Lust Boys “Tall Glasses And Short Skirt”

Corrosivo street metal quello proposto da questo quintetto canadese già fautore di un paio di ep e ora sul mercato con il loro primo full length.
Si parte con il piede premuto sull’accelleratore con “Whitetrash Superstar”, “Black Lightning” e “Moment Of Madness”, potenti e tanglienti sleaze metal, che ci fanno subito intendere di che pasta sono fatti questi “ragazzi lussuriosi: cantato sguaiato di Jayme Daniel Black e ottimo lavoro alle chitarre della coppia Brian C/Benny Blitz.

Con “This Love” le atmosfere si placano e si fanno più suadenti, ma il break dura poco perché si torna a rockeggiare con la bella “Hard On Love”, street rock datato, ma di piacevole ascolto, così come nella successiva “Public Washroom” si continua ad essere ancora negli Eigthies con un brano che miscela Bang Tango e Cult.
In “Garden City” ritorna in auge lo street metal più urlato, mentre con “Born To Lose Blues” i cinque si divertono a tributare i maestri del Delta del Mississippi.

La chiusura del disco spetta alla tirata “Paradise Design” e a un altro pezzo ben riuscito del lavoro, la stradaiola “Leather N’ Boots” che ci fa rivivere, seppur con qualche limite compositivo, i gloriosi anni dello street metal.

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