Alessandro
Lilli
I Brighton
Rock, una delle migliori espressioni offerte dalla
scena musicale canadese nella seconda metà
degli anni 80, hanno recentemente tentato di riaffacciarsi
sul mercato con una coraggiosa autoproduzione in dvd,
nonostante l’ indifferenza raccolta da alcune
case discografiche.
Una sorte avversa pare tuttavia continuare ad osteggiare
la band, tant’ è che le vendite dello
stesso dvd sembrerebbero essere state temporaneamente
sospese. In questo contesto, certamente non brillante,
raccogliamo le dichiarazioni di un disincantato Gerry
Mc Ghee, che suonano quasi come un inauspicato testamento
finale della band. Il nostro sincero augurio è
che il tempo possa sconfessarci, concedendo nuove
opportunità ai Brighton Rock per tornare a
deliziarci con il loro hard rock melodico di eccellente
fattura.
Allora Gerry, ripercorriamo
un po’ la vostra brillante carriera.
I Brighton Rock esordirono in maniera notevole: un
mayor deal, eccellente produttore (M. Wagener), videoclips
di prima qualità. Davvero apparve una fata
bianca e fece avverare i vostri sogni, come si vede
nel promo di “Can’ t wait for the night”,
oppure grazie a quali solide basi i Brighton Rock
ebbero la possibilità di un avvio così
brillante?
No, nessuna dama bianca apparve
sulla scena. Ottenemmo il contratto dopo anni ed anni
di tours e live gigs. Fu anche merito del nostro management
e dell’ avere un buon disco alle spalle.
Siete pienamente soddisfatti
delle vostre mosse iniziali, o pensi che qualcosa
andasse fatto diversamente all’ epoca?
Col senno di poi non avremmo dovuto
cercare un contratto in Canada ma negli States, perché
le etichette canadesi non hanno peso per sostenere
i propri prodotti a livello mondiale. Ciò è
dimostrato dal fatto che il secondo ed il terzo disco
non vennero pubblicati all’ estero pur essendo
molto migliori del debut album.
Nella mia personale opinione,
i Brighton Rock raggiunsero l’apice della loro
carriera artistica con “Take a deep breath”,
creando una propria peculiare identità musicale
che contraddistinse la band, nonostante suonasse un
hard rock melodico abbastanza convenzionale. Sei d’
accordo con questa mia affermazione, o ritieni che
i B. R. sono rappresentati meglio da un diverso album?
Sono orgoglioso di tutti i nostri
lavori, e “T.a D.B.” è stato un
buon disco per ciò che eravamo in quel momento;
ma per me “Love Machine” è stato
l’ album che ha rappresentato meglio i Brighton
Rock. Ciò che la band si prefiggeva di raggiungere
è stato finalmente ottenuto su quel disco.
Dopo il loro secondo album, i
Brighton Rock sembravano una delle bands più
promettenti in circolazione, ottenendo persino riconoscimenti
ufficiali in tal senso. Come mai un così radicale
cambiamento di stile musicale sul decisamente più
heavy “Love Machine”? Questo nuovo approccio
sonoro fu il risultato di una deliberata scelta, o
piuttosto la naturale conseguenza della dipartita
dal gruppo del tastierista Johnny Rogers?
In realtà non cambiammo molto il nostro stile
musicale su “Love Machine”, ma il nostro
sound divenne più heavy in mancanza di Johnny,
che comunque diede il suo contributo alle chitarre
sull’ album. In tour, diventando molto più
guitar-oriented, trovammo il nostro vero sound, che
sino ad allora era stato troppo infarcito di tastiere.
Siete soddisfatti dai risultati
di vendita di “Love Machine”? Pensi che
i Brighton Rock avrebbero avuto un destino diverso
senza l’ avvento del “ciclone grunge”?
No, non fummo soddisfatti delle vendite di “L.M.”,
ed infatti la Casa discografica (Wea Canada nda) ci
scaricò dopo quel disco. Sì, l’avvento
del grunge ha sicuramente avuto il suo ruolo, ma il
fattore primario fu l’ abbandono da parte della
nostra etichetta.
Mi piacerebbe avere la tua qualificata
opinione sulla scena rock di metà anni 90.
Desidero sottolineare che personalmente apprezzo molto
più la coerenza musicale di quelle bands, come
i B.R., che si sono fatte da parte quando la ruota
è girata in senso avverso, che non il tradimento
di quelle bands che si sono snaturate nel suono pur
di rimanere sulla breccia… Immagino il tuo punto
di vista riguardo al potere di Case discografiche
e media nell’ indirizzare i gusti musicali della
gente, in tal modo decretando il destino di taluni
artisti e condizionandone comunque la creatività.
La mia vera domanda in effetti è: qual’
è la sensazione di un artista di fronte al
voltafaccia di un fan plagiato dai media?
I fans rispecchiano la società di oggi, in
cui tutto è “usa e getta”. Molta
gente non aveva una precisa idea di ciò facevamo
anche quando eravamo in auge, ed oggi men che meno
sarebbe possibile raggiungere i risultati di carriera
di Judas Priest, che hanno fatto
8 o 9 albums (forse qualcuno in più…nda),
o di Iron Maiden, Whitesnake…, perché
i ragazzi hanno molte più cose su cui spendere
i propri soldi rispetto al passato, come i videogames,
i dvds ed altro… Restano pochi soldi per la
musica, ed è un peccato che i ragazzi si comportino
così… Ma in effetti molti non c’
erano nemmeno ai nostri esordi, ed è questa
la ragione per cui non abbiamo potuto durare a lungo…
A differenza di altre bands,
che hanno tentato di sopravvivere tuffandosi sul fedelissimo
ed incredibilmente recettivo mercato giapponese, ho
notato che i Brighton Rock non hanno mai dato l’
impressione di puntare verso quella direzione. Come
mai?
Avremmo desiderato sfondare sul mercato giapponese,
ma in effetti non abbiamo venduto tantissimi dischi,
sebbene sia stato uno dei pochi Paesi in cui tutti
e tre i nostri albums sono stati pubblicati, ricevendo
peraltro ottime recensioni. Non ci siamo mai andati
probabilmente per scelta del nostro management e per
mancanza di supporto dalla Casa discografica, ma abbiamo
ricevuto parecchie lettere di fans e molto risalto
da parte della stampa locale.
Le cose non sono andate come speravamo… purtroppo!!!
Cos’ hanno fatto i membri
della band durante la vostra lunga assenza dalle scene?
Abbiamo letto del side project di Frazer e Skreebs
nel gruppo Fraze Gang e di una apparizione di Greg
Frazer (il chitarrista nda) su un disco degli Helix.
Ma cosa ne è stato degli altri ex Brighton
Rock? Sono rimasti comunque impegnati in progetti
di musica? Mark suona per alcune
bands, ed è batterista per una Casa produttrice
di strumenti musicali, e Johnny suona ancora quasi
ogni sera con Phil Naro. Io…(ridendo
nda) risulto tuttora… ufficialmente ritirato!!!
Dopo la loro rifondazione, i
Brighton Rock stipularono un contratto con la Z Records
e pubblicarono un album live, mentre un nuovo lavoro
da studio era stato annunciato per la fine del 2002.
Cos’ è andato storto?
Ci sono due ragioni per cui non
realizzammo alcun album da studio. La prima è
il fattore tempo. Ognuno di noi è oggi così
impegnato nella propria vita privata che sarebbe pressochè
impossibile rimetterci assieme. Io credo che o sei
un musicista a tempo pieno, altrimenti non sei in
grado di farlo nei ritagli di tempo. Secondariamente,
qualcuno alla Z Records-non tutti- non ci ha dato
il supporto promesso, così considero il rapporto
con loro assolutamente infruttuoso. Questo sia di
monito anche per altre rock bands… (traduzione
non letterale e ….molto diplomatica….nda).
Sembra che anche la Warner Music
vi abbia lasciato a piedi con il vostro prodotto in
dvd, ma ci sono prospettive per un nuovo album ufficiale?
Immagino che tu abbia qualche canzone pronta dai tempi
della progettata release per Z Records. Mi sbaglio?
Ho già detto nella precedente
risposta che non c’ è alcun nuovo disco
e mai più assolutamente alcun accordo con la
Z Records. Al diavolo!!! Sul dvd assemblato da Paul
(Morosin nda) sarebbe stato bello includere alcune
apparizioni live da precedenti tours di cui avevamo
filmati, ma stranamente questa roba sembra sparita
e nessuno sa più dove sia…
Puoi anticiparci i contenuti
del vostro lungamente atteso dvd? Mi piacerebbe che
fossero inclusi anche i vostri promos, perché
mi danno sensazioni particolari, soprattutto gli estratti
dal debut “Young, Wild & Free, che sono
eccellenti videoclips!
Sì, sarebbe stato bello includere i video,
in particolare “Hollywood Shuffle”, che
reputo ancora il nostro migliore, ed anche materiale
dal vivo del tour di “Love Machine”, in
cui davvero … "we kicked ass" (testuale
nda) nonché fimati relativi all’ epoca
di “T. a D.B.”. Ma sai, rientrano tra
le cose che non ho più…
Hai qualche particolare messaggio
per i vostri fans italiani? Il nostro Paese è
sorprendentemente attivo su fronte della riscoperta
dell’ hard rock melodico (grazie principalmente
all’eccellente lavoro della Frontiers Records)
ed i Brighton Rock sono senz’ altro un nome
di rilievo…
Vorrei dire grazie a tutti i
fans italiani per il loro supporto agli esordi ed
ancora oggi. Anni fa incontrammo una fan italiana
venuta fino in Germania per assistere ad un nostro
concerto…
Keep rockin’ and keep the music alive!!!!