www.lonnyblaster.it

 


Alvise Sclisizzi

Dopo un buon debutto targato 2002/2003, tornano ad affacciarsi sulla scena i Lonny Blaster, fautori di un hard rock frizzante e ben suonato, proveniente non dal ricco nord est bensì dall’estremo sud dell’Italia.


Presentate un po’ il gruppo raccontando brevemente la sua storia.
I Lonny Blaster nascono a Manduria (TA) nella primavera del 2000 con l’intento di ricreare le tipiche atmosfere anni ’80 ;non nella scelta delle cover quanto nella composizione propria. Alcuni dei brani composti (11) andranno a far parte del loro 1° omonimo CD autoprodotto, recensito dalle maggiori webzine e fanzine in modo più che positivo.

Si parte con le prime partecipazioni a festival e concorsi, raggiungendo quasi sempre ottimi risultati (coppe coppette bla bla… e spesso vincite in denaro), conquistandosi cosi un posto di primo piano almeno tra l’estremo umile meridione. Partecipando al “2° South Cheyenne” organizzato da “INDIAN BIKERS MC-SOUTH ITALY", nel settembre 2003, diventano la loro band ufficiale, suonando cosi’ in ogni manifestazione riguardante moto, birra e strip.

Dopo un ritorno in sala per la stesura dei nuovi brani, nell’estate 2004 esce Finally Rock (album autoprodotto contenente anche l’amatoriale videoclip della stessa title track). Scattano le prime occasioni importanti come il concerto da supporto al trio Gilby Clarke (ex Guns n’ Roses), Muddy Stardust (ex L.A Guns) e Chad Stewart (Faster Pussycat); e piu’ recentemente con la leggendaria H.M. band Virgin Steele.

Il sud Italia non è mai stato famoso per il genere da voi proposto, infatti la maggior parte della produzione musicale appartiene al metal estremo. Cosa vi ha spinti a fondare un gruppo con queste coordinate musicali? È stato difficile trovare persone che condividessero la vostra stessa passione oppure i capelloni cotonati ci sono anche da voi ma si nascondono bene?
In realtà non c’e’ mai stato un vero motivo per cui abbiamo deciso di mettere in piedi una r’n’r band. Penso sia stata una scelta maturata nel modo più naturale possibile; ascoltando e “vivendo” il R’n’R da dieci anni e vederti intorno una massa di blackmetaller incazzatissimi, sbronzi dopo la prima birra e 10.000 chitarristi aspiranti guitarhero supersegaioli; beh, penso si renda logica la necessita’ di suonare quattro accordi supercazzuti, conciarti da puttana e limitarti a divertirti e a divertire parlando di alcool, fica e stupido R’n’R. Posso cosìi dirti che in principio erano in molti a storcere il naso innanzi a una nostra locandina, ora possiamo notare con piacere che molti ragazzi-e rivalutano un fenomeno che fino a qualche anno fa non esisteva.

Per quanto riguarda le opportunità di suonare in locali o manifestazioni il genere proposto non gode di particolare popolarità. Avete mai incontrato difficoltà a trovare date oppure è facile convincere i gestori e gli organizzatori?
Dire che e’ facile sarebbe una vera menzogna. Il vero motivo sta o meglio stava nella mancanza di credibilita’ propio da parte dei gestori, che preferiscono tenersi tasche, palle e clientela sicura ospitando la solita squallida cover band. Ma live dopo live le nostre credenziali sono cresciute grazie ad un seguito non indifferente e ad una curiosità sempre maggiore.

La gente butta giu una birra dopo l’altra, ed al gestore medio e questo che interessa. Mentre per quanto riguarda la dimensione festival-concerto, come dicevamo prima, nella maggior parte delle volte il bill e sempre composto da band “estreme”, e per farci inserire nelle prime occasioni non e’ stato facile; poi un pò tutti si sono resi conto che risultavano piu’ estremi le checche truccate dei L.B. che la deathmetal band che suonava da headliner. In seguito a questi piccoli successi più gente si e’ interessata a noi, tra cui gli amici Indian Biker, che ora ci offrono tutto il loro rispetto e supporto.

Ascoltando il vostro nuovo cd ho notato un netto miglioramento sia per quanto riguarda il songwriting, sia la produzione e l’artwork. Cosa vi ha spinto ad investire tempo e denaro nel gruppo? Quali aspettative avete e quali obiettivi vi siete prefissati?
L’immensa fiducia che nutriamo nei confronti di questo progetto deriva dalla consapevolezza che suonare del fottuto R ‘n’ R sia l’unica cosa che sappiamo e che vogliamo fare. Ai nostri piccoli show puoi vedere ragazzi-e che se la spassano alla grande sorridendo e cantando i cori; non so!

Sembra che al momento non se ne freghino assolutamente un cazzo della scuola, del lavoro o di cosa faranno domani; sembra che l’unica cosa che importi sia: ordinare un'altra bionda e cantare un'altra carrellata di stupidi cori; e tutto cio’ ti fa pensare: cazzo! funziona, Cristo! le mie canzoni funzionano!! Il nostro obbiettivo quindi non e’ altro che firmare un contratto che ci garantisca una distribuzione adeguata ed una ancora piu’ intensa attivita’ live.

Cosa ne pensate della scena italiana e dei suoi recenti passi da gigante (gruppi sotto contratto, tour all’estero, produzioni importanti, eventi di spessore…) grazie anche alla calata delle vecchie glorie e all’affermarsi di nuove band? Quali conoscete e ritenete degne di esistere?
Si soprattutto da voi la scena e’ molto fertile ed accorgersene non e’ affatto difficile; sbuca dal nulla una band al giorno, tante ok e tante inutili. Ma essendo dispersi e isolati tra i fumi di Taranto non penso di conoscere sufficientemente bene il resto della situazione. E’ comunque importante sottolineare che un grande merito va a band quali: The Darkness per primi, Jet ed altri, che hanno permesso una rivalutazione del fenomeno; ne trarremo benefici un pò tutti!!!!

Vista la vostra intensa attività live sicuramente vi saranno capitati episodi curiosi e bizzarri (incontri e scontri con groupies assatanate, tentativi di rapimento da parte di alieni, cantanti caduti dal balcone durante la registrazione del disco…). Ce ne raccontate qualcuno?
Sentite questa: saliamo sul palco per l’esibizione da spalla a Gilby Clarke e il nostro caro rincoglionito chitarrista si accorge di non aver portato con se la sua chitarra. Panico! Cristo! t’immagini? "ehi Gilby ci presti la tua Les Paul?" ci avrebbe mandati a caga’in tarantino. Abbiamo risolto con una corsa fulminea di 100 Km in mezz’ora!!! Per quanto riguarda le groupies, sai, non funziona come nel film Rockstar… pero’… non possiamo certo lamentarci!

Messaggio promozionale: convincete i lettori di Slam! (notoriamente tirchi e avvezzi alla masterizzazione) a rompere il porcellino (rosa shocking ovviamente!) e a subissarvi di richieste.
Che cazzo ne so! ok! Supportate l’underground Cristo! e mandate a puttane le costosissime superproduzioni internazionali. Comprate sto cazzo di "Finally Rock", ne vale veramente il pene!!! E’ la giusta colonna sonora ad ogni momento, ad ogni cagata, ad ogni pisciata, ad ogni sbronza, ad ogni scopata, di piu’ nin zo’!!!!!!p

---- by Slam! Production® 2001/2007 ----