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Moreno Lissoni
Traduzione Claudia Schiavone

Intervista antecedente alla recente apparizione italiana dei DIAMOND HEAD. Quello che segue è il resoconto del botta e risposta con il chitarrista Brian Tatler.

Siete stati uno dei gruppi più influenti nella storia dell'hard & Heavy nonostante una produzione assai esigua. Perchè secondo voi non avete avuto l'esposizione che meritavate, ma al contrario, siete stati uno dei gruppi che ha maggiormente influenzato band e musicisti del settore?
credo che sia dovuto in parte ad un management approssimativo e in parte al nostro insuccesso nel tour statunitense. Il contrario di quanto accaduto agli altri. Gli Iron Maiden con Rod Smallwood, un manager famoso e capace di fare un ottimo lavoro anche con la Sanctuary Music. i Def Leppard con Peter Mensch sono passati da Leiber Krebs a Q Prime. I Diamond Head, invece, avevano Reg Fellows (imprenditrice locale e mamma di Sean); in più non sono riusciti a piazzare una data negli States prima del 2002.

Tra i nomi più noti dei vostri fan ci sono i Metallica che in "Garage Inc." Hanno suonato 3 vostre cover. Che effetto vi fa sentirle cantate da loro?
In verità hanno coverizzato 4 nostre canzoni: “Am I Evil”, “The Prince”, “Helpless” e “Its Electric”, il che si è rivelato una manna, dal punto di vista puramente economico, per me e Sean. Mi piacciono le versioni che i Metallica hanno proposto, sono molto cariche e potenti; probabilmente i Metallica avevano a disposizione un budget più elevato da destinare alla registrazione di queste cover di quanto non avessimo noi all’epoca. Il nostro album d’esordio “Lightning to the nations” è stato registrato e mixato in una settimana.

Avete fatto parte della leggendaria NWOBHM, ma a differenza di gruppi di punta come Iron Maiden, Judas Priest, Saxon, ecc... risultavate la parte più "raffinata" del movimento. Quali erano le vostre fonti di ispirazione allora e quali musicisti apprezzate oggi?
Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, AC/DC e Free sono i gruppi da cui abbiamo tratto maggior ispirazione, ma io ascolto migliaia di altre bands. Mio fratello maggiore Dave suonava la chitarra e possedeva molti dischi strani ma bellissimi che ho avuto la fortuna di ascoltare. Apprezzo anche il punk rock dell’era ’77.
Inotre, sono un ascoltatore della trasmissione radiofonica di John Peel, mi piace ascoltarla per scoprire le nuove bands che nascono: Muse, Wildhearts, Porcupine Tree, Kings of Leon…


Dopo una decina d'anni dallo scioglimento, vi siete riformati nel 1993 e avete pubblicato "Death and Progress", ma cosa avete fatto prima della reunion e perchè avete deciso di ritornare insieme?
Ci siamo sciolti nel 1985 e siamo tornati insieme nel 1990, perciò sono passati solo 5 anni in realtà. Io suonavo in una band di nome Radio Moscow e anche Sean aveva iniziato un suo progetto, i Notorius. In seguito, mi è stato offerto un contratto. Mi sono confrontato con Sean e siamo giunti alla conclusione che se fossimo tornati a scrivere canzoni insieme avremmo avuto ancora strada da percorrere come Diamond Head, così abbiamo ricominciato a scrivere e registrare demo nel 1990. Le cose sono andate per le lunghe e l’album è uscito solo 3 anni dopo, tanto ci è voluto per realizzare Death & Progress.

Nel nuovo disco non troviamo più Sean Harris alla voce. Cosa è successo?
I 3 membri dei Diamond Head rimasti erano giunti alla conclusione che non fosse più possibile lavorare con Sean, un po’ per il suo rifiuto categorico di realizzare l’album registrato nel 2002/2003 con il nome Diamond Head e un po’ per non aver accettato delle date che ci erano state proposte. Non è stata una decisione facile, ma purtroppo era necessaria.

Il nuovo cantante è Nick Tart, come l'avete conosciuto e perchè avete scelto proprio lui?
E’ stato Karl a pensare che fosse una persona che poteva fare al caso nostro dopo averlo visto suonare con una band locale; io l’ho contattato e sono andato a vedere il suo gruppo a Wolverhampton. Dopo quella serata gli ho proposto di unirsi a noi, pensavo che sarebbe stato perfetto. Si è rivelata la scelta giusta.

Potete anticiparci qualcosa del nuovo album?
Siamo molto soddisfatti del nostro nuovo lavoro, “What`s In Your Head?”. Le canzoni che lo compongono sono estremamente potenti e reggono alla grande il confronto con molti dei classici dei Diamond Head. Maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.diamond-head.net. Speriamo di annunciare presto la data di uscita. Il mio pezzo preferito è Reign Supreme.

Siete stati in tour con i Megadeth, avete qualche commento o aneddoto da raccontarci?
Quel tour è stato un’esperienza fantastica per tutti noi, non la dimenticheremo mai. È successo parecchie volte che Nick si perdesse mentre faceva un giro nella città in cui avremmo suonato; di solito saltava su un treno o su un bus e se ne andava in città. Poi si dimenticava dov’era il concerto e non riusciva a trovare la strada per tornare indietro (alla fine ce l’ha sempre fatta però). Adesso anche lui ride di questo.

Tra poco verrete in Italia a suonare, dove suonerete e cosa conoscete del nostro paese?
Suoneremo al Sottosopra Rock Club a Padova. Siamo già stati in Italia nel 2006, all’Anomalia Club di Prato,a ci siamo divertiti parecchio. Nel 2005 abbiamo suonato a Milano insieme ai Megadeth, come vedi abbiamo avuto la possibilità di conoscere un po’ l’Italia, un gran paese per la musica rock.


In tutti questi anni di carriera, quali sono state le 3 cose più belle che vi sono successe e le 3 più brutte?
Questa si che è difficile!!! I 3 migliori momenti: 1 il festival di Reading nel 1982; 2 l’uscita dell’album ”Borrowed Time” e il seguente tour inglese; 3 guadagnare un sacco di soldi grazie ai Metallica e alle loro cover dei nostri brani. Le tre cose peggiori: 1 il concerto al Milton Keynes Bowl, in quell’occasione la mia salute è andata sempre peggiorando (soffrivo di erpete e polmonite); 2 la frustrazione dovuta all’atteggiamento di Sean dopo il 2002/2003, quando l’album era terminato ma mai uscito; 3 aver dovuto allontanare Duncan Scott nel 1983 – era il mio migliore amico.

Potendo scegliere, c'è qualcosa che cambiereste del vostro passato?
Avrei cercato un manager migliore e non avrei lasciato che tutto si fermasse. Infine, non mi sarei sposato nel 1985.

Quali sono i progetti per i Diamond Head per il 2007?
Far uscire il nuovo album, promuoverlo il più possibile, andare in tour e ancora andare in tour.

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