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Federico Martinelli

Quando il capo supremo mi ha proposto di fare una chiacchierata con Jeff Pilson in occasione dell'uscità del nuovo lavoro dei War & Peace ho subito pensato a che cifra avrei dovuto sborsare per la ghiotta possibilità...
Scherzi a parte finalmente ho potuto fare qualche domanda a colui che troppo frettolosamente viene definito solo l'ex bassista dei Dokken... qui ci troviamo di fronte a d una vera icona della scena losangelina... musicista, produttore, attore... la sua sezione discografia è vicina ai 40 dischi... eccovi il resoconto della chiacchierata con il neo-papà Jeff Pilson!!

Ciao Jeff, prima di tutto è un vero piacere poter parlare con te... allora cominciamo subito parlando del nuovo lavoro dei War & Peace... e prima di tutto... come mai un titolo così curioso ("The Walls have Eyes")?
E’ il titolo di una delle canzoni, ed è una canzone sugli abusi sui bambini e sulla paura che questi generano. Mi piace anche che possa far pensare a uno scenario da "grande fratello", cosa che il governo americano credo stia rischiando di diventare. Una buona parte del CD ha a che fare con quest’argomento).

Possiamo considerare i War & Peace come una band effettiva o a tutti gli effetti può essere considerata il tuo solo - project?
Deduco che il Cd sembri più un progetto solo perchè ho suonato, cantato e scritto tanto di questo CD. Ma la cosa divertente è che, poiché facciamo concerti dal vivo, ed è stata formato un gruppo per questo, questo gruppo è più un "vero"gruppo di qualsiasi cosa in cui io sia stato coinvolto per molto tempo!

Avendo un promo in mio possesso non ho ulteriori informazioni su chi ha suonato sul disco... puoi parlarci dei musicisti coinvolti?
Alex Masi ha fatto l’assolo in "Stranger in My Own Land", Bartholamew Toff e Michael Frowein hanno suonato la batteria, e io ho fatto il resto. Un chitarrista di nome Daniel Irmas ha suonato alcuni brani di chitarra supplementare sul brano "No One is Listening".

Da un punto di vista delle sonorità direi che il nuovo cd si avvicina alle precedenti releases targate War & Peace... anche se un pezzo come "Rock and Roll Breakdown" richiama le sonorità tipiche degli eightes... sei d'accordo?
Sfortunatamente non ho molta familiarità con ciò che significa la parola "sonorità". Ma penso tu intenda stile e suono, se è così, sì fino a un certo punto. Non ho avuto paura di essere "stile anni 80" su questo disco! Io penso anche che questo sia un disco molto migliore di tutti i precedenti, ma il nostro obiettivo era essere heavy con melodia.

Nella versione europea del cd come bonus track c'è un bel rifacimento di "Walk Away", song presente come studio track nel live dei Dokken "Beast from the East"... come mai hai scelto di rifare questo pezzo e come ti è venuta l'idea di una versione così particolare?
Era da molto che pensavo di fare una canzone con un quartetto d’archi, e quando abbiamo avuto l’idea di un bonus track, quell brano mi è sembrato una scelta perfetta. Ho sentito immediatamente nella mia testa le parti degli archi e mi ha molto entusiasmato l’idea di lavorarci sopra. Armonicamente parlando, quella canzone sembrava un’ottima scelta per la versione con gli archi.

Altro pezzo che mi è piaciuto particolarmente è "Stranger in My Own Land", è un pezzo autobiografico?
E’ stato scritto subito dopo l’11 Settembre e in effetti ha catturato tutti i sentimenti cupi che hanno seguito quell’avvenimento. Non sapevo veramente cosa pensare in quei momenti.

Una cosa che si nota subito del nuovo lavoro è l'ottima produzione, te nei occupato tu direttamente?
Il lavoro di produzione è durato abbastanza a lungo, poiché io ho lavorato come produttore negli ultimi 2 anni, e ho dovuto lavorare a questo Cd in contemporanea ad altri progetti. Ma è stato veramente un lavoro che ho amato molto fare, non avevo mai provato prima una soddisfazione "creativa" così grande.

Ho visto che a settembre parteciperai al festival della Z Records a Liverpool, se non sbaglio è la prima volta che i War & Peace verranno in Europa... che accoglienza ti aspetti e soprattutto ci sarà la possiblità di vedervi anche in altre date?
Sì, speriamo di poter espandere un po’ il tour. Stiamo cercando di programmare parecchi concerti negli UK, uno in Spagna, e spero in alcuni altri. Mi piacerebbe venire in Italia, potrebbe anche succedere che qualcuno possa far sì che succeda. Per quanto riguarda l’accoglienza, non so cosa aspettarmi. So che gli Europei stanno cominciando ora a conoscere i W&P, ma dall’entusiasmo della Z Records penso che la band potrà farsi conoscere molto di più e che i concerti aiuteranno a far circolare il nostro nome. Sono così eccitato all’idea di suonare dal vivo, non faccio più un tour da 4 anni!!

Torniamo indietro di qualche passo, mi è piaciuto molto il disco uscito l'anno scorso a nome Lynch/Pilson, come è nata questa collaborazione, come sono i tuoi rapporti con George e pensi che potrà esserci un seguito?
Un paio di anni fa, un giorno il manager di George mi chiama e mi chiede se ero interessato a fare un disco con George. Ci siamo trovati e abbiamo scoperto che la nostra intesa era fortissima, così siamo andati avanti col progetto. George e io ci sentiamo ancora spesso, e sì mi piacerebbe fare un altro disco insieme un giorno, non ho idea di quando. Ma credo che questo prima o poi accadrà.

Restando in tema... a luglio esce il nuovo album dei Dokken... sarei curioso di sapere la tua opinione sull'attuale line-up della band e se è vero che ritieni l'attuale incarnazione dei Dokken come il progetto solista di Don?
Sì, attualmente il progetto ora è principalmente un progetto solo di Don. Quando la band era nella sua formazione originale , eravamo veramente un gruppo e tutti dicevano la loro nelle varie decisioni e sulla musica. Ora è Don che decide tutto, quindi è ovviamente un progetto solo suo. Detto questo, ha con lui dei gran musicisti nel gruppo con lui ora. Barry è un bassista meraviglioso e suona molto bene, e Jon Levin è un mostro! Sono stato io a presentare Jon al gruppo prima che arrivasse Reb. E’ un chitarrista brillante e pieno di talento.

A questo punto non posso non chiederti se esistano dei margini per la reunion dei Dokken con la formazione originale...
Non vedo come possa succedere, ma non dirò mai un no in assoluto, le cose cambiano! Ma non ho buoni ricordi del mio ultimo periodo con la band, e la vita è troppo corta per questo. Inoltre ora io sono contento così come sono, da un punto di vista creativo ma non solo, e non vorrei tornare indietro. Mi piace ancora lavorare con George, ma a meno che le cose cambino drasticamente, non ci tengo a lavorare ancora con Don. Da quanto ho capito da fonti vicine, la creazione di quest’album che sta per uscire è stato lo stesso incubo improduttivo di quelli usciti negli ultimi anni. Se ciò è vero, non mi interessa farne parte. Spero comunque che un giorno in qualche modo potremo tutti crescere un po’, farci una risata insieme, ritrovare la nostra amicizia ed essere in grado di goderci il successo che abbiamo ottenuto insieme.

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati al periodo Dokken e quali (se ce ne sono) quelli che vorresti dimenticare?
Il periodo 1984-88 è stato terribilmente divertente, specialmente in tour. Non c’è nulla di più eccitante che essere un ragazzo in una rock band di successo in tour in giro per il mondo... nessun limite! Abbiamo goduto appieno di quel periodo! Il ricordo peggiore è quando la band si è sciolta... entrambe le volte. Le brutture di quel periodo avevano reso la musica assolutamente sgradevole e io odio questo sentimento. Questo lavoro è un onore e abusare di questo privilegio a causa di egoismo e tendenze melodrammatiche è disgustoso.

Nel corso della tua lunga carriera hai sperimentato anche soluzioni sonore diverse come nel progetto Underground Moon. Ti chiedo allora come vedi l'attuale scena musicale e se ci sono delle bands che ti hanno particolarmente colpito.
Mi piacciono i Radiohead, i Queens of the Stoneage, roba simile. Ma vedo che le cose stanno diventando più melodiche. Penso che l’approccio vocale completmente thrash sia ormai superato. E’ tempo di melodia!

Parliamo di cinema... e ovviamente di Rock Star, film che ti vedeva protagonista nel ruolo del bassista degli Steel Dragon: cosa ricordi di quell'esperienza e credi che potremo vederti ancora sul set (magari nel sequel)?
Mi sono divertito moltissimo a girare questo film. Un sacco di ottima musica (suonare con Zakk e Jason è stato grandioso) e un sacco di risate! Non credo che il film abbia avuto un successo tale da farne un seguito, ma sarei pronto a recitarvi immediatamente! In effetti mi piacerebbe fare qualcosa in cui dover veramente recitare (o almeno provarci!)... non dove interpreto praticamente me stesso.

Ho letto recentemente che hai partecipato alle registrazioni del nuovo album di RJ Dio... come ti trovi a lavorare con un personaggio talmente carismatico? Hai qualche aneddoto particolare che lo riguarda?
Mi piace lavorare con Ronnie (e il suo gruppo). È un musicista incredibile (più che solo un cantante) ed è anche un ottimo amico. Lavoriamo molto bene insieme, in modo molto produttivo e quasi telepatico, c’è molta complicità. La cosa ridicola è che, mentre io iniziavo a rispondere alla domanda, il telefono è suonato ed era Ronnie. Forse sapeva che qualcuno stava chiedendo qualcosa su di lui!!!

Tra gli innumerevoli progetti in cui sei stato coinvolto c'è quello riguardante la partecipazione ai vari tribute-album... ti piace partecipare a questo tipo di operazioni e cosa pensi dei tribute album in generale?
Mi piace suonare sui dischi in generale! Mi piace suonare! Ma una delle cose importanti è che molti di questi dischi sono fatti in uno studio di registrazione gestito da Bob Kulick e Bruce Bouillet, e adoro lavorare con questi ragazzi. Il loro studio è anche letteralmente in fondo alla mia strada!

Curiosità personale... dammi 3 titoli di album che non possono mancare in una collezione che si rispetti...
"Revolver" (Beatles), "OK Computer" (Radiohead), "Led Zeppelin IV".

Se tu non fossi stato un musicista famoso, cosa ti sarebbe piaciuto fare nella vita?
Un musicista che muore di fame!!! Devo suonare e/o avere a che fare con la musica... è la mia passione ed è nel mio sangue.

Grazie Jeff, è stato un onore poter parlare con uno dei miei musicisti preferiti... speriamo di vederci presto in Italia!
Grazie e spero anch’io di poterti vedere!!! Spero che possa succedere. Stammi bene.

 

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