Ciao Adam come stai? Sono ancora
senza fiato dopo l’incredibile data dei Black
Halos a Bassano. Sei una delle new entries in casa
Black Halos, ma hai fatto parte anche di molte band
che ci piacciono. Potresti presentarti ai più
distratti tra i nostri lettori?
Faccio musica dal 1988. Alcune
delle mie “imprese” più conosciute
comprendono suonare la chitarra, andare in tour, comporre
e registrare con i The Heartdrops (NYC),
gli American Heartbreak (SF) e i
Black Halos (Canada).
Porto avanti la mia band di mercenari del rock, i
The Lustkillers, dagli anni Novanta,
questo mi ha portato ad essere il frontman dei The
Lords of the New Church durante la reunion
del 2003.
Ora risiedo a Chicago per comporre il nuovo album
dei Black Halos e sto lavorando per i miei LustKillers
come sempre.
Come molti
di noi adori tante band del passato. Ti piacerebbe
raccontarci qualcosa di quelle che consideri le tue
influenze?
Non ho mai avuto una voce potente, quindi da adolescente
mi sono ritrovato colpito da Jim Carroll,
Wendy O Williams, Stiv Bators
e persino Ace Frehley. Presto ho
imparato che il cuore va molto più lontano
del talento, ma quando ho cominciato io per suonare
in una band occorreva talento. Così ho lavorato
piuttosto duro sulla chitarra. Arrivati al 1988 c’erano
troppi chitarristi che “Shreddavano” ovunque.
Smisi di suonare la chitarra. Ricominciai nel 1992,
quando sentii che il grunge stava distruggendo il
rock and roll.
Per quello che riguarda le bands, Generation
X, The Lords, Pretenders,
The Godfathers, The Devil
Dogs, Hanoi Rocks sono ancora
molto importanti per me.
Mi piace ascoltare vecchia dark wave (love n rockets,
jesus and mary chain, old Mission, My Life with the
Thrill Kill Kult).
Quali tra
i nuovi gruppi preferisci?
Sono rimasto molto colpito dai The Exploding
Hearts ( R.I.P.), durante l’ultimo
tour mi sono goduto The Viking di
Lars Frederiksen's.
Ogni volta che vedo i Supersuckers mi
viene voglia di suonare rock and roll. I miei amici
The Figgs sono in giro da sempre
ed il loro songwriting mi rende molto geloso.
I Transplants che per me sono un
po’ i nuovi Big Audio Dinamite… sono molto
divertenti. Mi piace molto tutto quello che fa Tim…
Anche se lo fa per Pink. Tim per
me è il Jim Carrol della nostra generazione.
Ascolto gli ultimi tre album dei Maniac Street
Preachers, New Model Army,
Fluke, Hybrid e
altro rock elettronico che non ti aspetteresti.
Mi piace ascoltare un sacco di cose che non c’entrano
molto con quello che suono o compongo.
Parliamo
un po’ dei Black Halos. Come si sono incrociate
le vostre strade?
Mia sorella vide un loro show a Chicago nel 1999 e
disse che le ricordavano una “band composta
da 5 Adam”. Una settimana dopo (io ero con gli
American Heartbreak) suonammo assieme
a San Francisco, da subito sembrò piuttosto
chiaro che eravamo gemelli separati alla nascita.
Tutti adorano
già “Alive without control”. Ci
racconti qualcosa in più sulla sua nascita?
Da subito era scattato un bellissimo rapporto. Dopo
che Rich Jones se n’andò
mi chiesero 3 volte di entrare nella band. Era una
scelta ovvia, ma molto difficile da realizzare vista
la distanza ed i miei impegni (American Heartbreak,
Lords, Lustkillers).
Appena fui disponibile, tutto accadde velocemente
e senza il minimo problema.
Nell’ inverno del 2004 abbiamo fatto un tour
in tutto il Canada ed attraverso gli States assieme
a Zeke. Ho scritto 8 canzoni in quel
tour. Durante l’ultimo giorno abbiamo firmato
con la Liquor and Poker/Century Media. A febbraio
2005 eravamo assieme a Jack Endino
a registrare “Alive without control”.
Jack è il sesto Halo. È
incredibile, può sentire cosa c’è
dentro le nostre teste e trasformarlo in realtà
con minimo sforzo. Tutto è stato così
facile; così l’abbiamo semplicemente
fatto. Eravamo così eccitati che quando abbiamo
finito non c’importava nulla se a qualcuno sarebbe
piaciuto.
È stato “I Black Halos qui adesso”.
Eravamo noi stessi, suonavamo quello che volevamo
sentire senza cercare d’essere qualcosa che
non siamo. Ciò che n’è uscito
è sincero ed onesto.
Perchè
avete scelto di fare una cover di “I need to
Know” di Tom Petty?
Io volevo farla da quando ero ancora negli American
Heartbreak.
Hopeless buttò lì di fare qualcosa di
Tom Petty… Jay disse sicuro,
Robbie disse no, Denyss disse… perché
no?? Mi piace arrangiare le cover come se le avessi
scritte io. Tante volte mi capita di amare una canzone
ma di restare deluso nei confronti dell’approccio
della band che la suona. Ho suggerito di suonarla
come se l’avessimo scritta noi e Jack l’ha
amata.
Hai mai incontrato
Rich Jones? Ti piace il suo lavoro
con i Black Halos?
Certo. Ero amico di Rich come di tutti quelli nella
band anche subito dopo che se n’era andato.
Rich e io ci sentiamo via mail un paio di volte al
mese. Ha scritto alcune delle mie canzoni preferite
degli Halos… “Jane Doe” e “Shooting
Stars”. Queste due canzoni si avvicinano molto
al mio modo di scrivere con i LustKillers.
È parecchio che non vedo Rich. È sempre
bello confrontare e condividere aneddoti sulla band.
Sei contento
di come la “People like you” promuove
il disco?
La “People Like You” è stata molto
gentile con noi. Sono stati quelli che hanno reso
possibile il tour europeo degli Halos. L’etica
deontologica degli Halos è inarrivabile: 45
shows in 48 giorni e abbiamo sempre spaccato il culo!
Possiamo essere una band molto pericolosa nelle mani
giuste e la “People Like You” spera di
sfruttare questo.
Ti è
piaciuta l’Europa? Pensi che l’Europa
sia ricettiva per il Rock and Roll?
Questo era il mio quarto tour europeo, il più
facile ed impressionante allo stesso tempo.
Con i Lords sapevo cosa aspettarmi. I fans venivano
a dirmi che non ero Stiv, ma tutti pagavano lo stesso
per vederci. Alla fine della serata erano tutti i
miei migliori amici, bevevamo assieme e mi ringraziavano
per interpretare i pezzi così bene rimanendo
me stesso. La cosa sorprendente in questo tour con
gli Halos è stata che gli shows erano domenica,
lunedì, martedì… Questa era la
prima volta degli Halos in Europa e così tante
persone venivano a vederci tutte le sere della settimana
in qualsiasi posto.
Gli American
Heartbreak sono un’altra gustosa fetta
della tua carriera cosa ci puoi raccontare di quegli
anni?
Quando mi trasferii a San Francisco nel 98, gli Heartbreak
suonavano parecchio.
Curtis il loro chitarrista lasciò la band e
sembrava quasi che l’intera città si
aspettasse che io mi unissi alla band visto che le
nostre influenze erano così simili. Mi unii
a loro, ma non riuscii mai a contribuire alla canzone.
Ho fatto due tour europei con loro.
Cosa ti ha
lasciato quest’esperienza?
Sono molto più felice quando mi tengo impegnato
suonando e l’Europa, con gli American
Heartbreak, è stata perfetta in questo
senso. Sei anni dopo ho ancora amici in giro per tutto
il vecchio continente che ho conosciuto ai tempi degli
American Heartbreak.
Sei ancora
in contatto con la band? Allora avresti pensato di
essere così apprezzato?
Mi sento via mail con Billy e Butler ogni settimana
o giù di lì. Butler è una delle
persone più dotate che conosco e Billy è
un tesoro. È un peccato non abbia potuto contribuire
di più. Era diventato frustrante così
riformai i LustKillers. I primi tempi
assieme a Billy e al nostro tecnico, Chuck Worthy,
prima di lasciare definitivamente gli American Heartbreak.
Non ho capito quante persone mi apprezzassero veramente
finché non fui votato chitarrista dell’anno
a Madrid su Gruta 77.
So che sei
la mente dei LustKillers. Mi hai dato un fantastico
promo di tre pezzi. So anche che la band esiste da
parecchio e c’è un intero cd che aspetta
solo di uscire, dicci tutto Adam…
Il promo che ti ho dato arriva dalla Vacancy records
di NY.
Ci sono altre 5 canzoni che compongono il nostro “the
Black Sugar Sessions”.
Sono i demos che mandai ai Lords quando speravamo
di aprire il loro tour nel 2002. Quando Brian James
e Dave Tregunna li sentirono, decisero di prendermi
come cantante.
La Vacancy Records spera di realizzare “Black
Sugar Sessions” come promo per presentare le
prossime 20 canzoni che verranno registrate…
Eccoci al
momento dei Lords of the New Church!
Nel 2003 hai fatto parte della reunion. Puoi provare
a spiegarci quale era il tuo stato d’animo?
Cosa si prova a far parte di una band che ha significato
così tanto per te?
Non sono mai stato d’accordo che i Lords si
riunissero senza Stiv.
Dopo aver parlato e conosciuto Dave e Bri ho capito
quanto profondamente volessero suonare di nuovo i
loro pezzi. Avevano persino fatto qualche show alternandosi
dietro il microfono.
Le cose andavano male per loro nel 2002, il loro webmaster
aveva comprato i loghi della band ed il marchio. Insisteva
per cantare nella reunion ma quando mi contattarono
era già stato accertato che non potesse cantare
nulla del vecchio materiale.
Come grande fan di Bri, di Dave e dei
Lords, era mio dovere rendere il massimo tutte le
sere. Ho veramente dato tutto me stesso e sono arrivati
complimenti ed ottime recensioni.
Ho amato i Lords dalla prima volta a 12 anni. Non
riesco a spiegare quanto mi facesse stare bene cantare
quei pezzi per Stiv. La mia parte preferita del tour
era il soundcheck. Tra una guinnes ed un cannone jammavamo
tantissime canzoni meno conosciute dei Lords. È
la cosa che mi manca di più.
Su suggerimento di Brian forse continueremo come "The
Brian James Gang."
“Where
are you now?” (singolo registrato durante il
reunion tour) amo moltissimo questo pezzo e tu ;)
?
La amo e non posso credere che Brian abbia insistito
perché la cantassi.
Bri è sempre stato un’enorme ispirazione
(mentre Dave è solamente il mio bassista rock
preferito!)
Visto che “Where are You now?” non è
mai stato pubblicato ufficialmente, vorrei registrarne
un'altra versione con i LustKillers.
Oggi, di questi tempi, il mondo ha bisogno di Stiv
Bators… Dove sei adesso, Stiv?
Ultimamente
con I Black Halos avete diviso il palco assieme alle
New York Dolls come è stato?
Abbiamo incontrato Sylvain a Huston nella primavera
2005 e abbiamo visto entrambi gli shows. Più
avanti mi sono trovato nel backstage a Chicago e a
settembre ci hanno chiesto di aprire a Vancouver.
E stato il grande ritorno di Billy Hopeless dopo 2
mesi all’ospedale per un infezione alla spina
dorsale. Billy quella sera è stato incredibile…
Continuava a correre per tutto il palco. Il pubblico
era estasiato, le New York Dolls
sono state grandiose ovviamente, ma non sono riuscito
a godermi un minuto della serata a causa di problemi
personali. Certe volte le cose vanno così…
Il maggio scorso, mia sorella Rachel ed io siamo stati
invitati ad un concerto privato per duecento filmato
in uno studio di Chicago. Il posto si chiama “Soundstage“,
chiaramente ci hanno piazzato in prima fila. Adesso
i nostri brutti musi saranno in bella vista per tutte
le riprese.
Essere in
tour è sempre un esperienza, sono sicuro che
hai tanti aneddoti succosi… Ti va di raccontarne
un paio?
Suonare tutte le sere per due mesi lascia veramente
poco tempo per scatenarsi giù dal palco. Se
anche la minima cosa o persona si rompe, danneggia
o ammala ti fotte troppe date. C’importa troppo
di suonare per mandare a puttane tutto facendo gli
stupidi.
Infatti non abbiamo cominciato a fare
gli idoti fino all’ultima settimana in Europa.
I momenti “clue”:
Rubare una pecora da un furgone, scazzottata con contadini
Belgi per aver detto che i Lynyrd Skynyrd
fanno cagare, rincorrere Denyss per due isolati mentre
saltava dal tetto di una macchina parcheggiata all’altro,
lanciare la mobilia del patio del Hotel in piscina
travestiti da Ku Klux Klan con lenzuola per camici
e federe come cappucci…
Piani per
il prossimo futuro?
1) Scrivere il nuovo album dei Black Halos, date in
Giappone ed Europa prima di novembre.
2) Registrare le prossime 30 canzoni dei LustKillers
dopo la pubblicazione di "Black Sugar sessions"
3) Sogno di rockeggiare con i miei amici Bri e Dave
ancora.
Grazie Adam come al solito
è stato un immenso piacere. Chiudi come vuoi…
Il piacere è tutto mio, Le$ter.
È stato bellissimo conoscerti finalmente e constatare
la bellissima persona che sei. Grazie mille per amare
così tanto il rock and roll e diffondere il verbo.
Qua ci sono un po’ di links utili
www.blackhalos.net
www.myspace.com/blackhalos
www.lustkillers.com
www.myspace.com/lustkillers