E’ uscito da poco il vostro
terzo album,“The sky is the limit”. La…”evidenza
uno” sul disco sembrerebbe rappresentata dalla
presenza di un nuovo chitarrista, Joerg "Warthy"
Wartmann. Come descriveresti l’ evoluzione del
suono della band, rispetto ai vostri precedenti lavori?
Beh, direi, all’ inizio sicuramente suonavamo
come una Hard Rock band, una versione più hard
del sound dei FRONTLINE, se vogliamo. Con i nostri
spettacoli dal vivo ed i nostri tours ci siamo in
un certo senso evoluti in una band Metal a tutti gli
effetti. Era ciò che volevamo dimostrare con
la pubblicazione di “Tattooed Heart”.
Adesso con questo nuovo album è il momento
di consolidare ed imporre il nostro soundstyle. Confidiamo
di riuscirvi.
In qualche modo l’artwork
rievoca la vostra passata produzione discografica.
Sembra quasi che questo terzo capitolo voglia rappresentare
un passo fondamentale per la band. La mia intuizione
è giusta?
Hai assolutamente ragione! A nostro avviso la band
ha attraversato una naturale evoluzione musicale,
partendo da “Criticize The Truth” fino
a “Tattooed Heart” e poi al nuovo “The
Sky Is The Limit”, ma tuttavia alcuni elementi
sonori dei primi albums sono ancora presenti. Era
alquanto importante dimostrare che, sebbene vi fossero
stati alcuni avvicendamenti in lineup e, per l’
ennesima volta, una diversa etichetta discografica,
musicalmente nulla era davvero mutato.
Siete soddisfatti appieno del
risultato, oppure “The sky is the limit”
è frutto di qualche compromesso resosi necessario
in fase di produzione?
Siamo pienamente soddisfatti! L’ album è
esattamente come avremmo voluto che fosse!!!
Al di là della grande
prestazione di Warthy su questo prodotto, negli anni
passati probabilmente il principale richiamo della
band era stato dovuto alla presenza di Robby Boebel
dei Frontline. Da quanto mi risulta, egli ha comunque
offerto il suo contributo anche per questo lavoro,
in veste di compositore e coproduttore. Ed allora,
perché mai è maturata questa scelta
di un suo cambio di ruolo? E continuerà a lavorare
con gli Evidence One anche in futuro?
Sai, all’ inizio E1 era inteso come un progetto
da studio, senza intenti live. Vedi, nemmeno i Frontline
suonano dal vivo. E’ la scelta musicale di Robby.
Egli è un mago nella propria tana, sperimentando
questo e quello, ma non è abituato ad uscire
alla luce del sole. In realtà, egli è
ancora il principale artefice del gruppo, ma non sul
palco e di fronte al pubblico. In effetti, dal nostro
punto di vista, nulla è mutato! Assieme a Robby
abbiamo composto tutti i brani, Robby ha prodotto
e mixato l’ album come di consueto, ha suonato
tutte le parti di tastiera e persino alcuni solos.
In definitiva non è cambiato nulla! Egli è
un pò come il nostro Chris von Rohr, che muove
i fili dietro le quinte! E certamente in futuro le
cose non saranno diverse! Questa band rimane sempre
anche sua!
E’ passato così
tanto tempo dal vostro precedente album, “Tattooed
heart”. Come mai?
Non avevamo premura. Sai, Robby, Rami & Hutch
hanno realizzato un altro album dei FRONTLINE, io
ho fatto il mio ultimo cd con i DOMAIN ed ho portato
avanti due tours assieme ai ragazzi. Inoltre, dopo
la pubblicazione di “Tattooed Heart”,
eravamo decisamente intenzionati a soffermarci per
un po’ su quei brani. Non siamo una band che
ha bisogno di sfornare un album ogni anno. Ci mettiamo
a scrivere quando ci sentiamo in vena, e quando le
nuove idee scaturiscono spontaneamente, capisci quello
che intendo dire?!
Ciascuno dei vostri tre albums
è stato pubblicato sotto una Etichetta diversa.
Si potrebbe pensare che in passato abbiate avuto qualche
problema…E’ esatto? Del resto la programmata
riedizione del vostro primo album, “Criticize
the truth”, attraverso l’ attuale Label
AFM, lascia supporre che il disco non riscosse probabilmente
attenzioni e riscontri di vendite adeguati al suo
potenziale, all’ epoca della sua pubblicazione
originaria…
Beh, si tratta nuovamente di una fisiologica evoluzione.
Spostarsi da Point Music, sotto cui il nostro debut
album fu originariamente pubblicato, a Nuclear Blast
era un cambio a cui non si poteva dire di no! Assolutamente!
Purtroppo nel corso degli anni molti di coloro che,
all’ interno di NB, ci avevano supportato e
sostenuto il nostro sound, molto semplicemente hanno
abbandonato quella Casa discografica. Inizialmente
se ne andò il nostro grande amico Mat Sinner
dei Primal Fear, il quale era stato l’ A&R
presso NB che ci offrì il contratto con loro.
In seguito Markus Wosgien, il nostro promoter, ebbe
l’ opportunità di diventare A&R della
AFM records. A quel punto, per quanto avessimo potuto
pubblicare un altro album con Nuclear Blast, era perfettamente
chiara l’ etichetta con cui avremmo finito per
firmare il contratto per il nostro terzo lavoro! Riguardo
al nostro debutto, il disco è fuori catalogo
da anni, e noi abbiamo ricevuto così tante
richieste di fans desiderosi di poterlo acquistare
da qualche parte, che siamo stati molto contenti quando
la AFM si è offerta di ristamparlo.
Ho notato che diversi membri
degli Evidence One (mi riferisco a te, Carsten, al
batterista Rami Ali ed allo stesso nuovo chitarrista
Joerg "Warthy" Wartmann) figurano in lineup
anche di altre formazioni regolari. Questa è
una condizione abbastanza usuale al giorno d’
oggi, e tanto per rimanere in Germania, potrei citare
Henning Wanner, Axel Kruse, Michael Voss, Tommy Heart,
e lo stesso Robby Boebel…Perché ciò
si verifica, secondo te, e quali vantaggi e problemi
scaturiscono da questo molteplice ruolo?
La ragione è molto semplice, giacchè
laddove negli 80s un’ etichetta assemblava una
band e la finanziava regolarmente, oggi solo poche
Case discografiche sono in grado di farlo, e limitatamente
a gruppi molto affermati – e comunque non a
bands nel nostro stile! Perciò in qualche modo
bisogna pur campare…E poi, dal mio punto di
vista, questa cosa risulta strana solo nell’
ambito dei musicisti metal. Sai, nel Jazz, Blues,
Reggae o persino nella musica Rap è del tutto
consueto creare progetti con musicisti diversi –
ed i fans lo adorano. Nel metal la gente talvolta
dubita che sia possibile che un artista possa lavorare
in più progetti mantenendo la consapevolezza
di quale sia la propria base!
Focalizzando il discorso sulle
peculiari situazioni di alcuni membri degli Evidence
One, si ha l’ impressione che le formazioni
in cui essi militano regolarmente propongono stili
musicali troppo diversi tra loro, giacchè si
spazia dal power melodic rock degli Evidence One fino
al thrash/grind dei Justice. Non pensi che questo
possa disorientare i vostri fans in merito alla loro
reale attitudine musicale?
Diamine no! Dimostra che la buona musica è
tale quale che ne sia lo stile. Sai, nella mia personale
opinione oggi i metal fans sono di vedute molto più
aperte che non negli anni 80. Tra il nostro pubblico
vediamo appassionati di AOR, Metal, Prog e perfino
cultori del Gothic – è ciò è
dannatamente figo!
C’ è qualche priorità
fra le bands in cui suoni e, in tal caso, Evidence
One deve essere considerato come il tuo progetto principale,
oppure solo come un riempitivo fra i tuoi impegni
artistici?
Evidence One è la mia band, la mia famiglia,
la mia casa!!!
Ho scoperto che gli Evidence
One hanno filmato diversi promo videos nel corso degli
anni, una mossa che ultimamente è divenuta
piuttosto infrequente, tra le bands di hard-rock.
Questa scelta è dovuta alle strategie di marketing
della vostra Casa discografica, oppure è la
band a credere ancora nel potenziale promozionale
dei videoclips?
Siamo molto fortunati, giacchè investire nei
video è sempre stata una politica delle nostre
etichette. Grande, vero?!
Ho letto recentemente che è
in programma un imminente tour con i Saxon. Ma in
passato come è stata la vostra attività
live, data la scarsa propensione di Robby Boebel nei
confronti delle apparizioni dal vivo?…
Come ho detto in precedenza, non è un tipo
propenso ad affrontare le scene, pertanto l’
anno passato avemmo Warthy dapprincipio come suo sostituto
sul palco, per così dire. Ma hey, ciò
nonostante, abbiamo effettuato dei tours meravigliosi,
suonando con SCORPIONS ed ALICE COOPER, e questo,
per inciso, sarà il nostro secondo tour con
i mitici SAXON!
Sono molto curioso in merito
a certe voci relative ad una tua attività complementare
nell’ indistria del porno. Sembra dunque che
Tommy Lee non sia il solo, baciato due volte dalla
fortuna!!!
HAHA! Innanzitutto non sono un attore – e peraltro
il mio….ehm…non è considerevole
come quello di Tommy! ;) Io lavoro come editore online
per il maggiore provider internet tedesco nel loro
dipartimento di video-on-demand. Beh, io mi occupo
dei cosiddetti contenuti per adulti. ?
Qual è il tuo sogno artistico
che deve ancora avverarsi?
Semplicemente poter suonare la musica che amo, e null’
altro!!!
Per concludere, lo staff
di Slam augura agli Evidence One ogni fortuna. Sarebbe
bello vedere la band venire a suonare in Italia!!!
Ti ringrazio amico mio, e lo desidereremmo anche noi,
sicuramente!!!