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Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

3/4 di Psychopunch ai 'microfoni' di Slam! per parlarci del nuovo album “Kamikaze Love Reducer“, dell'esperienza italiana al Venice Rock Festival e della scena svedese.

Ciao ragazzi! “Kamikaze Love Reducer” è uscito il 20 gennaio (il giorno del mio compleanno!) , potete anticiparci qualcosa?
JM: Buon compleanno!
Beh, a parte il fatto che è il miglior album che abbiamo tirato fuori finora? Non molto… salvo che siamo soddisfatti del risultato ed è stato dannatamente bello sentirsi così ascoltando il risultato finale… cavolo… questo album spacca!

Quali sono le differenze tra “Kamikaze Love Reducer“ e i vostri vecchi lavori?
JM: penso che siamo andati globalmente “oltre” questa volta… voglio dire, non abbiamo mai fatto una canzone lenta come “When this world is dying” o usato il tocco “irlandese” di “The black river song” prima d’ora. È più rock’n’roll, ma sempre nel “vecchio” stile Psychopunch! Personalmente credo sia il nostro miglior lavoro finora.
MUMBLES: stavolta siamo riusciti a fare il lavoro di tre mesi in tre settimane! Normalmente succede il contrario. Siamo andati oltre sia come produzione sia come canzoni.

“When this world is dying” è un pezzo molto più lento rispetto ai vostri standard. Come è nato e di cosa parla?
JM: è stato concepito parecchio tempo fa, ero discretamente ubriaco e stavo suonando la chitarra acustica. Poi un giorno, quando abbiamo suonato in Italia nel 2004, eravamo seduti fuori sul balcone a bere qualche birra e suonicchiare la chitarra e l’ho fatta sentire ai ragazzi. Mumbles era entusiasta e ha detto: “questa dobbiamo registrarla!”. Così l’abbiamo fatto ed è venuta fuori una cazzo di figata! Di cosa parla? Beh… di cuori infranti!

L’album è prodotto da Pelle Seather (Hives, Puffball, ecc…), perché avete scelto lui?
JM: beh, è un vecchio amico ed abbiamo lavorato con lui anche per i precedenti 3 album, ci conosciamo bene e lui è un ottimo produttore. Ci sembrava anche una gran cosa poter registrare l’album a casa e risparmiarci lo stress di andare in un altro posto.
MUMBLES: Pelle ha prodotto i nostri primi lavori e noi non avevamo tempo di viaggiare stavolta, anche perché Pelle è un bravo ragazzo e davvero professionale.

Dove volete arrivare con “Kamikaze Love Reducer”?
MUMBLES: ad acquistare nuovi fans e soddisfare comunque quelli vecchi.
JM: sono d’accordo! Fama e gloria! ;o) Ma anche dimostrare che ci siamo ancora e che sappiamo fare rock!

Avete in programma di girare anche un video?
JM: credo che questa decisione spetti all’etichetta. Ma speriamo che ci sia anche un video tratto da questo album in futuro.
MUMBLES: noi si, ma a quanto pare siamo i soli al momento.

Quale personaggio meglio identifica il concetto di “Kamikaze Love Reducer”?
MUMBLES: non so, Paperino?
JM: Hmmm… non ne ho idea.

Avete cambiato etichetta, come vanno le cose con la Silverdust Records?
JM: finora tutto sta andando benissimo ma naturalmente chi non vorrebbe che andassero ancora meglio? “We want it all!”
MUMBLES: bene, ci trattano bene. A volte può essere veramente difficile lavorare con le rock bands. Ma noi lavoriamo di comune accordo… la maggior parte delle volte…

Mi piacciono molto i layout dei vostri album, chi è l’artista che li disegna?
JM: i primi quattro sono stati realizzati da un ragazzo di nome Henrick Welse (ha realizzato copertine anche per The Hellacopters, The Nomads, Hives e via dicendo). L’artwork di “Smashed on arrival” e del nuovo “Kamikaze Love Reducer è stato affidato ad un ragazzo eccezionale e un amico tedesco, Timo Wuerz. E si, sono tutti fighissimi!

Avete suonato parecchio in Europa e lo scorso luglio vi abbiamo visto in azione a Venezia insieme ad Hanoi Rocks e Fuoriuso, quali sono i vostri ricordi di quella serata?
MUMBLES: grande, semplicemente grande. Ottimo vino, belle ragazze e bella gente.
JM: si, è stato forte e concordo con Mumbles! Gli Hanoi Rocks sono una grande band, peccato che non abbiamo avuto il tempo di stare un po’ di più con loro. Ma è stato bello rivederli dal vivo. Fuoriuso ragazzi eccezionali e gruppo cool. La crew del festival, il pubblico… tutto era perfetto e speriamo di tornare presto davvero.

PEPPE: ero abbastanza stanco e avevo un dopo sbronza che non se ne voleva andare! Credo che lo stesso valga per il resto della band perciò ci siamo esibiti mediamente bene. Se vi è piaciuto il nostro show venite a vederci la prossima volta perché vi prometto che sarà devastante. Comunque è stata una bella esperienza. Abbiamo conosciuto gente simpatica tra i Fuoriuso e le crew del festival.

Quali sono i pro e i contro di suonare in Italia?
PEPPE: i pro: le meravigliose ragazze italiane, probabilmente le più belle e sexy del pianeta. I contro: non ci sono contro! Wohooo!
JM: questo significa che speriamo davvero di tornare presto ;o) Ci sono delle persone davvero simpatiche qui, e questo è un altro pro.

Che impressione vi hanno fatto Hanoi Rocks, Fuoriuso e il pubblico italiano?
MUMBLES: tutti erano ok. I Fuoriuso cazzo se erano simpatici, anche se non capivano molto bene il mio francese (risata).
PEPPE: gli Hanoi Rocks si sono rivelati molto più vivaci di quanto mi sarei aspettato. Figo vedere Michael Monroe e Andy McCoy insieme sul palco. Quello che mi ha impressionato di più comunque è stato Conny Bloom, il suo sound così blues mi ha fatto andare fuori di testa. I Fuoriuso hanno tenuto bene il palco e hanno fatto un bel concerto, anche se non sono esattamente quello che prediligo musicalmente. In ogni caso possiedono la qualità più importante: sono incredibilmente simpatici e ottimi compagni di bevute. Ci piacerebbe incontrarli di nuovo. Il pubblico italiano è stato semplicemente favoloso.

JM: Hanoi Rocks fottutamente bravi, bene anche i Fuoriuso, ma come dice Peppe: “non sono esattamente ciò che prediligo musicalmente”, comunque sono bravi! Il pubblico è stato fantastico… peccato che non ci fosse più gente a vedere 3 grandi bands ;o) Speriamo ce ne sia di più la prossima volta!

In passato avete suonato anche con Gluecifer, Turbo Acs, The Nomads, Maryslim, ecc… avete instaurato un rapporto di amicizia con qualcuno di loro? Qualche aneddoto divertente da raccontarci?
MUMBLES: da me non uscirà nessun segreto :)
JM: si, siamo diventati amici con qualche membro delle bands, ma come dice Mumbles…non uscirà nessun segreto neanche da me ;o)
PEPPE: non direi che si siano sviluppate vere amicizie dal nostro incontro con le altre bands, anche se la maggior parte dei ragazzi che abbiamo incontrato sono davvero cool e sanno come divertirsi. Con alcuni dei gruppi che hai nominato continuiamo a tenerci in contatto, così come con molti altri gruppi, famosi e non, vivi o morti. In particolare in occasione di concerti, partecipazioni come ospiti e cose del genere. Naturalmente i Maryslim ci chiamano sempre quando riescono a tirare fuori una data o quando noi stiamo per andare in tour. Ma di solito, finiscono per non venire.

Avete notato delle differenze tra i vari pubblici europei che avete incontrato?
PEPPE: la regola sembra essere quella per cui più a sud ti spingi più il pubblico è caloroso. Di conseguenza, più vai a nord, più il pubblico è noioso.
In Svezia, ogni persona che assiste ad un concerto sta in piedi verso il fondo del locale con aria annoiata e stupida e pensa: “il mio gruppo è molto meglio”.
In Germania il pubblico si muove un po’ di più ai concerti, e fanno cose del tipo tenere il tempo con il piede se si sentono davvero trasgressivi. Se sono abbastanza ubriachi possono anche arrivare ad urlare cose fichissime, come “Wok’n’Woll” o “Zumzing in ze way!”.

In Francia tutti i ragazzi passano il tempo a far vedere il loro uccello o il buco del culo (o entrambi), perché questa è la cosa più rock’n’roll che puoi fare da quelle parti. Sfortunatamente sono poche le ragazze che ci dimostrano la stessa ammirazione, benché capiti qualche volta (ragazze, prendetelo come uno suggerimento).
In Spagna… beh, sapete come vanno le cose in Spagna, vero? La gente impazzisce completamente grazie al forte abuso di varie sostanze. Uno degli effetti del summenzionato fenomeno è l’estrema caoticità della folla, che si manifesta in un modo piuttosto interessante.
In Italia il pubblico è semplicemente favoloso ;)

Chiaramente ci sono delle eccezioni. Per esempio la Svizzera, che è un paese centrale, mostra un carattere dualistico in termini di comportamento delle folle; la gente o sta in un angolo, terrorizzata a morte oppure salta come impazzita mentre innaffia se stessa e gli altri di vomito.
MUMBLES: alcuni la prendono in maniera molto più fisica di altri. Ma ci sono modi diversi di mostrare apprezzamento verso una band.
JM: beh, credo che dipenda dalla città in cui suoni. A volte le gente semplicemente sta lì e sembra terrorizzata o tiene il tempo con il piede o batte le mani a ritmo di musica mentre nella città successiva trovi un pubblico selvaggio e fuori di testa! Ma in ogni caso, dopo lo show la gente vuole sempre venire da te e dirti quanto è stato bello il concerto e quanto si è divertita!

JM e Joey suonavano con i T.S.T., Peppe con i Mourning Sign e Mumbles con i The Wild Bunch, perché avete deciso di lasciare questi gruppi e iniziare l’avventura Psychopunch? Come sono nati gli Psychopunch?
JM: io e Joey abbiamo lasciato i T.S.T. perché era ora di crescere musicalmente e tutti hanno ricominciato in un nuovo gruppo dopo i T.S.T., per esempio i Dynmite Wasteland e i Grimjacks… ma dopo un po’ io e Joey abbiamo deciso di tornare di nuovo insieme.
Eravamo ubriachi a casa mia seduti davanti alla TV a guardare NHL e lì abbiamo avuto la grande idea! Dobbiamo riformare una band… poi Mumbles e il batterista dei The Wild Bunch hanno chiesto a Joey se conosceva qualcuno intenzionato a formare un gruppo. Così abbiamo deciso di provare ed è riuscito dannatamente bene! Il primo batterista ha lasciato dopo la registrazione del secondo album e si è unito Peppe, così siamo diventati ancora più letali di prima!

MUMBLES: ho lasciato i The Wild Bunch perché la gente era più occupata a fare altro. Ho bisogno che le cose evolvano, non posso semplicemente cazzeggiare mentre non succede niente quando si tratta di musica.
PEPPE: i Mournign Sign sono morti perché non eravamo capaci di metterci d’accordo su quale direzione prendere. C’era anche una brutta atmosfera nel gruppo. È un peccato davvero che i Mourning Sign non siano andati avanti. Eravamo probabilmente la miglior band di quel genere in circolazione in quel periodo e se fossimo andati avanti avremmo potuto raggiungere grandi risultati. Il volto della musica come lo conosci tu avrebbe potuto essere diverso..

Peppe, cosa ci facevi in un gruppo death metal?
PEPPE: suonavo del fottuto death metal, amico, cosa credi? Mi sono sempre piaciuti l’hard rock e la roba dark. Quando la musica ha cominciato a diventare più dura lo sono diventato anch’io. La scoperta del thrash metal e dell’hard core mi ha letteralmente steso. Qualche anno dopo quando sono usciti “Scum”, “Reek of putrefaction” e “Altars of madness” me ne sono innamorato del tutto. Qualche anno dopo ancora ho scoperto il “White album”… ma questa è tutta un’altra storia.

Come giudichereste la scena rock svedese? Ci sono dei bei locali in cui suonare?
PEPPE: suonare in Svezia è una merda fino a quando non raggiungi un certo livello di notorietà. Ci sono pochi locali rock veri e adatti a far suonare un gruppo. La scena non è male comunque. Ci sono parecchi buoni gruppi che vengono dalla Svezia, ma credo che tu lo sappia già.
JM: sono d’accordo con Peppe, anche per quanto riguarda i tanti gruppi validi che vengono da qui, ma è difficilissimo trovare un buon locale in cui suonare se non sei conosciuto e questo è negativo!
MUMBLES: la Svezia non è l’Eldorado che si pensa. Trovi dei bei locali se sei famoso. Ogni tanto suonano dei gruppi davvero bravi ma solo pochi di loro resistono in giro per più di una manciata di anni. Sembra che la gente pensi di dover diventare delle star, altrimenti non è concesso andare avanti. Triste, vero?

C’è qualche gruppo emergente che potete consigliare ai lettori di SLAM!?
JM: si, gli “avanzi” dei Puffball formeranno una nuova band e scommetto che spaccheranno il culo!
PEPPE: si uno – MARYSLIM! THEY FUCKING RULE!
MUMBLES: provate ad ascoltare gli Hellbillyboys. Spero che la loro buona stella cominci a brillare.

È tutto ragazzi, le ultime righe sono per voi…
MUMBLES: ciao a tutti voi lettori innocenti. Uscite e andate a comprare il nostro nuovo album e obbligate vostra nonna a fare lo stesso.
Ci vediamo in Italia!
PEPPE: attenzione all’herpes ragazzi! Pizzica da morire, lasciate che ve lo dica.
JM: occhio al nostro nuovo album “Kamikaze Love Reducer”, ascoltatelo, apprezzatelo e poi compratelo!
Speriamo di tornare presto in Italia.

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