SLAM!
NITE
20
Dicembre 2002 Transilvania Live - Milano |
Era da parecchio tempo
che meditavo di fare qualcosa che potesse assomigliare
al Foundation Forum di Los Angeles, una "scusa"
per riunire i gruppi italiani e i collaboratori
di SLAM! in un'unica grande festa.
I preparativi iniziarono
lo scorso autunno con la ricerca di un locale dove
parcheggiare l'evento e grazie al Cathouse c'è
stata la possibilità di utilizzare il Transilvania
Live di Milano per organizzare il tutto... Avuta
la conferma sono partito con il mandare gli inviti
ai gruppi, e qui ringrazio tutti, soprattutto quelli
che si sono sparati oltre 300 km pur di venire,
siete grandi!
I giorni prima della
serata sono un delirio della serie "chi cazzo
me l'ha fatto fare", ma il culmine dello stress
lo raggiungo il giorno stesso della SLAM!
NITE, perchè dopo alcune incomprensioni
con il locale e la coincidenza con il mio ultimo
giorno di lavoro mi devastano il morale e passo
l'intero giorno con un senso di nausea da nervoso
che mi passa solo dopo i primi arrivi delle band
nel locale.
Entro al Transilvania
appena dopo le 20 e dopo i saluti al reverendo Pacino
e raccolte le magliette di SLAM!, insieme a Uzy
incomincio a sistemare la collocazione dei vari
"stand"... pian pianino arrivano tutti:
i Dagh, Jany James, KickStart, BabyRuth,
Deadly Tide, Harem,... manca ancora qualcuno,
ma alle 22 i Bastet iniziano il
loro show proponendeci parte del materiale che dovrà
far parte del loro primo full length CD...
Il concerto vola via
che è un piacere, tra i vari siparietti creati
dal cantante per prendere per il culo il sottoscritto
e qualche cover degli Star Star, Wildhearts
o Poison (in duetto con Harry degli
Hollywood Killerz) che colorano
la serata. La band sa veramente stare sul palco
e ancora adesso non riesco a togliermi dalla testa
alcuni loro coretti che a mio avviso faranno la
loro fortuna, siete "supercool"!
L'esibizione si è
chiusa con la jam di "Rock'N'Roll All Nite"
dove sono saliti sul parco la crew di SLAM! e membri
di STP e Babyruth.
Spero che la gente non si sia inorridita nel sentire
la mia voce, chiedo scusa se ho rovinato la canzone!
La serata è continuata
con tanto buon rock and roll e io che cercavo di
riprendermi stando seduto sui divanetti facendo
finta di vendere le magliette... Volevo ringraziare
tutta la ciurma di SLAM! che in questi anni mi ha
dato una mano... dai "vecchi" Federico
Martinelli, Simone Parato e Marco Paracchini ai
nuovi collaboratori e traduttori intervenuti alla
serata Simone Piva, Joe kickStart, Dr. Gonzo (e
si, c'era anche lui!), Luca Giberti, Claudia Schiavone,
Glammie, Michy... mi dispiace per quelli che non
sono potuti venire, se ci sarà un'altra occasione
spero di vedervi!
Moreno Lissoni
E finalmente arrivò
il tanto sospirato momento di riunire tutta la ciurma
di SLAM! nello stesso posto "fisico" e
non soltanto in rete...
Personalmente devo ringraziare Moreno per essere
riuscito a fare quello che da anni ormai ci si riprometteva
di fare... una sorta di Foundation Forum di casa
nostra, una serata in cui potersi confrontare, conoscere
e ovviamente ascoltare della buona musica.
Un plauso da parte mia
a tutte le bands che hanno partecipato con il loro
stand e con la loro incrollabile fede nel nostro
caro ed amato Rock’n’Roll... se qualcuno
di quelli che dice che il genere è finito
fosse stato presente... beh... ma a noi che ci frega??
Un grazie anche ovviamente ai Bastet
che oltre a ricordarci che nel nord est hanno i
soldi che gli escono dal culo (grazie per lo zippo...)
ci hanno sparato una cinquantina di minuti di puro
Cock Rock che ha ben indirizzato la serata.
Che dire... se consideriamo
che la SLAM! Nite è riuscita nell’impresa
di farmi rivedere il Dr. Gonzo dopo quasi 2 anni
(o non era lui ?), direi che allora i miracoli esistono...
e poi caro Pacino... non è
vero che l’AOR piace solo a Moreno... saremo
almeno 5-6 in Italia... non so se rendo l’idea...
VIVA SLAM... LUNGA VITA A SLAM!!
Federico Martinelli
Oh, che bella la Slam
Nite! Quale migliore occasione infatti per tastare
il polso alla scena italiana (anche se erano solo
presenti gli stand di gruppi del nord/centro Italia,
questo per ovvi motivi... chissà che non
si riesca ad organizzare un altro festival che dia
la possibilità anche alle altre band italiche
di mettersi in mostra...), fare razzia di demo e
magliette (sono orgogliosissimo della mia t-shirt
dei BASTET, quella coi cagnetti
sodomiti!) e salutare questo circo di pazzi??
Un plauso al nostro
Moreno, vera $tarr della serata, che si è
sbattuto come un dannato e ha resistito con stoica
dignità e classe (e ha mangiato di gusto
la banana offerta dalla ditta Bastet... bastardo
manco un pezzo me ne hai lasciato!) ai deviati ammiccamenti
del Reverendo Pacino.
Non vedevo i BASTET dal GlamAttakk
del 2000 ed ero veramente curioso di sentire la
band veneta all’opera, attesa ripagata da
uno show che ha visto il frontman imbastire il suo
classico e efficacissimo cabaret r’nr... però
è doverosa una tirata d’orecchie solenne
alle chitarre della band: ragazzi, non è
possibile suonare i primi cinque pezzi scordati
in modo così pauroso!! Mah, avrete mica preso
le droghe di quel losco figuro dressed-up in denim
che si aggirava nel Transilvania?
Incidente accordatura
a parte, il concerto mi è piaciuto, molto
belle le nuove song e devo dire che anche i vecchi
pezzi fanno sempre ottima figura... peccato per
la scarsa partecipazione del pubblico, lontano dal
palco e intento ad ascoltare come scolarette uno
show r’nr robusto e sudato come una contadina,
di quelle di una volta. Carina l’idea delle
guest appearance e molto divertente la cover finale
di “R’n’R All Night”, anche
se quel maledetto del bassista dei BASTET
mi ha accecato con lo spumante, ahha!
La serata è proseguita
con la rodata disco rock di Mr Comanducci e Joe
(onestamente avrei gradito che aveste osato di più,
mettendo anche pezzi meno conosciuti al posto degli
interi album di GNR e Motley,
ma so bene che di fronte a chi balla solo i pezzi
noti non si può nulla! Peccato...), mentre
la gente continuava ad affluire nel locale e a gironzolare
presso gli stand delle band presenti, e accidenti
ai BAD DOG BOOGIE che non hanno
portato i succulenti salamini che impreziosiscono
il loro merchandising... avevo una fame blu, oibò!
Approfitto di questo spazio per salutare in particolare
Federico e Bely dei JOLLY POWER,
con i quali ho passato una piacevole serata a chiaccherare
a 360°, e tutti gli altri amici presenti, you
know who you are!
Alla prossima...
Simone
Parato
Quando mi è stato
chiesto di scrivere una sorta di "recensione"
della festa di Slam! ho accolto l'idea positivamente.
Innanzitutto per rinnovare la mia più sincera
stima nei confronti di Moreno Lissoni che, creando
questa fanzine, ha creato una "famiglia"
forte e decisa nel non dimenticare il mondo del
rock, che sia esso glam, o AOR.
Venerdì 20 è
stato divertente. Non ho mai visto tanti gruppi
insieme e, soprattutto, non invidiosi l'uno nei
confronti degli altri (non è vero, è
una frase di buonismo, lo ammetto senza tante storie...),
contornata dalla
strana figura dei rockettari padovani Bastet
che hanno saputo donare momenti divertenti e stralunati,
sicuramente indimenticabili.
Amici, bella gente,
belle donne, tre lesbiche sul palco che limonavano
di brutto toccandosi tette e culo, solita faccia
di Rob Comanducci a designare la colonna sonora
della serata e tante nuove star del (lo speriamo
tutti)
rock futuro... insomma, ingredienti salienti per
avermi fatto credere anche solo per poche ore, di
essere in qualche fottuto locale di Hollywood sul
finire degli anni ottanta!
Grazie a Moreno, il Transilvania Live ha conosciuto
i migliori rockers sulla piazza!
Colgo l'occasione per
salutare e ringraziare per la gentilezza, la cortesia,
l'amicizia e il savoir faire dei Black Gin
Angels, dei Dagh e degli
Harem.
W
il rock. Affanculo il resto!
Marco
Paracchini
Ecco finalmente la prima serata dedicata a SLAM!
!!!
Una bellissima festa che si spera possa ripetersi
tutti gli anni, perché oltre a dare spazio
alle band emergenti del panorama rock'n'roll italiano,
è un'ottima occasione per bere insieme
un sacco di birra e divertirsi! Naturalmente c'è
lo zampino di Cathouse che è ormai la serata
più importante in ambito hard rock in Italia,
quella che ci ha portato Hanoi Rocks
e ci porterà Pretty Boy Floyd
e tanti altri... per chi ancora non lo sapesse
tutto questo avviene al Transilvania Live a Milano.
La serata comincia prestissimo, come al solito
(il rock'n'roll non può aspettare!), verso
le 21 già in consolle viene messo un CD
con pezzi vari di band emergenti (per chi è
arrivato tardi: la prossima volta venite presto
che vi siete persi delle chicche!). Nel frattempo
le varie band stanno preparando il loro stand
al'interno del locale (noi KickStart pure,
of course!).
Alle 22 circa (se la memoria non m'inganna) inizia
il concerto dei Bastet, gruppo
glam di Padova attivo da parecchio tempo. Uno
show fatto di sudore e alcol, in cui i Bastet
hanno sviscerato tutte le loro composizioni, fra
le quali anche quella dedicata a Kurt
Cobain... intitolata se non sbaglio "Shooting
Kurt Cobain" o qualcosa del genere! Sì,
evidentemente Pacino, leader
e cantante dei Bastet, non ha molto in simpatia
il defunto Cobain!
Alla fine del concerto poi ecco un paio di jam:
sale sul palco Harry degli Hollywood Killerz
che canta in coppia con Pacino "Look what
the Cat Dragged In" dal vecchio repertorio
dei Poison. Poi è il turno
di altri musicisti di salire sul palco: Casey,
chitarrista dei thee S.T.P.,
Rik, bassista dei BabyRuth e
poi... io! Salgo sul palco in qualità di
cantante, mentre Pacino se ne
va direttamente e mi lascia da solo a cantare!
Per fortuna salgono sul palco anche un po' di
collaboratori di SLAM!: Moreno, Simone Piva, Simone
Parato, Glammie, Michy (ho dimenticato qualcuno?)
che mi aiutano a cantare il ritornello... parte
"Rock and Roll All Night" dei Kiss,
grande classico gradito molto dal pubblico che
devo dire era abbastanza numeroso per essere solo
le 23! Peccato solamente che siccome i vicini
protestano per il casino durante i concerti, il
fonico del Transilvania è costretto a spegnere
l'impianto, di modo che alla fine noi sul palco
sentiamo perfettamente quello che stiamo suonando,
perché il mixer di palco, le spie e gli
ampli di chitarra e basso erano accesi, mentre
l'impianto fuori era spento a nostra insaputa!
Quindi la gente ha sentito sicuramente poco di
quello che abbiamo suonato, ma tant'è,
pare che abbiano gradito tutti e questo mi basta!
Intanto nel finale della canzone esce uno dei
chitarristi dei Bastet innaffiandoci tutti di
spumante...
Finito il concerto è arrivato il momento
di entrare nel vivo della serata: inizia a tutti
gli effetti il party Cathouse con la solita graditissima
discoteca hard rock/glam/rock'n'roll, mentre ormai
tutti gli stand dei gruppi emergenti sono stati
preparati e la gente comincia un vero e proprio
assalto, molti fanno letteralmente la spesa, fornendosi
di CD, magliette eccetera di tutti quanti i gruppi
(15 o più!)! Per la precisione noi KickStart
abbiamo portato una trentina di copie di un'anteprima
sul CD a cui stiamo lavorando: nella traccia 1
c'era un mix provvisorio di "Kickstart"
e nella traccia 2 c'era "Devil's Lonely Nite"
non mixata... colgo anche l'occasione per ringraziare
tutti per i complimenti che mi sono arrivati via
mail i giorni seguenti a proposito del CD.
Poi abbiamo messo da far ascoltare sul posto un
CD in cui, oltre alle succitate "Kickstart"
e "Devil's Lonely Nite" c'erano anche
"Born to Be Wild" degli Steppenwolf
non mixata (la cui versione mixata finirà
anch'essa sul CD definitivo) e "Don't Stop"
dal vivo a Cathouse al Transilvania Live (la cui
versione in studio finirà sul CD).
Vicini di stand alla nostra sinistra avevamo
i Coma, mentre a destra avevamo
gli stand di SLAM!, Jany James e
Bastet... è stato un bellissimo
party, pieno di birra e pizze (che sono surgelate
ma in un'occasione del genere mi sembravano ottime!)...
alla fine dopo tutte quelle birre facevo fatica
a ricordarmi come mi chiamavo! Abbiamo ballato,
ci siamo divertiti un sacco, abbiamo socializzato
con gli altri musicisti, fra l'altro ringrazio
Dagh, Fuori Uso e Coma
per avermi regalato i loro CD che presto farò
sentire nel mio Cathouse junior su Kristall Radio...
a proposito, ringrazio anche i Black Cat
Nine per avermi regalato il loro ultimo
album il venerdì precedente! Sicuramente
troverà anche questo spazio nel nostro
programma!
Che altro dire... abbiamo fatto amicizia con gruppi
provenienti da tutta Italia, abbiamo bevuto insieme,
ci siamo divertiti, è stato un party fantastico...
ringraziamo Moreno Lissoni per aver organizzato
il tutto, ringraziamo Roby Comanducci del Cathouse
per aver reso possibile tutto questo e ringraziamo
il Transilvania Live per averci dato questo spazio...
Finisco lasciando una speranza: che la SLAM! Nite
si ripeta anche l'anno prossimo e anche quello
dopo e quello dopo ancora... fino a che fra 10
anni verranno anche i giapponesi apposta dal Sol
Levante per fare la spesa e verranno i discografici
direttamente dal Sunset Boulevard per conoscere
le nuove bands cui proporre contratti miliardari!
Thanx people keep on rockin'!!!
Joe
Salty - KickStart
Bene bene bene... breve
rapportino semiserio sulla Slam!Nite della Uzy.
Premessa: Ho capito che la serata avrebbe preso
una piega decisamente bizzarra nel momento in cui
ho visto il Barbie van dei Bastet
parcheggiato fuori dal locale....
Arrivo col capo senonchè
organizzatore di tutto ciò e iniziamo a disporre
gli stand... ci ritroviamo in una nicchia stile
catacomba coi Bastet e Jany
James e facciamo a gara a chi allestisce
meglio il tavolino... scopro che Mr. Jany
vende di piu' che Vanna Marchi
e mi lascio prendere dallo sconforto! La vera rivelazione
comunque sono stati i Bastet, sono
bastate 2 canzoni e mi frullavano già i ritornelli
in testa (nemmeno Cristina D'avena
ha mai osato tanto!)... grazie a Pacino
ho scoperto molte cose che non sapevo sulla vita
segreta di Mr. Slam! e per questo
lo ringrazio, oltretutto sono stata sfamata da una
delle banane lanciate dal palco spacciata per simbolo
di futura abbondanza sessuale... well well, cosa
chiedere di piu'? Ah già, dimenticavo i litri
di vino arrivatimi addosso alla fine di "Rock
N Roll All Nite" (spero che nessuno si sia
accorto che i nostri coretti erano penosi... ehm!?).
Grazie a questa serata
ho collegato un pò di nomi alle persone in
carne ed ossa (in particolare quelle del forum),
ho dato un volto ai gruppi e ho scroccato un sacco
di gadgets! Unica nota "negativa" ...circa
verso la 01,30 ho avuto un principio di collasso/stanchezza/prepensionamento
che ha portato me e il mio capo (anima pia!!) a
sbaraccare tutto e andare a casa con delle facce
assolutamente devastate. That's all folks!
UzyGlam
Sono poche le occasioni, purtroppo, dove è
ancora possibile di parlare, senza iperboli ridicole,
di "ritrovi", nel senso di punti d'incontro,
di tutta la scena rock & c. italiana, tolto
qualche raro concerto-evento... il maggior merito
della SLAM! nite sta proprio nell'aver saputo
catalizzare l'attenzione di chi ancora ci crede,
e se il ritrovo diventa una festa, beh... il gioco
è fatto!
E' quasi emozionante entrare al Transilvania
e vedere, una dietro l'altra, tutte le band schierate,
chi con demo, chi con merchandise (nota d'onore
ai Baby Ruth, con le tazze da
nonna!), esposto ben prima dell'inizio del concerto,
ed assistere al momento in cui i nomi diventano
dei volti, quasi fosse un incontro tra vecchi
compagni di scuola; l'onore, tra le band intervenute,
di suonare sul palco del Cathouse ed aprire le
danze tocca ai Bastet... personalmente, era da
un pezzo che desideravo vederli dal vivo, un po'
per curiosità, un po' perchè, apprezzandoli
su disco, speravo sapessero confermarsi altrettanto
validi sul palco. Da non sottovalutare una personale
attrazione verso il catastrofismo, considerando
la personalità di tale Pacino
e le eventuali conseguenze dei suoi interventi...
DEUS GRAZIAE! La band dimostra di avere passato
tanto tempo sul palco, almeno quanto in studio,
e lo show che propongono e' un piacere per gli
occhi e per le orecchie; i pezzi sono di presa
immediata (era da "Fuck Off & Die"
dei Peppermint Creeps che un
pezzo non mi rimaneva in testa come "Gonna
Get Laid", ribattezzata "Stasera Trombo"
e dedicata Mr. SLAM!), le cover
azzeccatissime per stile ed interpretazione, ed
ho pprezzato particolarmente "Love Shit"
(Amore Merda) dei Wildhearts;
sul palco, balletti a la Hellacopters,
banane volanti, contro tributi alla musica grunge
ed al suo primo portabandiera (chi?!?) per aprire
"Shootin' Kurt
Cobain" (aah!) rendono lo show pieno e divertente,
come raramente mi capita di vedere. Se a questo
si aggiunge che persino una presenza abitualmente
nascosta, come quella del batterista, nel loro
caso contribuisce con una scena alla Tommy
Lee dei tempi migliori e con un drumming
potente, dinamico e spumeggiante, allora 'sti
Bastet si mostrano davvero all'altezza delle migliori
aspettative.
Decisamente bravi, ma quello che fa la differenza
nel loro caso è la precisa intenzione della
band di avere un marchio di fabbrica fortemente
identificativo, e che abbraccia tutti gli aspetti
della loro musica: pochi possono vantare altrettanto,
e se possono essere accusati di volgarità,
omosessualità manifesta e ripetuti oltraggi
al patron della serata, sfido chiunque a tacciarli
di mancanza di originalità o personalità,
o a non canticchiare le loro canzoni il giorno
dopo il concerto. Non ho ancora capito che cazzo
centri il nome della divinità egizia, ma
questa è un'altra storia...
Altre chicche della serata, la jam con Harry
degli Hollywood Killerz per "Look
What The Cat Dragged In" (se non sapete di
chi è, come cazzo siete finiti su SLAM!
a leggere questo articolo?!?) e la finale "Rock
And Roll All Nite" (idem come sopra) con
Joe dei KickStart, parte dei
Baby Ruth e lo staff di SLAM!
al quasi completo a far finta di cantare i cori...
indecente!
Dopo il concerto, la serata prosegue tra litri
di birra (quasi tutti consumati dai Last
Bandits di Jany James),
scambi di demo e magliette, tons di musica rock
e pacche sulle spalle, nella miglior tradizione
di festa e tributo a SLAM!... se non ci fosse,
bisognerebbe inventarlo!
Simone Piva
Questa è una di quelle serate che ti rassicurano
sul fatto che il caro vecchio rock’n’roll
sopravviverà alle varie Britney
Spears di turno e all’immondizia
musicale che sempre più spesso ci viene
propinata. Ho avuto la sensazione che la SLAM!
Nite si sarebbe rivelata ben diversa da una delle
solite serate del Cathouse fin dal momento in
cui ho messo piede al Transilvania Live. È
stato bello vedere tavolini e divanetti ornati
non dai soliti bicchieri e bottiglie vuote (beh…
saranno stati depostitati in posti alternativi),
ma da CD, magliette, posters, accendini, adesivi…
mancavano giusto le mutande (anche se non metterei
la mano sul fuoco sul fatto che nessuno ci abbia
pensato…).
E proprio mentre mi intrufolavo in questo strano
mercatino ho pensato che davvero la serata ha
riunito un sacco di ragazzi che condividono la
stessa passione per la musica e la esprimono alla
grande nell’ascoltarla e nel ballarla…
ma vogliamo mettere… basta vedere un glamster
che balla “Girls Girls Girls” per
capire quello che intendo… oh gaudio!!!
E questa passione l’ho riconosciuta nei
Bastet che, con la loro attitudine
pazzesca, la loro carica adrenalinica tipo caterpillar
e la loro aria “leggermente” da prendiculo,
hanno creato un’atmosfera assolutamente
perfetta. Sono riusciti a coinvolgere il pubblico,
ho apprezzato soprattutto la loro presenza scenica
e il gran casino che hanno fatto sul palco…
cose che ti mettono di buon umore per una settimana!
L’ho provata salendo sul palco a cantare
“Rock’n’roll All Nite”,
nonostante l’insignificante inconveniente
tecnico che ha magicamente messo ko i microfoni.
L’ho assaporata parlando con i ragazzi,
musicisti e non, presenti. E poi, naturalmente,
il degno coronamento con la Cathouse night, durante
la quale credo di non avere mai visto la pista
vuota. Alla fine, tutti i commenti che ho raccolto
sono stati positivi, cosa che mi ha fatto un enorme
piacere, specialmente per chi si è sbattuto
all’inverosimile per organizzare il tutto.
E adesso, accompagnata dalle note dei Quireboys
(la soundtrack della stesura di queste poche righe)
vorrei porgere il mio GRAZIE a tutti quelli che
ancora ci credono (a cominciare dai gruppi presenti
venerdì 20) e portano avanti un discorso
musicale che, ahimè, in Italia non ha mai
avuto vita facile. A questo punto non posso che
augurarmi che la SLAM! Nite non rimanga un episodio
isolato ma venga ripetuta… all in the name
of rock’n’roll!
Claudia Schiavone