Shiretcc & Mitch Malloy
teenagecasketcompany.com
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Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

Recentemente in tour negli States con gli Erotics, i TEENAGE CASKET Co. sono una delle migliori cose che mi siano capitate di ascoltare negli ultimi tempi...
Ho approfittato della loro disponibilità per chiedere un pò di cose a tutta la band sull'album, i tour, gli attentati e... il subbuteo!

Ciao ragazzi, parliamo un po’ dei TCC, come è nata la band e da dove viene il vostro nome?
Mike Hollinshead: i TCC nascono grazie a Rob Wylde e Jamie Delerict dopo lo scioglimento delle loro precedenti bands. Io sono stato invitato per una jam dal bassista Rob Lane, con cui avevo suonato qualche tempo prima. Rob ha conosciuto Wylde una sera al Rock City a Nottingham ed hanno cominciato a parlare dei loro gruppi preferiti. Il nome della band rispecchia ciò che frullava nella testa di JD già da parecchio tempo. Nome favoloso, logo unico!

Rob Lane: sapevo che Mike sarebbe stato un elemento perfetto per la band, ma non sapevo se avrebbe apprezzato il sound che Wylde stava creando, perciò mi ha piacevolmente sorpreso che gli siano piaciuti i demo. Credo che sia stato educativo per lui ascoltare i gruppi che piacciono a me e Wylde, in ogni caso lui ha sempre mostrato dei gusti piuttosto vari e questa non può che essere un’altra freccia al suo arco.
Jamie Delerict: Immagina un negozio specializzato in bare per bambini. Il suo nome sarebbe TEENAGE CASKET COMPANY.


Mi piace molto "Dial It Up", il vostro sound mi ricorda tantissimo quello degli American Heartbreak …come definireste il vostro modo di fare musica e quali sono le vostre maggiori influenze?
RL: siamo continuamente paragonati agli American Heartbreak ma io non conosco così bene i loro lavori – forse dovrei ascoltare qualcosa? L’unica canzone che ho sentito mi è piaciuta, comunque. Abbiamo sempre cercato di far sì che il nostro sound rimanesse fedele al nostro genere preferito, ma ci sono talmente tanti gruppi diversi che ci piacciono che non abbiamo potuto fare altro che trovare qualcosa di veramente nostro da mostrare al pubblico.

Rob Wylde: credo che il nostro sound possa essere riassunto come “Punk Rock Bon Jovi”. Cerchiamo di prendere il meglio dell’hair metal anni ’80 (divertimento, melodia, energia) e combinarlo con una vena punk cazzuta, a volte arrogante e sleazy, per rendere il sound più fresco e accattivante.
JD: con una gamma di influenze che includono Poison, Ramones, Rush, Swingin’ Utters e Goo Goo Dolls teoricamente dovremmo litigare ogni secondo e avere dei suoni molto simili ad un treno che deraglia. Penso, invece, che i nostri suoni siano piuttosto dolci. Ok ragazzi, chi vuole comprare il CD degli American Heartbreak? È ora di sentire cosa fanno i nostri antagonisti!
MH: Il sound della band è un’eccezionale miscela della nostra musica preferita! Un rock’n’roll energetico, anthemico, divertente. Grande musica per essere un tentativo!

I miei pezzi preferiti sono "One Thing You Don't Need", "Down On Luck", "Mirrors & Wires" e "Beautiful"... C’è una canzone a cui siete particolarmente legati? Perché?
MH: credo “Down On Luck”, perché è la prima che abbiamo suonato insieme, un’altra che spicca per me è “One Thing”, ma non è facile scegliere, le amo tutte!
RL: non c’è una canzone a cui sia particolarmente legato, nell’insieme formano un gran bel lavoro e non ci sono veri “riempitivi”, al contrario di ciò che accade con altre bands, che hanno una sola gran canzone mentre gli altri pezzi non sono all’altezza.
RW: amo tutte le canzoni dell’album per varie ragioni, perché tutte hanno un significato per noi, ma credo di poter scegliere “Down On Luck” per essere stata la prima ad essere messa insieme da noi come gruppo e per riassumere molti aspetti di quella che era la mia vita nel periodo in cui è stata scritta. La reputo un ottimo pezzo pop rock.
JD: non è necessariamente la mia preferita, ma sento un legame particolarmente forte con “Mirrors & Wires”. È la canzone che mi lega al mio passato perché era uno dei biglietti da visita della mia vecchia band (PANIC). A proposito di testi, le liriche di questo pezzo hanno lo stesso significato che “Down On Luck” ha per Wylde. La speranza che segue alla disperazione.

Avete girato il video di “Hatred”, una cover dei D-Generation. Qual è il motivo di questa scelta e di che tipo di video si tratta?
RW: I ragazzi di Ignore Entertainment erano in Inghilterra per filmare il Download festival di quest’anno e durante le riprese si sono fermati ad assistere ad uno dei nostri show. Hanno registrato l’intero concerto e un paio di settimane dopo ci hanno mandato il video. Abbiamo scelto “Hatred” perché era la migliore in termini di qualità del suono.
RL: I nostri “fratelli” norvegesi hanno filmato l’intero set e poi hanno selezionato le parti migliori. Hanno pubblicato “Hatred” insieme a “ Another Part Of Me” e noi abbiamo pensato che sarebbe stato forte far uscire “Hatred” perché è decisamente heavy e diretta, proprio come la volevamo. La cosa bella è quanto sia energetica la nostra performance, considerato che si trattava di un live ad un’unica ripresa realizzata da due telecamere. Immaginati cosa può venir fuori con più telecamere e più riprese!

MH: “Hatred” è un pezzo che spacca ed è stato un grande show, sarebbe stato un peccato non farlo circolare!
JD: Jesse Malin e i D-Generation sono stati degli innovatori, una band avanti rispetto ai tempi. Erano glam? Erano punk? Avevano una grande carica ed un rock terribile ed è proprio questa la strada che vorrei seguissero i TCC. “Hatred” è il tributo che i Teenage Casket Company offrono ad una vera rock ‘n’ roll band. Non si tratta di un vero e proprio video di quelli che trasmettono in TV, è molto reale, molto live, filmato da professionisti che catturano un’istantanea un momento particolare. Molto presto cominceremo a lavorare ad un promo.


So che avete dei progetti paralleli oltre ai TCC. Di che si tratta?
MH: il mio risponde al nome di SPIKE. Le registrazioni del primo album “SPIKE” risalgono al 1998 circa, mentre il secondo, intitolato “Salvatore” è del 2003; in questo momento sto scrivendo i pezzi del terzo, ne ho già un paio. Tutti gli strumenti sono suonati da me. È bellissimo suonare altri strumenti oltre la batteria – ti mantiene vivo. Sul sito dei TCC trovate il link a quello di SPIKE, perciò se vi capita dateci un’occhiata. Dal punto di vista musicale si tratta di un rock epico, la quintessenza dell’Inghilterra… beh, forse!

RL: io sono assolutamente una puttana del basso e adoro suonare dal vivo. Non appena intravedevo la possibilità di prendere in mano la chitarra suonavo, e mi è successo di farlo con più di una band contemporaneamente. Ho un altro gruppo, i DIP, formati circa 8 anni fa, io mi sono unito da circa 6. È puro rock‘n’roll divertente ed eccentrico – immagina i Bowling For Soup che jammano i vecchi AC/DC insieme al Roth del periodo Van Halen e avrai un’idea abbastanza precisa di quello che facciamo. I ragazzi dei TCC hanno dato una grande mano ai DIP e andiamo veramente d’accordo. Fortunatamente le date delle due bands non si sovrappongono troppo. Assicurati il tuo Fat Boy Rock n Roll su www.oyah.co.uk
JD: non si tratta propriamente di un side-project poiché ci chiamiamo Teenage Casket Company, ma io e Rob Wylde occasionalmente ci cimentiamo in concerti e, talvolta addirittura interi tour, acustici. Stiamo migliorando sempre più con il passare del tempo e sicuramente si tratta di un progetto a cui intendo dedicare più tempo in futuro.


Avete suonato con TRASHLIGHT VISION, MITCH MALLOY, VAIN ed EROTICS, potete dirci qualcosa riguardo a queste esperienze? Qualche episodio divertente?
MH: ogni concerto con gli artisti che hai nominato è stato fantastico. Entrambi i tour con gli EROTICS sono stati splendidi e sono durati troppo poco – ottimi ragazzi con grandi canzoni. L’episodio più divertente che mi viene in mente è l’ormai leggendario “Boston incident”!
RL: ogni volta che ti capita di aprire per un gruppo di cui sei un fan è sempre un onore ed un privilegio. La cosa veramente bella è che praticamente tutte le bands con le quali abbiamo suonato sono state gentilissime con noi e ci hanno mostrato amicizia e supporto. È una figata.

RW: ci siamo davvero divertiti con tutte queste bands e siamo stati abbastanza fortunati da non avere ancora incontrato nessun minchione. Le date con i VAIN hanno avuto un particolare significato per me, essendo io cresciuto con i loro poster appesi alle mie pareti. Un vero sogno divenuto realtà. Per quanto riguarda episodi degni di nota chiedi a Jamie Delerict di raccontarti di un incidente avvenuto recentemente a Boston e relativo ad una quantità esagerata di alcool, un lavandino, un piccolo stanzino con il bagno e due enormi buttafuori razzisti!
JD: il diario completo del tour sarà disponibile sul nostro sito ufficiale a partire dalla fine di agosto, perciò sto conservando tutte queste chicche per l’occasione. In effetti ho volontariamente tenuto segrete alcune di queste storie nell’eventualità in cui ricevessimo un’offerta per scrivere un libro. Teenage Casket Company – The Soil.


Ho avuto il piacere di vedere i Vain live qui in Italia e mi sono sembrati uno dei gruppi più in forma tra i vecchietti degli anni ’80. Come sono stati i rapporti con loro? Cosa pensate del loro ultimo album?
RL: i VAIN son sempre stati oggetto di una sorta di culto qui in Inghilterra ed è stato incredibile il calore con cui il pubblico inglese li ha accolti. Ci hanno anche regalato una grande prova, musicisti eccezionali, grandi doti vocali e anche grande simpatia. Davy Vain è stato il primo ad iscriversi alla nostra mailing list durante il nostro primo show! Rock on!
MH: i VAIN sono stati strepitosi, hanno semplicemente surclassato tutti, senza finzioni. Ci hanno decisamente fatto sentire a nostro agio.
JD: i VAIN sono stati grandi.
RW: credo che i VAIN siano stati meravigliosi e la cosa figa è che sembrava davvero che fossero lì sul palco con il giusto atteggiamento. A loro piace suonare e non lo fanno solo per guadagnare soldi offrendo una versione scialba di quello che erano. Si sono dimostrate persone gentilissime e adoro il loro nuovo album. È forte!


Rob si occupa della rivista TrashPit che è davvero ben fatta... quando hai deciso di dare vita a questo progetto? Perché hai deciso per la versione cartacea invece di una webzine, decisamente più economica?
RL: sono ormai due anni che esiste TrashPit. Mi ero stufato di non trovare mai informazioni sui miei gruppi preferiti ed ho pensato che anche altre persone la pensassero come me, così ho cominciato a cercare queste informazioni da solo! Qualche anno fa mi occupavo di una fanzine che promuoveva i gruppi senza contratto e volevo passare al livello successivo. Ho sempre amato le fanzines stampate, credo di essere un po’ “vecchio stile” perché mi piacciono le cose che si possono tenere in mano (gioco di parole involontario!). Forse un giorno dovrò trasferirla nel web, sono sommerso da CD da recensire e sarebbe molto più veloce da aggiornare, soprattutto adesso che l’attività dei TCC si sta facendo più intensa e mi porta via molto più tempo.

Ti capisco... Quali sono le tue riviste e webzines preferite? Senti la mancanza delle care vecchie fanzines cartacee?
RL: c’è ancora qualche ottima rivista in giro. Lo “standard” in base al quale ogni fanzine dovrebbe essere valutata è più o meno quello di Black Velvet www.blackvelvetmagazine.com. Shari si è occupata di questo progetto senza sosta per più di 10 anni ed il suo entusiasmo è allucinante! Altre riviste che leggo normalmente sono Bubblegum Slut, Satan's Fish Tank e Devolution. È appena uscita una nuova rivista, ottima, chiamata Beat Motel, veramente ben fatta. Per quanto riguarda le webzines - Slam Rocks naturalmente! Ce n’è un altro miliardo: Veglam, Sleaze Metal, potrei continuare per giorni. Ognuno di questi siti merita una menzione, ma non credo di poter occupare così tanto spazio! Chiunque ami la musica così tanto da spendere parte del proprio tempo e darsi da fare per gli altri è un grande!

JD: a me mancano le riviste cartacee. Il punk durante gli anni ’90 è stato supportato da centinaia e centinaia di editori di riviste in tutto il mondo. Oggi queste riviste stanno scomparendo e guarda cosa è successo a tutta la scena punk underground. Le webzines sono, ovviamente, il futuro, ma che cosa leggerò io in bagno? Fottutissime grazie a TrashPit!

Le copertine di TrashPit presentano artisti del calibro di Robin Black, Roxie77, Antiproduct, etc... quali sono le bands emergenti che ritieni valga la pena ascoltare? E cosa ci puoi dire della scena inglese?
RL: praticamente hai già nominato tutti i gruppi migliori! Sono tre dei miei gruppi preferiti degli ultimi tempi. Anche i nostri amici, the Erotics, sono incredibilmente sottovalutati, Mike Trash è un genio a scrivere le canzoni e ritengo che abbia influenzato un sacco di gruppi di oggi, molto più di quanto si pensi!! Non vedo l’ora di ascoltare il lavoro dei TrashLight Vision e sto ascoltando l’ultimo album degli Explosion, ma i ragazzi non si vedono in giro da un po’. Oltre a questo, l’ultimo degli Zan Clan mi ha stupito. Quando ho visto la copertina mi aspettavo uno strano speed metal e invece mi ha letteralmente mandato fuori (quando si dice mai giudicare un libro dalla sua copertina, detto perfettamente calzante in questa occasione!).

Ad essere sinceri non ci sono molti gruppi inglesi interessanti – mi spiace! L’Inghilterra ha sempre lottato per far nascere una grande rock band. Sono certo che ce ne siano, ma parecchie di loro tendono ad essere troppo costruite e davvero poche riescono a rendere sia su disco che dal vivo. L’ultima band che ha avuto qualcosa da dire sono stati i Malibu Stacey, ma ora che i Terrorvision sono tornati a suonare non vedo quale futuro possano avere questi ragazzi, in ogni caso il loro album era davvero ottimo.

Non mi piace parlare di queste cose, ma credo sia inevitabile; Al Qaeda ha colpito Londra qualche tempo fa. Voi che cosa ne pensate? Che opinione avete di Blair e della sua politica?
MH: l’Inghilterra ha subito la sua razione di attacchi terroristici da parte di diversi gruppi nel corso degli anni. Non credo sia una guerra che siamo in grado di vincere. La Guerra Contro il Terrore è impossibile, non puoi combattere un esercito invisibile, è una prospettiva deprimente, dobbiamo semplicemente continuare a vivere. Per quanto riguarda Blair, non è all’altezza.
JD: Mike, non avrei saputo trovare parole migliori. Guarda la faccia di Blair. Ormai non ha più idea di quello che sta facendo. Ma c’è qualcuno che realmente potrebbe fare la differenza? Ne dubito.
RL: tutto questo è pazzesco e devi sempre ringraziare se nessuno dei tuoi amici è stato coinvolto, ma ti senti comunque vicino alle famiglie di chi lo è stato. È sconvolgente pensare che la gente creda davvero di essere nel giusto quando compie atti del genere.
RW: io credo che dovremmo lasciare ai politici il compito di occuparsi di queste cose. Tutto quello che so è che viviamo in un mondo che è andato a puttane, dove nessuno è davvero al sicuro, da nessuna parte. È spaventoso.

Torniamo a parlare di musica… cosa state combinando in questo periodo? Quando potremo ascoltare il seguito di "Dial It Up"?
RL: siamo appena tornati dal nostro primo tour negli Stati Uniti che è stato favoloso, la realizzazione di un sogno. Spero davvero che avremo la possibilità di tornare presto da quelle parti. Abbiamo in programma qualche altra data nei prossimi mesi, ma adesso credo sia bene ricominciare a concentrarci sulle nuove canzoni. Abbiamo grandi idee, c’è un brano in particolare, “Cocaine”, che abbiamo appena inserito. Quando parte il ritornello ti ammazza! Speriamo di poter fissare qualche data europea il prossimo autunno e poi, presumibilmente all’inizio del nuovo anno, cominceremo a registrare i pezzi nuovi.

JD: Yeah, abbiamo bisogno di un attimo di pausa e organizzare il nostro nuovo lavoro. Stiamo ancora spingendo un sacco su “Dial It Up” e suoniamo dal vivo il più possible, perciò non penso neanche al prossimo album in questo momento. Dobbiamo fare un ulteriore salto di qualità rispetto ad adesso.

Nella sezione link ho trovato quello al sito del Subbuteo. Chi è il fanatico? Per quale squadra tifate?
RW: io avevo un Subbuteo da piccolo e lo adoravo e lo stesso vale per Jamie. Ci abbiamo giocato recentemente. Mi ha completamente distrutto e adesso odio quel fottutissimo gioco!
JD: non vedevo l’ora di poter giocare di nuovo a Subbuteo con Rob. Qualche birra, scrivere un paio di hit, giocare a Subbuteo. ROCK ‘N ROLL! Sfortunatamente, come ha spiegato Rob, l’ho demolito. Credo di averlo battuto 20 a 0 tre volte di fila e l’ho gettato nello sconforto più totale. Poverino, non ha segnato nemmeno un goal. Qualcuno vuole fare di meglio? Credo di essere l’unico tifoso di calcio del gruppo. Tifo per il Newcastle United e cerco di tenermi informato su tutto quello che succede anche se più aumentano gli impegni e più diventa difficile.

La squadra tedesca del St. Pauli suona una canzone degli AC/DC ogni volta che segna un goal. Quale brano scegliereste per festeggiare un goal della vostra squadra?
JD: che ne pensate dell’intro di “Mirrors & Wires” per festeggiare il prossimo goal di Alan Shearer al St.James Park? Sarebbe una cosa simile a quella melodia di tastiere che usano quando segnano. Il pubblico canterebbe seguendo la musica! Prima dell’inizio delle partite del Newcastle da due anni a questa parte mettono su “Blitzkrieg Bop”. Cazzate.

È tutto ragazzi, le ultime righe sono per voi, per congedarvi dai lettori di Slam!
MH: Ragazzi, grazie per il supporto, ci piace il vostro sito, ci piace il vostro paese, speriamo di venire presto a suonare da voi.
RL: Lode a SLAM! e ai suoi lettori per l’apprezzamento e per il supporto ai TCC. Speriamo di essere presto in Europa e offrire un grande spettacolo rock per tutti voi!
RW: vorrei solo ringraziarvi davvero per il supporto. Il sito spacca! Mi auguro di poter essere presto in Italia per farvi vedere chi siamo!
JD: Graci, graci, graci!

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