“Flyin’ High” cantavano i Red Dawn in quel capolavoro chiamato “Never Say Surrender” e ora un nuovo gruppo vola alto in nome rock adulto: i Laneslide!
Alla barra di comando troviamo Bruno Kraler (che qui i più conosceranno sotto il monicker di Brunorock) e ad accompagnarlo una manciata di autentici fuoriclasse dell’Aor: alla voce Frank Vestry (conosciuto principalmente per i progetti Marcello/Vestry, Last Temptation e Burning Star), al basso John Billings (Lancia, Donna Summer, Lita Ford, John Corabi), alla batteria Dominik Hülshorst (Bonfire, EZ Livin, Faro) e alle tastiere il “nostro” Alessandro Del Vecchio, autentico prodotto musicale d’esportazione, che negli ultimi anni ha tenuta alta la bandiera del rock melodico nostrano, con gli Edge Of Forever e suonando insieme a Hardline, Lionville, Mitch Malloy, Shining Line, ecc.
Di tutto rispetto anche l’elenco delle ospitate, dai chitarristi Lino Gonzales e Bobby Altvater, alle ugole di Erik Mårtensson e Michael Bormann che danno un notevole contributo alla buona riuscita di “Flying High”, uno di quei lavori che da tempo non ascoltavo, una raccolta di brani dannatamente riusciti: la title track, la spumeggiante “You Can Make It”, il classic rock blueseggiante di “River Of Love”, l’aor cristallino di “Danging Girls”, la cover di Raf di “Self Control” e la ballata pianistica “Washed Away” (dove il gruppo mi ha portato alle orecchie il Mitch Malloy più intimista), sono tutti dei grandi pezzi di cui il genere aveva bisogno, visto il piattume creativo degli ultime uscite.
Se non fosse per dischi come questo, forse me ne starei un po’ alla laarga dall’Aor, ma ringrazio Mr. Kraler e la sua cricca per avermi deliziato con questo disco di raffinato rock adulto!
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