Ciao ragazzi, e' da poco uscito
"Restroom Tales", e ad un primo ascolto
mi sembra sia il vostro miglior lavoro. Potete drici
qualcosa in piu'? ...dove e come avete registrato
e cazzate del genere che interessano solo agli "addetti
ai lavori"?
Matt: Ciao Moreno,
grazie dei complimenti, siamo contenti ti piaccia
il disco, anche perché dopo quello che abbiamo
patito per finirlo se veniva fuori una cagata era
meglio che andavamo tutti a suonare la bamba e Battisti
nei locali fighetti. L’abbiamo registrato sempre
al Moonhouse Studio di Milano con l’aiuto prezioso
di Danilo “Stone” Di Lorenzo. Anche se
il grosso l’abbiamo fatto nel nostro Big Sand
Studio, che poi è la nostra sala prove dispersa
nelle campagne reggiane. Volevamo qualcosa di più
rispetto a "4 jacks", sia come suoni che
come canzoni, l’altro disco era stato fatto
in fretta, avevamo quei pezzi e bon, li abbiamo registrati.
Stavolta ne avevamo parecchi, c’era la possibilità
di fare una scelta, e siamo contenti di aver “lavorato”
su questi 5 brani.
E' cambiato qualcosa a livello
compositivo da "Luv Criminals" ad oggi e
cosa vi hanno insegnato eventuali errori in questi
anni in sede di registrazione?
Matt: Aahahaha!
Luv Criminals!!! Che vergogna! Pensa che l’altro
giorno ho provato a cercare hollywood vampires
su Emule e ho trovato uno sfortunato che aveva Kick
Out nei file! Se ti fai vivo ti offro una cena
amico poveretto!
A parte tutto eravamo sbarbatelli, pensavamo di essere
i Motley Crue, ed eravamo senza soldi.
Diciamo che è stato un passo obbligatorio,
ma adesso usiamo quel cd per farci grasse risate!
Di 4 jacks ne abbiamo parlato prima, bei suoni, una
discreta produzione ma dei 5 pezzi ne suoniamo ancora
e ne salviamo appena uno. Visti i pochi live che abbiamo
fatto quest’anno avevamo il tempo e ci siamo
procurati un impiantino per registrare in casa, da
lì nella sala prove, dalle bestemmie e dal
tetano, è nato restroom tales.
Marcus:
In studio devi veramente dare anima e corpo per i
pezzi, se vuoi ottenere un bel risultato, e pensare
sempre a ciò che funziona per la canzone, più
che a quello è bello ma fine a stesso; inoltre
abbiamo imparato a non fidarci mai dell’ascolto
delle casse degli studi di incisione, perché
hanno un’altissima definizione e tanti bassi,
rispetto a tutte le altre situazioni di ascolto del
CD.
Parliamo un po' delle vostre
nuovo composizioni e ditemi cosa c'e' dietro a titoli
come "Honeymoon & Silverspoon", "Ordinary
Man" e "Moanin'"...
Matt: C’è la solita
roba, storie finite e riniziate, donnacce che fanno
soffrire noi maschietti, non c’è nulla
di “profondo” se non queste avventure
raccontate in modo ironico… Per "Ordinary"
la storia è diversa mi sono ispirato a una
persona che conosco molto bene…
... e sarebbe?
Matt: ...il buon Lord Wolf nel suo
essere l’uomo comune per eccellenza ha ispirato
questo pezzo. Ancora adesso non sa che parla di lui
perché non capisce l’inglese e poco l’italiano.
Ma qua c’è l’essenza dell’essere
anonimo. Wolf è il metro vivente per misurare
quanto ci si discosta dalla media.
Anche "Farmer Life"...
si riferisce a qualcuno o qualcosa in particolare?
Matt: Fondamentalmente
veniamo tutti dalla campagna anche se non siamo di
famiglia contadina… è un ritorno alle
tradizioni, un elogio a quanto deve essere bello vivere
in mezzo natura. Da piccolo Omar andava a fumare l’erba
medica da un suo amico contadino, da lì è
successo tutto quanto e ce lo ritroviamo così,
completamente fuso nel cervello.
AC/DC, Cinderella,
Jackyl e cosi' via mi sembrano ancora
i nomi migliori per accostare il vostro sound. Vi
fa piacere essere etichettati in questa maniera o
pensate che un paragone con i Tokyo Hotel
sia piu' plausibile?
Matt: Can, abbiamo
scoperto solo poco tempo fa che il frocetto dei Tokyo
Hotel è in realtà un lui, abbiamo
cominciato pure a divagare su come abusare di lei
(lui) vedendogli pure le tettine nel video della canzonetta
che va adesso.
Scoprirlo uomo ci ha fatto cadere delle certezze e
creato seri dubbi sulla nostra sessualità…
Tornando ai paragoni, quelli citati sono sempre i
gruppi che ci ispirano di più, come sempre
in primis i Jackyl, che se avremo
la fortuna prima o poi vedremo dal vivo!
Marcus:
Di gruppi ne ascoltiamo tanti, e penso sia giusto
essere aperti ad ogni genere, ma gli AC DC
rimangono sempre i nostri Padri.
Dei nuovi gruppi, cosa c'e' da
buttare e cosa da tenere?
Matt: Sinceramente non sappiamo se
ci siano dei nuovi gruppi… Stazio (Stacii
Roxx, ndS) ascolta ogni tanto quei parrucconi
truccatissimi che saltano fuori, io personalmente
penso che l’unico cd decente uscito adesso sia
quello dei Foo Fighters, una botta
tremenda e dei pezzi molto validi.
Marcus:
L’ultima bella scoperta che mi ha fatto fare
il mio socio Matt, sono i ROADSTARS
che tra l’altro mi pare si siano già
sciolti… gli ultimi 2 cd che ho comprato sono
gli ultimi album di Foo Fighters e
Nine Inch Nails.
Cosa avete in programma per promuovere
"Restroom Tales"?
Matt: Abbiamo
fatto una presentazione live al Klakson e una in un
locale con il quale collaboriamo il Vampyria di Reggio.
Il gestore Sandro, è main sponsor del gruppo
nonché caro amico. Abbiamo assoldato anche
qualche metallaro pentito nel nostro entourage, e
adesso siamo diventati come una comune hippie. Poi
passaggi in radio dove abbiamo fatto un intervista,
e si spera di trovare locali che non chiudano entro
un mese per poter suonare il più possibile.
Marcus:
Abbiamo 4 concerti per chiudere il 2007, e continueremo
per la nostra strada finchè Stazio avrà
abbastanza neuroni per suonare.
A proposito di concerti, come
e' stato condividere il palco con gli L.A.Guns
nel 2005? Qualche racconto divertente?
Matt: E’ stata una bellissima
esperienza, poter suonare in locali stupendi ed essere
trattati non da bambocci ma da gruppo serio. Degli
L.A. Guns potremmo raccontare mille cose, ovviamente
gli aneddoti si sprecano.
Forse il momento più squallido è stato
quando con la scusa di ringraziarci perché
gli avevamo “prestato” l’intera
backline ci hanno fatto entrare in camerino e abbiamo
visto quel poveretto di Stazio Bladi (Staci Blade,
ndS) e Phil Lewis che “limonavano”
con due bambine che avranno avuto al massimo 15 anni,
ma la cosa più bella era steve riley seduto
con la debby della get smart che prendeva il the,
noncurante degli abusi sessuali che si perpetuavano
sotto i suoi occhi.
Marcus:
3 giorni indimenticabili che mi riempiono d’orgoglio,
per i palchi calcati, la carica del pubblico e soprattutto
per il fatto di essere trattati con rispetto e professionalità
da tutte le persone che abbiamo incontrato, in particolare
al New Age di Treviso.
Se dovessero richiamarvi e potete scegliere solo un
gruppo, a quale delle due versioni degli L.A. Guns
aprireste?
Matt:
Per curiosità, sicuramente la versione di Trazio,
perché è un chitarrista con le palle
e non come la seconda chitarra della Roxx
Gang che è Stazio Bladi. Anche se
a livello di pubblico la versione “ufficale”
attira più gente… Diciamo che se venissero
i Cinderella sarebbe meglio, altro
che L.A. Guns!
Ho avuto modo di vedervi anche
in versione acustica e devo dire che ne ero rimasto
particolarmente soddisfatto, ma quali sono i pro e
contro nel suonare in acustico e in elettrico?
Matt: L’acustico è un
modo molto bello per entrare a contatto diretto col
pubblico, esci meno distrutto e puoi suonare in ogni
tipo di locale. La pecca più grossa è
che devi dedicare le prove a preparare altri pezzi
o riarrangiare i tuoi, poi con l’elettrico la
nostra natura di esseri immondi e putridi viene fuori
al suo massimo livello. Però un paio di acustici
l’anno ci piace farli, anche perché molti
nostri amici hanno le orecchiette delicate, infatti
per natale è il regalo che facciamo alla frangia
fighetta che ci segue.
I Rhino Bucket
per promuovere la reunion usavano questo divertente
slogan riferito al cambio di sesso del batterista:
“Tutti i membri originali – tranne
un membro”. Quale sarebbe invece il vostro
slogan per promuovere "Restoom Tales"?
Matt: Potrebbe andare bene anche
per noi viste le dimensioni irrisorie del membro di
uno del gruppo. L’unico slogan che ci viene
in mente, può essere… Se la stitichezza
non l’hai sconfitta con Adam Bomb,
ascoltati Restroom Tales!
Sapete quale è il
colmo per i vampiri? No? ...Sfidarsi all'ultimo sangue!
Ecco, dopo 'sta stronzata vi lascio lo spazio che
segue per proseguire a scriverne altre...
Matt: Ma è vero che Stazio
è figlio di Orietta Berti?
Marcus: sì
Matt: Vi dispiace che ci siano un
miGlione di gruppi che si chiamano merdawood sborrairs?
Marcus: sì
Matt: SVEEEEEGLIAAAAAA!!!! PRONTOOOOOO!!!!
Su ragazzi muovete il culo e diventate famosi come
noi!!!
Tra Montecchio Emilia e Bagnolo in Piano ci conoscono
tutti…
Marcus: Un grazie speciale a Moreno,
che non vedo da troppo, e per le stronzate, beh…li
sì che ci voleva Stazio…