I Seven Wishes hanno un nuovo
album in uscita, "Destination:Alive". Il
titolo ha a che fare con qualche questione di carattere
ambientalistico, ideologico, oppure è semplicemente
lo specchio delle vostre recenti esperienze?
Hmm... Niente affatto... Naturalmente
il titolo potrebbe rispecchiare il nostro recente
passato, all’interno della band abbiamo avuto
un sacco di esperienze negative, dai rapporti con
etichette discografiche a vicissitudini personali.
Quando abbiamo scelto il titolo cercavamo solo di
descrivere in qualche modo una condizione mentale,
una dimensione esistenziale in cui poter vivere in
armonia con se stessi e gli altri provando una profonda
serenità interiore. Siamo convinti che la maggior
parte degli esseri umani in qualche modo attraversi
la propria esistenza nella prospettiva di raggiungere
questa "Destination:Alive".
Il vostro precedente album "Utopia"
venne pubblicato tre anni fa. Come mai un così
ampio divario rispetto a questo nuovo lavoro?
Qui potrei facilmente prendere
e parlare di problemi con l’etichetta discografica,
miserie mentali e cambi di formazione, ma sarebbe
decisamente noioso... Comunque sia, la band aveva
in qualche modo bisogno di questa pausa per trovare
il giusto propellente e rimettere in azione i motori.
Non ero certo di come avrei voluto prendere parte
al rock’ n roll circus, nel periodo in cui raccattavo
tutti i miei pezzi per ridiventare una persona completa...
Ora che siamo di nuovo qui, noi ci mettiamo tutto
il cuore. La band ha assunto una nuova forma e non
siamo mai stati così motivati! Noi tutti amiamo
fare questo e siamo determinati nel farlo! Siamo più
che pronti ad attaccare! Faresti meglio a stare in
campana!
Come scaturisce una canzone dei
Seven Wishes? C’è qualche metodo costante
nel vostro songwriting, o la formula si è andata
evolvendo in qualche modo nel corso degli anni?
Non è che ci sediamo tutti
in cerchio e creiamo il nostro materiale attraverso
sessioni jam. Magari talvolta Toby se ne viene con
un riff interessante e buone armonie per un coro.
Allora io le sviluppo per scriverci sopra le linee
melodiche e le liriche. Oppure può accadere
l’ inverso. Ma quando la canzone è pronta
per essere registrata, noi abbiamo già una
perfetta idea di come alla fine verrà fuori.
Quando entriamo in studio, abbiamo già tutti
i dettagli in testa.
Il vostro buon album d’esordio
è a metà strada tra la potenza dei Jaded
Heart e la classe dei migliori Dokken.
L’eccellente seconda release, intendo dire “Utopia”,
accentua questa similitudine ai Dokken
di fine anni 80, ma con un approccio più heavy,
e nel cd tributate un omaggio alla mitica band americana
attraverso la cover di “Unchain the night”.
Cosa è lecito attendersi dal terzo capitolo
discografico dei Seven Wishes?
Molto di più, si spera!
Per la prima volta la band può contare su tre
songwriters, e ciò darà all’ album
uno spettro di possibilità molto più
ampio, rispetto ai primi due. All’ interno della
band ascoltiamo di tutto, dai Dokken
a King Diamond, finanche ai Pantera.
La classica impronta sonora dei Seven Wishes sarà
chiaramente riconoscibile, ma la nuova linfa nella
band darà naturalmente al materiale sfumature
nuove e ci si augura migliori! "Destination:Alive"
è di gran lunga il miglior album sinora realizzato
dalla band, e credo che in esso sia percepibile la
passione con cui suoniamo la nostra musica! Quest’album
racchide decisamente i nostri cuori e ne siamo davvero
orgogliosi!
Che ne è stato della precedente
componente femminile dalla band, Linda Gustafsson?
Era una bella fanciulla, ma anche un’ autentica
“pesta-tamburi”...
Hmm... Linda era un amore di ragazza. Sì, hai
perfettamente ragione, è assolutamente una
gran batterista, ma per diverse ragioni non è
più in formazione. Naturalmente noi le auguriamo
le cose più belle! Non c’è rancore
da parte nostra nè nei suoi confronti nè
verso altri ex membri della band.
Ho sentito parlare della pubblicazione
di un dvd, il cui ricavato verrà devoluto alle
vittime del recente tsunami nel sud est asiatico.
Vuoi parlarci un pò di questo progetto?
Certo! Si basa su una canzone
che inizialmente era stata realizzata in relazione
alla tragedia dell 11 settembre. Sfortunatamente andò
tutto a monte a causa dell’etichetta che avrebbe
dovuto pubblicarla, così gli ideatori del progetto
Tommy Denander e Björne
Lindbom decisero di accantonarla. Questa
tremenda sciagura del maremoto ha portato alla decisione
di utilizzare quella canzone per racimolare denaro
e dare una mano d’ aiuto. Essere parte di questo
progetto ci dà una grande sensazione!
Quindici anni fa formazioni scandinave
del calibro di Europe o TNT
potevano ambire ad uno status di rockstar internazionali.
Questo genere musicale è oggi relegato ad una
condizione underground, e sembra incapace di raggiungere
grandi masse. Quanto soffre questa realtà una
band di rock melodico della nuova generazione?
Beh, per noi e tanti altri ciò
significa che dobbiamo mantenere i nostri impieghi
quotidiani, giacchè questa musica non rende
abbastanza soldi. Sta diventando sempre più
difficile per i gruppi di rock melodico trovare etichette
disposte a pubblicare i loro albums. Ciò da
un lato è positivo perchè davvero mette
della brace sotto al culo e induce le bands a dare
il meglio di loro stesse per riuscire a suscitare
l’attenzione delle case discografiche.
Internet: un eccellente veicolo
promozionale o una terribile mazzata per l’industria
discografica?
Entrambe le cose, direi... Puoi
diffondere il tuo nome in tutto il mondo nell’arco
di pochi secondi, ma d’altro canto scaricare
illegalmente musica gratis è talmente facile...
C’è in giro qualche
band particolarmente promettente e sottovalutata,
secondo te?
Credo che parecchie bands siano
sottovalutate! Quella che mi passa prima per la mente
è una band svedese chiamata “User”
Essi hanno pubblicato uno dei migliori albums che
mi è capitato di ascoltare lo scorso anno e
sembra come se sia stato l’ unico a comprare
il loro cd.
Credo decisamente che dovresti dare un’ ascoltata
al loro album omonimo!
E tra le nuove rivelazioni in
ambito hard rock melodico europeo, ce n’è
qualcuna che è riuscita a raggiungere le vette
e la notorietà a cui ambiscono anche i Seven
Wishes?
Hmm... Ora verrò linciato...
The Darkness... Sono genuini? Voglio
dire, non so se loro stanno facendo le cose col cuore
o se è una specie di raggiro. Se meritano loro,
beh allora penso davvero che meritiamo anche noi...
(merda, ora sto sembrando uno di quei mocciosetti
invidiosi).
Ti prego di indicarmi i tuoi
tre albums preferiti di rock melodico pubblicati in
questa decade...
Devo proprio...? Questo è
davvero impossibile!!! Vorrei saltare questa risposta,
se non ti spiace...
Al giorno d’oggi, sarebbe
possibile vivere solo attraverso la pubblicazione
di dischi e l’attività live? Svolgete
altre attività oltre la musica?
Ti ho già detto prima che
è impossibile, per come stanno le cose attualmente.
Ci piacerebbe fare musica a tempo pieno, ma per ora
ci tocca cadere giù dal letto senza fiatare
ed avanzare con passo greve verso i nostri lavori
quotidiani (piangendo...).
Progetti di tours?
No, per ora no. Presto arriverà
la stagione dei festivals open-air , e cercheremo
di prendere parte a quanti più è possibile.
Affrontare un tour regolare è piuttosto oneroso
per noi. La miglior soluzione sarebbe quella di andare
in tournee assieme ad un altro paio di bands. Quella
sì che sarebbe una figata!!!
In bocca al lupo, Seven
Wishes. Che i vostri sette desideri possano essere
esauditi...