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Alessandro Lilli

Giunti al terzo album, i tedeschi Evidence One dimostrano di non essere un semplice side-project per musicisti di rango, bensì una band solida, che può dire la sua nella scena del metal melodico. Abbiamo intervistato il vocalist Carsten “Lizard” Schulz (ex Domain).

E’ uscito da poco il vostro terzo album,“The sky is the limit”. La…”evidenza uno” sul disco sembrerebbe rappresentata dalla presenza di un nuovo chitarrista, Joerg "Warthy" Wartmann. Come descriveresti l’ evoluzione del suono della band, rispetto ai vostri precedenti lavori?
Beh, direi, all’ inizio sicuramente suonavamo come una Hard Rock band, una versione più hard del sound dei FRONTLINE, se vogliamo. Con i nostri spettacoli dal vivo ed i nostri tours ci siamo in un certo senso evoluti in una band Metal a tutti gli effetti. Era ciò che volevamo dimostrare con la pubblicazione di “Tattooed Heart”. Adesso con questo nuovo album è il momento di consolidare ed imporre il nostro soundstyle. Confidiamo di riuscirvi.

In qualche modo l’artwork rievoca la vostra passata produzione discografica. Sembra quasi che questo terzo capitolo voglia rappresentare un passo fondamentale per la band. La mia intuizione è giusta?
Hai assolutamente ragione! A nostro avviso la band ha attraversato una naturale evoluzione musicale, partendo da “Criticize The Truth” fino a “Tattooed Heart” e poi al nuovo “The Sky Is The Limit”, ma tuttavia alcuni elementi sonori dei primi albums sono ancora presenti. Era alquanto importante dimostrare che, sebbene vi fossero stati alcuni avvicendamenti in lineup e, per l’ ennesima volta, una diversa etichetta discografica, musicalmente nulla era davvero mutato.

Siete soddisfatti appieno del risultato, oppure “The sky is the limit” è frutto di qualche compromesso resosi necessario in fase di produzione?
Siamo pienamente soddisfatti! L’ album è esattamente come avremmo voluto che fosse!!!

Al di là della grande prestazione di Warthy su questo prodotto, negli anni passati probabilmente il principale richiamo della band era stato dovuto alla presenza di Robby Boebel dei Frontline. Da quanto mi risulta, egli ha comunque offerto il suo contributo anche per questo lavoro, in veste di compositore e coproduttore. Ed allora, perché mai è maturata questa scelta di un suo cambio di ruolo? E continuerà a lavorare con gli Evidence One anche in futuro?
Sai, all’ inizio E1 era inteso come un progetto da studio, senza intenti live. Vedi, nemmeno i Frontline suonano dal vivo. E’ la scelta musicale di Robby. Egli è un mago nella propria tana, sperimentando questo e quello, ma non è abituato ad uscire alla luce del sole. In realtà, egli è ancora il principale artefice del gruppo, ma non sul palco e di fronte al pubblico. In effetti, dal nostro punto di vista, nulla è mutato! Assieme a Robby abbiamo composto tutti i brani, Robby ha prodotto e mixato l’ album come di consueto, ha suonato tutte le parti di tastiera e persino alcuni solos. In definitiva non è cambiato nulla! Egli è un pò come il nostro Chris von Rohr, che muove i fili dietro le quinte! E certamente in futuro le cose non saranno diverse! Questa band rimane sempre anche sua!

E’ passato così tanto tempo dal vostro precedente album, “Tattooed heart”. Come mai?
Non avevamo premura. Sai, Robby, Rami & Hutch hanno realizzato un altro album dei FRONTLINE, io ho fatto il mio ultimo cd con i DOMAIN ed ho portato avanti due tours assieme ai ragazzi. Inoltre, dopo la pubblicazione di “Tattooed Heart”, eravamo decisamente intenzionati a soffermarci per un po’ su quei brani. Non siamo una band che ha bisogno di sfornare un album ogni anno. Ci mettiamo a scrivere quando ci sentiamo in vena, e quando le nuove idee scaturiscono spontaneamente, capisci quello che intendo dire?!

Ciascuno dei vostri tre albums è stato pubblicato sotto una Etichetta diversa. Si potrebbe pensare che in passato abbiate avuto qualche problema…E’ esatto? Del resto la programmata riedizione del vostro primo album, “Criticize the truth”, attraverso l’ attuale Label AFM, lascia supporre che il disco non riscosse probabilmente attenzioni e riscontri di vendite adeguati al suo potenziale, all’ epoca della sua pubblicazione originaria…
Beh, si tratta nuovamente di una fisiologica evoluzione. Spostarsi da Point Music, sotto cui il nostro debut album fu originariamente pubblicato, a Nuclear Blast era un cambio a cui non si poteva dire di no! Assolutamente! Purtroppo nel corso degli anni molti di coloro che, all’ interno di NB, ci avevano supportato e sostenuto il nostro sound, molto semplicemente hanno abbandonato quella Casa discografica. Inizialmente se ne andò il nostro grande amico Mat Sinner dei Primal Fear, il quale era stato l’ A&R presso NB che ci offrì il contratto con loro. In seguito Markus Wosgien, il nostro promoter, ebbe l’ opportunità di diventare A&R della AFM records. A quel punto, per quanto avessimo potuto pubblicare un altro album con Nuclear Blast, era perfettamente chiara l’ etichetta con cui avremmo finito per firmare il contratto per il nostro terzo lavoro! Riguardo al nostro debutto, il disco è fuori catalogo da anni, e noi abbiamo ricevuto così tante richieste di fans desiderosi di poterlo acquistare da qualche parte, che siamo stati molto contenti quando la AFM si è offerta di ristamparlo.

Ho notato che diversi membri degli Evidence One (mi riferisco a te, Carsten, al batterista Rami Ali ed allo stesso nuovo chitarrista Joerg "Warthy" Wartmann) figurano in lineup anche di altre formazioni regolari. Questa è una condizione abbastanza usuale al giorno d’ oggi, e tanto per rimanere in Germania, potrei citare Henning Wanner, Axel Kruse, Michael Voss, Tommy Heart, e lo stesso Robby Boebel…Perché ciò si verifica, secondo te, e quali vantaggi e problemi scaturiscono da questo molteplice ruolo?
La ragione è molto semplice, giacchè laddove negli 80s un’ etichetta assemblava una band e la finanziava regolarmente, oggi solo poche Case discografiche sono in grado di farlo, e limitatamente a gruppi molto affermati – e comunque non a bands nel nostro stile! Perciò in qualche modo bisogna pur campare…E poi, dal mio punto di vista, questa cosa risulta strana solo nell’ ambito dei musicisti metal. Sai, nel Jazz, Blues, Reggae o persino nella musica Rap è del tutto consueto creare progetti con musicisti diversi – ed i fans lo adorano. Nel metal la gente talvolta dubita che sia possibile che un artista possa lavorare in più progetti mantenendo la consapevolezza di quale sia la propria base!

Focalizzando il discorso sulle peculiari situazioni di alcuni membri degli Evidence One, si ha l’ impressione che le formazioni in cui essi militano regolarmente propongono stili musicali troppo diversi tra loro, giacchè si spazia dal power melodic rock degli Evidence One fino al thrash/grind dei Justice. Non pensi che questo possa disorientare i vostri fans in merito alla loro reale attitudine musicale?
Diamine no! Dimostra che la buona musica è tale quale che ne sia lo stile. Sai, nella mia personale opinione oggi i metal fans sono di vedute molto più aperte che non negli anni 80. Tra il nostro pubblico vediamo appassionati di AOR, Metal, Prog e perfino cultori del Gothic – è ciò è dannatamente figo!

C’ è qualche priorità fra le bands in cui suoni e, in tal caso, Evidence One deve essere considerato come il tuo progetto principale, oppure solo come un riempitivo fra i tuoi impegni artistici?
Evidence One è la mia band, la mia famiglia, la mia casa!!!

Ho scoperto che gli Evidence One hanno filmato diversi promo videos nel corso degli anni, una mossa che ultimamente è divenuta piuttosto infrequente, tra le bands di hard-rock. Questa scelta è dovuta alle strategie di marketing della vostra Casa discografica, oppure è la band a credere ancora nel potenziale promozionale dei videoclips?
Siamo molto fortunati, giacchè investire nei video è sempre stata una politica delle nostre etichette. Grande, vero?!

Ho letto recentemente che è in programma un imminente tour con i Saxon. Ma in passato come è stata la vostra attività live, data la scarsa propensione di Robby Boebel nei confronti delle apparizioni dal vivo?…
Come ho detto in precedenza, non è un tipo propenso ad affrontare le scene, pertanto l’ anno passato avemmo Warthy dapprincipio come suo sostituto sul palco, per così dire. Ma hey, ciò nonostante, abbiamo effettuato dei tours meravigliosi, suonando con SCORPIONS ed ALICE COOPER, e questo, per inciso, sarà il nostro secondo tour con i mitici SAXON!

Sono molto curioso in merito a certe voci relative ad una tua attività complementare nell’ indistria del porno. Sembra dunque che Tommy Lee non sia il solo, baciato due volte dalla fortuna!!!
HAHA! Innanzitutto non sono un attore – e peraltro il mio….ehm…non è considerevole come quello di Tommy! ;) Io lavoro come editore online per il maggiore provider internet tedesco nel loro dipartimento di video-on-demand. Beh, io mi occupo dei cosiddetti contenuti per adulti. ?

Qual è il tuo sogno artistico che deve ancora avverarsi?
Semplicemente poter suonare la musica che amo, e null’ altro!!!

Per concludere, lo staff di Slam augura agli Evidence One ogni fortuna. Sarebbe bello vedere la band venire a suonare in Italia!!!
Ti ringrazio amico mio, e lo desidereremmo anche noi, sicuramente!!!

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