Moreno Lissoni / Simone Piva
Dopo il concerto milanese dello scorso novembre, abbiamo avuto la fortuna di farci raccontare un pò di cose sulla nuova carriera solista di Ricky Warwick, sciprirete un musicista impegnato che si interessa di politica, calcio e ci da qualche consiglio, tipo quello di non tatuarvi il nome della vostra ragazza.
Ciao Ricky,
premesso che ci è piaciuto molto il concerto di stasera, siamo curiosi di sapere cosa ti ha spinto a passare dalle sonorità alle quali eravamo abituati con gli Almighty, a quelle acustiche e folk dei tuoi dischi solisti...
Perché per me rappresentava qualcosa di nuovo, qualcosa con il quale non mi ero mai cimentato prima; ho suonato in band pesanti e rumorose fin da quando avevo 14 anni, come i New Model Army e altre punk rock band. Quanto gli Almighty si sono sciolti ero piuttosto disincantato, al punto di non sapere se volevo davvero continuare a fare musica. Avevo bisogno di nuovi stimoli, avevo bisogno di alzarmi la mattina e sentirmi ispirato, altrimenti avrebbe voluto dire tradire me stesso e chi mi ascolta. Quando ho imparato a suonare la chitarra suonavo sui dischi di Johnny Cash che aveva mio padre , e mi è venuto naturale tornare a questa forma “pura”, mi emozionavo ancora ad ascoltare quei dischi e a suonare quelle canzoni. Quindi dopo un paio di anni di stop ho accettato la sfida e mi sono buttato sull'acustico, shockando non poche persone … mi è sempre piaciuto essere il perdente e prendere sempre la strada più ripida ma che dà più soddisfazioni.
Dobbiamo riconoscere che anche nella nuova veste acustica, i pezzi vecchi come Free n'easy non risentono della mancanza della corrente!
Vi ringrazio, penso che questa sia l'essenza di una buona canzone: la puoi svestire quasi completamente, che se hai per le mani un buon ritornello e una buona melodia, la puoi suonare come vuoi.
Rispetto ai tuoi primi 2 dischi solisti, questa volta sono molto più evidenti le tue origini irlandesi – o meglio nord irlandesi
Anche se avevo già sfiorato l'argomento in precedenza , ho sempre ritenuto che fosse qualcosa di troppo intimo, di troppo radicato in me ma soprattutto qualcosa da cui forse non volevo separarmi... poi , visto che non ero soddisfatto di come stava venendo Belfast Confetti, ho fatto ascoltare il demo ad un amico, il quale mi ha spronato ad affrontare finalmente l'argomento, dal momento che parlavo sempre così tanto dell'Irlanda del Nord e delle sue storie. Non appena ho iniziato a scrivere, non riuscivo più a fermarmi, mi sono aperto completamente e le idee sono venute da sole.
Possiamo chiederti in particolare di cosa parla “Arms of Belfast Town”?
Ho preso spunto da una storia che mi è stata raccontata da un amico, parla di due ragazzi di Belfast, un cattolico e un protestante, che emigrano durante gli anni dei disordini in Nord Irlanda per andare a fare i muratori in America… durante i 10/15 anni che rimangono in America diventano amici, nel frattempo il processo di pace fa sì che cessino gli attentati, ci sia lavoro, e così decidono di tornare a casa e continuare la loro amicizia… la cosa incredibile è che prima di partire sarebbe stato impensabile per loro andare a bere una birra insieme nello stesso pub !
Ci sono un sacco di canzoni che parlano dei problemi del Nord Irlanda, ma io sono partito da questa storia per raccontare della bellezza del Nord Irlanda, così tormentato ma così pieno di fascino, della bellezza della gente, della cultura, dei nostri paesaggi, della nostra squadra di calcio e per quel che mi riguarda pieno di bei ricordi… avevamo poco e traevamo il massimo da quel poco, io abitavo a una dozzina di km da Belfast e quei pochi concerti che passavo diventavano degli eventi! Curiosamente è l'ultima canzone che ho composto per quest'album, è forse la migliore del mio repertorio solista e sicuramente quella che mi ha aperto più porte.
Sembra molto meno positiva “Born Fighting”...
Infatti racconta della comunità del nord dell'Inghilterra, sia irlandesi che scozzesi, che durante il '700 sono emigrati in America per cercare la libertà religiosa, ed hanno scoperto invece che la chiesa anglicana d'Inghilterra aveva già monopolizzato le colonie …dalla padella alla brace insomma. Questa sorta di isolamento ha fatto sì che certi costumi venissero mantenuti, ed è uno dei motivi per cui la musica country americana è così influenzata da quella irlandese. In un contesto diverso ma è un po' quello che è successo a me, vivo in America ma mi porto dietro le mie radici.
Ho letto che una volta eri molto più interessato alla politica di adesso, ma mi sembra di capire che sia ancora piuttosto interessato a quanto accade alla società...
Mi interessa ancora la storia, sia quella americana che irlandese, leggo un sacco di libri... la mia frase era più frutto della perdita di fiducia, dovuta alla consapevolezza che il mondo è governato dalle banche e dai mercanti, e che i governi siano schiavi di questa gente.
Pensi che l'arrivi di Obama possa in qualche modo cambiare le cose?
Penso che Obama sia un brav'uomo, mosso dalle migliori intenzioni, ma che da solo non possa cambiare il mondo... le dinamiche rimarranno le stesse, per di più George Bush gli ha lasciato in eredità un gran bel casino da ripulire!
Torniamo a parlare di musica e della tua carriera solista, coma mai hai lasciato i Circus Diablo?
Sarebbe più corretto dire che non ho mai fatto parte dei Circus Diablo al 100%! Il tutto è nato quasi per scherzo, ci siamo trovati in sala prove con gli altri (Billy Duffy e Billy Morrison) con l'intenzione di jammare un po', solo che da quelle sessioni sono uscite delle canzoni che abbiamo pensato valesse la pena registrare per metterle su Itunes, senza troppe pretese… dopo la cosa è sfuggita di mano, solo che io avevo la mia carriera solista e determinati impegni – tra i quali la famiglia - ai quali non volevo sottrarmi, ho fatto giusto un paio di settimane di tour.
Lasciaci dire che sei anche un cantante e non solo un chitarrista ritmico …
Grazie, ma penso che come side-project fosse divertente anche non essere il frontman, con tutta la pressione del caso: si trattava di salire sul palco, attaccare la Les Paul e sparare il volume al massimo! Ci siamo divertiti, siamo ancora in contatto, quindi... tutto ok
Facciamo un salto indietro ai giorni degli Almighty: avete avuto 4 album nei TOP 20, e 10 singoli nei TOP 40 .. niente male come carriera; qual è stato il momento migliore e quale il peggiore della carriera?
Ci sono stati tanti bei momenti: avere dei dischi in classifica, suonare a Donington, a Top of the Pops, suonare con i nostri miti di sempre; il momento peggiore è stato quando ho lasciato la band…
Ho letto in una vecchia intervista che hai un brutto ricordo delle registrazioni di “Soul Destruction” ...
è stata una fase un po' tormentata, mi stavo separando dalla mia prima moglie, ero giovane e avevo scarsa confidenza nella mie capacità, così mi sono fatto convincere a non suonare personalmente le tracce di chitarra, scelta che rimpiango ancora oggi perché non sono poi così male come chitarrista, e quelle erano le mie canzoni… sono convinto sarebbe venuto fuori meglio!
C'e' un pezzo in parti di cui senti la mancanza?
Mi piacciono particolarmente i pezzi di Crank, ma quando capita li suono ancora volentieri tutti...
Cosa serba il futuro per gli Almighty?
Non saprei, al momento sono concentrato su Ricky Warwick; mi piace ancora suonare i pezzi degli Almighty durante i miei show, e sono assolutamente fiero di quanto fatto, ma come ti dicevo prima, ho dato … a parte il fatto che non sto ascoltando molta musica “pesante” in questo periodo! Quanto ci siamo riformati per il concerto di beneficenza (a favore della ricerca sulla leucemia che ha colpito il bassista Floyd London, ora guarito) è stato divertente, ma andava bene per un paio di show .. gli Almighty sono una band alla quale dare il 100%, o non se ne fa niente, e credo di poter parlare anche per gli altri se dico che nessuno di noi era pronto a dedicarcisi al 100%. Detto questo, mai dire mai … non escludo che in futuro ci si possa sedere a un tavolo e decidere di fare nuovamente qualcosa insieme.
Parliamo di quella che è il tuo hobby preferito, dopo la musica ovviamente: il calcio! Sappiamo che uno dei tuoi miti è George Best,che pezzo gli vorresti dedicare?
Senza nessun dubbio “The Arms of Belfast Town”...
Ti infastidisce che sia un italiano ad allenare l'Irlanda?
Che facciano quello che vogliono, noi siamo il Nord Irlanda, non ci tocca!
Che ricordo hai della famosa partita tra Nord Irlanda e Inghilterra, vinta dal Nord Irlanda?
Ricordo benissimo che ero a Los Angeles, dove vivo, a guardare la partita in tv, mentre mia moglie era al lavoro; noi giocavamo alla grande, avrei desiderato tantissimo essere presente... quando David Healy ha segnato al 73° minuto, ho chiamato mia moglie e ho iniziato a piangere e urlare come un bambino! Lei e' del Texas, non puo' capire… gli ultimi 17 minuti sono stati tra i peggiori della mia vita.
In quell'occasione David Beckham - e lo rispetto per questo – si fermò ad applaudire tutti I giocatori della mia nazionale all'uscita dal campo, un gran bel gesto.
Giochi anche a calcio???
Non negli ultimi 4 o 5 anni, ma ho sempre giocato molto… ora che ho 43 anni mi sono dato una calmata! Ho giocato anche nella squadra degli Iron Maiden qualche volta, quando aprivamo per loro.
So che anche anche il tuo amico Joe Elliott dei Def Leppard è un fanatico di calcio ..
Si, lui è un fan dello Sheffield United... quando ci troviamo, ci ubriachiamo e parliamo di musica e calcio, come chiunque!
Abbiamo un'ultima domanda prima di salutarci: quasi tutte le rockstar prima o poi si tagliano i capelli, ma nessuno può cancellare un tatuaggio... c'e' qualche tatuaggio che rimpiangi di aver fatto?
Ce ne sono un paio che vorrei cambiare che ormai sono vecchi e sbiaditi, ma c'e' ne è uno che non avrei mai dovuto fare: il nome della mia prima moglie (Vanessa Warwick, famosa vj di headbangers ball)! Ragazzi, tatuavi il nome dei vostri figli, di vostra madre, ma non fate l'errore di farvi tatuare il nome della vostra donna...