Cristina
Massei
E’
una calda e piacevole domenica pomeriggio in quel
di San Diego. Arrivo al parcheggio dei Tour Bus dove
mi attende Taime Downe con i suoi Faster Pussycat,
che si preparano ad aprire un’altra data dell’Hollyweird
Tour. Danny mi saluta con un “ciao bella”
e si presenta come “il bello della band”,
ridendo io e Taime proseguiamo verso il fondo del
bus e ci accomodiamo su due divanetti. Indossa una
gonna nera al ginocchio e maglia nera, e appare totalmente
rilassato e disponibile. Si accendono le sigarette
e il registratore…
Ciao Taime, e grazie
per essere con noi. Iniziamo da “Whipped”:
cosa e’ successo dopo quell’album e lo
scioglimento dei Faster Pussycat, e come sei entrato
nel giro dei rock club di Hollywood?
Ho iniziato a occuparmi di rock
clubs prima di formare i Faster Pussycat, con il Cathouse
insieme a Riki Rachtman. Quando la
band si e’ sciolta mi sono trasferito a Chicago
e mi sono unito al progetto Pigface,
e’ stata una bella esperienza. Al mio ritorno
a Los Angeles avevo in mente un nuovo club, che sarebbe
poi il Pretty Ugly, ma prima ho voluto
mettere insieme i Newlydeads con
Kyle Kyle (Bang Tango). Il Pretty
Ugly Club e’ ora attivo da oltre tre
anni, ogni mercoledi al Dragonfly.
A proposito di Newlydeads…
I Faster Pussycat erano un simbolo glam, ma i ND di
glam non hanno poi molto, perche’ questa scelta?
E’ ancora glam! Tutto cio’
che e’ cambiato forse e’ il colore dei
capelli, e il trucco e’ piu’ scuro, ma
noi non siamo cambiati.
Eppure non sembra lo stesso genere
musicale…
E’ ancora rock’n’roll.
E’ solo che ci sono piu’ strumenti per
fare musica, io uso moltissimo i computer, ci sono
piu’ attrezzature disponibili che fanno una
differenza nel suono, ma noi facciamo sempre rock.
Come e’ nata l’idea
di rimettere insieme i Faster Pussycat?
Mi e’ sembrato il momento
giusto, la cosa giusta da fare. In realta’ ho
fuso i Newlydeads con i Faster Pussycat,
aggiungendo Greg e Brent. Greg in seguito ha dovuto
lasciare per motivi personali ma siamo ancora in contatto,
e ora siamo io, Brent, Danny, Christian e Chad.
Come e’ nato “Beyond
the valley of the Ultra Pussy”?
Ci era stato chiesto di fare un
album prima di andare in tour, ma io ho preferito
fare un remix, e mi e’ piaciuto molto il risultato.
Avete in programma un nuovo album?
Si, e’ nei nostri piani
e ci stiamo lavorando, ma per ora non abbiamo niente
pronto, quindi non posso dirti come sara’ o
quando.
Come siete entrati a far parte
del bill dei Poison?
Siamo vecchi amici con loro e
con i Cinderella, musicalmente siamo
cresciuti insieme. Ci hanno chiesto di far parte di
questo tour e ci e’ sembrata una buona idea.
Ci stiamo divertendo molto on the road con loro!
Tuttavia vi hanno dato solo mezz’ora,
delusi?
E’ il loro tour, ci sarebbe
piaciuto avere piu’ spazio ma siamo comunque
contenti, e’ un’ottima opportunita’
e cerchiamo di fare al meglio la nostra parte e tagliare
tutte i fronzoli tra una canzone e l’altra cosi
abbiamo piu’ tempo per suonare.
Si parla molto dei vostri costumi
nazi, e’ solo una maschera o un’espressione
politica?
No, niente del genere, ci piacevano
solo i costumi, non abbiamo niente a che fare con
i nazi. Vedi, avendo solo mezz’ora e suonando
alla luce del giorno senza tutti i pyro e strumenti
vari a disposizione della band principale abbiamo
dovuto trovare un modo per fare spettacolo, richiamare
l’attenzione nel momento in cui entriamo in
scena.
Il vostro show si chiude con
una cover di Betty Blowtorch e tu
porti attaccato un grosso “Bianca I love you”
sul fondoschiena: qual’era il tuo rapporto con
Bianca (cantante di Betty Blowtorch morta in un incidente
stradale appena prima di Natale, ndr)?
Era la mia migliore amica. E’
stato un brutto anno per me, ho perso cinque persone
molto care... (tra cui lei e supponiamo Randy
Castillo e Robbin Crosby...,
ndr)
In primavera siete stati in tour
in Inghilterra, com’e’ andata?
Benissimo, ci siamo divertiti
molto e la gente era fantastica, abbiamo avuto un’ottima
risposta dal pubblico.
C’e’ possibilita’
di rivedervi in Europa, Italia inclusa stavolta?
Attualmente i promoters stanno
lavorando per portare l’intero Hollyweird
in Europa. Se non dovesse funzionare noi abbiamo comunque
intenzione di tornare per conto nostro. E’ tutto
in mano ai promoter, se qualcuno ci porta noi siamo
ben contenti di venire!
Taime, ritieni che il look sia
ancora importante per una band al giorno d’oggi?
Certamente! E’ importantissimo.
Molti dicono che il tuo cerca
di imitare Marilyn Manson, sebbene
tu fossi in giro ben prima di lui... Cosa vuoi dire
in tua difesa?
Che devo dirti, lasciali parlare,
e’ sempre cosi. Certa gente deve sempre trovare
qualcuno a cui paragonarti, ogni volta che cambio
taglio di capelli ne esce una... C’era un tempo
in cui dicevano anche che copiavo Ozzy!
E con questa abbiamo finito.
Un ultima sigaretta e due chiacchiere informali, salutiamo
Danny, Brent, Christian e Chad
e ci diamo appuntamento a piu’ tardi per il
foto shoot. Abbraccio Taime e mi allontano, assegnando
mentalmente ai Faster Pussycat il premio “simpatia
e disponibilita’” dell’Hollyweird
Tour. E mi chiedo, come mai nei tour dei Poison
i migliori finiscono sempre in fondo al bill? Avra’
niente a che fare con la strettissima “no drug
policy”? Mah. Un consiglio: se mai questo circo
arrivasse davvero dalle nostre parti arrivate puntuali,
il primo numero e’ davvero da non perdere!