Shire

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Moreno Lissoni
Traduzione by Claudia Schiavone

Grazie alla mia amica/corrispondente finlandese Marie Arramo sono riuscito ad intervistare uno dei personaggi più gentili e cordiali nel panorama rock mondiale.
Chi ama i Guns N' Roses non potrà fare a meno di leggerla perchè Johnny Kries tira fuori diversi aneddoti riguardandi il periodo Hollywood Rose!

Allora Johnny, molti qui in Italia non ti conoscono, che ne dici di presentarti?
Ciao a tutti voi rockers più cool del mondo che vivete in quel Meraviglioso Paese che è l’Italia!… e nel resto del mondo. Il mio nome è Johnny Kreis, sono stato il primo batterista degli Hollywood Rose! Saluti dalla California!

Bene, come hai appena detto sei stato uno dei fondatori degli Hollywood Rose, che ricordi hai di quel periodo?
Beh, ce ne sono così tanti… ma uno dei più belli è di sicuro il primo grosso concerto con gli Hollywood Rose in un locale considerato uno dei più grandi nella Vally, il Country Club a Reseda, California. Dal momento in cui siamo saliti sul palco, tutto quello che potevo vedere da dietro la mia batteria erano le facce sconcertate del pubblico! Come se tutti si stessero chiedendo “Che cosa diavolo è questo?”. Suonavamo un tipo di musica così diverso, così primordiale, così terra-terra, il glam dei capelloni… e chiunque ci si può riconoscere perché Axl e Izzy scrivevano le loro canzoni sulla base delle loro esperienze di vita!

Era street rock’n’roll… con una cruda vena blues! Era il modo in cui sentivamo di essere cresciuti: “non ce ne frega niente di piacervi o meno! Comunque ci ascolterete!” Vedi, in quel periodo molti gruppi stavano seguendo il filone anni ’80 del rock melodico, melodie molto raffinate e pulite! Beh, noi… eravamo Loud and Proud! La migliore immagine per descrivere il nostro stile? Pensate ad una corsa automobilistica tra uno Yugo e un F-14 Tomcat! Quel concerto è stato fantastico! Pochi dei presenti sapevano che presto qualcuno fra i ragazzi lì presenti sarebbe diventato un’icona rock.

C’è qualche episodio particolarmente strano o divertente che vale la pena raccontare legato a quegli anni?
Non so quanto in effetti possa definirsi divertente, ma c’erano dei giorni in cui durante le registrazioni con Axl e Izzy io e Chris ci ritrovavamo a casa di Chris ammucchiati nella sua stanza a lavorare sulle canzoni… e un minuto dopo a fare casino come durante una rissa nel bel mezzo di una partita di hockey!

Recentemente è uscito “The Roots of Guns’n’Roses” pubblicato dalla Deadline. Cosa ne pensi dei remix di Gilby Clarke e Fred Coury?
Il remix di Fred Coury è favoloso! È esattamente quel tipo di sound che avrei desiderato per gli Hollywood Rose di oggi. Per quanto riguarda i remix di Gilby…mi piacciono molto le parti di Tracii Guns! All’epoca conoscevo bene Tracii…e apprezzavo il suo modo di suonare! È anche una gran brava persona!

Che ne è stato di te dopo l’esperienza con gli Hollywood Rose?
Ecco questa è una domanda interessante. Un giorno, tempo dopo lo scioglimento della band (doveva essere passato già qualche anno), quando ognuno dei vecchi membri aveva intrapreso la propria strada, ero con un amico degli Holland Hollywood Blvd quando improvvisamente un tizio mi è passato di fianco e mi sono girato dicendo “Bill!”…e anche lui si è voltato dicendo, con un sorriso: “Johnny the drum machine!”. Abbiamo fatto due chiacchiere. Axl mi ha detto che avevano firmato un contratto e Izzy era in studio a lavorare sui suoi pezzi…perciò era tutto fantastico! Per loro! Per quanto riguarda me, ho cominciato a suonare con un po’ di gruppi rock della zona facendo date nei locali lì intorno.

Hai fatto parte anche degli Shire insieme a Izzy. Come l’hai conosciuto? Che tipo di persona è?
Ok, ho qui una notizia che i media non scopriranno mai… ci sono tante cose che non sanno… ma adesso… è un onore per me rivelare a SLAM! quello che nessuno ha saputo finora… la Verità! SLAM Rules!

Miii che onore!!
Sono certo che tutti voi abbiate sentito quelle storie secondo cui gli HR mi avrebbero trovato nella sezione musicisti di una scadente rivista musicale… beh, non sono stati gli HR, bensì Izzy e gli Shire! Poi, dopo qualche tempo, quando Izzy ha cominciato a voler fare qualcosa di più affine ai suoi gusti, sono stato invitato da lui a suonare con gli HR e ho registrato con loro un demo. Perciò “The Roots of HR” che oggi ascoltate è il prodotto di quelle registrazioni, ci sono io alla batteria! (hmmmm… ora che ci penso non ho ancora visto un penny… qualcuno sta facendo soldi al posto mio!). E’ una cosa di cui vado molto fiero!

Ora, riguardo a Izzy. A quei tempi era un vero gentleman ed è tuttora una delle persona più gentili che abbia mai conosciuto, proprio come 20 anni fa!. In effetti io e Izzy abbiamo ripreso i contatti via e-mail tramite un amico comune in Norvegia. Grazie Jan! E nonostante i 20 anni passati e tutto quello che Izzy ha vissuto in termini di fama e successo, ci siamo ritrovati a maggio 2003 a suonare di nuovo insieme in uno studio di West L.A… così, tanto per divertirci! Ed è stato incredibile, perché l’intesa musicale era sempre la stessa. E dopo aver suonato siamo usciti insieme a pranzo e abbiamo parlato dei vecchi tempi, di come sia stato e cosa abbia significato per lui vivere la celebrità… e sapete una cosa? È in forma più che mai, sono veramente contento per lui!

Oltre agli Shire hai suonato con Bad Boys, ShowDown e Striker. Che tipo di musica proponevi? È ancora possibile reperire il vecchio merchandise?
Prevalentemente hard rock e metal melodico. E non credo che riuscirai a trovare molto materiale in giro.

Quando è stata l’ultima volta in cui hai visto Andre Roxx, Chris Weber, Izzy e Axl? Sei rimasto in contatto con loro?
Ho incontrato Chris all’inizio di quest’anno, dopo 20 anni, al Whiskey a Hollywood in occasione del concerto di una delle sue bands, e l’ho trovato bene. Ma mi è dispiaciuto sapere della morte di Andre Roxx, il cui nome è saltato fuori in uno dei nostri discorsi. Mi mancherà tanto, sul serio… c’è mancato così poco perché ci potessimo incontrare di nuovo… anche lui faceva parte dell’Avventura Musicale Hollywood Rose (tanto di cappello a te amico mio!). Inoltre, prima che Andre entrasse a far parte della band, c’era un altro bassista, Rick Marrs, ottimo musicista e splendida persona, ha suonato anche con gli Shire. Ci siamo sentiti velocemente qualche anno fa via e-mail!
Axl non lo vedo dagli anni’80… speriamo in futuro!

Axl: cosa puoi dirci di lui?
Axl… posso dire di essere sempre stato in buoni rapporti con lui, quando l’ho conosciuto era molto in gamba e determinato a raggiungere il successo. Non mi ha mai raccontato palle, mai gettato allo sbaraglio! Mai. Niente di tutto questo… era molto attento al business… ma c’erano profonde differenze con gli altri membri della band.

Adler ha formato recentemente gli “Adler’s Appetite”. Tu non hai mai pensato di ripescare i vecchi Hollywood Rose e dare vita a qualcosa di simile?
Sarebbe bello suonare i vecchi pezzi degli Hollywood Rose. Sono puro rock’n’roll! Ma non si può fare senza tutti i membri originali. Vedi, gli HR erano un’emozione, un’attitudine, frustrazione, violenza, amore, amore andato male! Sono sigarette e vino, è la Strada, è qualcosa che senti dentro di te… e non può ripetersi! Nemmeno provandoci!

Cosa ne pensi dei nuovi Guns’n’Roses e dei Velvet Revolver?
I VR sono parecchio forti! Sono contento che siano venuti fuori.


No comment sui Guns eh... ok, come hai reagito alla notizia dell’imminente ritorno del progetto Guns’n’Roses, di cui tu, però, non avresti fatto parte? Visto quello che è successo ai GNR rimpiangi di essere stato escluso?
No, sul serio! Se fosse dovuto succedere sarebbe successo, ma non è stato così. Tutto ciò che accade ha una ragione. Ma ci penso qualche volta… a come sarebbe stata la vita dall’altra parte del palco!

So che sei salito sul palco con China Cat e Suzy Sunless non molto tempo fa. Parlaci di questa esperienza.
Mi sono divertito da matti! Mi sono trovato dall’altra parte del mondo a fare metal a Helsinki, in Finlandia, con musicisti davvero in gamba, come Mertsa Arramo (CC) e Jundes (Suzy)… tra l’altro vorrei cogliere l’occasione per salutare Marie Arramo, che riesce ad essere nello stesso tempo un’ottima amica ed un’eccellente promoter! Kittos! (grazie).

Allora approfitto anche io per salutare e ringraziare Marie che senza di lei questa intervista non sarebbe stata possibile, pusu!
...È stato piacevole constatare che la scena rock finlandese va a gonfie vele…anche se proprio non ce la faccio con tutta quella neve! Ma il popolo finlandese è estremamente determinato… andrebbe incontro ad una tempesta di neve pur di assistere ad uno show rock!

Ci sono progetti in cui sei impegnato attualmente?
Oh si! In questo momento sto lavorando con Randy Jacobs, un chitarrista di origine indo-olandese e Johnny Vaca al basso. Quando il trio comincerà l’attività live credo proprio che ne vedremo delle belle. Il nostro sound combina lo stile di Steve Vai e Joe Satriani con l’energia del Metallica e la vivacità di Van Halen. Date un’occhiata al nostro sito: www.randy-jacobs.com.

A proposito di Van Halen, se non sbaglio Alex Van Halen è uno dei tuoi batteristi preferiti. È vero che tuo padre ha suonato insieme al padre di Alex in una band di polka?
Si, mio padre Richard Kreis suonava il basso in una band di polka insieme al padre di Alex, Jan Van Halen, al clarinetto, un altro tizio e un giovane Alex Van Halen alla batteria. In effetti è stato grazie a mio padre che ho iniziato ad ascoltare i VH… e da quel momento la mia vita è cambiata!

Qual è la giornata tipo di Johnny Kreis?
Se non suono la batteria (cosa che ADORO fare), solitamente la mia giornata tipo è estremamente noiosa, lavoro lavoro lavoro.

Ok Johnny siamo alla fine. Le ultime parole sono per te…
Beh un ringraziamento speciale al mio amico Moreno Lissoni e a tutto lo staff di SLAM! Per avermi dato l’opportunità di far sapere al mondo che dietro la batteria sul CD Roots of HR sta seduta una persona fino a poco fa sconosciuta! E che sono stato io fare tutto ciò: suonare la batteria con un gruppo di ragazzi di Hollywood che sono poi diventati delle rockstar. E per avermi permesso di condividere la mia storia, un punto di vista ancora sconosciuto dei primi HR.
E a tutti i batteristi del mondo… IT’S TIME TO SLAM!

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