Inizia il nuovo decennio dopo l’abbuffata degli anni ’80 ed i Bon Jovi sono fermi ai box per riprendersi dalla sbornia di “New Jersey” ed il seguente tour di successo in tutto il mondo. Jon decide di battezzare la sua carriera solista con “Blaze of Glory”, niente altro che la colonna sonora del film “Young Guns II – La leggenda di Billy the Kid” (“Young Guns II”), sequel di “Young Guns – Giovani pistole” del 1988. Saga western con un cast di giovani star del calibro di Emilio Estevez, Kiefer Sutherland e Christian Slater incentrata sulla vita del pistolero Billy the Kid. A noi però interessa parlare della sua colonna sonora e quindi di “Blaze of Glory”. Bon Jovi viene convinto dal suo amico Emilio Estevez (anche se, leggenda narra, a lui sarebbe bastata “Wanted Dead or Alive”!) di realizzare la colonna sonora del film e ne esce un album ottimo, grazie a brani al suo interno dello spessore di “Get Your Guns”, “Miracle”, la stessa “Blaze of Glory” e “Blood Money” …un Bon Jovi più acustico e country e con collaboratori d’eccezione come Elton John, Jeff Beck e Little Richard per un disco in cui si respira l’aria calda dei grandi spazi aperti americani con il gusto per la melodia tipico delle canzoni di Jon.
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Lasciamo il west per metterci la divisa! Il decennio degli anni 90 si apre con “Navy Seals – Pagati per morire” con Charlie Sheen, un tipico film d’azione ambientato all’interno del celeberrimo corpo antiterroristico americano. Tra esplosioni, azione e ostaggi, la colonna sonora è di pari passo potente e muscolare grazie a brani di Mr. Big, Bon Jovi (stavolta, band al completo!) e Lou Gramm.
Il regista Tony Scott imbastisce, sempre nello stesso anno, il film d’azione “Giorni di tuono” (“Days of Thunder”) con Tom Cruise, Robert Duvall e Nicole Kidman.
Successo al botteghino, con questo blockbuster si è voluto ripetere il successo di “Top Gun”, portandolo dal mondo degli aerei a quello delle corse Nascar. Anche per la colonna sonora si sono fatte le cose in grande affidando la supervisione a Jeff Beck. Per la canzone trainante del film “The Last Note of Freedom” è lo stesso Tom Cruise a volere a tutti costi dietro il microfono David Coverdale che è costretto a registrarla a Los Angeles in una pausa del tour di “Slip of the Tongue”.
Altro colpo della produzione è riuscire ad avere niente poco di meno che i Guns n’ Roses, chiusi in studio da secoli per preparare il doppio “Use your Illusion”. Dopo anni di presenza fissa nelle scalette live della band di Hollywood nel film comparirà per la prima volta la celeberrima cover di “Knockin’ on Heaven’s Door” di Bob Dylan. Altri nomi grossi li affiancano nel disco come John Waite, Tina Turner, Chicago, Cher, Elton John e Joan Jett con i suoi Blackhearts.
Agli antipodi qualitativi il film “Le avventure di Ford Fairlane” (“The Adventures of Ford Fairlane”) dello stesso anno: il film è una schifezza tanto da meritarsi pessime recensioni e ben tre Razzie Awards (per il peggior attore, il peggior film e per la peggior sceneggiatura), ma la colonna sonora, invece, brilla di luce propria grazie a nomi altisonanti quali Billy Idol, i Motley Crue, i Queensryche e per finire un solitario Richie Sambora che coverizza divinamente “The Wind Cries Mary” di Hendrix.
“Hardware – Metallo letale” (“Hardware”) è un bel filmetto di fantascienza low budget a cui ci costruiscono attorno una cupa colonna sonora che mescola musica classica orchestrale a brani industrial di Ministry e P.i.l. mentre è da ricordare per dei simpatici camei di Iggy Pop nei panni di un telepredicatore ma soprattutto di sua santità Lemmy nella parte di un tassista che – guarda caso – sta ascoltando per radio “Ace of Spades”!
Siccome non bastava già il primo film “Bill & Ted’s Excellent Adventure” del 1989, ecco arrivare nel 1991 il seguito con “Un mitico viaggio“ (“Bill & Ted’s Bogus Journey”), sempre con Keanu Reeves e con una trama ancora più demenziale e noiosa di quella precedente. Come nel primo capitolo, a brillare in questa operazione bislacca c’è solamente la colonna sonora con al suo interno pesi massimi del calibro di Kiss, Slaughter, Winger, Richie Kotzen, Steve Vai, Megadeth e King’s X.
Di tutt’altro spessore invece “Harley Davidson & Marlboro Man”, vero e proprio film “rock’n roll” per eccellenza grazie anche a quei due bykers simpaticoni e combinaguai di Mickey Rourke e Don Johnson che rappresentano l’anima stessa del rocker fuorilegge che vive ai margini della società, ma che possiede valori positivi che l’uomo “per bene” mai avrà. All’inizio del film Mickey Rourke ritorna a casa a Burbank in sella alla sua moto con in sottofondo “Wanted Dead Or Alive” dei Bon Jovi. Nella colonna sonora ci sono anche Peter Frampton e Steve Marriott in coppia per l’occasione, gli L.A. Guns, gli Shooting Gallery di Andy McCoy, Dave Tregunna ed infine i Blackeyed Susan.
Un altro film che diverrà negli anni un culto tra i rockettari di mezzo mondo è sicuramente “Point Break – Punto di rottura” della regista Kathryn Bigelow che esce nello stesso anno e che vede nel cast Patrick Swayze ed un Keanu Reeves che sembra un altro attore dopo le prove nei due demenziali film precedenti.
La Los Angeles dei primi anni novanta, il surf, la banda degli ex presidenti, l’agente speciale Johnny Utah, il suo collega più anziano Angelo Pappas, la bella surfista Tyler, lo spirito libero di Bodhi, l’amicizia e il rispetto oltre la legge, la libertà, l’anarchia, la natura. E’ un film che cattura all’istante il pubblico giovane e la sua colonna sonora non è da meno, piazzando colpi da maestro nelle scene “clou” del film come “Nobody Rides for Free” dei Ratt, la splendida “Over the Edge” degli L.A. Guns insieme a nomi di spicco anche della nascente scena alternativa americana come Liquid Jesus, Loudhouse, Public Image Ltd. e Sheryl Crow.
…e per finire abbiamo perfino Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers nella parte di Tone, uno della banda rivale dei surfisti, che conclude la sua “performance” sparandosi ad un piede!
“Non dite a mamma che la babysitter è morta!” (“Don’t Tell Mom the Babysitter’s Dead”) è una commedia con Christina Applegate e David “Mr. X Files” Duchovny. Colonna sonora molto A.o.r. con gente come Alias, Modern English, Spinal Tap, Flame e Brad Gillis con la sua “Stampede”.
Un brand vincente come quello di Freddy Krueger si sfrutta il più possibile e quindi nel 1991 esce “Nightmare 6 – La fine” (“Freddy’s Dead: The Final Nightmare”) con il padre adottivo di Freddy interpretato niente poco di meno che da Alice Cooper.
La colonna sonora del film contiene brani dei Goo Goo Dolls, Fates Warning, Johnny Law ed il brano “Why Was I Born? (Freddy’s Dead)” di Iggy Pop.
Un film che passano spesso al pomeriggio per tv è la commedia “Un agente segreto al liceo” (“If Looks Could Kill”). Le avventure del giovane Michael Corben, in gita scolastica a Parigi che viene scambiato per una spia con gli inevitabili colpi di scena regalano una colonna sonora all’altezza con al suo interno band come i Trixter, i Contraband (vi ricordate la super band di Tracii Guns, Michael Schenker, Bobby Blotzer, Share Pedersen e Richard Black?), i Bang Tango e Robin McAuley insieme a… Kylie Minogue! …stranezze che si trovano solamente nelle colonne sonore!
Il secondo capitolo del bambino più odioso del cinema, ovvero Junior Healy, in “Piccola peste torna a far danni” (“Problem Child 2”) con il compianto John Ritter nei panni dello sconsolato papà, torna nel 91 dopo il primo film.
Non poteva esserci brano più azzeccato per il film se non “Only the Strong Survive” di Bryan Adams, ma nel disco, con lui, ci sono anche Iggy Pop, Joe Satriani, una giovanissima Alanis Morissette e George Thorogood.
“Il mio amico scongelato” (“Encino Man”) del 1992 è una commedia adolescenziale del regista Les Mayfield con Sean Astin ed un giovane Brendan Fraser. Trama divertente, basata sulla storia surreale di due amici che trovano nel giardino di casa un uomo primitivo intrappolato nel ghiaccio. Il cavernicolo riprende vita ed i due ragazzi lo fanno diventare in breve tempo un perfetto “dude” californiano. Colonna sonora perfettamente bilanciata tra arena rock e nuovo che avanza con punta di diamante del lotto la prima uscita pubblica di Vince Neil da solista, fresco “esodato” dai Motley Crue, con il singolone “You’re Invited (But Your Friend Can’t Come)”.
Insieme a lui i Cheap Trick, i Queen con “Stone Cold Crazy”, i The Scream di John Corabi (che perfida coincidenza!!!) oltre che Scatterbrain, Infectious Grooves e Steve Vai.
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“I gladiatori della strada” (“Gladiator”) è un film d’azione del 1992 diretto da Rowdy Herrington e con Cuba Gooding Jr., James Marshall e Robert Loggia, con una colonna sonora scintillante dove spicca la cover di “We Will Rock You” rifatta dagli Warrant insieme a “I Will Survive” dei Cheap Trick.
“Hellraiser III – Inferno sulla città” è il terzo capitolo della saga horror capitanata dal simpatico Pinhead. Tra Cenobiti ed il potere della Configurazione del Lamento i produttori costruiscono una colonna sonora importante con la collaborazione tra Ozzy e Lemmy nella canzone omonima. Ma in questo caso è accompagnata da altri artisti importanti come Armored Saint, gli Electric Love Hogs (prodotti da Tommy Lee), gli House of Lords, i Tin Machine di David Bowie ed i Triumph.
Più di nicchia sono “Meatballs 4” e “The Bikini Carwash Company” classiche commedie adolescenziali con protagoniste delle belle fanciulle, ma con delle soundtrack per intenditori: il primo vede tre brani degli Only Child (gruppo formato dal celebre cantante e compositore Paul Sabu) e un brano a testa per il compianto Rhett Forrester (Riot, Dogbone) e per i Drive, mentre nel secondo si giocano la track-list New Haven e gli Shake City.
Il 1992 è anche l’anno dell’inizio del mito “Fusi di Testa” (“Wayne’s World”) diretto dalla regista cult Penelope Spheeris con assoluti protagonisti Mike Myers e Dana Carvey che inventano i divertenti personaggi Wayne e Garth, amici sfigati, dj fatti in casa, ma soprattutto rockettari.
Il cameo con sua santità Alice Cooper è esilarante con Wayne e Garth in adorante venerazione (“noi non siamo degni, siamo cacchette! …non siamo degni!”) mentre Alice, incurante, spiega loro le curiosità storiche sulla fondazione della città di Milwaukee.
…e che dire poi della scena diventata epica dei protagonisti che moshano violentemente in macchina ascoltando “Bohemian Rhapsody” dei Queen? …ogni amante del rock, da quel giorno, lo ha fatto almeno una volta ascoltando sull’autoradio quella canzone.
Naturalmente il primo brano della ricca colonna sonora è proprio “Bohemian Rhapsody”, seguito però dai Cinderella, Bulletboys, Red Hot Chili Peppers, Black Sabbath, Rhino Bucket e – come giusto che sia – Alice Cooper con “Feed My Frankenstein”.
Il sequel dell’anno dopo, “Fusi di testa 2 – Waynestock” (“Wayne’s World 2”), è decisamente meno “cult” evidenziando una trama stanca, noiosa e ancor più demenziale.
Semplicemente la “gallina dalle uova d’oro” del primo film andava sfruttata fino in fondo e quindi, in velocità, viene mandato nei cinema questa stanca fotocopia delle battute e dei tormentoni già visti nell’episodio precedente. Il cameo in questo seguito – al posto di zio Alice – è preso dagli Aerosmith…
“Sdrumosa” anche questa volta è la colonna sonora con Robert Plant che rifà “Louie, Louie”, gli immancabili Aerosmith, l’immortale “I Love Rock ‘n’ Roll” di Joan Jett & the Blackhearts, i Bad Company, “Radar Love” di Golden Earring (si, purtroppo l’originale e non la magnifica cover dei White Lion!). Ormai i tempi sono cambiati e per accontentare tutti ci sono anche nomi “alternative” come Dinosaur Jr. e le 4 Non Blondes.
“La vita è un sogno” (“Dazed and Confused”), sempre del 1993, è una commedia di Richard Linklater che si svolge in una tipica scuola americana nel 1976. Essendo la trama ambientata nel decennio precedente in questo contesto è un po’ fuori tema ma va ricordato perchè nella colonna sonora c’è il meglio del meglio di mostri sacri dell’hard americano come Aerosmith, Alice Cooper, Black Oak Arkansas, Ted Nugent e Foghat. L’anno successivo ci faranno anche un sequel…
“Last Action Hero – L’ultimo grande eroe” (“Last Action Hero”), diretto da John McTiernan, è un film d’azione costruito tutto intorno al personaggio del protagonista Arnold Schwarzenegger. Film fantastico ambientato nel mondo del cinema con svariati camei di attori famosi che interpretano se stessi o famosi personaggi dei loro rispettivi film di maggior successo.
La colonna sonora è un giusto mix tra vecchio e nuovo dove a farla da padrone sono gli Ac/Dc con l’inedita “Big Gun”, ma ci sono anche i Def Leppard con “Two Steps Behind”, gli immancabili Aerosmith, i Tesla: c’è spazio anche per il metal con i Megadeth, i Queensrÿche, gli Anthrax e per il “nuovo” grunge gli Alice in Chains.
“Teste di cono” (“Coneheads”) diretto da Steve Barron è un film nato da famosi sketch del Saturday Night Live, in quel periodo molto di successo negli Stati Uniti. La stramba famiglia coneana (…con Dan Aykroyd che ne interpreta il capo famiglia) arriva sulla terra e avrà il suo bel da fare per farsi accettare dalla società americana (cambiano i tempi ma non i problemi!).
La colonna sonora vede la splendida cover di “Magic Carpet Ride” interpretata dal connubio Slash e Michael Monroe. Il nostro interesse si ferma qua anche se ci sono altri nomi importanti come i Red Hot Chili Peppers con la bella inedita “Soul to Squeeze”, oltre che Soft Cell, Paul Simon e R.E.M.
E’ da segnalare “Mamma ho trovato un fidanzato” (“Son in Law”), diretto da Steve Rash, tipica commedia per teenagers americani con un’unica performance per noi interessante nella colonna sonora. Principalmente formata da artisti alternative dell’epoca, come Butthole Surfers, Goo Goo Dolls, gli esileranti Green Jellÿ e gli Spin Doctors, una cover brilla di luce propria grazie alla strana collaborazione tra C.C. Deville dei Poison ed il carismatico singer dei Quireboys, Spike: “Hey Good Lookin‘” di Hank Williams.
Vi ricordate di Sterzo, Turbo e Pistone, i tre topi motociclisti nel cartone animato “Biker Mice From Mars” in onda su Italia 1 e Odeon Tv? Beh… la colonna sonora è stata composta da svariati session men come Will Anderson, Basil Fung e Lance Morrison con l’inconfondibile voce di Jeff Scott Soto!
Sempre nel 1993 esce il primo film con protagonista un personaggio dei videogiochi ovvero “Super Mario Bros.” (1993). Le avventure nelle fogne di New York dei due fratelli idraulici Mario e Luigi contro il malvagio Re Koopa lasciano il grande pubblico fuori dai cinema ed il film è considerato un flop. Gran spiegamento di artisti rock nella colonna sonora con calibri grossi come i Queen, i Roxette, gli Extreme, i Megadeth e Joe Satriani.
Nel 1994 esce un altro film importante per i rockettari di tutto il mondo, ovvero “Airheads – Una band da lanciare” di Michael Lehmann con l’esilarante trio formato dai capelloni Chazz, Rex e Pip interpretati dalle giovani future star Brendan Fraser, Steve Buscemi e Adam Sandler… e con il grande Lemmy a fare la comparsa nel ruolo di se stesso (e chi altro!). La disperata quanto comica ricerca per la loro band, i Lone Rangers, di un contratto discografico che li lanci nel mondo del rock… tanto da prendere in ostaggio un’intera stazione radio!
Con un film cosi la colonna non poteva essere da meno mettendo insieme per l’occasione proprio Lemmy con i suoi Motörhead che duettano con la strana coppia formata da Ice-T e Whitfield Crane degli Ugly Kid Joe. Visto il periodo gli altri nomi presenti sono le 4 Non Blondes, White Zombie, gli street punk newyorkesi D-Generation, i Primus, gli Anthrax, i Prong e gli inossidabili Ramones con la canzone a tema “We Want the Airwaves”.
https://www.youtube.com/watch?v=8lR8e0f-Bx8
Keanu Reeves e Sandra Bullock sono la coppia perfetta per uno dei film campione d’incassi dell’anno, ovvero “Speed”, un thriller d’azione che vede tra i protagonisti anche il cattivissimo Dennis Hopper. Alta tensione su un autobus di linea pieno di esplosivo che si attiva superate le 50 miglia all’ora ed esploderà qualora il veicolo scendesse sotto la stessa velocità! Naturalmente il poliziotto Keanu salverà capre, cavoli e la bella Sandra, con bacio romantico finale!
Con un titolo cosi e con un ritmo del film basato tutto sull’adrenalina non potevano non esserci dei nomi consoni anche per la colonna sonora che vede come artista principale Billy Idol con l’omonima canzone dal titolo “Speed”. Ma sopra le 50 miglia orarie ci sono anche i Kiss con “Mr. Speed” e poi Ric Ocasek, Pat Benatar e Rod Stewart.
https://www.youtube.com/watch?v=NwY1jN1kqhA
Dalla metà degli anni novanta il cinema pare dimenticarsi improvvisamente dell’hard rock classico e nei film non c’è più spazio per lui… solo grunge, hard cupo e industrial, alternative metal ed il ritorno prepotente del rock anni settanta.
I film cominciano a diradarsi drasticamente e dal 1995 in poi ci sarà poco da divertirsi, salvo alcune eccezioni, fino al nuovo millennio quando arriveranno nuove generazioni e l’hard rock… non farà più tanto schifo!
(fine seconda parte)
Articolo a cura di Matteo Trevisini con la redazione di Moreno Lissoni