Da qualche parte in casa, dovrei avere il vinile di “Powerdrive” dei St. Elmo’s Fire comprato agli inizi degli anni 90 in qualche fiera del disco. Ricordo fosse troppo “metallaro” per i miei gusti e non gli dedicai molti ascolti, anche se ebbero un discreto successo con il loro melodic metal che consentì al gruppo di andare in tour con Nazareth, Y&T, Quiet Riot e Blue Oyster Cult.
Grazie a Jeff Jones, chitarrista della band di Los Angeles, ho incrociato sulla mia strada nuovamente i St. Elmo’s Fire scoprendo tra l’altro che lo stesso Jones, militò poi in diversi gruppi di mia conoscenza, come nei glamster Vamp Le Stat e negli hard rocker Amsterdam.
Dopo la parentesi punk con i Keester, Jones si dedica alla carriera solista e a questo proposito ho l’opportunità di ascoltare l’album datato 2010 ed intitolato Spaced, album che non da spazio a modernismi di sorta per dedicarsi interamente ad un hard rock che sfocia nel metal e nel blues, con “Queen of Hollywood” infatti si ha subito la sensazione che ci si trovi di fronte ad una versione power degli ZZ Top, mentre con l seguente “No Satisfaction Blues” fanno capolino Great White e Cult.
Si strizza l’occhio al frangente più class metal in “Not Your Love” ed “Hate Me”, ma giunti alla conclusione del disco, si ha l’impressione di aver sentito si un buon disco, ma che non ha molte carte in regola per entrare nella storia del rock…