Ciao ragazzi,
prima di tutto perche' non vi presentate ai lettori
di SLAM! e non ci raccontate brevemente la vostra
storia?
Nikki: Ciao a
tutti! Tutto è nato alla fine del 2004 quando
ho incontrato Joey e abbiamo deciso di metter su una
band street rock. Insieme abbiamo iniziato a scrivere
qualche canzone e a reclutare musicisti per completare
il gruppo. Dopo qualche live e alcuni cambi di line
up finalmente nel 2006 si sono uniti a noi Brian e
Michael. Nel 2007 abbiamo registrato un demo in presa
diretta come si faceva un tempo, costato tipo 50 euro
(eheh), "Live Crime" che conteneva 4 canzoni
e abbiamo iniziato un'intensa attività live.
Nel frattempo si era aperta la possibilità
di andare in tour negli Usa, le canzoni di Live Crime
venivano trasmesse in alcune emittenti radio universitarie
negli States ed è così partita la programmazione
per andare a suonare laggiù.
Abbiamo
iniziato così a dicembre le sessioni di registrazione
del nostro debut album "Dirty Job", terminato
solo pochi secondi prima della partenza in America
(non scherzo, tutto vero, lo abbiamo finito il giorno
prima!) avvenuta a fine marzo di quest'anno. Per motivi
personali Joey non è venuto negli Usa e al
suo posto abbiamo dovuto prendere Rachel O'Neill alla
voce e Vito Losito alla chitarra.
Al nostro ritorno Joey ha lasciato definitivamente
e quindi Rachel è entrato in pianta stabile
e alla chitarra abbiamo preso Phantom da luglio.
Quali sono state
le motivazioni che hanno spinto il vostro cantante
Joey a lasciare la band?
Nikki: Credo
che lui abbia avuto i suoi motivi per defilarsi dalla
band e sono di carattere personale. Diciamo che c'è
stata una divergenza di opinioni ed obiettivi.
Come avete reclutato
invece Rachel e Phantom?
Nikki: Bè
Rachel ha sempre ruotato attorno all'universo "Cream
Pie" per tante ragioni. Innanzitutto perchè
siamo sempre stati amici dal giorno in cui ci siamo
conosciuti (all'epoca cantava nei Perfect
Picture), poi perchè nel 2005 ha fatto
parte dei Cream Pie come bassista! Diciamo che l'intro
di basso di Electric Blue è una sua creatura...
è stato con noi in tour negli Usa e poi che
dire... come cantante è semplicemente fenomenale!
Phantom invece lo abbiamo conosciuto durante alcuni
nostri live nel foggiano. Sinceramente all'inizio
non pensavo neanche suonasse, ma poi l'abbiamo visto
un paio di volte all'opera con la sua ex band e siamo
rimasti colpiti sia dal modo di suonare, sia dai pezzi
che scriveva. Avevamo bisogno di un chitarrista e
lui era semplicemente perfetto per noi!
Phantom: Effettivamente è
davvero curioso il fatto che io ora sia il chitarrista
di una band che ho sempre seguito da fan, infatti
i Cream Pie sono sempre stati la mia "band emergente"
preferita, quella in cui si rispecchiavano al meglio
i miei gusti musicali, un street rock senza troppo
glitter e fronzoli, duro e diretto! Sono davvero onorato
e felice, sto dando il mio meglio!
Michael: Rachel era seriamente colui
che poteva essere il degno sostituto di Joey in tecnica
ed estensione e quindi la nostra scelta è caduta
inesorabilmente su di lui. E Phantom mi piace per
il suo modo di stare sul palco, direi che ci leghiamo
molto bene a livello scenico e comunque mi piace molto
la grinta che ci mette (elemento che accomuna tutti
e 5).
Brian: Dopo che Joey ha lasciato
la band è stato naturale reclutare Rachel,
sia perchè lo conoscevamo già da tempo
e sia perchè a mio parere è uno dei
migliori frontman in Italia, inoltre l'esperienza
negli States ci ha uniti ancora di più. Su
Phantom che dire: l'uomo giusto al momento giusto,
a noi serviva un chitarrista dinamico, che aiutasse
nel songwriting e che avesse uno stile adatto alla
band, il tassello ideale per completare il mosaico.
E' da poco uscito
"Dirty Job", ce ne volete parlare?
Nikki: E' il
nostro full-length di debutto. Contiene 11 pezzi,
compresi i 4 di Live Crime ri-registrati (per fortuna!).
Posso assicurare che ci abbiamo messo tutta l'anima
e il sudore in questo disco. I pezzi non seguono nient'altro
che i nostri gusti musicali e niente è stato
scritto pensando a un pubblico, o a un impatto commerciale
di sorta. Ogni canzone è semplicemente ciò
che ci piace suonare. Noterete infatti, non c'è
nessun lento su questo disco...
Michael:
Dirty Job è lo specchio della nostra attitudine
musicale, secondo me un mix tra belle melodie e riff
incalzanti che ti danno la carica quando ne hai bisogno.
Phantom: A tal proposito vi invito
a venire ad un nostro concerto ed ascoltare Hungry
for Mayhem live... YEAH!
Brian: Registrare il nostro primo
full length è stata un'esperienza straordinaria,
eravamo pronti e seriamente motivati a mettere nero
su bianco tutte le nostre idee, è un album
che ha un'impatto non indifferente, privo di fronzoli
e inutili divagazioni.
Perche' "Dirty
Job"? ...e quale e' secondo voi il "dirty
job" per eccellenza e perche'?
Nikki: Diciamo
che l'idea mi è venuta mentre lo registravamo.
Avevamo così tante tracce di chitarre che ormai
non si capiva più un cazzo di niente e il mio
suono era qualcosa di orribile. Le ho dovute rifare
tute da capo, un lavoraccio. Se aggiungiamo il fatto,
che abbiamo dovuto riregistrare da capo anche il basso,
capite perchè lo abbiamo chiamato Dirty Job,
che ben si sposava col nome della band... per quanto
riguarda il "Dirty Job" per eccellenza,
bè ce ne sarebbero molti, dal mestiere più
antico del mondo... fino ai nostri live dove ogni
volta per montare e smontare la strumentazione ci
facciamo un culo grosso quanto una casa.
Phantom:
Per me il Dirty Job per eccellenza è quello
del musicista rock! Un sacco di gente crede che sia
tutto sex, drugs & rock n' roll, in parte lo è,
ma c'è davvero un mondo di sacrifici ed impegno
dietro, che porta a rinunciare ad un sacco di cose...è
uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo! ahah
Michael: condivido in pieno il pensiero
di Phantom.
Tra le vostre
canzoni mi hanno incuriosito "Tokyo Nightz",
"Whore" e "Electric Blue", cosa
si nasconde dietro a questi titoli?
Nikki: Tokyo
Nightz è stata la prima canzone che ho scritto.
E' nata nel 2005 e parla della mia attrazione per
le ragazze orientali. Electric Blue, nata nello stesso
periodo, parla di questo ragazzino che scopre la propria
sessualità grazie allo zapping in tv e alla
visione di questo programma erotico (che veniva trasmesso
un bel pò di anni fa). Molto autobiografica
insomma.
ahaha, la mia
generazione mi sa che puo' dire la stessa cosa con
"Colpo Grosso"...
... Whore invece l'ho scritta per una mia ex (ecco
ora tutte si domanderanno chi è stata tirata
in ballo eheh).
Rachel:
Beh alla fine ognuno di noi ha una ex a cui dedicare
quel pezzo... ahah!
Brian: O magari più di una!!!
Quali sono secondo
voi i progressi fatti rispetto a "Live Crime"
e come e' cambiato il vostro modo di comporre con
l'ingresso dei nuovi membri?
Nikki: Bè i progressi rispetto
a Live Crime sono parecchi. Soprattutto in fase di
arrangiamento. Potete infatti sentire molte cose nuove
su Long Leader ed Electric Blue. Chiaramente non c'è
paragone per quanto riguarda le registrazioni, Live
Crime era una traccia unica per tutti gli strumenti
(peccato che in pochi l'abbiano capito all'epoca).
Il modo di comporre ora è cambiato, mentre
prima io portavo i pezzi in studio e Joey si faceva
gli arrangiamenti e poi lavoravamo insieme sulle linee
vocali dei testi che scrivevo io, ora i riff e i pezzi
li porta dentro anche Phantom. E Rachel preferisce
lavorare da solo sulle voci.
Rachel: Di solito ascolto il riff
o la struttura del pezzo un paio di volte e baso il
testo sulla prima sensazione che ricevo. Non riesco
a comporre diversamente e comunque così le
linee vocali e il testo riescono a legarsi in manieranaturale
con tutto il resto.
Michael: abbiamo fatto più
esperienza e quindi siamo più affiatati. In
più vi garantisco che l'ingresso di Phantom
ha portato un ulteriore ventata di freschezza a livello
compositivo.
Brian: Rispetto a Live Crime i pezzi
succesivi sono più energici, inoltre ora stiamo
lavorando su nuove songs di Nikki e Phantom, e Rachel
interagisce alla grande con la sua voce, lavorare
con loro è molto stimolante.
Siete stati in tour negli States, come ci siete riusciti
e come e' stato suonare in Alabama, Mississippi e
Tennessee?
Nikki: Diciamo
che ho fatto un grosso lavoro di promozione della
band attraverso myspace e le risposte non sono tardate
ad arrivare. Siamo riusciti ad avere Live Crime in
rotazione in alcune radio universitarie in Alabama
e Mississppi e poi ci è stato proposto di andare
a suonare. Non ce lo siamo fatti ripetere 2 volte
e siamo partiti dopo aver organizzato tutto comunque
in tempi abbastanza lunghi, 7 mesi circa che ci hanno
permesso di registrate anche Dirty Job. Suonare laggiù
è stato semplicemente fantastico ed emozionante
per qualsiasi cosa, dai grattacieli ai clubs, dalla
gente ai fast food! La gente è completamente
diversa, là anche se non sei nessuno, ti fanno
sentire importante. Se andavamo al parco le ragazze
ci inseguivano per chiederci se eravamo una band rock
e da dove venivamo (non vi dico la reazione alla risposta
Italia... eheh), se andavamo a fare benzina, i gestori
si facevano foto con noi e ci facevano firmare autografi.
Nel cesso di un locale dove eravamo andati a farci
una birra, una ragazza mi ha chiesto se ero il chitarrista
della band italiana perchè mi aveva visto su
myspace!
Esco fuori e vedo che una
ventina di ragazze nel tentativo di stuprarci inseguivano
Vito che ormai nudo era in preda al panico e correva
chiedendo aiuto ahah!
...mi sa che
e 'ora che metta su un gruppo anche io e vada in tour
in America : )
Ai concerti la gente è attiva, ti fa sentire
apprezzato, poi lì finalmente vendi cd e magliette!
Ci hanno chiesto gli
autografi praticamente su tutte le copie che abbiamo
venduto (e un centinaio in 8 concerti è una
buona cifra). Qua se va bene ne vendi 10 in un anno!
Una cosa super emozionante è stata quando le
tipe che lavoravano alla casa natia di Elvis che siamo
andati a visitare a Tupelo, ci hanno riconosciuti
perchè eravamo sul giornale locale alla pagina
eventi e spettacoli e ci hanno ricoperti di gadgets
e abbiamo firmato autografi e scattato foto proprio
lì dentro, dove è nato Lui... il RE.
Brian:
L'esperienza negli States è stata a dir poco
pazzesca, ovunque vai rimani a bocca aperta per quello
che vedi, la gente è molto cordiale e le ragazze
impazziscono letteralmente per gli italiani, per strada
la gente ti nota e ti chiede se suoni in una band,
qui da noi al massimo ti danno del drogato, barbone
e affiliato a qualche setta satanica.
Riuscireste a
farci una breve cronaca dei vostri concerti?
Nikki: Il primo
concerto è stato al Benchwarmer di Hunstville
in Alabama, tipico club americano con palco, enormi
televisori ovunque, tavoli da poker e da biliardo.
Di supporto avevamo i Sound of Silence, che hanno
appena vinto la battle of the band e suoneranno con
Avenged Sevenfold, Buckcherry e Styx ad Huntsville
a settembre. Che dire siamo arrivati e c'era il marquee
gigantesco con su scritto Cream Pie, è stato
davvero troppo emozionante e prima dello show l'adrenalina
era a mille! Dopodichè ci siamo trasferiti
5 giorni in Mississppi dove abbiamo fatto 3 shows
a Tupelo, città natale di Elvis e un'intervista
in radio dove il buon Michael non ha mancato di dire
"bullshit" in diretta suscitando le ire
del povero dj che già si sforzava di leggere
i nostri testi per tagliare ogni parolaccia durante
la messa in onda delle nostre canzoni, rischiando
il licenziamento istantaneo. Ma lascio a Mike l'onore
di farvi conoscere la stupenda frase...
In
MS abbiamo suonato al Musician's Playground due serate
consecutive e al Benjamins. Avevamo la stanza nel
più squallido motel del Mississppi e avevamo
viaggiato in 5 nel cargo di un furgone a noleggio
con gli strumenti. Il divertimento non è certo
mancato, abbiamo conosciuto una comitiva che si è
presa cura di noi portandoci a divertenti party americani
in stile Beverly Hills e si faceva baccano fino all'alba
in motel dove ormai alla nostra partenza non c'era
più spazio per uno spillo, viste le centinaia
di lattine vuote di birra e energy drinks che popolavano
la camera. Il Mississippi è stato anche il
posto in cui abbiamo fatto indigestione di Waffle
House, visto che la colazione è paragonabile
a un pranzo nuziale!
Dopodichè
siamo tornati in Alabama. Il Rock N' Horse di Birmingham
era davvero un bel locale, grande stage, soppalco
per la batteria e luci mastodontiche. Qua avevamo
tipo 3-4 band di apertura, una sorta di mini festival
dove però noi facevamo lo show completo. Il
primo show al Philby's Pourhouse di Huntsville è
stato sicuramente uno schock. Il più bel concerto
della nostra vita. Ci saran state 500 persone, abbiam
dovuto ripetere il concerto per ben 4 volte suonando
più di 4 ore a grande richiesta del pubblico
e della proprietaria che ogni volta aumentava il cachet
per convincerci a tornare sul palco.
Alla
quarta volta esausti, io e Rachel abbiamo dovuto improvvisare
un set acustico anche perchè ci eravamo rotti
le palle di rifare le stesse canzoni per ore! Quella
sera un super miliardario ci ha offerto non so quante
birre e quante cene! E la proprietaria ci ha proposto
un ingaggio per suonare là ogni sera per 3
mesi! Il secondo show al Philby invece è stato
più sobrio, meno gente (era di giovedi) e lo
show lo abbiamo ripetuto solo "2 volte"
escluso un altro set acustico improvvisato davanti
a pochi intimi a fine serata. Che dire questo locale
era molto bello, il palco era alto quasi 2 metri e
buttandoci giù abbiamo rischiato la vita parecchie
volte...giusto per andare a suonare sull'immensa scalinata
di fronte che dava al secondo piano e fare qualche
scorribanda fra il pubblico.
L'ultimo
concerto ci ha visti protagonisti a Memphis, una città
davvero stupenda... qua il buon Rachel già
in mattinata aveva attentato alla nostra pacifica
scampagnata a Lynchburg nella tana del Jack Daniel's,
dove abbiamo fatto un tour di 2 ore (gratuito!!) per
tutta la famosa ed unica distilleria del famoso whiskey,
lasciando le luci accese della jeep e facendo scaricare
la batteria. Risolto questo problema, non contento,
si è fatto trasportare dalle note della Music
Highway, l'autostrada che porta da Nashville a Memphis
dandoci sotto con l'accelleratore e facendoci beccare
dal sosia del signor Carl Wislow di Otto Sotto Un
Tetto che ci ha fatto una bella multa di 209 dollari
pagati all'istante e barattati alla galera. Non contento
il nostro caro cantante si è anche fatto una
bella foto ricordo con lo sbirro.
Finalmente
a Memphis dopo aver cercato il motel, arriviamo al
locale, dove il concerto è stato anche qui
molto divertente. Molta gente ci è venuta a
vedere addirittura dal Mississippi sparandosi 10 ore
di auto fra andata e ritorno! La mia indigestione
di pollo fritto (ne ho mangiati 18 quella sera) ha
causato l'ultimo problema del tour. Cambiando motel
molto spesso e avendo ormai perso il senso dell'orientamento,
alle 5 del mattino mentre dormivo (cosa che non facevo
da 2 giorni) ho sentito il pollo che saliva e chiedeva
vendetta, così al buio per non svegliare gli
altri mi sono ritrovato nello sgabuzzino convinto
fosse il cesso, e ho riempito gli stivali di Mike
di vomito, forse una punizione divina per quel "bullshit"
detto in radio. Il giorno dopo siamo stati a Graceland
a visitare la splendida casa di Elvis, il museo con
moto e auto di tutti i tipi, il suo aereo, ecc...
e siamo stati al Gibson Factory dove io e Vito abbiamo
provato svariate Gibson con la gente che ci fotografava
tutta in cerchio mentre suonavamo Nightrain.
Michael: Che dire... ero lì
che mi divertivo a guardare il dj che smanettava con
il volume (visto che eravamo in diretta) per evitare
i vari bitch, fuck e whore che sono sapientemente
disseminati nei nostri pezzi, quando a un certo punto
mi chiede: Mike come mai non parli tanto... sei un
uomo di poche parole? E io senza farmelo ripetere
2 volte gli dico: uhm... a dire il vero non parlo
moltissimo perchè quando lo faccio dico un
sacco di CAZZATE! (BULLSHIT) hahah.
Beh devo dire che la parola BULLSHIT non l' ho mai
pronunciata così bene come ho fatto in quella
occasione (rischiando di far perdere il posto a quel
pover'uomo che ha avuto la gentilezza e l' incoscenza
di ospitarci in radio).
Sorry Mr. Dale!
Avevo chiesto
'breve cronaca' ; )
...Recentemente mi e' capitato di intervistare i Sybilla
che, come voi, sono stati in tour in USA. Riferendosi
agli americani hanno detto che gli ha colpiti lo spirito
con cui fanno le cose e della professoinalita' dei
promoter. Condividete anche voi queste opinioni?
Nikki: Ti dico solo che ho conosciuto
una promoter 3 giorni prima di tornare in Italia.
Ci ha chiesto se volevamo andare a suonare a New York
e noi abbiamo detto si, ma dovevamo spostare i bilgietti
di ritorno. Bè dopo 2 minuti mi ha richiamato
con 3 date già fissate e mi chiedeva conferma
per altre 2. In Italia per fare una data devi parlare
e rompere i coglioni ai gestori dei locali mille volte.
Rachel:
Assolutamente si, condivido in pieno. La gentenegli
States viene a vedere il tuo concerto a prescindere
dal genere, ed è lì sotto il palco a
rockeggiare anche se dopo dieci minuti devono andare
in discoteca...cose che qui non vedremo mai... Inoltre
abbiamo avuto diversi gruppi spalla e lì, tutta
l'invidia e la poca collaborazione che c'è
qui non esiste nemmeno lontanamente. Siamo stati insieme
in club a festeggiare il dopo concerto, o a casa di
persone conosciute per caso a bere fino all'alba solo
perchè eravamo "la band"... secondo
me è una di quelle cose che gli Italiani dovrebbero
imparare dagli Americani.
Parlatemi un
po' della scena della vostra regione, ci sono posti
dove suonare? I gestori dei locali pagano? E che tipo
di audience c'è?
Rachel: I posti dove suonare ci sono,
come esistono ovunque... il problema del Meridione
è la mancanza di mentalità live dei
gestori dei locali, ancora troppo attaccati all'idea
che, se una serata è riuscita, significa che
hanno venduto abbastanza birra. Per fortuna da un
annetto le cose sembrano muoversi in modo positivo...
Abbiamo visto sui nostri palchi gente come Kee Marcello,
Ritchie Kotzen, Eric Martin e benchè il gruppo
spalla (quasi sempre del posto) non abbia beccato
nemmeno un centesimo o qualcosa da mangiare, l'esperienza
è comunque positiva. Bisogna accontentarsi.
Qua è difficile venire a suonare a cachet...
Non credo sia
un problema solo del meridione, purtroppo...
Micheal: Qui
da noi sembra che i gestori dei locali facciano un
favore alle bands dandole la possibilità di
esibirsi dal vivo. Ignorano che noi musicisti lavoriamo
duramente per metter su uno spettacolo e che in ogni
caso una band attira sempre molta gente in un locale
che così ci viene solo a guadagnare in soldi
e pubblicità.
Brian: A mio parere la situazione
è un pò migliorata rispetto a qualche
anno fa, ma sono ancora molte le difficoltà
che i gruppi devono affrontare ogni volta che devono
fare un solo fottuto concerto.
In che rapporti
siete con gli altri gruppi come Perfect Picture,
Lonny Blaster, ecc.. ? Riuscite a
collaborare tra di voi o c'e' della competizione?
Nikki: Con i PP siamo sempre stati
buonissimi amici e ci siamo frequentati spesso, fatto
vacanze insieme ecc... I Lonny Blaster stanno più
a sud, a Taranto e non abbiamo mai avuto occasione
di conoscerci. Per quanto riguarda la collaborazione
ce n'è ben poca, mentre di competizione ce
n'è assai, anche se mi sento di dire che noi
non ci siamo mai sentiti in competizione con nessuno
e mai lo saremo, andiamo avanti per la nostra strada
senza guardare in casa d'altri e se le altre band
fanno qualcosa di buono siamo sempre i primi ad essere
felici. Sto vedendo che finalmente ci sono un bel
pò di gruppi di valore sulla scena italiana
e alcuni stanno anche firmando contratti e facendo
tour all'estero. Ecco, se evolvessimo anche mentalità
e ci aiutassimo l'un l'altro, bè credo che
la scena italiana potrà diventare davvero molto
buona, una seconda Scandinavia, ma ripeto dovremmo
tutti quanti aiutarci l'un l'altro. E' l'unico modo
per uscire a livello internazionale. Quindi evitare
ipocrisie, non sentirsi in competizione ed essere
solo felici quando un gruppo riesce a fare cose un
pochino più importnati. Dovremmo solo imparare
dalle band svedesi su questo atteggiamento e trainare
tutta la scena verso un livello superiore. Noi non
vorremmo essere "i migliori della scena italiana",
ma uno dei gruppi dell'ottima scena italiana. Ed è
su questo che tutti quanti dovremmo lavorare: portare
l'Itaia a un livello superiore com'è per la
Scandinavia.
Rachel: Io sono stato il primo cantante (alcuni
dicono quello "storico") dei Perfect Picture.
I rapporti con gli altri gruppi glam/hard rock della
scena (anche se i PPnon suonano più la stessa
roba di qualche anno fa), anche più piccoli
rispetto a quelli che hai citato, sono in linea di
massima, buoni. Alcuni gruppi guardano sempre con
un briciolo d'invidia quello che fai, giudicano o
hanno pregiudizi stupidi e questo, come dice Nikki,
tende a lasciare nella cacca il sottobosco musicale
che bazzichiamo. Tutta la collaborazione e l'amicizia
che abbiamo visto negli Usa (e che a dire il vero
mi ha lasciato all'inizio un pò sorpreso) qui
non esiste. Ci si ghetizza e ognunopensa a tirare
acqua al proprio mulino fregandosene degli altri.
Tutta la scena italiana, a mio avviso, è così.
Noi andiamo avanti per la nostra strada e, alla fine,
come dicevo prima, bisogna accontentarsi...
So che avere
in programma un nuovo tour in America per la prossima
primavera, potete anticiparci qualcosa?
Nikki: Si, è
figlio del tour che abbiamo rinviato quest'estate.
Avremmo dovuto essere in tour coi Britny Fox
e ad alcuni party di CC DeVille fra
cui uno al Dr. Feelgood il locale di Vince
Neil a West Palm Beach in Florida, oltre
che girarci un bel pò di Stati e suonare al
Rocklahoma e al South Texas Festival. Ci stiamo lavorando
su con un paio di promoters e ci torneremo ad aprile
prossimo, quindi ad ora sappiamo solo che saremo sulla
east e sulla west coast. Credo che avremo più
notizie in merito verso fine anno.
Oltre a questo
tour, quali saranno le prossime mosse dei Cream Pie?
Nikki: Abbiamo
iniziato la pre-produzione in studio di 4 nuove canzoni
e stiamo scrivendo molto materiale nuovo con Rachel
e Phantom. Credo che potremmo fare uscire il prossimo
disco prima del tour americano. Inoltre a dicembre
saremo in tour un pò in tutta Italia, le date
usciranno per fine mese (settembre). Stiamo negoziando
con alcune label americane un contratto discografico,
di distribuzione, di management e di booking. E dopo
il tour, l'obiettivo è restare negli States.
Siamo alla fine,
vi lascio lo spazio che segue cosi' potete aggiungere
quello che volete...
Nikki: Un grazie
infinito a tutti coloro che ci stanno supportando,
alle varie fan pages e agli street teams e grazie
a te Moreno e a Slam per questa bellissima intervista
che ci hai proposto!
Figurati, dovere!
Phantom: vorrei ricordarvi di votarci
per il Crue Contest, un concorso che potrebbe permetterci
di aprire per i Motley Crue l'anno prossimo, trovate
tutto sul nostro space (www.myspace.com/creampieblue)
e sul nostro sito (www. creampierocks. com). Approfitto
dello spazio per ringraziare tutte le persone che
credono in me e in quello che faccio, e ringrazio
ancora di più le persone che non lo fanno,
perchè mi spingono a dare ancora di più...
Brian: voglio ringraziare tutti
gli amici in Italia e negli States, la gente che ci
supporta e si appasiona a quello che facciamo; per
tutti gli altri che dire: speriamo ci si veda in giro...
THAT'S ALL FOLKS!!!