Ciao Jeff, prima di tutto è
un vero piacere poter parlare con te... allora cominciamo
subito parlando del nuovo lavoro dei War & Peace...
e prima di tutto... come mai un titolo così
curioso ("The Walls have Eyes")?
E’ il titolo di una delle
canzoni, ed è una canzone sugli abusi sui bambini
e sulla paura che questi generano. Mi piace anche
che possa far pensare a uno scenario da "grande
fratello", cosa che il governo americano credo
stia rischiando di diventare. Una buona parte del
CD ha a che fare con quest’argomento).
Possiamo considerare i War
& Peace come una band effettiva o a tutti
gli effetti può essere considerata il tuo solo
- project?
Deduco che il Cd sembri più
un progetto solo perchè ho suonato, cantato
e scritto tanto di questo CD. Ma la cosa divertente
è che, poiché facciamo concerti dal
vivo, ed è stata formato un gruppo per questo,
questo gruppo è più un "vero"gruppo
di qualsiasi cosa in cui io sia stato coinvolto per
molto tempo!
Avendo un promo in mio possesso
non ho ulteriori informazioni su chi ha suonato sul
disco... puoi parlarci dei musicisti coinvolti?
Alex Masi ha
fatto l’assolo in "Stranger in My Own Land",
Bartholamew Toff e Michael
Frowein hanno suonato la batteria, e io ho
fatto il resto. Un chitarrista di nome Daniel
Irmas ha suonato alcuni brani di chitarra
supplementare sul brano "No One is Listening".
Da un punto di vista delle sonorità
direi che il nuovo cd si avvicina alle precedenti
releases targate War & Peace... anche se un pezzo
come "Rock and Roll Breakdown" richiama
le sonorità tipiche degli eightes... sei d'accordo?
Sfortunatamente non ho molta familiarità
con ciò che significa la parola "sonorità".
Ma penso tu intenda stile e suono, se è così,
sì fino a un certo punto. Non ho avuto paura
di essere "stile anni 80" su questo disco!
Io penso anche che questo sia un disco molto migliore
di tutti i precedenti, ma il nostro obiettivo era
essere heavy con melodia.
Nella versione europea del cd
come bonus track c'è un bel rifacimento di
"Walk Away", song presente come studio track
nel live dei Dokken "Beast from
the East"... come mai hai scelto di rifare questo
pezzo e come ti è venuta l'idea di una versione
così particolare?
Era da molto che pensavo di fare
una canzone con un quartetto d’archi, e quando
abbiamo avuto l’idea di un bonus track, quell
brano mi è sembrato una scelta perfetta. Ho
sentito immediatamente nella mia testa le parti degli
archi e mi ha molto entusiasmato l’idea di lavorarci
sopra. Armonicamente parlando, quella canzone sembrava
un’ottima scelta per la versione con gli archi.
Altro pezzo che mi è piaciuto
particolarmente è "Stranger in My Own
Land", è un pezzo autobiografico?
E’ stato scritto subito
dopo l’11 Settembre e in effetti ha catturato
tutti i sentimenti cupi che hanno seguito quell’avvenimento.
Non sapevo veramente cosa pensare in quei momenti.
Una cosa che si nota subito del
nuovo lavoro è l'ottima produzione, te nei
occupato tu direttamente?
Il lavoro di produzione è
durato abbastanza a lungo, poiché io ho lavorato
come produttore negli ultimi 2 anni, e ho dovuto lavorare
a questo Cd in contemporanea ad altri progetti. Ma
è stato veramente un lavoro che ho amato molto
fare, non avevo mai provato prima una soddisfazione
"creativa" così grande.
Ho visto che a settembre parteciperai
al festival della Z Records a Liverpool,
se non sbaglio è la prima volta che i War &
Peace verranno in Europa... che accoglienza ti aspetti
e soprattutto ci sarà la possiblità
di vedervi anche in altre date?
Sì, speriamo di poter espandere
un po’ il tour. Stiamo cercando di programmare
parecchi concerti negli UK, uno in Spagna, e spero
in alcuni altri. Mi piacerebbe venire in Italia, potrebbe
anche succedere che qualcuno possa far sì che
succeda. Per quanto riguarda l’accoglienza,
non so cosa aspettarmi. So che gli Europei stanno
cominciando ora a conoscere i W&P, ma dall’entusiasmo
della Z Records penso che la band potrà farsi
conoscere molto di più e che i concerti aiuteranno
a far circolare il nostro nome. Sono così eccitato
all’idea di suonare dal vivo, non faccio più
un tour da 4 anni!!
Torniamo indietro di qualche
passo, mi è piaciuto molto il disco uscito
l'anno scorso a nome Lynch/Pilson,
come è nata questa collaborazione, come sono
i tuoi rapporti con George e pensi che potrà
esserci un seguito?
Un paio di anni fa, un giorno
il manager di George mi chiama e mi chiede se ero
interessato a fare un disco con George. Ci siamo trovati
e abbiamo scoperto che la nostra intesa era fortissima,
così siamo andati avanti col progetto. George
e io ci sentiamo ancora spesso, e sì mi piacerebbe
fare un altro disco insieme un giorno, non ho idea
di quando. Ma credo che questo prima o poi accadrà.
Restando in tema... a luglio
esce il nuovo album dei Dokken...
sarei curioso di sapere la tua opinione sull'attuale
line-up della band e se è vero che ritieni
l'attuale incarnazione dei Dokken come
il progetto solista di Don?
Sì, attualmente il progetto
ora è principalmente un progetto solo di Don.
Quando la band era nella sua formazione originale
, eravamo veramente un gruppo e tutti dicevano la
loro nelle varie decisioni e sulla musica. Ora è
Don che decide tutto, quindi è ovviamente un
progetto solo suo. Detto questo, ha con lui dei gran
musicisti nel gruppo con lui ora. Barry è un
bassista meraviglioso e suona molto bene, e Jon
Levin è un mostro! Sono stato io a
presentare Jon al gruppo prima che arrivasse Reb.
E’ un chitarrista brillante e pieno di talento.
A questo punto non posso non
chiederti se esistano dei margini per la reunion dei
Dokken con la formazione originale...
Non vedo come possa succedere,
ma non dirò mai un no in assoluto, le cose
cambiano! Ma non ho buoni ricordi del mio ultimo periodo
con la band, e la vita è troppo corta per questo.
Inoltre ora io sono contento così come sono,
da un punto di vista creativo ma non solo, e non vorrei
tornare indietro. Mi piace ancora lavorare con George,
ma a meno che le cose cambino drasticamente, non ci
tengo a lavorare ancora con Don. Da quanto ho capito
da fonti vicine, la creazione di quest’album
che sta per uscire è stato lo stesso incubo
improduttivo di quelli usciti negli ultimi anni. Se
ciò è vero, non mi interessa farne parte.
Spero comunque che un giorno in qualche modo potremo
tutti crescere un po’, farci una risata insieme,
ritrovare la nostra amicizia ed essere in grado di
goderci il successo che abbiamo ottenuto insieme.
Quali sono i tuoi ricordi più
belli legati al periodo Dokken e
quali (se ce ne sono) quelli che vorresti dimenticare?
Il periodo 1984-88 è stato
terribilmente divertente, specialmente in tour. Non
c’è nulla di più eccitante che
essere un ragazzo in una rock band di successo in
tour in giro per il mondo... nessun limite! Abbiamo
goduto appieno di quel periodo! Il ricordo peggiore
è quando la band si è sciolta... entrambe
le volte. Le brutture di quel periodo avevano reso
la musica assolutamente sgradevole e io odio questo
sentimento. Questo lavoro è un onore e abusare
di questo privilegio a causa di egoismo e tendenze
melodrammatiche è disgustoso.
Nel corso della tua lunga carriera
hai sperimentato anche soluzioni sonore diverse come
nel progetto Underground Moon. Ti
chiedo allora come vedi l'attuale scena musicale e
se ci sono delle bands che ti hanno particolarmente
colpito.
Mi piacciono i Radiohead,
i Queens of the Stoneage, roba simile.
Ma vedo che le cose stanno diventando più melodiche.
Penso che l’approccio vocale completmente thrash
sia ormai superato. E’ tempo di melodia!
Parliamo di cinema... e ovviamente
di Rock Star, film che ti vedeva
protagonista nel ruolo del bassista degli Steel Dragon:
cosa ricordi di quell'esperienza e credi che potremo
vederti ancora sul set (magari nel sequel)?
Mi sono divertito moltissimo a
girare questo film. Un sacco di ottima musica (suonare
con Zakk e Jason è stato grandioso) e un sacco
di risate! Non credo che il film abbia avuto un successo
tale da farne un seguito, ma sarei pronto a recitarvi
immediatamente! In effetti mi piacerebbe fare qualcosa
in cui dover veramente recitare (o almeno provarci!)...
non dove interpreto praticamente me stesso.
Ho letto recentemente che hai
partecipato alle registrazioni del nuovo album di
RJ Dio... come ti trovi a lavorare
con un personaggio talmente carismatico? Hai qualche
aneddoto particolare che lo riguarda?
Mi piace lavorare con Ronnie
(e il suo gruppo). È un musicista incredibile
(più che solo un cantante) ed è anche
un ottimo amico. Lavoriamo molto bene insieme, in
modo molto produttivo e quasi telepatico, c’è
molta complicità. La cosa ridicola è
che, mentre io iniziavo a rispondere alla domanda,
il telefono è suonato ed era Ronnie. Forse
sapeva che qualcuno stava chiedendo qualcosa su di
lui!!!
Tra gli innumerevoli progetti
in cui sei stato coinvolto c'è quello riguardante
la partecipazione ai vari tribute-album... ti piace
partecipare a questo tipo di operazioni e cosa pensi
dei tribute album in generale?
Mi piace suonare sui dischi in
generale! Mi piace suonare! Ma una delle cose importanti
è che molti di questi dischi sono fatti in
uno studio di registrazione gestito da Bob
Kulick e Bruce Bouillet,
e adoro lavorare con questi ragazzi. Il loro studio
è anche letteralmente in fondo alla mia strada!
Curiosità personale...
dammi 3 titoli di album che non possono mancare in
una collezione che si rispetti...
"Revolver" (Beatles), "OK
Computer" (Radiohead), "Led
Zeppelin IV".
Se tu non fossi stato un musicista
famoso, cosa ti sarebbe piaciuto fare nella vita?
Un musicista che muore di fame!!!
Devo suonare e/o avere a che fare con la musica...
è la mia passione ed è nel mio sangue.
Grazie Jeff, è stato un
onore poter parlare con uno dei miei musicisti preferiti...
speriamo di vederci presto in Italia!
Grazie e spero anch’io di
poterti vedere!!! Spero che possa succedere. Stammi
bene.