Ciao ragazzi, ho appena ricevuto
"Diamond Skin", volete occupare un pò
di questo spazio per promuoverlo?
Laur: Ciao… beh su questo nuovo coloratissimo
CD potrete trovare 7 pezzi, tra i quali spiccano la
versione acustica della power pop hit “Trust
in Dust” e una cover dei Dead boys. La colonna
sonora ideale per i vostri solitari giorni glitterosi
o per le vostre notti dissolute!
Come mai la scelta di fare la cover di "I Won't
Look Back"?
Laur: avevamo registrato questo brano per un CD tributo
a Stiv Bators che avrebbe dovuto uscire per un’etichetta
italiana. Nel frattempo era passato un anno e non
ne avevamo più saputo nulla, perciò
abbiamo pensato che potesse essere una buona idea
includerlo nel nostro nuovo CD, anche se il tributo
non fosse uscito. L’abbiamo sempre considerata
una cover perfetta per gli Sparkling Bombs perché
ha una vena molto pop, una caratteristica rara nelle
canzoni dei Dead Boys.
I vostri booklet e i vostri artwork
mi piacciono molto, chi se ne occupa?
Laur: l’autore di quest’ultima è
Stéphane Perger. Aveva già realizzato
copertina e booklet di “Dead Dreams From The
Silver Gutter”, ma siccome lui nasce come fumettista
abbiamo pensato che sarebbe stato carino avere un
artwork in stile fumetto. Gli abbiamo lasciato completa
autonomia e quello che ne è venuto fuori è
grandioso. Una band come la nostra ha la prerogativa
di mostrarsi diversa e fuori dal comune.
Quanto è importante per voi l'immagine e il
look?
Laur: l’abbiamo sempre ritenuto un elemento
importante della band. Il nostro look ha fatto sì
che fossimo amati e odiati, come succede alla maggior
parte dei gruppi con un’immagine di grande impatto.
Naturalmente la musica viene prima di tutto, ma…
sarò sincero, ci piace vestirci in un determinato
modo, ci piace riempirci di make-up e ci piace essere
le bambole più belle della serata!
La "scena" glam italiana
è composta per l'80% dai musicisti stessi e
non c'è un grandissimo pubblico, com'è
quella francese? Come siete messi a locali, band,
etichette, fanzine, ecc.?
Laur: ci sono parecchi posti validi,
anche se il difficile sta nel riuscire a trovare le
serate per suonare, non esiste un vero pubblico glam,
anche se riusciamo ad attirare sempre più gente
ai nostri shows, forse per via del make-up che usiamo.
I gruppi che si truccano hanno molto più successo
di questi tempi. Purtroppo continuano a non esserci
abbastanza fanzine ed etichette che si occupano di
bands come noi. In ogni caso, l’industria della
musica sta morendo, come succede a qualsiasi altra
nel mondo, ok, forse non proprio morendo, ma si sta
trasformando in uno strano essere… la gente
compra sempre meno dischi e si limita a scaricare
ed ascoltare stupidi mp3!
Non c’è
da stupirsi che tutti abbiano paura a mettere su nuove
etichette! Non è politicamente corretto da
dire, ma la musica non è gratis. Perché
dovrebbe esserlo? Non lo sono i libri, i vestiti,
i biglietti del cinema. Registrare una canzone, produrre
un disco, andare in tour sono cose che hanno dei costi,
qualcuno deve pur sostenerli e, alla fine, sono sempre
i gruppi a pagare per qualsiasi cosa e non è
più possibile fare soldi con la musica, a meno
di non diventare un gruppo davvero famoso. Beh…bands
francesi? Se parli dell’area glam si possono
tranquillamente contare sulle dita di una mano (Undercover
Slut, Tracy Gang Pussy, Highschool Motherfuckers...).
Siamo già fortunati che ai nostri concerti
non ci siano solo i componenti di questi gruppi! ahahah
Esistono anche da voi rivalità
tra gruppi? Se volete, potete sfruttare le righe che
seguono per sputtanare qualche band...
Laur: credo ci sia sempre un po’ di rivalità
tra bands, ma niente di così grave. Se non
altro, niente di paragonabile alle rivalità
tipo Axl contro Vince ahahhaah. Come dicevo prima,
i gruppi come noi con influenze glam sono davvero
pochi in Francia, perciò ci conosciamo praticamente
tutti e andiamo abbastanza d’accordo. Ognuno
di noi vuole cercare di fare qualcosa di diverso e
di speciale rispetto a quanto si vede e si sente in
giro di solito. Personalmente, detesto un sacco di
gruppi francesi, tutti quelli che si propongono come
copie sbiadite di gruppi statunitensi, se non fosse
che suonano male e si vestono peggio!
Sai, quando
vedi un gruppo di capelloni neri che si truccano con
l’eyeliner e sai che fino a 3 anni fa questi
stessi personaggi si presentavano con i pantaloni
larghi e ridevano di quelli come noi non posso fare
a meno di mettermi a ridere perché mi sembrano
nient’altro che una barzelletta. Non vedo l’ora
che tornino ai loro stupidi cappelli e alle loro barbette.
Vestirsi di nero e mettere l’eyeliner non significa
necessariamente essere cool, soprattutto se non hai
la minima idea di che cosa sia lo stile!
E poi ti racconto l’ultima trovata trendy della
Francia, di Parigi in particolare: ragazzini di 16
anni vestiti dai genitori che suonano un pessimo garage
rock. È una cosa che va molto e senza dubbio
è meglio del nu-metal o dell’emo-schifezza,
almeno qui si parla di storia e cultura rock, ma continua
a darmi l’impressione di essere una barzelletta.
Qualche band francese da consigliare
ai lettori italiani?
Laur: dovrebbero scavare un po’ nel passato
e cercare i demo di quella grandissima band glam punk
parigina che rispondeva al nome di TEASIN' BABES.
La Shotgun Generation records sta per far uscire i
loro demo in CD, non lasciateveli scappare.
Veglam è il più importante sito francese
dedicato al glam, come è nato e chi lo gestisce?
Laur: Io! Mi sono sempre piaciute le fanzine e non
appena ho iniziato a lavorare con internet mi sono
reso conto della scarsità di siti glam e semplicemente
ho deciso di aprirne uno io. E mi mancano da matti
le fanzine cartacee, anche se sono troppo pigro per
gestirne una io.
So che dovevate fare uno split
con gli italiani Landslide Ladies, ma poi non se ne
è fatto più nulla... cosa è successo?
Laur: è un peccato che lo split non sia mai
uscito. Avevamo dei pezzi pronti da far uscire (adesso
sono su “Diamond Skin”) ma con il tempo
abbiamo poi deciso di eliminarne uno che non ci soddisfaceva
in pieno. Sfortunatamente, questo significava anche
non avere più abbastanza pezzi per lo split
e poiché le cose andavano per le lunghe, e
sarebbero andate ancora più per le lunghe se
avessimo dovuto registrare un altro brano per lo split,
abbiamo deciso che la cosa migliore da fare fosse
lasciar perdere. Dopo qualche mese abbiamo registrato
altri 3 pezzi nuovi e abbiamo realizzato “Diamond
Skin”. Spero che Le$ter e I LANDSLIDE LADIES
non siano troppo arrabbiati. Spero che ci sia presto
un’altra occasione per recuperare!
Credo di aver conosciuto Laur
e Alyss a Venezia allo SLAM! Summer Party del 2003,
che ricordi avete di quella serata?
Laur: serata fighissima! Avevamo visto la pubblicità
della festa su internet qualche giorno prima, era
stata un’estate noiosa fino a quel momento…e
abbiamo pensato che sarebbe stato divertente andare.
Un paio di vestiti, i trucchi e via verso l’Italia.
L’atmosfera era surreale per noi…un’intera
notte glam in barca… divertentissimo! È
stato bello vedere che alcuni di voi ci conoscevano,
grandi I ragazzi dei ROBIN BLACK. Uno dei nostri obiettivi
era mangiare la pizza a Venezia. Non ce l’abbiamo
fatta…perso una volta, perso per sempre! Comunque,
è stato incredibile, ti prego facci suonare
su quella barca di matti! Siamo sempre in attesa del
debutto in Italia, abbiamo suonato in Francia, Germania,
Belgio, Inghilterra, Svizzera, è ora di farlo
anche da voi!
Torniamo ancora indietro nel
tempo, come e quando vi siete formati? Cosa è
cambiato da “From Bubblegum Fun To Glittered
Depression” ad oggi?
Laur: tutto è nato nel 2001, Joker e Matt hanno
iniziato a suonare insieme, e poi mi sono unito io,
che avevo suonato con Joker in passato. Abbiamo provato
qualche chitarrista solista e cantante ma il vero
inizio è stato quando è arrivato Lady
Bittersweet, subito seguito da Alyss, un glam singer
che ci ha contattato dopo aver visto un nostro annuncio,
cosa stranissima a quel tempo. Qualche mese dopo abbiamo
registrato “From Bubblegum Fun To Glittered
Depression”. Se lo ascolti si percepisce che
eravamo una band giovane. Adesso siamo cresciuti,
abbiamo conservato quella sorta di spirito dark glamour,
ma la nostra musica si è evoluta e ancora lo
farà...
Come è stato accolto dal
pubblico il vostro primo full-length CD “Dead
Dreams From The Silver Gutter” (2004)?
Laur: Non male, ma anche se era distribuito nei negozi
la maggior parte è stata venduta online o durante
i concerti, fondamentalmente perchè non abbiamo
ancora trovato un’etichetta o un distributore
decente con cui collaborare. Non abbiamo ancora trovato
la nostra condizione ideale da questo punto di vista,
perciò per ora continuiamo a fare quasi tutto
da soli.
Avete suonato con New York Dolls,
Nashville Pussy, American Heartbreak, Peter Pan Speedrock,
Trashcan Darlings, Teenage Casket Company, Lords of
The New Church, migliori e peggiori ricordi di queste
esperienze?
Laur: Tutte queste esperienze
sono state positive, dai banchetti pieni di cibo e
beveraggi con Sylvain Sylvain e Sam Yaffa alle feste
di Parigi fino a tarda notte con i ragazzi dei PETER
PAN, tutto bello. Siamo ancora in contatto con la
maggior parte di loro, tanto per dirne una, quando
abbiamo suonato a Brighton in Inghilterra siamo stati
ospiti di Steve (il batterista dei LORDS OF THE NEW
CHURCH drummer).
Qualche mese fa abbiamo suonato con i FUZZTONES, un
altro episodio decisamente buono per noi. La prima
cosa che Rudi ha detto è stata: “Ho visto
i NEW YORK DOLLS la scorsa settimana e mi hanno parlato
degli SPARKLING BOMBS!”... Questo è il
genere di cose che ti riempiono davvero di orgoglio!
Rimanendo in campo di 'brutti
ricordi', avete visto la finale Italia-Francia? Da
francesi, come giudicate la testata di Materazzi a
Zidane?
Matt: sono l’unico degli
SB davvero interessato al calcio, quindi a questa
domanda rispondo io! Dunque, qualunque cosa abbia
detto Materazzi, Zidane ha reagito in maniera stupida.
Penso che dopo il 1998 e il 2000 fosse arrivato il
turno dell’Italia.
La cosa divertente è che la settimana successiva
alla fine dei mondiali sono andato a trovare la mia
amica Cecilia a Piacenza… meno male che è
stata l’Italia a vincere ehehehe. Siamo andati
ad un concerto dei Razzle Dazzle vicino a Milano e
ad un certo punto, tra una canzone e l’altra,
il cantante ha intonato “la mama de Zidane”…
ma era solo uno scherzo, mi sono divertito! È
stato positivo per l’Italia vincere il mondiale
dopo quanto era successo nel campionato italiano.
Anche se trovo scandaloso che i giornalisti abbiano
assegnato il pallone d’oro ad un giocatore di
una squadra accusata di aver comprato lo scudetto.