Cominciamo a parlare di “The
Dirt”… prima il libro ed ora il film.
Vince: L’idea
della biografia è nata tanti anni fa, dopo
che ne era uscita una non autorizzata. Quel libro
conteneva un po’ di verità ma anche un’
infinità di cazzate ed imprecisioni. Ci siamo
detti: perché lasciar a gente che ci ha visti
una volta nella vita il compito di raccontare le nostre
storie? Non è meglio se lo facciamo noi stessi?
Per il film bisognerà aspettare ancora un po’,
stiamo ancora cercando un nuovo regista…
Che attori vi piacerebbe che
interpretassero i vostri ruoli?
Nikki: Io vorrei
che la mia parte la facesse… Mick Mars
Tommy: Anch’io vorrei che mi
interpretasse Mick Mars
Vince: Si, anch’io
Mick: Ok, ok… faccio tutto
io
C’è qualche nuovo
episodio da inserire in “The dirt part 2”
?
Tommy: Per la
continuazione di “The dirt” dovete lasciarci
almeno altri 10 anni… però un episodio
nuovo c’è. Proprio ieri suonavamo in
Svezia, allo Swedish rock festival, un paio di ragazze
del catering si sono infilate nei camerini di Nikki
e Vince e gli hanno fregato i cellulari. Assurdo…
Vince: Beh, per noi non è
poi così assurdo…
Nikki: il casino è stato quando
ha telefonato mia moglie e queste hanno risposto…
E’ stata una lunga notte di spiegazioni…
(risate).
Parliamo di questo tour…
lo spettacolo, la scaletta…
Nikki: Sono
contentissimo di essere tornato in Europa. Credo che
sia il tour europeo dove mi sento meglio, c’è
un feeling positivo. Avverto eccitazione …
Tommy. “In Italia la gente
ha voglia di far casino e divertirsi…e poi stamattina
in giro per Bologna abbiamo visto anche un bel po’
di fighe!! Oggi però suoniamo ad un festival,
e notoriamente ai festival di figa ne gira poca…”
Vince: (in italiano) “Tutto
beneeeee”.
Nikki:
Purtroppo non ci siamo potuti portare tutto il circo
che usiamo per gli show in America. In Inghilterra
facciamo più spettacoli e abbiamo più
roba ma qui, per un solo concerto la produzione non
ci permette di portare tutto. Certe volte però
preferisco così, pochi fronzoli, mi piace uscire
e pensare solo a suonare e spaccare il culo…
Tommy:
Scegliere la scaletta è stato facile, avevamo
una voglia fottuta di suonare e così ogni volta
che qualcuno proponeva una canzone e diceva “questa?”
tutti rispondevano “siii, figo” e si passava
alla successiva, ci abbiamo messo veramente poco.
Nikki: E’ anche una fortuna
il fatto di avere dei pezzi nuovi da inserire. Abbiamo
fatto piu’ di 60 shows in America, adesso siamo
in Europa e poi ci aspetta ancora l’ America,
quando siamo stanchi inseriamo qualcosa di nuovo o
cambiamo qualche brano.
Vince: Abbiamo cercato di mettere
in scaletta materiale da un po’ tutti i dischi
suonando la roba più vecchia all’ inizio
dello show.
E le voci circa l’uscita
di un nuovo album?
Vince: Ne abbiamo
parlato a lungo e nei momenti di pausa abbiamo tirato
fuori un sacco di idee per delle nuove canzoni. Questa
cosa ci eccita moltissimo, non vediamo l’ora
di rientrare in studio per lavorare ad un nuovo full
lenght album.
Tommy:
Siamo contenti e ci riteniamo fortunati per l’interesse
che ha suscitato la nostra reunion. Ci rendiamo conto
che il nuovo disco sarà importantissimo per
la nostra carriera, sarebbe stupido registrarlo male
ed in fretta, il tour finirà a dicembre, poi
con tutta calma entreremo in studio.
Nikki: Sarebbe bello poter avere
il disco pronto per l’anno prossimo ma non ci
siamo dati una scadenza, quando uscirà…
uscirà…
Intanto però avete fatto
un sacco di collaborazioni. A partire dal nuovo singolo
che qualcuno ha giudicato dal sound poco Motley Crue...
Vince: A me pare assolutamente Crue
sound.
Tommy: Come fanno a dire che non
suona Motley Crue?
Nikki: Le solite cazzate, ma non
succede solo a noi, capita a tutte le rock band. Ogni
volta che fai un singolo nuovo la gente va fuori di
testa e ti dice: “Ma che cosa state facendo?”.
E’ successo quando abbiamo pubblicato “Home
sweet home”, tutti a dire: non è il vostro
suono. Ed è stato il nostro maggior successo.
Poi è uscito “Girls, girls girls”
e tutti a dirci: “Ma non suona come Home Sweet
Home”. Stessa cosa per “Dr Feelgood”.
Se avessimo dato retta alla gente saremmo ancora fermi
al 1985.
E le collaborazioni?
Nikki: Quando
abbiamo deciso di riunirci, Tommy stava facendo un
suo show per la NBC, Vince era in giro col suo tour
solista e Mick era malato ed in attesa di essere operato.
Io invece in quel periodo ho scritto dei pezzi: una
canzone con un ragazzo degli American Hi Fi,
una col cantante e chitarrista dei Simple
Plan e “Sick love song” con Kevin
James Michael.
Poi ho lavorato con altri personaggi, con
Brian Adams per esempio, è stata un’esperienza
divertente. Collaborare con altri musicisti è
eccitante, anche Tommy lo ha fatto per il suo disco
solista.
Tommy:
E’ bello lavorare con gente che ha un background
musicale diverso dal tuo.
Vince:
Io ho un album solista pronto ma adesso siamo coinvolti
nell’operazione Crue e quindi lo farò
uscire in un momento di pausa. Attualmente la mia
priorità è per questa band.
Nikki: Mi piace trovarmi in situazioni
in cui io, bassista, faccio il cantante e il chitarrista.
Spesso la gente rimane spiazzata quando esci dai tuoi
soliti schemi ma per me non è così,
la musica è sempre musica ed è bello
variare. Il pubblico del metal e del rock ‘n’
roll è piuttosto legato ai clichè, la
gente pensa che essendo il bassista dei Motley Crue
dovrei scrivere pezzi solo con gli Slayer
oppure che Tommy dovrebbe scrivere roba solo
con gli Iron Maiden. Che senso avrebbe
andare a suonare con un chitarrista heavy? Il chitarrista
pesante ce l’ho già, ho Mick Mars. Non
siamo coinvolti solo nei Motley Crue, ognuno di noi
ha dei side projects, ci piace essere creativi.
A proposito di clichè,
ci sono alcuni che vi definiscono una band degli anni
80?
Nikki: Mi domando
perché allora non definiscano anche i Rolling
Stones una band degli anni 60. Non abbiamo
mica suonato solo dall’81 all’89, siamo
in giro da 25 anni è bizzarro che ci definiscano
una band degli 80’s. Siamo musicisti, ci evolviamo...
la musica è al nostra vita…
Esistono due versioni del vostro
nuovo video?
Nikki: Eh, si
c’è in giro una versione europea ed una
americana che è molto più censurata.
Il problema è con la censura americana, cosa
vuoi farci, George Bush è
il nostro presidente: siamo fottuti!!
Mah, visti così
non ci sembrano molto fottuti… anzi, ci sembrano
belli arzilli e… still kickin ass…
Grazie a IlMetius
e Freeway che ha permesso quest'intervista