abituèè del locale, perché la scelta di fare lo shooting fotografico per il nuovo disco in uno strip club?
Credo sia l’habitat naturale di una band come gli STP... Musica banale, ragazze annoiate vestite di niente e liquori in abbondanza a disposizione.

Sul disco troviamo anche la cover di "Bette Davis Eyes" di Kim Carnes, come è nata l’idea?
La storia ha dell’incredibile... Una sera, rientrando a casa, sono inciampato in un mucchio di ciarpame, ammassato fuori da un portone in attesa che passasse l’AMSA, che è l’azienda municipale di Milano incaricata di portare via i rifiuti voluminosi. Beh, tra mensole rotte, televisori sfondati e vecchi paralumi c’era una pila di 45 giri. Il primo era “Bette Davis Eyes”. Proprio in quei giorni stavamo discutendo se mettere o non mettere una cover nell’album e ho interpretato questo ritrovamento come un segno del destino che non si poteva ignorare. Penso che siamo stati fortunati... il secondo disco della pila era “Disco Bambina” di Heather Parisi!

Oltre a quella di Kim Carnes, in passato avete fatto le cover degli AC/DC, una dei Rolling Stones, ma qual è la cover che hai sempre sognato di suonare ma che gli Thee STP non ti lasceranno mai fare?
“Cherry Pie” dei Warrant... No, scherzo!

Ahahah, che burlone!! ...Un pezzo del nuovo disco ha una parte orchestrale. Ve l'ha consigliato qualcuno dei Manowar? Perché un gruppo punk rock decide di inserire l'orchestra in un brano? Farete un tour nei teatri con musicisti classici?
Ah, ah, ah... Semplicemente abbiamo provato a buttare un paio d’archi qui e lì e ci è sembrato che funzionasse. La prossima volta proviamo anche con le frecce!

Torniamo un pò indietro... ma chi è Lazy Liza?
E’ una folle fan che ce ne ha combinate di tutti i colori, una vera “troublemaker”, capace di creare casini di proporzioni cosmiche in ogni situazione. Una da tenere d’occhio, che quando appare sai che tornerai a casa litigando con la tua fidanzata. C’è una Lazy Liza in ogni compagnia, che ha dispetto dell’apparenza sorniona, può demolire la più solida delle amicizie nel giro di qualche ora.

Unendo le iniziali di ogni titolo di un vostro cd mi pare di intravedere una cosa curiosa...
In effetti, prendi le iniziali dei nostri quattro album, ottieni T(hee)STP... E’ un giochino che abbiamo ideato già all’uscita del primo disco.

Quindi questo è il vostro ultimo album???
No, perche manca HI-OCTANE ROCKAROLLA... ci mancano ancora 18 album!

Avete suonato di spalla per i BACKYARD BABIES, HIVES, GLUECIFER, HARDCORE SUPERSTAR, ZEKE, NOT MOVING, MARYSLIM ed ELECTRIC FRANKENSTEIN, con chi vi siete trovati meglio e con chi peggio e perchè?
E non hai citato Rocket From The Crypt, Supersuckers, Peter Pan Speedrock, New Bomb Turks, Bones, Queers, Man or Astroman?, Pleasure Fuckers... E decine di altri grandi band, americane, europee e italiane. Raramente ci sono stati problemi. Nella maggior parte dei casi ci si è divertiti e qualche volta sono nate situazioni interessanti anche oltre il concerto. Come con gli Electric Frankestein e i Pleasure Fuckers: con Sal, chitarristi nei primi, abbiamo lavorato a “Sin, Temptation & Pain”, mentre Kike (R.I.P.) dei Pleasure Fuckers ci ha prodotto uno dei primi singoli, “Natural Born Loser”.

Uno di voi è di Como, due della provincia di Novara, tu vivi a Milano ed un altro addirittura di Rovigo… dove vi trovate a fare le prove, al casello di Bergamo? Scherzi a parte, come vi organizzate?
Le prove “tutti insieme” avvengono assai raramente. Più spesso si trovano Stiv, Paul e CZ ha mettere a posto le canzoni...

Tra le vostre influenze direi che i Dead Kennedys sono stati importanti. Hai mai provato ad ascoltare” In God We Trust. Inc”, a 33 giri invece che a 45?
Ah, ah, ah... sapevo che non avrei dovuto ricordarvi questo particolare della mia gioventù. In effetti, io e un mio amico ascoltammo per una settimana “In God We Trust” a 33 giri, prima di capire che andava a 45! In tutta onestà, funzionava bene anche a bassa velocità...

Si dice che l'unica cosa che hai capito del libro di Lansdale "Bubba Ho Tep" sia stato "buco del culo"... chi è il tuo scrittore preferito e che libro consiglieresti in questo momento ai lettori SLAM!?
Joe R. Lansdale è uno dei miei scrittori preferiti e un suo racconto mi ha ispirato pesantemente nella scrittura di una delle canzoni di “Paradise & Saints”. Per questo rientra nella lista dei ringraziamenti. Con la speranza che non ci denunci per plagio.

So che hai avuto modo di incontrare ed intervistare diversi personaggi del mondo del rock, con chi ti sono tremate le gambe?
I personaggi più difficili in assoluto sono stati i Black Rebel Motorcycle Club, espansivi come monaci di clausura. Con tutti gli altri mi sono sempre divertito, dai Gluecifer, grandi amici, a Dave Wyndorf dei Monster Magnet, una persona decisamente godibile...

...e che è successo quando ti sei trovato di fronte un’ex Rolling Stones?
Quando incontrai Bill Wyman mi squadrò da capo a piedi. Poi mi chiese: “E’ possibile che ti abbia già visto da qualche parte?”. Gli risposi: “Seee, anche la tua faccia non mi è nuova!”. Scoppiammo entrambi a ridere e cominciò a raccontarmi un sacco di divertenti episodi sulla sua vita con il suo vecchio gruppo di rock’n’roll.

Mi sembra tutto... le ultime righe sono tutte per te...
Comprate i dischi e indossate le magliette delle band italiane, aiutate la scena a crescere... Ci sono un sacco di nostri gruppi che meritano molta più attenzione di certe blasonate band straniere. Tenete vivo il rock’n’roll in Italia, se non lo fate voi, chi mai lo potrà fare? MTV? Ma per piacere...

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