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Alessandro Lilli

Voci circa il possibile abbandono degli Hardline da parte di Johnny Gioeli, dopo l’analoga decisione del fratello Joey, sono circolate insistentemente negli ultimi mesi. Grazie a Dio le cose stanno in maniera ben diversa e la band è viva e vegeta, come ci conferma il tastierista Michael T.Ross.

La pubblicazione dell’ imminente nuovo cd degli Hardline, “Just add water” era già stata annunciata sin dalla fine del 2004. Come mai tutto questo ritardo?
Questo è il terzo album da studio. Beh, Johnny è stato talmente preso dalla famiglia, dalla sua azienda e dalla collaborazione con Axel Rudy Pell che raramente ha avuto tempo per la fase di incisione di quest’ album. Ha uno studio domestico a casa sua e periodicamente porta avanti le registrazioni durante il tempo libero. Ci mette tutto se stesso in ogni incisione che fa, e ciò richiede più tempo per il completamento delle tracce. Ricordo quando registrò le sue parti con il mio gruppo Accomplice, e di quanto tempo dedicasse durante il processo di registrazione ad assicurarsi di aver ottenuto le migliori performances vocali di cui fosse capace. Non si limitava a fare qualche incisione e dire, “va bene, questa può andare”. Egli dava davvero tutto se stesso e non era mai soddisfatto delle sue parti vocali, mirando a perfezionarle continuamente. Ti dirò, le prime registrazioni mi sembravano micidiali.

Gli Hardline hanno subito consistenti cambiamenti di lineup tra il primo ed il secondo album. Dobbiamo attenderci ulteriori avvicendamenti per questo terzo capitolo?
Beh, il la struttura fondamentale è ancora quella, con Johnny, Josh e me, quindi ti dico di sì e di no allo stesso tempo, giacchè si è unito a noi il batterista Atma Anur, che ha la fama di un mostro di bravura per chi lo conosce (88 albums pubblicati, inclusi 8 lavori di Ritchie Kotzen), ma l’ attenzione cade principalmente su questo punto: non c’ è Neal Schon. Mi sento inoltre di citare il nostro nuovo bassista Jamie Browne, scovato a San Francisco da Josh Ramos e condotto nella band, che è anche notevole.

Verranno usate precedenti incisioni dei pezzi scritti per “Just add water”, oppure rientrerete in studio per registrare tutto daccapo?
Si tratta di composizioni nuove, ma senz’ altro Johnny ha riesumato qualche sua vecchia idea dai propri archivi musicali, perchè egli dispone di materiale davvero eccellente sinora mai pubblicato. In effetti il grosso dell’ album è stato composto da Josh, che è autore della musica di ben 7 brani, quindi confidiamo di poter proporre ottime canzoni, vista la sua abilità di compositore, già ampiamente dimostrata nel suo recente disco solista “Living in the light”. Io ho scritto due canzoni, ed una di esse è una ballata che vede me e Johnny al pianoforte. Adoro la sua voce su questo brano, una sorta di incrocio tra Bon Jovi e Klaus Meine.

Nell’ attuale situazione, gli Hardline sono da considerare una band a tempo pieno, o solo un progetto complementare che riunisce musicisti con altre priorità in ambito musicale?
Militiamo tutti in alter bands, ma ci assicuriamo di non allontanarci troppo perchè ogni componente sa che poter lavorare con Johnny è un privilegio. Parlavamo con Josh di quanto entrambi ammirassimo la voce di Johnny e di quanto fossimo compiaciuti di essere parte di questa band storica, anche senza il coinvolgimento di Neal Schon. Nel complesso, si tratta di una formazione regolare, che però non è costantemente in giro e che si limita ad incidere ogni paio d’ anni ed a prendere parte a pochi festivals selezionati.

Per quanto riguarda te, sappiamo che stai portando avanti diversi progetti, dagli Accomplice al tuo nuovissimo lavoro solista. Ma la notizia più sfiziosa riguarda il tuo coinvolgimento nei leggendari pomp-rockers Angel. Cosa provi in veste di erede di un maestro dei tasti d’ avorio del calibro di Gregg Giuffria? Ritieni di poter dire di aver coronato la tua massima ambizione nel suonare le tastiere in una delle rock bands più keyboards-oriented della storia?
Belle domande, amico ?. Ok, essere cresciuto ascoltando gli Angel ed essermi ritrovato nella band durante gli ultimi due anni, immagino sia una soddisfazione di cui non ancora mi rendo appieno conto. Intendo dire: come si può definire il sentirsi realizzati? Se per un tastierista essere in una delle più illustri keyboards bands della storia significa essere realizzati, allora la mia risposta è sì. Ma io mi sento ancora in carriera, e nei miei progetti ci sono ancora tanti obiettivi da conseguire, così come ad esempio sarei onorato di poter suonare con la mia band preferita, i Thin Lizzy, che pure non sono famosi per le tastiere. Quando siamo alle prove mi viene spesso ricordato da Barry Brandt quanto sia fortunato a suonare con gli Angel, e quanto il mio stile lo riporta ai vecchi tempi delle jams con Gregg Giuffria.

Che prospettive ci sono per gli Angel di incidere un nuovo disco? Avete un contratto discografico?
Abbiamo avuto colloqui informali con Serafino della Frontiers, la casa discografica degli Hardline, ma dato che non avevamo ancora nuovo materiale da proporgli, questo primo approccio non ha avuto ulteriori sviluppi. Ci stiamo orientando verso l’ idea dell’ autoproduzione.

Immagino che gli Angel mirino a ritornare alle proprie radici musicali, ricreando quell sound che rese la band così celebre a fine anni ‘70 inizio ’80. E’ così, oppure dobbiamo aspettarci una qualche evoluzione nello stile musicale che proporrete? Quanto spazio ti verrà concesso in fase compositiva, nella tua fondamentale veste di tastierista in una band come gli Angel?
Beh, sino a questo momento Barry ed io abbiamo scritto metà del disco ed il chitarrrista Steve Blaze assieme a Frank (Dimino) hanno collaborato alla stesura di quattro canzoni, che secondo me rappresentano il lato più metal dell’ album. Le canzoni mie e di Barry ricalcano i tratti originali del classico sound degli Angel. Poiché sono cresciuto con il Moog ed il modo di suonare di Giuffria, la mia inclinazione naturale e verso quello stile durante il processo compositivo, con un tocco delle mie attuali influenze, che includono i Dream Theater ed un pizzico di Malmsteen; dunque questo disco dovrebbe accontentare vecchi e nuovi fans.

Ritornando agli Hardline, la band ha attraversato un periodo di cambiamenti persino riguardo al sito ufficiale, e sembra quasi che oggi sia proprio tu a reggerne le fila. Dunque chi ha l’ effettivo controllo delle decisioni strategiche concernenti gli Hardline, in questo momento?
Beh, Johnny firma gli assegni, quindi è lui il capo. Certo, e si tratta della sua band. Riguardo ai retroscena del mio sito web, come molti stanno cominciando a notare, esso è anche il sito ufficiale di Hardline ed Angel, ed è curato da C-Master e Daniel Giess di Offenbach, Germania. Sto lavorando sodo al mio debut album solista che è prossimo alla pubblicazione, quindi in questo momento sono molto più attivo sul piano promozionale rispetto agli altri membri ma, alla fin fine, io rimango semplicemente il tastierista della band. Fortunatamente, le tastiere sono diventate trainanti nel mercato europeo, quindi non ci dobbiamo più nascondere dietro un tendone. Immagino che per me sia un vantaggio. Ho recentemente acquisito nel mio staff Elisa Muratori di Milano come mia assistente, e lei ha fatto un eccellente lavoro. E’ volata qui a Los Angeles a gennaio 2006, e mi ha assistito durante il NAMM, la maggiore convention musicale, che è stata un grosso successo. Abbiamo stretto contatti con Jeff Scott Soto, Oz Fox, Paul Crook e Marco Mendoza e d abbiamo anche trattato con qualche major: Erano presenti parecchi fans degli Hardline, ed è stato molto bello. Poiché originariamente il lineup non includeva tastiere, con Neal Schon che suonava il guitar synth, talvolta mi sembra di oltrepassare il mio ruolo effettivo, ma Johnny non concede parecchie interviste, così faccio il portavoce del gruppo quando capita.

Nella situazione attuale, è lecito attendersi apparizioni live da parte degli Hardline?
Abbiamo già avuto contatti con il promoter del Monsters of Rock festival della prossima estate in Bulgaria, quindi la risposta è sì, in quanto Johnny ha manifestato una forte intenzione di portare la band dal vivo.

Sembra che Johnny abbia abbandonato la musica per questioni di tornaconto economico, e che intenda limitare la sua attività in questo campo alla sola collaborazione con Axel Rudi Pell. Suppongo che ciò possa dipendere dal fatto che Axel Rudy Pell è solito pianificare tours molto più intensi rispetto agli Hardline. Mi sbaglio?
Finora è stato effettivamente così, ma la prossima estate confidiamo di andare in giro per promuovere il disco.

La decisione di Johnny mi suggerisce una domanda: in percentuale, quanto dei guadagni di un musicista deriva dalle royalties e quanto dagli spettacoli dal vivo, al giorno d’ oggi?
Il processo compositivo, attraverso l’ affermazione ed il consolidamento della fama di una band, assicura decisamente la longevità degli introiti finanziari legati alla musica, mentre una serie di spettacoli può far incassare ad una band famosa migliaia di euro a concerto. Ma è sicuramente un tour intensivo che consente i veri guadagni.

Al di là degli Hardline, hai parecchie alter opportunità di esibirti dal vivo?
Recentemente ho suonato con la popolare cantante “Liv” attraverso la California, con Josh Ramos alle chitarre ed Atma Anur alla batteria. Ho anche fatto apparizioni come special guest presso il locale Musicians Institute di Hollywood con artisti quali l’ istruttore GIT Ken Steiger ed il bassista Rudy Sarzo

Quali sono le tue maggiori influenze tra I tastieristi?
Ho una lista molto selettiva dei miei favoriti, che include Derek Sherinian, Tony MacAlpine, Jens Johansson.

Ci riassumi brevemente la tua carriera artistica?
La mia prima esperienza professionale è stata a 17 anni, suonando lungo il Sunset Strip di Hollywood col bassista Doug McRoy (Boogie Knights, Jeff Scott Soto), e successivamente lavorando con il chitarrista degli Orange County Ron Sachs in "Strangers in the Night", in cui facevamo covers delle hits degli UFO. Egli successivamente formò i Rattleface con Kevin Jones (Stepchild) alla voce, ed io ho suonato le tastiere su parecchi loro albums, incluso il recente "Second House on the Left". Quindi sono entrato a far parte degli Accomplice e di seguito negli Hardline, riuscendo anche a portare Johnny in sala d’ incisione con gli Accomplice. Successivamente venni presentato al tour manager Danny Stanton (Thin Lizzy, Europe), che mi ha offerto la vetrina negli Angel. Altri lavori includono registrazioni con Terry Ilous (XYZ), sul disco di Ken Steiger "Defiance" con Tony Franklin, Virgil Donati, Gary Hoey, e Derek Sherinian, e la collaborazione su un paio di pezzi dell’ ultimo disco solista di Derek "Mythology", con Zakk Wylde e John Sykes.

Qual è stata la principale soddisfazione che hai ottenuto dalla tua passata attività di giornalista musicale?
17 anni fa mio fratello ha fondato la più grande rivista musicale non settoriale di Hollywood, denominata Mean Street Music. Io diedi una mano al mio fratello maggiore creando la rubrica Musician’ s Spotlight, e curai quella sezione per cinque anni. Le esperienze più significative riguardano le interviste a Yngwie J. Malmsteen Joey Tafolla, Steve Morse, Joe Satriani, nonché quella a Michael Schenker in cui esordii con la domanda se egli fosse influenzato da Randy Rhoads. A quel punto Michael si girò ed andò via. Andò a finire che fui costretto ad intervistare Rob McAuley al posto suo.

Pensi che l’ attività freelance delle fanzines e webzines amatoriali come Slamrocks sia di aiuto alla scena rock, riuscendo a promuovere efficacemente gli artisti, oppure dovrebbe essere lasciato tutto nelle mani delle riviste professionali?
A mio modo di vedere siete voi, ragazzi, i professionisti. Io vivo ad Hollywood e qui abbiamo siti come Blabbermouth.net e metal-sludge.com dove tutti si insultano vicendevolmente. Il vostro sito e molto divulgativo e tratta argomenti concreti e cose che davvero interessano ai fans. Sono riconoscente a siti come il vostro per la promozione che offrite presso il pubblico italiano e straniero ad un musicista che, come me, proviene dalla California. Siete voi, ragazzi, le rockstars! Ho apprezzato l’ intervista ragazzi, e continuate a supportare il rock . Per maggiori informazioni riguardo alle mie attività potete visitare il sito www.michaeltross.com. Ci sono molti demos inediti, nuove canzoni ed altro ancora riguardante le bands in cui suono nella sezione VIP Downloads.

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