Non sapevo bene cosa aspettarmi da “Believe”.
Da una parte pensavo di ascoltare l’ennesimo clone dei Bon Jovi, dal momento che Garghentini “interpreta” il bel-Jon nella tribute band dei Dream Company, dall’altra invece, pensavo a qualcosa di più “poppeggiante” visto l’artwork Kylie Minogue-style.
In realtà il mio approccio dubbioso ha fatto sì che la mia attenzione nell’ascolto fosse maggiore e con mia gradita sorpresa, ha avuto modo di sentire un gran disco bel disco di rock melodico, che non si vergogna di suonare bluesy e funky.
Per chi non lo conoscesse, oltre militare nei Dream Company e insegnare canto, Garghentini ha un passato come membro dei Mantra e dei Darkfire, ma è con l’incontro con il bravo chitarrista degli Hungryheart, Mario Percudani che il suo progetto solista si è concretizzato e a preso forma.
Ad accompagnarlo in questa avventura troviamo il bassista Gianni Grecchi (Blueville, Rusty Mules), il tastierista Paolo Negri (Link Quartet, Wicked Minds) e il batterista Paolo Botteschi (Hungryheart) ed insieme hanno dato vita a questo album, un disco ricco di sfumature e intriso di groove: dall’opener “No Second Chance” alle atmosfere Seventies di “I Can’t Stand The Rain” e “Down The Line”, dalle ballatone “My Jesus” e “So Beautiful” fino alle funkeggianti “Rockstar” e “Love Is Dead” il CD viaggia che è un piacere.