Simone
Parato
Sentiamo
un po’ che ci racconta il Metius, vocalist di
una delle migliori punk rock band italiane…
Ready for troublemaking?
Ciao Metius! E´ un po’
che non ci si sente... come vanno le cose con gli
STP?
Una favola rock’n’roll:
suoniamo ovunque e ovunque scopriamo di avere degli
amici entusiasti della musica degli STP. È
entusiasmante scoprire che c’è chi conosce
a memoria le nostre canzoni. Anche un po’ imbarazzante,
a dire il vero: ora sono costretto a cantare i testi
giusti, altrimenti a fine concerto è facile
che qualcuno mi faccia notare gli errori! Da qualche
tempo ci siamo rimessi a scrivere nuove canzoni, visto
che l’Ammonia pare proprio intenzionata a perdere
di nuovo tempo e denaro con noi. Abbiamo già
un cinque/sei canzoni nuove, alcune molto legate al
sound di ‘T#1’, altre che esplorano nuovi
territori. Ma è ancora presto per parlarne
seriamente.
L’unico dato certo è che anche Casey
Cooper parteciperà alla scrittura dei pezzi.
Avete recentemente cambiato batterista...
che è successo con quello vecchio?
Hai voglia di presentare il nuovo membro del gruppo?
Danny Boy ha scoperto le sue reali
attitudini durante le registrazioni del disco. Oggi
porta la terza di reggiseno e posa per i calendari
dei parrucchieri del Verbano Cusio Ossola. Questa
la buona notizia. Quella cattiva è che suona
in un gruppo nu-metal. Keith Mone è entrato
nella band appena terminato il disco, dividendo il
suo impegno con il suo gruppo storico, i Leeches.
Ha un background decisamente punk/hardcore e il suo
drumming ha ridato il tiro a molti dei vecchi pezzi.
Visto la sua acconciatura, difficilmente verrà
per il momento preso in considerazione per
un calendario di parrucchieri...
Come sta
andando `Troublemakers #1´? Ho visto che a luglio
esce la versione europea... ci sono differenze, a
livello di canzoni/artwork, con la versione italiana?
L’ottima distribuzione V2/Sony per ‘Troublemakers
#1’ ci ha permesso di essere ignorati da un
numero sempre più grande di persone! La versione
europea uscirà su Twenty Stone Blatt, la migliore
etichetta rock’n’roll inglese; hanno già
pubblicato dischi di Electric Frankenstein,
Peepshow, Spitfires, Texas Terri, Gaza Strippers,
B-Movie rats... ed è distribuita da
Cargo. Oltre a un artwork completamente differente,
offrirà un secondo CD con tutto ‘Bring
the bastards back home’, la nostra raccolta
di singoli e rarità. Non vediamo l’ora
di essere maciullati da Kerrang!
Nell´album
è presente tra gli ospiti Hervé dei
fenomenali PEAWEES, come siete entrati
in contatto con il rocker di Las Pezia? A questo proposito
ho visto che a settembre suonate proprio coi PEAWEES
e i RADIO BIRDMAN a
Perugina... wow!
Ho personalmente scritto a Hervé appena dopo
aver ascoltato il loro ultimo disco, ricoprendolo
di complimenti. Da lì è iniziata un’amicizia
epistolare che è sfociata nell’invito
a partecipare alle registrazioni di ‘T#1’.
L’ultima volta che abbiamo suonato a Spezia
siamo stati ospiti nel suo locale: abbiamo tirato
le cinque del mattino in sala prove, suonando pezzi
degli Stooges e dei Ramones.
C’eravano noi, i Peawees, Mark,
un chitarrista americano che suonò degli Angry
Samoans... C’era un caldo assurdo ma
ci siamo divertiti come maiali, rotolando per terra
sudati e ubriachi fradici.
Non vedo proprio l’ora di suonare con loro e
i Radio Birdman, una delle band che più ci
ha influenzato. Abbiamo anche partecipato con “New
race” a un tributo uscito l’anno scorso
per la Living Eye. Ovviamente NON la suoneremo quella
sera...
Non posso fare a meno di notare
che la scena `glam´ italiana sia parecchio reazionaria...
si parla sempre delle solite band degli 80´s...
che ne pensi di questo atteggiamento? Credi che la
scena punk rock si differenzi o cade
nel medesimo errore di esaltazione dei vecchi della
scena?
Personalmente non ho mai provato
un particolare affetto per il glam metal degli anni
80. C’erano band interessanti, come i Guns
di “Appetite for destruction”,
i Faster Pussycat della prima facciata
del primo disco, i Dogs d’Amour,
gli Hangmen, gli Hanoi Rocks,
ma niente che mi abbia mai fatto perdere la testa.
Non mi facevano impazzire da vivi, figuriamoci adesso.
Sono poi affetto da una particolare allergia nei confronti
del pop glam, tipo Poison e Warrant,
che decisamente mi urta i nervi. Riguardo agli atteggiamenti
reazionari, nel punk succede anche di peggio: ci sono
sfigati che ascoltano solo band ultrasconosciute alla
“Killed by death” o “Bloodstain”
e ascoltano i gruppi di adesso solo se in scaletta
fanno almeno una cover dei primi (sottolineoi “primi”)
Lewd. Fortunatamente, c’è una nuova generazione
di kid a cui piace mischiare le carte in tavola, che
ascolta i Motorhead e i Radio Birdman,
gli Hanoi Rocks e i Supersuckers,
gli Zeke e gli Stooges
con lo stesso interesse... il nostro pubblico, insomma!
Quali sono
gli album/concerti che recentemente ti hanno entusiasmato?
C´è stata qualche grossa delusione?
Io ad esempio sono rimasto schifato dai rottami dei
MISFITS e ad Helsinki gli HANOI
ROCKS mi han tritato le palle con una esibizione
metallara e oscena... tu hai avuto occasione di vedere
queste band?
Ho avuto la fortuna di vedermi i TRBNGR
un paio di volte recentemente e mi sono veramente
divertito. Le delusioni arrivano dai gruppetti pompati
dalla stampa e da MTV, che sul palco fanno spesso
cagare. Gente come i Libertines,
da prendere a sberle lungo tutta la strada da Milano
a Londra. I Misfits li vidi ancora con Jerry e Doyle,
tre anni fa: niente che ti facesse cadere la mascella,
ma divertente. Mi sono rifiutato di andare a vederli
durante l’ultimo tour. Ho però raccolto
pareri discordanti... Gli Hanoi Rocks
al Transilvanya mi erano piaciuti.
Che mi dici invece del disco
a cui avete recentemente partecipato tu e Casey?
La Punx Crew è un progetto
di Olly degli Shandon e Andrea dei
Madbones al quale hanno partecipato
una folla di musicisti italiani. Casey ha suonato
la chitarra in quasi tutte le tracce del disco, mentre
io sono stato invitato a cantare una strofa in una
canzone. Ero tentato di rifiutare, perché mi
sento sempre imbarazzato quando devo cantare in italiano.
Poi ho pensato: “Ma chissenefrega, vediamo cosa
ne viene fuori” e sembra che la cosa abbia funzionato.
Ariele dei Pay ha commentato: “Finalmente ho
un’indizio di come potrebbe cantare Lemmy in
italiano”.
C´è
un sogno che vorresti vedere realizzato?
La distruzione totale di tutti i bonghi e la deportazione
su Marte di chi li suona. E un campo di rieducazione
per chi ama lo ska (Shandon esclusi,
naturalmente).
Cosa ti da il voltastomaco? E
cosa invece ti rallegra una giornata un po´
buia?
Gli ipocriti, i presuntuosi e
gli stupidi, che sopporto ancora meno che gli stronzi.
Sarà per questo che la mia cerchia di amicizie
è piuttosto ristretta. Cosa mi rallegra? Entrare
in un negozio di dischi e uscirne con un album nuovo,
pieno di rock’n’roll...
Qual è
il gadget più demente, costoso e inutile, ma
di cui vai proprio fiero, che ti sei mai comprato?
Forse la mia motocicletta...
Ma l´STP
lo hai mai versato nel serbatoio della tua auto?!?
L’STP lo bevo tutte le mattine invece del caffé!
Parteciperesti
come guest a un disco di Avril Lavigne?
O preferiresti apparire in un album dei Tyketto?
Simo, io non so chi siano i Tyketto...
La prossima
volta che ci vediamo, mi offri da bere?
Hell yeah...
Okie, siamo
alla frutt... pardon, alla fine! Aggiungi pure quello
che vuoi,
e a presto!!
Supportate le buone band italiane, che in giro ce
n’è un sacco: Bad Dog Boogie,
Valentines, Peawees, City Pornstar, Long Gone Losers,
Bulletz, CSCH, Jolly Power, Bastet... l’elenco
potrebbe andare avanti a lungo. Andate ai loro concerti,
comprate dischi e indossate le loro magliette. Join
the latin rock’n’roll revolution!
A presto.
Il Metius